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  • 02/05/2025
A Roma, una casa famiglia nata nel 2016 continua a rappresentare un rifugio fondamentale per giovani Lgbt+ che subiscono violenze o vengono allontanati dalle loro famiglie a causa della propria identità di genere. La struttura può ospitare fino a otto persone, ma in questi anni ha già accolto oltre 140 giovani, offrendo loro una nuova possibilità. Nei giorni scorsi ha ricevuto anche la visita del sindaco Roberto Gualtieri, che ha ribadito l’importanza di luoghi del genere. Qui non ci sono tempi fissi di permanenza: il soggiorno minimo è di sei mesi, ma l’obiettivo è costruire percorsi educativi personalizzati, come spiega la coordinatrice Marina Marini. I giovani, dai 21 ai 24 anni, trovano un ambiente protetto e solidale, dove iniziare un cammino di rinascita. Il sindaco ha sottolineato come gli episodi di violenza e discriminazione siano ancora troppi e che è dovere delle istituzioni contrastarli con politiche attive, coinvolgendo associazioni e comunità. Una risposta concreta a chi chiede dignità, ascolto e rispetto.

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00:00A Roma una casa famiglia nata nel 2016 continua a rappresentare un rifugio fondamentale per
00:06giovani LGBT che subiscono violenze o vengono allontanati dalle loro famiglie a causa della
00:12loro identità di genere. La struttura può ospitare fino a 8 persone ma in questi anni
00:17ha già accolto oltre 140 giovani offrendo loro una nuova possibilità. Nei giorni scorsi
00:23ha ricevuto anche la visita del sindaco Roberto Gualtieri che ha ribadito l'importanza di
00:28luoghi del genere. Qui non ci sono tempi fissi di permanenza. Il soggiorno minimo è di sei
00:33mesi ma l'obiettivo è costruire percorsi educativi personalizzati come spiega la coordinatrice
00:39Marina Marini. I giovani dai 21 anni ai 24 anni trovano un ambiente protetto e solidale dove
00:45iniziare un cammino di rinascita. Il sindaco ha sottolineato come gli episodi di violenza
00:51e discriminazione siano ancora troppi e che è dovere delle istituzioni contrastarli con
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01:01dignità, ascolto e rispetto.

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