https://www.pupia.tv - Roma - Destinazione proventi vendita prodotti - Audizione - Altroconsumo, Codacons, UNC, Adiconsum, U.Di.Con., Federazione iConsumatori, ADOC e Confconsumatori
Alle ore 14:30 la Commissione attività produttive ha svolto nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 1704 recante disposizioni in materia di destinazione di proventi derivanti dalla vendita di prodotti, audizioni di rappresentanti di Altroconsumo, Codacons, Unione nazionale consumatori (UNC), Adiconsum, U.Di.Con., Federazione iConsumatori, Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori (ADOC APS) e Confconsumatori. (14.05.25)
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Alle ore 14:30 la Commissione attività produttive ha svolto nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 1704 recante disposizioni in materia di destinazione di proventi derivanti dalla vendita di prodotti, audizioni di rappresentanti di Altroconsumo, Codacons, Unione nazionale consumatori (UNC), Adiconsum, U.Di.Con., Federazione iConsumatori, Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori (ADOC APS) e Confconsumatori. (14.05.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Grazie a tutti.
00:30Quindi di concentrarvi sul merito dei miglioramenti della legge perché siete qua per fornirci un aiuto.
00:40Ricordo che il tempo complessivo è di tre minuti e devo essere molto rigido perché alle 16 siamo in aula per il...
00:50Diciamo, bisogna spegnere.
00:55Va bene, allora iniziamo da Anna Vizzari, coordinatore team relazioni istituzionali di altro consumo.
01:01A tre minuti, prego.
01:02Ecco, vi invito a controllare l'efficienza dei vostri impianti perché se tre minuti li consumiamo per gli aspetti tecnici in questo momento non la sentiamo.
01:21Passiamo a Gianluca Di Ascenzo, presidente di Codacons.
01:29Prego.
01:29Grazie, presidente. Buongiorno, grazie ai commissari.
01:32Sarò veramente telegrafico.
01:34Quattro punti.
01:35In merito all'articolo 3, riteniamo sia importante coinvolgere anche Agicom, sia per l'attività che sta facendo in materia di influencer marketing e quindi codici condotti a quant'altro,
01:45ma anche perché più che altro per le competenze in materia di pubblicità online.
01:49Poi per quanto riguarda il comma 2 dell'articolo 3, suggeriamo di predisporre anche l'obbligo della pubblicazione sul sito delle imprese,
02:00quindi rendere conto non solo ad AGCM, all'antitrust, dare evidenza dei versamenti effettuati, ma di pubblicare questi dati anche sul sito del professionista,
02:09secondo l'accezione del codice del consumo, e poi valutare se istituire un registro pubblico, una sorta di sito web dove pubblicare e le campagne che hanno ad oggetto questo tipo di attività di donazioni
02:22e su cui far pubblicare eventualmente anche tutti i provvedimenti sanzionatori dell'antitrust.
02:28Ultimo, e chiudo, cioè valutare anche l'opportunità di avviare una campagna informativa per far conoscere questa legge a tutti gli addetti
02:36e poi valutare anche se istituire una sorta di bollino, marchio, sigilio di qualità su questo tipo di comunicazione commerciale.
02:43Vi ringrazio per l'opportunità e esprimiamo un vero favorevole generale. Grazie.
02:49Allora, dottoressa Anna Vizzari, coordinatore T in relazione istituzionale di altro consumo. Prego.
02:55Spero che ora mi sentiate.
02:58Sì, prego.
02:59Mi sentite? Ok.
03:00Allora, dunque, noi vogliamo soprattutto portare all'attenzione della Commissione il fatto che le disposizioni previste nel disegno di legge
03:08sono in realtà in molti casi già presenti all'interno del codice del consumo nel titolo terzo relativo alle pratiche escorette e le comunicazioni commerciali.
03:19Quindi dobbiamo evitare con questo disegno di legge di creare confusioni e sovrapposizioni rispetto alla normativa già esistente.
03:25Per questo motivo, all'interno del nostro documento che abbiamo inviato questa mattina, troverete delle indicazioni puntuali sui singoli articoli.
03:32Ma soprattutto vi chiediamo di considerare il fatto che le sanzioni previste per la mancanza relativa alle disposizioni del disegno di legge
03:40arrivano ad un massimo di 50 mila euro, che sono veramente poca cosa rispetto ai 5 milioni di euro che l'antitrust può in realtà prevedere
03:51per procedimenti sanzionatori relativi alle pratiche scorrette, ma di questo stiamo parlando perché è una mancanza relativa
03:57a quello di cui stiamo parlando, quindi la vendita di prodotti con disposizioni relative ad evoluzioni benefiche
04:05se viene fatta con informazioni non corrette e non trasparenti rientra di per sé nelle pratiche scorrette.
04:11Quindi dobbiamo fare attenzione a che i poteri sanzionatori dell'antitrust non vengano ridotti e che queste sanzioni al limite
04:18si aggiungano, ma non sostituiscano quelle previste per i procedimenti antitrust.
04:23Dopodiché, entrando nel merito dell'articolo 2, quando si parla di etichette, riteniamo che le disposizioni presenti
04:30sono attualmente troppo vaghe. Bisognerebbe entrare un po' nel merito degli standard e delle indicazioni, perché altrimenti
04:36si lascia troppo la possibilità alle aziende di poter decidere come fare l'etichetta e che cosa dire
04:42e soprattutto evitiamo di soffermarci unicamente sull'etichetta sui prodotti, diamo maggiore importanza
04:47alle comunicazioni commerciali, in qualsiasi modo vengano effettuate, soprattutto sui canali social, perché di influencer
04:53stiamo parlando. Anche noi, come il collega precedente, riteniamo che sia fondamentale prevedere anche una maggiore
05:00presenza della Gcom all'interno del monitoraggio e del controllo di queste attività, visto che si tratta
05:07comunque di un'autorità che ha compito anche di verificare le comunicazioni pubblicitarie, le comunicazioni.
05:15Grazie.
05:16Bene, allora, Massimiliano Dona, Presidente dell'Unione Nazionale dei Consumatori. Prego.
05:24Eccoci Presidente, buongiorno e buongiorno ai componenti della Commissione. Il tema centrale riguarda
05:30l'efficacia di queste norme, in un settore nel quale noi riteniamo che questo intervento sia condivisibile,
05:40ma con il rischio di andare a penalizzare il nuovo scenario da un punto di vista della deterrenza.
05:48Mi riferisco al caso Ferragni, da cui tutto ciò deriva. La sanzione in quel caso, prevista dall'autorità
05:59antitrust, fu di un milione di euro. Nel caso specifico, la normativa di cui stiamo discutendo
06:06prevede un massimo editale di 50 mila euro. È chiaro che questo è un cortocircuito dal quale
06:12dobbiamo assolutamente guardarci. A mio avviso non è risolutiva la previsione della norma, dove si dice
06:20salvo il fatto che il fatto costituisca più grave reato o una pratica commerciale scorretta.
06:26Lasceremmo l'autorità antitrust nel dilemma se applicare una lex specialis o semplicemente ricorrere
06:33al quadro già previsto dal codice del consumo. Su questo la nostra proposta è concludo, molto concretamente,
06:39è quella di far sì che questa nuova norma introduca nell'elenco delle pratiche considerate
06:47ingannevoli lo scenario della violazione di norme sulla beneficenza e quindi intervenendo
06:52sull'articolo 21 o all'articolo 23 del codice del consumo. A quel punto sarebbe l'autorità antitrust
06:59ricorrendone i presupposti della fattispecie a sanzionare l'operatore scorretto secondo i limiti
07:08ben più ampi previsti dalla normativa antitrust. Si arriva fino a 10 milioni di euro per le
07:15pratiche commerciali scorrette. Grazie per l'attenzione.
07:19Passiamo a Laura Galli, responsabile delle relazioni internazionali di AdiConsum.
07:25Buonasera Presidente e onorevoli deputati, io vi ringrazio per l'opportunità, abbiamo anche
07:30noi consegnato un documento completo. Vi sottolineo i punti salienti delle nostre osservazioni.
07:35Il testo prevede che ogni azienda debba indicare con chiorezza il beneficiario, le finalità
07:41della donazione, la percentuale o l'importo devoluto per unità di prodotto. Rispetto
07:46però alla possibilità di una generica indicazione dell'importo complessivo devoluto, osserviamo
07:51che può risultare forviante, perché il consumatore ha diritto di sapere quanto del prezzo da lui
07:56pagato per un prodotto contribuisce realmente alla causa promossa. L'importo complessivo
08:01può essere un indicatore non chiaro o anche forviante, perché il consumatore può pensare
08:06di contribuire significativamente alla causa, mentre magari sulla vendita di milioni di
08:11pezzi la devoluzione sul singolo pezzo potrebbe avere un valore irrisorio, quindi non proporzionato
08:16al maggior prezzo pagato. Quindi secondo noi la valutazione di adeguatezza del devoluto
08:20rispetto al prezzo del bene o al maggior costo eventualmente sostenuto spetta al consumatore
08:26sulla base di un dato disaggregato, singolo, come singolo e il suo atto di acquisto. Poi
08:31la legge si applica esclusivamente alla vendita di prodotti, escludendo i servizi. Questo per
08:37noi è una lacuna rilevante, pensiamo ad esempio a quegli OTEC che destinano una quota del costo
08:41della Camera a fini benefici, anche in questo caso servono trasparenza e tracciabilità perché
08:46i consumatori italiani sono generosi, però meritano correttezza e meritano informazione completa.
08:53riguardo alle sanzioni previste mi associo a quanto anticipato dai colleghi perché appaiono
08:57sproporzionatamente basse e non risultano dissuasive, sono notevolmente inferiori a quelle
09:03combinate dall'antitrust nel caso che è originato questa proposta di legge e quindi
09:08proponiamo che siano o rapportate al fatturato o ai ricavi illecitamente ottenuti come accade
09:14in altri ambiti regolatori. In caso di recidiva sottolineiamo che le sanzioni dovrebbero essere
09:19decisamente più severe. Infine, nell'individuazione dei casi a cui si applica questa legge, notiamo
09:25delle difficoltà che potrebbero sorgere dai riferimenti normativi citati nel testo della
09:30proposta. Perché l'articolo individua i beneficiari, facendo riferimento a normative che risalgono
09:37a 1980 e fino al 2005. È un panorama vasto, eterogeneo e frammentato di soggetti di varia
09:43natura, parte dei quali è rientrata nella riforma del terzo settore, quindi riteniamo
09:48sia necessario aggiornare e riordinare la materia, ma nel frattempo eliminare quelle limitazioni
09:54che impattano sul perimetro di applicabilità adottato da questa proposta. Altrimenti potremo
09:59assistere ad una fioritura di comportamenti pertestuosi e strategie elusive. Riteniamo
10:06che sia necessario in conclusione garantire coerenza, semplificazione e certezza giuridica,
10:11evitando anche la necessità di un successivo e ulteriore decreto ministeriale per definire
10:15i destinatari di parte delle sanzioni raccolte. In sintesi per noi la legge va nella direzione
10:23giusta, ancora un po' rafforzarla, colmare alcune lacune ed evitare che nel tentativo di normare
10:28per la pratica di marketing si creano zone d'ombra. Vedi, grazie.
10:31Bene, grazie. Passiamo a Dario Giordani, relazione esterna Ufficio Legale Nazionale Udicon.
10:37Grazie, il tempo è davvero poco, vado diretto al punto. Noi di Udicon condividiamo il testo
10:43che introduce maggiore trasparenza e protezione nei riguardi di chi sceglie di fare beneficenza.
10:49Seguendo l'articolato del testo facciamo delle affermazioni, delle riflessioni per rendere
10:54ancora più salda la tutela del consumatore. Articolo 1. Secondo noi è importante introdurre
11:00una formula residuale che stenda l'ambito di applicazione della norma a tutte le liberalità
11:06benefiche per evitare zone d'ombra. Articolo 2. Le informazioni al consumatore.
11:12Secondo noi questo è il centro della norma, è un elemento non negoziabile. Per renderlo
11:17ancora più al sicuro suggeriamo due criticità, di lavorare su due possibili criticità.
11:22La prima, il testo deve essere condiviso con le istituzioni europee e se la disposizione
11:28venisse fraintesa potrebbe essere ritenuta un ostacolo alla circolazione delle merci,
11:34essere bloccata, questo è un pericolo da evitare. Lettera C, comma 1, sempre dell'articolo
11:402, c'è l'indicazione della quota percentuale da indicare al consumatore, ma il prezzo che
11:46è la base di quella percentuale è variabile di giorno in giorno, di negozio in negozio,
11:52tutto ciò potrebbe complicare molto il lavoro di rintraccio delle somme da destinare in
11:58beneficenza. Si suggerisce di rivedere il testo con l'indicazione dei meccanismi semplici
12:03per individuare la base di quella percentuale. Infine salterei all'articolo 4, controlli e
12:10sanzioni, con alcune riflessioni anche su questo punto. L'obbligo di pubblicazione della misura
12:17sui mass media, sui quotidiani e online è facoltativo. Questo è un errore, perché
12:23parliamo di un argomento, quello della beneficenza, socialmente, dedicamente e sensibile, per cui
12:29un meccanismo reputazionale potrebbe essere sempre deterrente. Quella pubblicazione secondo
12:34noi dovrebbe essere sempre obbligatoria, sempre disposta quando c'è una sanzione.
12:39Ancora, introdurre l'obbligo di restituire al consumatore il prezzo versato nell'ipotesi
12:46in cui la vendita emerga come scorretta, renderebbe tangibile al singolo la regolazione
12:52e vanificherebbe ogni ipotesi di lucro derivante dalla condotta, rendendo l'apparato ancora più
12:58deterrente. Infine il comma 6, questo ritengo sia molto importante, destina una parte delle
13:04sanzioni ad attività benefiche di solidarietà. Deve essere mantenuto. Suggerisco però di
13:11valorizzare anche un altro soggetto che interviene in questi casi, quello del soggetto segnalante.
13:18Nel caso in cui un'associazione segnala una fattispecie che si rivela effettivamente scorretta,
13:23allora quell'associazione svolge un ruolo molto importante, perché quella condotta sarebbe
13:28andata avanti senza quella segnalazione. E allora, secondo noi, una parte anche minima
13:34delle sanzioni dell'autorità deve andare direttamente al segnalante. Grazie.
13:38Bene, passiamo adesso a Ivan Marinelli, Presidente della Federazione I Consumatori. Prego.
13:48Ciao a tutti, vado subito al punto. Condivido le cose che sono state dette fino adesso, soprattutto
13:56sull'obbligo di comunicazione. Aggiungo, abbiamo anche a noi inviato le nostre considerazioni,
14:03aggiungo soltanto quello che noi riteniamo sia diverso da quanto è stato detto fino adesso,
14:07ovvero nell'obbligo di pubblicazione di stampa di un QR code sui prodotti che vengono venduti,
14:16che riporta ad una pagina web del produttore o del venditore che sta commercializzando quel
14:24prodotto in cui poi vengono date tutte le informazioni che non possono essere date su
14:28una semplice editetta. Il resto è contenuto all'interno del nostro documento e comunque
14:33condivido quello che è stato detto fino adesso, soprattutto sulla parte sanzionatoria.
14:40E allora, Alessandro Cafagna, Vicepresidente dell'Associazione per la difesa e l'orientamento
14:46dei consumatori. Adoc, prego.
14:47Buongiorno Presidente, buongiorno Consiglieri, grazie per l'opportunità. Anche io cercherò
14:52di essere molto breve, anche perché condivido e condividiamo come Adoc tutte le cose che
14:58già sono state dette dai nostri colleghi. Quindi porrei l'attenzione solamente su due
15:02punti che ci interessano particolarmente. Innanzitutto, la sanzione massima di 50.000 euro
15:08ci sembra assolutamente insufficiente a contenere un'azione deterrente dove, insomma, anche le
15:14ultime vicende della Pasqua, dei vuoti Pasqua griffate, ci pongono davanti a incassi milionari.
15:20Quindi la sanzione, crediamo, sia del tutto insufficiente. E per questo chiediamo che venga
15:26innalzata. La seconda cosa, visto che i destinatari di questi potenziali comunicazioni sbagliate
15:34o violazioni della legge sono i consumatori, chiediamo che l'importo delle sanzioni vengano
15:40in qualche maniera rigirate sui consumatori, anche attraverso l'associazione dei consumatori
15:45che quindi crediamo che si proponiamo, insomma, di esplicitare il ruolo dell'associazione
15:50dei consumatori nell'attuazione delle iniziative solidaristiche e così che, insomma, ci aspettiamo
15:57che venga evidenziato nel decreto di riparto. Rimanendo a disposizione per ovviamente
16:03tecnici smirari, abbiamo inviato il documento alla Commissione.
16:07Marco Festelli, Presidente di Conf Consumatori APS, prego.
16:12Grazie Presidente, ringraziamento anche ai deputati presenti. A questo punto penso di essere
16:18quasi l'ultimo, l'ultimo. Velocissimo, il tema principale mi associo a quello dei colleghi
16:23è la sanzione, in quanto gli importi sono non adeguati al disvalore delle eventuali condotte
16:30illecite, si parla di beneficenza, tra virgolette, fraudolenta, quindi riservano sanzioni molto
16:36più economicamente impattanti e anche reputazionali, oppure far rientrare nell'albio queste condotte
16:43commerciali scolette. Per finire, mi associo, lo dicevo anche prima, alla modalità di veicolare
16:52la metà delle sanzioni non genericamente tramite il Ministero del Lavoro in favore di individuazioni
16:58di beneficiari generici, ma direttamente in sostegno del soggetto che è tutelato dalla
17:04norma, cioè il consumatore, e quindi di assegnare queste sanzioni a vantaggi e iniziative in favore
17:10dei consumatori tramite le loro associazioni. Grazie per il fatto di sparmiare tempo, buon lavoro.
17:15Bene, chiedo se vi siano domande di chi è collegato qui in Commissione, non vi sono domande, quindi
17:24vi ringraziamo per l'esauriente audizione e il contenimento dei tempi anche.
17:29Grazie.