- 15/04/2025
Un racconto intimo e sensibile, ambientato nelle strade incantevoli di Parigi, dove Martina e Luca esplorano non solo la città, ma anche i confini dei loro sentimenti. In questo viaggio, tra riflessioni sul matrimonio, incontri inattesi e scoperte di sé, Martina è costretta a confrontarsi con la sua identità e i desideri che credeva sopiti. Con una compagna enigmatica, Claire, che la guida attraverso una porta che sembrava chiusa per sempre, Martina si ritrova a scoprire che l'amore può assumere molte forme, anche quando sembra impossibile. Un racconto di passione, intimità e crescita personale, che sfida la percezione delle relazioni e del desiderio.
Categoria
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CortometraggiTrascrizione
00:00Questa storia tratta temi di intimità e riflessioni emotive, con una narrazione che esplora la
00:09complessità delle relazioni.
00:12Non contiene contenuti esplicitamente per adulti, ma alcune scene potrebbero essere considerate
00:17mature per il pubblico.
00:18I luoghi, i fatti e i personaggi sono completamente casuali e frutto di pura invenzione.
00:25E ogni somiglianza con persone, eventi o luoghi reali è puramente casuale.
00:31Se ti piacciono storie che esplorano emozioni complesse, relazioni autentiche e riflessioni
00:36intime, iscriviti al canale e attiva la campanella per non perdere i nuovi episodi.
00:43Un tuo gesto, una tua azione, è davvero importante per me e per la crescita di questo spazio.
00:50Grazie per il supporto.
00:52Tra desiderio e rivelazione, un viaggio a Parigi.
00:55Mi chiamo Martina, ho 36 anni, sono una grafica freelance e da quasi 10 vivo con Luca.
01:03La nostra è una storia nata in fretta, tra risate, viaggi improvvisati e notti di passione.
01:09Eravamo complici, curiosi, affamati di mondo e di esperienze.
01:14Poi, col tempo, qualcosa ha iniziato a scolorire.
01:17Non c'è stato un evento preciso, nessun tradimento, nessuna crisi plateale.
01:23Solo la lenta, silenziosa erosione delle cose.
01:27Da un paio d'anni conviviamo in una specie di quieta distanza.
01:31Abitiamo la stessa casa, ma sembriamo due coinquilini educati più che una coppia.
01:36Ci vogliamo ancora bene, credo.
01:38Ma non ci desideriamo più.
01:40O forse non sappiamo più come farlo.
01:44Luca ha 40 anni, fa il consulente aziendale, affidabile, gentile, mai un gesto fuori posto.
01:50E io?
01:52Io non so più cosa provo.
01:54Mi sento spenta, invisibile.
01:56E quando mi guardo allo specchio, vedo una donna che ha smesso di cercarsi.
02:01Così, quando lui ha proposto un viaggio a Parigi per il nostro anniversario, ho detto sì.
02:07Non per entusiasmo, ma per stanchezza.
02:10Perché in fondo speravo che qualcosa si rompesse.
02:13O che qualcosa si riaccendesse.
02:15Qualsiasi cosa, purché vera.
02:18Una settimana.
02:19Solo noi due, ha detto.
02:21E io ho annuito, sorridendo appena.
02:23Abbiamo preso un volo il lunedì mattina.
02:26Lui aveva organizzato tutto.
02:28Un appartamento nel Mare, una lista di ristoranti, anche i biglietti per una mostra di fotografia.
02:35Lo osservavo mentre controllava ogni dettaglio.
02:38E mi chiedevo dove fosse finito l'uomo che un tempo mi guardava come se fossi un mistero da esplorare.
02:45Ora sembrava solo volermi accontentare.
02:47Tenere tutto sotto controllo.
02:50Durante il volo, Luca ha sfogliato un catalogo d'arte.
02:53Io ho guardato le nuvole.
02:56E per la prima volta dopo tanto tempo, ho pensato a me stessa.
03:00A chi ero prima di diventare noi.
03:03A quella ragazza impulsiva che disegnava bozzetti su tovaglioli e rideva di tutto.
03:08Mi manca.
03:10Mi manco.
03:11Parigi ci ha accolti con una luce limpida e fredda.
03:15Aprire la porta dell'appartamento è stato come entrare in un'altra versione della nostra vita.
03:20Travi a vista, parche consunto, finestre affacciate sui tetti.
03:25Ho respirato profondamente.
03:27E per un attimo ho sentito qualcosa di diverso.
03:31Una specie di promessa.
03:33Eravamo lì.
03:35Finalmente.
03:36Ma non sapevo ancora cosa stessimo cercando.
03:39Forse ci stavamo solo dando l'ultima possibilità.
03:42I primi giorni a Parigi sono passati in una sorta di limbo tra routine e distrazione.
03:48Luca, come sempre, aveva in mente un programma meticoloso.
03:52Mattina.
03:53Visita al museo.
03:55Pranzo in un bistro elegante.
03:57Pomeriggio a passeggiare nel quartiere latino.
04:00Io seguivo il flusso, sorridendo quando necessario,
04:03assecondando senza un reale coinvolgimento.
04:06Non era noia.
04:07Era qualcosa di più profondo, come un'ombra che mi seguiva e non riuscivo a liberarmi.
04:14La verità è che ogni angolo di quella città mi sembrava lontano, eppure così intimo.
04:20La luce dorata che si rifletteva sui tetti, i caffè affollati, la strada che ci portava verso Montmartre.
04:28Parigi doveva essere un rifugio, una promessa di cambiamento.
04:31Ma mi sentivo come una straniera, anche in una città che avevo sempre sognato.
04:37Un pomeriggio, Luca ricevette una telefonata urgente.
04:42Mi dispiace, ma devo risolvere un problema al lavoro.
04:45Devo lavorare al computer per un po'.
04:47Ti va di restare da sola?
04:49Non ci pensai troppo.
04:51Certo, tranquillo, risposi.
04:53Mi troverò qualcosa da fare.
04:56Luca si sistemò al tavolo, aprì il suo computer e si immerse nel lavoro.
05:00Restai lì per un po', seduta a guardarlo lavorare.
05:03Non mi dispiaceva, ma la solitudine sembrava pesare più del solito, come una presenza che non riuscivo a ignorare.
05:12Così, decisi di uscire.
05:14Camminai senza una destinazione, sentendomi improvvisamente libera, ma anche vuota.
05:20I miei passi mi portarono nel quartiere di Le Marais, dove le strade erano meno turistiche, più autentiche.
05:26Lì, tra le gallerie d'arte e i caffè nascosti, mi sentivo più a mio agio.
05:32Le vetrine, i colori, i profumi delle boulangerie.
05:36Un angolo di Parigi che sembrava più intimo, come se avessi trovato finalmente un posto che mi accogliesse.
05:43Fu allora che la vidi.
05:44Seduta su una panchina vicino a una piccola galleria d'arte,
05:48una donna dai capelli scuri raccolti in una coda alta,
05:52un viso di una bellezza semplice e disarmante.
05:54La sua camicia bianca, appena un po' sbottonata, le donava un'aria trasandata e allo stesso tempo raffinata.
06:02Un contrasto che mi attrasse subito.
06:05Non sembrava turistica, né tantomeno una persona comune.
06:09C'era qualcosa di misterioso in lei, un'eleganza naturale che emanava senza sforzo.
06:14Era difficile ignorarla.
06:16Quando i suoi occhi incontrarono i miei, sentii una sorta di scossa, un'intesa immediata,
06:22anche se non avevo idea di chi fosse.
06:24«Scusa, ti conosco?» chiese, sorridendo con un accento che non riuscivo a definire.
06:31Non era francese, ma non riuscivo a identificarlo.
06:34Non avevo mai visto quella donna prima, eppure qualcosa nella sua voce mi era familiare.
06:40«No», risposi, un po' imbarazzata.
06:44«Non credo».
06:45«Non importa», disse lei, continuando a sorridere.
06:48«Mi piace pensare che le persone si incontrino per caso in un posto come questo».
06:54Non sapevo cosa rispondere.
06:56Mi sentivo stranamente attratta da quella frase, dalla sua calma,
07:00dal modo in cui sembrava non fare domande ma invitarmi a lasciarmi andare.
07:04«Mi chiamo Claire», disse.
07:07«Mi piace passeggiare qui, tra queste gallerie, quando ho bisogno di pensare.
07:12Sei in vacanza, vero?»
07:14Annui, trovando una scusa che non avevo mai pensato di usare.
07:18«Sì, sono con mio marito.
07:20Lui lavora e io...»
07:21Apro gli occhi.
07:23Claire sorrise, il suo sorriso dolce e comprensivo, come se avesse letto nei miei pensieri.
07:30A volte, il vero viaggio è quello dentro di noi.
07:33Parigi ti offre tanto da vedere, ma è facile perdersi se non sai cosa cercare.
07:39Le sue parole mi colpirono.
07:41Non erano solo parole di circostanza.
07:44C'era un significato nascosto dietro di esse.
07:47Qualcosa che non riuscivo a afferrare, ma che mi faceva sentire...
07:51VIVA!
07:53«Vuoi prendere un caffè?»
07:54Chiese improvvisamente, interrompendo il mio flusso di pensieri.
07:59Mi trovai a rispondere con un semplice...
08:01Sì, senza nemmeno pensarci troppo.
08:04Non ero il tipo di persona che si lasciava coinvolgere facilmente dai stranei.
08:08Ma qualcosa in quella proposta mi fece sentire come se avessi bisogno di quell'incontro.
08:14E forse anche lei, come me, stava cercando qualcosa.
08:19La seguì mentre attraversavamo la strada per entrare in un piccolo caffè che sembrava uscito da un dipinto impressionista.
08:27Mi parlò della sua passione per l'arte, delle sue fotografie che catturavano la bellezza nelle piccole cose,
08:35nelle imperfezioni che rendevano ogni cosa unica.
08:38Mi raccontò della sua vita, della sua ricerca artistica e della solitudine che a volte accompagnava il suo lavoro.
08:45La conversazione fluì con naturalezza.
08:49Le parole tra noi non erano solo scambi, erano come rivelazioni, piccole scosse che mi facevano sentire più viva, più consapevole di me stessa.
08:59In quel caffè, immersi tra l'odore del caffè e il rumore sommesso delle tazzine,
09:05sentivo di essere più che una donna in vacanza.
09:08Mi sentivo come una persona che finalmente stava guardando dentro di sé.
09:12Mi piacerebbe che tu vedessi le mie foto un giorno, disse Claire con un sorriso misterioso.
09:20C'è una mostra che sta per aprirsi.
09:22Ti piacerebbe venire? Potrebbe essere interessante.
09:26Non riuscivo a dire di no, ne volevo.
09:29La sua proposta era inaspettata, ma in quel momento sembrava l'unica cosa giusta da fare.
09:34La mattina successiva mi svegliai presto.
09:38Il silenzio dell'appartamento nel maret sembrava amplificato dalla luce soffusa che filtrava dalle finestre.
09:45Luca era ancora impegnato nel suo lavoro, stava al pc con una tazza di caffè vicino.
09:50Mi alzai, preparai un caffè e, come ogni giorno, mi persi nei miei pensieri.
09:56La conversazione con Claire del giorno prima non mi aveva lasciato.
10:00Le sue parole mi risuonavano nella mente, come se avessero scosso qualcosa dentro di me.
10:06Ero ancora scossa, ma in un modo che non riuscivo a decifrare.
10:10Il suo sorriso, la sua calma, la sua voce così familiare.
10:15Avevo bisogno di rispondere alla sua proposta, di scoprire di più.
10:20Decisi di uscire, mentre camminavo per le strade di Parigi.
10:24Pensavo a quanto mi sentissi distante, ma al tempo stesso attratta dalla città.
10:28Le gallerie di Le Marais erano ancora più incantevoli di mattina,
10:33quando l'atmosfera era calma e la luce si rifletteva sui muri di pietra.
10:38Non mi aspettavo nulla, ma sapevo che la proposta di Claire mi aveva toccato più di quanto volessi ammettere.
10:44Arrivai alla galleria dove Claire mi aveva invitata.
10:48Non c'era ancora nessuno, tranne lei, che sistemava alcune foto sulle pareti.
10:52Quando mi vide, il suo sorriso si allargò.
10:56«Ciao», disse, avvicinandosi.
10:59«Mi fa piacere che tu sia venuta».
11:02«Certo, sono curiosa di vedere le tue foto», risposi,
11:06sentendo una sottile eccitazione crescere dentro di me.
11:10Mi fece cenno di seguirla,
11:12e mentre camminavamo tra le immagini appese alle pareti,
11:15mi raccontò di come aveva scelto ogni scatto,
11:18di come cercava di catturare frammenti di vita
11:21che potessero essere percepiti come perfetti nella loro imperfezione.
11:27Ogni fotografia sembrava parlare, raccontare una storia.
11:31Ma non erano solo storie di bellezza.
11:34C'era sempre un velo di malinconia,
11:36una solitudine che per me sembrava troppo familiare.
11:40Mi fermai davanti a una foto in particolare,
11:43un ritratto di una donna che sembrava guardare oltre la lente,
11:46come se cercasse qualcosa che non riusciva a raggiungere.
11:51«Questa è la mia preferita», disse Claire accanto a me.
11:54«È la solitudine che tutti portiamo dentro,
11:57anche quando non la vediamo.
11:59Mi piace pensare che sia il nostro lato più vero».
12:02La sua voce era calda,
12:04e c'era qualcosa in essa che mi faceva sentire che,
12:07forse, anche lei stava cercando,
12:10cercando qualcosa dentro se stessa, come me.
12:13«Tu cosa cerchi, Martina?»
12:15chiese improvvisamente, con un sorriso curioso e penetrante.
12:20Mi sorprese, ma non riuscivo a rispondere.
12:23La domanda mi fece sentire vulnerabile,
12:26come se avesse capito qualcosa di me
12:27che io stessa non avevo ancora afferrato.
12:31Così preferì tacere,
12:33fissando la foto senza dire nulla.
12:36«Lo scoprirai», disse Claire,
12:38leggendo il mio silenzio.
12:39«Tutti lo scopriamo, prima o poi».
12:42Ci sedemmo su una panchina all'interno della galleria,
12:46lasciando che il rumore della città
12:47si perdesse nell'intimità di quel piccolo spazio.
12:51La conversazione continuò in modo naturale,
12:54fluido,
12:55ma non era più solo una chiacchierata,
12:57tra due estranei.
12:59C'era qualcosa di più profondo,
13:01di implicito tra le sue parole e i suoi sguardi.
13:03sentivo che il tempo si stava dilatando,
13:07come se il mondo esterno non esistesse più.
13:10Quando la galleria si riempì di altri visitatori,
13:14Claire mi accompagnò all'uscita.
13:16«Ti va di cenare con me stasera?»,
13:18chiese,
13:19mentre ci salutavamo.
13:21La proposta non mi sorprese più di tanto.
13:24Sentivo che era il passo successivo,
13:26come se il nostro incontro fosse destinato a proseguire.
13:30«Sì, volentieri», risposi.
13:32Il resto della giornata trascorse avvolto da un velo di aspettative.
13:37Luca, come al solito, era immerso nel lavoro,
13:40ma la sua presenza mi appariva distante,
13:42quasi come se avessi creato uno spazio tra noi senza volerlo.
13:46Non gli parlai dell'incontro con Claire
13:48senza sapere davvero il motivo.
13:51Era come se una parte di me cercasse di proteggere
13:53quello spazio che stavo iniziando a costruire da sola,
13:57un luogo che non apparteneva a nessuno,
13:59un territorio che avevo bisogno di esplorare.
14:03Mi cambiai con cura,
14:04scegliendo un abito semplice ma raffinato.
14:07Quando mi avvicinai a Luca,
14:09dissi con un tono casuale,
14:11«Esco un attimo,
14:12c'è una mostra fotografica interessante che voglio vedere».
14:15Lui annui brevemente,
14:17il suo sguardo ancora una volta catturato
14:19dallo schermo del computer.
14:21Quella risposta, così ordinaria,
14:24sembrava quasi rafforzare la distanza
14:26che si era creata tra noi.
14:28La cena con Claire si svolse in un ristorante raffinato,
14:32nascosto tra le strade tranquille di Parigi.
14:35Ci parlamo ancora,
14:36ma ora sembrava che ci fosse una connessione più forte,
14:40più sottile.
14:41I suoi occhi mi guardavano con una curiosità
14:44che mi metteva a nudo,
14:46ma allo stesso tempo mi faceva sentire viva,
14:49come se ogni parola che usciva dalla sua bocca
14:51mi stesse trasformando.
14:54Claire non poteva fare a meno di complimentarsi.
14:57«Martina, mi piace come hai scelto di vestirti stasera.
15:01È davvero elegante», disse,
15:03mentre il vino scivolava nei calici
15:05e nelle nostre conversazioni.
15:07Poi, con uno sguardo più profondo,
15:10aggiunse,
15:11«Mi piace come vedi il mondo.
15:13Non sei come tutte le altre.
15:15C'è qualcosa di...
15:16unico in te».
15:18Non risposi subito.
15:19Le sue parole mi avevano colpito in un modo
15:22che non avrei mai previsto.
15:24Era come se fossero un riflesso
15:25che mi mostrava una parte di me rimasta nascosta,
15:29ignorata,
15:30persino da me stessa.
15:32Ma non volevo lasciare quel momento senza ricambiare.
15:36«Grazie»,
15:37dissi infine,
15:38sorridendo mentre le lanciavo uno sguardo carico di riconoscenza.
15:43«Anche tu sei unica, Claire.
15:45Quell'abito blu intenso ti sta una meraviglia,
15:47mette in risalto i tuoi occhi in modo incredibile.
15:51E quei capelli raccolti così
15:53ti danno un'aria sofisticata,
15:55ma naturale.
15:57Sei davvero splendida».
15:59Claire sorrise,
16:00un sorriso sincero,
16:02uno di quelli che ti fanno sentire a tuo agio e speciale
16:05allo stesso tempo.
16:06«Martina», disse,
16:08inclinando leggermente il calice verso di me,
16:11«non fare così,
16:12o finirò per arrossire».
16:13Ridemmo entrambe
16:15e in quel momento mi resi conto
16:17che stavo entrando in un territorio sconosciuto,
16:20dove ogni possibilità sembrava accessibile,
16:23ma dove il rischio era tangibile.
16:25Era un passo che non sapevo dove mi avrebbe condotto,
16:28ma sentivo che non potevo più fermarmi
16:30né tornare indietro.
16:32Il resto della serata sembrava appartenere a un'altra vita,
16:36una vita che mi sentivo come
16:37se stesse nascendo da un angolo nascosto di me stessa.
16:41Claire e io parlammo per ore,
16:45ma non era solo conversazione.
16:47Ogni parola era come un piccolo frammento di un puzzle
16:49che si stava componendo,
16:51senza che io sapessi dove mi avrebbe portato.
16:55Mi piaceva il modo in cui ascoltava,
16:57come se ogni mio respiro,
16:59ogni movimento,
17:00fosse qualcosa di interessante da scoprire.
17:03Eppure,
17:04non sentivo nessun giudizio,
17:06non cercava di deciframi o di capire tutto subito,
17:09c'era solo una curiosità pura,
17:12un desiderio di conoscere senza fretta,
17:15senza pressioni.
17:16Quando il dessert arrivò,
17:18ci guardammo per un attimo,
17:20come se un filo invisibile ci legasse,
17:22senza parole.
17:24Claire posò la forchetta
17:25e si appoggiò al tavolo,
17:27il suo sguardo fisso nel mio.
17:30«Martina», disse finalmente,
17:32con una certa dolcezza,
17:33«so che non mi conosci
17:35e forse è strano che te lo dica,
17:38ma ho l'impressione che tu stia cercando qualcosa
17:40o forse è solo che ti vedo
17:44e capisco che c'è qualcosa di nascosto in te,
17:47qualcosa che vuoi scoprire».
17:49Mi gelò la pelle,
17:51come se avesse letto nei miei pensieri più segreti.
17:54Non avevo mai parlato con nessuno così,
17:57non avevo mai permesso a nessuno
17:59di entrare nel mio mondo interiore
18:01con tanta naturalezza.
18:03«Sì», risposi lentamente,
18:06«è vero,
18:07e non so nemmeno cosa stia cercando».
18:10Lei sorrise,
18:11un sorriso che mi fece sentire vulnerabile,
18:14ma allo stesso tempo incredibilmente viva.
18:17«Forse non dovresti cercarlo», disse,
18:20«forse la bellezza sta nel lasciarsi andare
18:23e semplicemente vivere».
18:26A volte non serve trovare una risposta,
18:28basta permettere che le cose accadano.
18:32Le sue parole mi colpirono come un'onda.
18:35Non avevo mai pensato in quel modo,
18:37eppure, più ci pensavo,
18:39più sentivo che c'era qualcosa di vero
18:41in ciò che diceva.
18:43Il resto della serata passò in un batter d'occhio.
18:46Quando ci alzammo,
18:47Claire mi accompagnò fuori dal ristorante
18:49e il freddo di Parigi mi fece sussultare.
18:53Non era una serata particolarmente fredda,
18:55ma il contrasto tra il calore della cena
18:58e l'aria fresca della notte
18:59sembrava accentuare la sensazione di trasformazione
19:02che stavo vivendo.
19:04«Spero che ci vedremo presto»,
19:06disse Claire, mentre ci salutavamo.
19:09«Sì, anche io», risposi,
19:11sentendo una strana ma piacevole sensazione
19:14crescere dentro di me.
19:16Non era un addio,
19:17ma solo l'inizio di qualcosa di nuovo.
19:20Non sapevo esattamente cosa,
19:21ma la promessa che c'era tra di noi
19:23sembrava così forte
19:25da non poter essere ignorata.
19:28Mi avviai verso l'appartamento nel Mare,
19:30il cuore che batteva più forte.
19:32Non c'era nulla di concreto
19:34in ciò che stava accadendo,
19:35eppure sentivo che tutto stava cambiando.
19:39Claire era entrata nella mia vita
19:41con una leggerezza che mi aveva spiazzato,
19:44ma non potevo fare a meno di sentire che,
19:46forse,
19:47era proprio quello che mi serviva.
19:49Luca era già a letto quando arrivai,
19:53il suo respiro regolare e tranquillo,
19:55ma la sua presenza sembrava distante.
19:58Non gli dissi nulla di ciò che era accaduto,
20:01non sentivo il bisogno
20:02di condividere quel momento con lui.
20:05La sensazione di solitudine
20:06che avevo provato all'inizio di quella giornata
20:09sembrava ora lontana,
20:11come se quella parte di me
20:12avesse trovato un piccolo angolo di pace,
20:14un posto dove poter respirare
20:17senza dover giustificare ogni cosa.
20:20Mi addormentai con una sensazione di
20:22inquietudine dolce,
20:25come se qualcosa di nuovo,
20:27qualcosa di sconosciuto,
20:28stesse prendendo forma dentro di me.
20:31Non avevo idea di dove mi avrebbe portato,
20:34ma in quel momento,
20:36per la prima volta da quando eravamo arrivati a Parigi,
20:39sentivo che il viaggio era appena cominciato.
20:41Il mattino seguente,
20:43Luca si svegliò prima di me,
20:44come al solito,
20:46e quando mi alzai dal letto,
20:48lo trovai già in cucina,
20:49intento a prepararsi il caffè.
20:51Il suo sguardo si sollevò
20:53quando mi vide entrare,
20:54e sorrise,
20:56ma c'era qualcosa di distante nel suo sorriso,
20:59come se avesse ancora la testa piena
21:00dei suoi pensieri,
21:02delle sue riunioni,
21:03dei suoi impegni.
21:05«Buongiorno», disse,
21:06passandomi una tazza di caffè.
21:09«Com'è andata ieri sera?
21:10Ti sei divertita?»
21:12Mi fermai per un attimo,
21:13sorseggiando il caffè,
21:15mentre cercavo di mettere insieme le parole giuste.
21:18Non sapevo davvero cosa dirgli.
21:21Non volevo mentire,
21:22ma non mi sentivo nemmeno pronta
21:24a spiegargli tutto.
21:26«Ho fatto amicizia con una donna»,
21:28risposi,
21:29cercando di mantenere un tono casuale.
21:32«Si chiama Claire.
21:33È una fotografa e mi ha invitato a una mostra.
21:36Ho pensato che sarebbe stato interessante».
21:38Luca mi guardò con interesse,
21:40ma alla sua espressione rimase neutra.
21:43Non sembrava sorpreso,
21:45né particolarmente curioso.
21:47«Mi sembra bello»,
21:48disse, annuendo.
21:50«Era una buona compagnia?»
21:52«Sì», risposi sinceramente.
21:55«Abbiamo parlato molto,
21:56è stata una bella serata.
21:58Mi ha fatto vedere Parigi
21:59da un altro punto di vista».
22:01Luca alzò le spalle,
22:03come se la cosa non fosse
22:04particolarmente rilevante,
22:06e continuò a bere il suo caffè.
22:08Poi, cambiando argomento,
22:11si tuffò di nuovo nel lavoro,
22:13come se la conversazione fosse già finita.
22:16La sua disinvoltura mi fece riflettere
22:18su quanto ormai la nostra routine
22:20fosse sempre più definita,
22:22ma anche su quanto io fossi cambiata
22:24in quel poco tempo a Parigi.
22:26Non ero sicura di come Luca
22:27avrebbe reagito a quello che stava accadendo,
22:30ma in fondo sentivo
22:31che non era una questione di lui,
22:33ma di me.
22:35La serata con Claire
22:36aveva aperto una porta
22:37che avevo chiuso da troppo tempo.
22:39C'era qualcosa di nuovo,
22:41qualcosa di stimolante
22:43in quel legame
22:43che stavo cominciando a formare,
22:45ma mi rendevo conto
22:46che non era solo una questione di curiosità.
22:50C'era una parte di me
22:51che sentiva di avere bisogno
22:52di esplorare nuovi orizzonti,
22:55senza più limitarsi a una vita
22:56che mi sembrava sempre più lontana.
22:59Il resto della giornata
23:00passò in un flusso regolare
23:02di passeggiate e visite turistiche,
23:04ma la mia mente era altrove,
23:07centrata su Claire,
23:08sul nostro incontro,
23:09sulle parole che aveva detto.
23:11Non riuscivo a togliermela dalla testa,
23:14in un modo che non riuscivo nemmeno a spiegare.
23:17Mi sentivo coinvolta,
23:19come se quella donna fosse riuscita
23:21a vedere una parte di me
23:22che neppure io conoscevo del tutto.
23:25Luca mi sembrava sempre più distante,
23:28eppure ero io ad allontanarmi,
23:30anche se non in modo evidente.
23:32Era come se stessimo entrambi
23:34vivendo in mondi separati,
23:36senza mai dirlo a voce alta,
23:38ma entrambi lo sapevamo.
23:40Quella sera, mentre cenavamo,
23:42Luca mi parlò di una nuova proposta di lavoro
23:44che aveva ricevuto,
23:46ma la sua voce non aveva la stessa energia di prima.
23:49Mi resi conto che entrambi
23:51stavamo cercando qualcosa,
23:53ma in direzioni opposte.
23:55Lui sembrava preso dal suo lavoro,
23:57dalla carriera,
23:58mentre io,
23:58senza nemmeno volerlo,
24:00stavo cominciando a cercare altro.
24:03Non sapevo cosa esattamente,
24:05ma qualcosa che mi permettesse
24:06di sentirmi...
24:08viva,
24:09come non mi sentivo da tempo.
24:12La mattina successiva,
24:14Luca aveva finalmente terminato
24:15i suoi impegni di lavoro,
24:17e quella sera non c'era nulla
24:19che ci impedisse di passare del tempo insieme.
24:22Parigi,
24:23con il suo cuore pulsante,
24:24e l'atmosfera che sembrava sospesa
24:26tra il vecchio e il nuovo,
24:28ci accoglieva come se fosse un sogno
24:30che non voleva finire.
24:33Camminavamo per le strade acciottolate,
24:35immersi nel suono dei passi
24:37che si mescolavano
24:38al rumore ovattato dei caffè
24:40e delle conversazioni lontane.
24:43Luca mi teneva la mano,
24:45il suo sorriso sereno come sempre,
24:47ma c'era qualcosa in lui
24:48che sembrava diverso,
24:50come se anche lui stesse cercando
24:52di respirare la città,
24:54di immergersi in quella magia
24:56che ci circondava.
24:58Fermandoci sotto una
24:59delle tante facciate storiche,
25:01Luca mi guardò con un'intensità
25:03che non avevo mai notato prima.
25:06«Martina», disse,
25:08con una voce più bassa,
25:10come se volesse condividere un segreto,
25:13«sono felice di essere qui con te».
25:16Mi sorrise,
25:17e senza dire una parola,
25:19si avvicinò e mi baciò.
25:21Un bacio dolce,
25:22ma carico di una passione
25:23che sembrava sbocciare all'improvviso.
25:27Quell'abbraccio,
25:28quel gesto,
25:29sembravano restituirmi
25:31una parte di me
25:31che avevo dimenticato,
25:33come se il tempo stesso
25:34si fosse fermato per un attimo.
25:37La città sembrava respirare con noi
25:39e per un momento
25:41non c'era nient'altro
25:42che quella sensazione di intimità
25:44e di connessione profonda.
25:47Mentre restavamo lì,
25:49avvolti in un abbraccio
25:50sotto la luce
25:50che filtrava tra gli edifici,
25:52il suono di passi rapidi
25:54interruppe il nostro momento.
25:56Alzai lo sguardo
25:57e la vidi.
25:59Claire
25:59si fermò con eleganza,
26:02il suo sorriso si allargò
26:03e, riconoscendomi,
26:05alzò la mano
26:06per salutarci da lontano.
26:08«Martina»,
26:09esclamò con un sorriso
26:10che tradiva una punta di curiosità,
26:13«ecco dove ti trovo,
26:15sotto questo cielo così parigino».
26:16Luca,
26:18ancora abbracciato a me,
26:20mi guardò un attimo
26:21ma non disse nulla.
26:23Sembrava non accorgersi
26:24della sottile tensione
26:26che si era instaurata
26:27tra di noi.
26:29Claire si avvicinò con grazia
26:30e il nostro intimo momento
26:32si trasformò all'improvviso
26:34in qualcosa di
26:35inaspettato,
26:36di nuovo.
26:38«Non ti aspettavo qui»,
26:39risposi,
26:41cercando di mantenere la calma,
26:43ma sentendo il mio respiro
26:44farsi un po' più irregolare.
26:46Claire si avvicinò,
26:48la sua presenza luminosa
26:49e rilassata
26:50contrastava con il mio
26:51crescente disagio.
26:53Quando fu abbastanza vicina,
26:55sorrise a Luca
26:56con un cenno di saluto,
26:58ma i suoi occhi
26:59rimanevano focalizzati
27:00su di me.
27:01Il suo sguardo era profondo,
27:03quasi come se stesse
27:04cercando di leggere qualcosa
27:06che non avevo ancora detto
27:07ad alta voce.
27:09«Ti avevo detto
27:10che ci saremmo incontrate
27:11di nuovo, no?»
27:12disse,
27:13la sua voce calda
27:14e invitante.
27:15Poi,
27:16come se volesse
27:17alleggerire la situazione,
27:18aggiunse,
27:19«L'atmosfera di Parigi
27:21è così affascinante
27:22che chiunque
27:23può perdersi
27:24tra le sue strade».
27:26Luca,
27:27finalmente rompendo
27:28il silenzio,
27:29sorrise gentilmente.
27:31«Piacere di conoscerti»,
27:33disse,
27:33tendendo la mano.
27:35«Sono Luca».
27:36Claire strinse
27:37la mano di Luca
27:38con grazia,
27:39ma non perse mai
27:40di vista me,
27:41come se stesse
27:42attendendo una risposta
27:43che non veniva.
27:45Mi chiesi
27:45se sentisse
27:46quella strana energia
27:48che fluttuava nell'aria,
27:50come se il nostro incontro
27:51non fosse solo casuale.
27:53«Siamo appena arrivati»,
27:55dissi,
27:56cercando di mantenere
27:57una facciata normale.
27:58«Era solo un momento
27:59per noi due,
28:00ma mi fa piacere
28:02vederti».
28:02«Capisco»,
28:04rispose Claire,
28:05il sorriso
28:06non abbandonandole
28:07mai il volto.
28:08«Non voglio interrompere nulla,
28:10semplicemente
28:11ero curiosa
28:12di sapere
28:13come stai».
28:14Quella domanda,
28:15così semplice
28:16ma carica
28:17di implicazioni,
28:19mi fece sentire
28:19come se tutto,
28:21in quel preciso istante,
28:23fosse più complicato
28:24di quanto fosse
28:24in realtà.
28:26Il mio cuore
28:26accelerò un po',
28:28ma cercai
28:28di mantenere
28:29la calma.
28:30«Sto bene»,
28:32risposi,
28:33quasi più
28:33per convincere me stessa
28:35che per rispondere
28:35a Claire.
28:36«Mi fa piacere sentire»,
28:38disse Claire,
28:39facendo un passo indietro.
28:41«Spero che ci vedremo
28:42di nuovo.
28:43Quando avrai
28:44un po' di tempo libero,
28:45fammi sapere.
28:46Forse potremmo
28:46prendere un caffè insieme».
28:48Le sue parole
28:49sembravano leggere,
28:51ma dietro quel sorriso
28:52c'era un'intensità
28:53che non potevo ignorare.
28:56Mi sentivo come
28:56se il suo invito
28:57non fosse solo
28:58per una semplice
28:59chiacchierata,
29:00ma per qualcosa
29:01di più profondo,
29:02qualcosa che stava
29:03iniziando a prendere
29:04forma in modo
29:05inaspettato.
29:07«Ti farò sapere»,
29:08risposi,
29:09anche se non sapevo
29:10davvero cosa
29:11stavo dicendo.
29:12Mi sentivo confusa,
29:14ma allo stesso tempo
29:15stranamente attratta
29:16dall'idea di rivederla.
29:18Claire ci salutò
29:19con un altro sorriso
29:20e prima che potessi
29:21dire altro
29:22si allontanò,
29:23scomparendo
29:24tra la folla
29:25che affollava
29:25le strade parigine.
29:27Luca mi guardò,
29:29ma non disse nulla.
29:30Il suo silenzio
29:31mi fece sentire
29:32ancora più consapevole
29:33di quello
29:34che era appena accaduto.
29:35c'era qualcosa
29:37di nuovo,
29:38di inaspettato
29:39che stava
29:39prendendo forma
29:40tra me
29:41e Claire.
29:43Eppure,
29:44in quel momento,
29:45non sapevo ancora
29:46come avrei affrontato
29:47tutto questo.
29:49Dopo una passeggiata
29:50tra le strade
29:50di Parigi,
29:52Luca e io
29:52decidemmo
29:53di fermarci
29:53in un ristorante
29:54nascosto
29:55tra i vicoli
29:56del Marais,
29:57un posto tranquillo
29:58dove avremmo potuto
29:59pranzare in pace,
30:01lontano
30:01dalla frenesia
30:02turistica
30:02della città.
30:04Entrammo nel ristorante,
30:06l'atmosfera
30:06era accogliente
30:07e intima,
30:08con luci soffuse
30:09e il profumo
30:10di piatti appena preparati
30:11che ci avvolgeva.
30:13Ci sedemmo
30:13a un tavolo
30:14in un angolo
30:15cercando di goderci
30:16la conversazione
30:17senza interruzioni.
30:19Luca,
30:19come sempre,
30:20era rilassato,
30:22ma io sentivo
30:23che c'era qualcosa
30:23nell'aria,
30:25qualcosa di diverso
30:26in me
30:26che non riuscivo
30:27ancora a decifrare.
30:29Era come se
30:29la città stessa,
30:31con il suo fascino
30:32misterioso,
30:32avesse risvegliato
30:34in me
30:34una curiosità
30:35che non riuscivo
30:36più a ignorare.
30:38Mentre stavamo
30:38sfogliando il menu,
30:40la porta si aprì
30:41ed entrò una figura
30:42che mi fece immediatamente
30:43girare la testa.
30:45Era Claire.
30:46La sua presenza
30:47nel locale
30:48mi colpì subito,
30:49come se fosse
30:50un'apparizione
30:50che stavo aspettando
30:51senza saperlo.
30:53I suoi capelli scuri,
30:54raccolti con eleganza
30:56e l'aria disinvolta
30:57ma sofisticata,
30:59sembravano fuori posto
31:00in quel ristorante
31:01tranquillo,
31:02come se volesse sfidare
31:03la quiete del posto.
31:05Quando Claire mi vide,
31:07i suoi occhi
31:07si illuminarono
31:08al riconoscermi.
31:10Senza esitazione,
31:11si avvicinò
31:12al nostro tavolo,
31:13sorridendo con quella
31:14grazia
31:14che la contraddistingueva.
31:16«Martina,
31:18non ci posso credere,
31:19vi trovo proprio qui!»
31:20esclamò
31:21con un sorriso
31:22che trasudava
31:23calore e curiosità.
31:25«Non è incredibile?
31:26Vi va di unirvi a me?»
31:28Luca sollevò lo sguardo
31:29e sorrise cortesemente,
31:32ma sembrava un po' sorpreso
31:33dalla sua improvvisa apparizione.
31:35Io, invece,
31:37non riuscivo a non sentire
31:38quella piccola scossa
31:39che mi attraversava
31:40ogni volta che Claire
31:41mi sorrideva.
31:42«Ma certo!»
31:44risposi,
31:45cercando di sembrare naturale.
31:47«Sarebbe bello!»
31:49Subito dopo
31:50ci sedemmo insieme
31:51e la conversazione
31:53iniziò a fluire facilmente.
31:55La presenza di Claire
31:56cambiò l'atmosfera
31:57intorno a noi.
31:58Era come se,
32:00con il suo arrivo,
32:01la realtà intima
32:02che avevamo costruito
32:03stesse lentamente svanendo,
32:05ma senza che fosse
32:06una sensazione spiacevole.
32:08Quando l'acqua e il pane
32:09arrivarono al nostro tavolo,
32:11mi alzai per andare in bordo.
32:12al bagno.
32:13«Mi scuso un momento»,
32:15dissi.
32:16«Claire,
32:16mi accompagni?»
32:18Con un sorriso,
32:19Claire annui
32:20e mi fece strada
32:21verso il piccolo corridoio
32:23che portava ai servizi.
32:25Mentre camminavamo
32:26fianco a fianco,
32:27il silenzio tra noi
32:28sembrava carico
32:29di significati non detti
32:31e la mia mente
32:32cominciava a vagare
32:33in direzioni
32:34che fino a poco prima
32:35non avrei osato immaginare.
32:37Quando entrammo
32:38nel piccolo spazio,
32:40la porta si chiuse
32:41dietro di noi
32:41con un suono ovattato.
32:43Il bagno era semplice,
32:45ma in quel momento
32:46sembrava quasi un rifugio,
32:48come se il resto del mondo
32:49fosse rimasto fuori.
32:51Claire mi guardò intensamente
32:53e per un attimo
32:54il tempo
32:54sembrò rallentare.
32:56«Non pensavo
32:57che ci trovassimo qui»,
32:59disse con un tono basso,
33:01calmo,
33:01ma velato
33:02da una malizia sottile.
33:03sorrisi
33:05mentre una sensazione strana
33:07mi attraversava il petto.
33:09Nemmeno io,
33:10ma
33:10è stato interessante
33:12tutto questo.
33:14Fece un passo
33:15verso di me.
33:16Le sue dita
33:17sfiorarono la mia guancia
33:18mentre sistemava
33:19un ciuffo di capelli ribelle.
33:21Un gesto semplice,
33:23ma pieno di qualcosa
33:24che non riuscivo ancora
33:25a definire.
33:26Eppure,
33:27lo sentivo chiaramente.
33:29Un legame,
33:30un richiamo.
33:30La distanza tra noi
33:32si ridusse
33:33fin quasi ad annullarsi.
33:35I suoi occhi nei miei,
33:37i nostri respiri mescolati.
33:39E poi le sue labbra,
33:41che incontrarono le mie
33:42in un bacio delicato,
33:43lieve,
33:44ma così pieno di intenzione
33:46da togliermi il fiato.
33:48Quando ci staccammo,
33:50il silenzio parlava per noi.
33:52Non servivano parole.
33:54Avevamo già detto tutto.
33:56Claire abbassò appena lo sguardo,
33:58poi lo rialzò su di me
33:59con una dolcezza
34:00che mi sciolse.
34:01Fece un passo,
34:03poi un altro,
34:04e in quell'attimo
34:05il resto svanì.
34:07Fu come attraversare
34:08un confine,
34:09lasciandoci guidare
34:10solo da ciò che sentivamo.
34:12Un momento sospeso,
34:14denso di emozione
34:15e intimità,
34:16dove ogni gesto
34:17diventava confessione,
34:19ogni sguardo
34:20una carezza.
34:21La mia mente
34:22si era fermata.
34:24Solo il cuore
34:24sembrava sapere
34:25dove stavamo andando.
34:27Batte forte,
34:28senza regole.
34:29Quando riemergemmo
34:30da quell'intesa silenziosa,
34:32Claire mi sfiorò le dita
34:33con la leggerezza
34:34di un ultimo pensiero.
34:36Poi,
34:37con naturalezza,
34:38si sistemò i capelli
34:39davanti allo specchio,
34:41passò le mani
34:42sulle pieghe
34:42della camicia
34:43e si rimise il rossetto
34:44con un gesto sicuro.
34:46Io la imitai,
34:47in silenzio.
34:49Un respiro profondo,
34:50qualche ritocco rapido,
34:52il tentativo di raccogliere
34:53l'apparenza di normalità.
34:56Nessuna parola,
34:57solo gesti piccoli
34:58ma precisi,
34:59come un rito
35:00di ritorno al mondo.
35:01Poi aprì la porta.
35:03Ci sistemammo in silenzio,
35:05ognuna con la propria verità
35:06sulle labbra
35:07e negli occhi.
35:08Ritornammo al tavolo
35:09come due donne
35:10che avevano appena
35:11condiviso qualcosa
35:12di segreto,
35:13forse irripetibile.
35:16Luca era intento
35:17a leggere il menù
35:18con la calma
35:18di chi aspetta,
35:20ignaro del piccolo terremoto
35:21che aveva appena
35:22attraversato la mia anima.
35:24Mi sedetti accanto a lui
35:26con un sorriso sereno,
35:27ma sotto la pelle
35:28sentivo ancora un eco.
35:30Claire,
35:31elegante e disinvolta,
35:33prese posto
35:33senza dar segni di nulla.
35:36Ma io lo sapevo.
35:37Qualcosa.
35:38Dentro di me
35:39era irrimediabilmente cambiato.
35:42La cena si concluse
35:43tra sorrisi
35:44e qualche bicchiere
35:45di vino rosso.
35:47Claire rimase ancora un po',
35:49chiacchierando con Luca
35:50di fotografia
35:51e città invisibili,
35:52mentre io ascoltavo
35:53in silenzio,
35:54lasciando che le parole
35:55mi scivolassero addosso
35:57come una melodia lieve.
35:59Ogni tanto,
36:00incrociavo lo sguardo di Claire
36:02e sentivo riaffiorare
36:03sulla pelle
36:04l'eco del nostro segreto,
36:06custodito sotto la superficie
36:07della conversazione.
36:09Quando ci salutammo fuori dal ristorante,
36:12la notte era già scesa su Parigi
36:14con la sua bellezza discreta.
36:16Claire ci abbracciò con naturalezza
36:18e a me
36:19sussurrò un
36:20«Abiantò»
36:21che mi scivolò dentro
36:22come una carezza.
36:24Poi si voltò
36:25e sparì tra le luci del maret,
36:27con quella sua andatura lieve,
36:29inconfondibile.
36:31Luca e io
36:32tornammo all'appartamento
36:33senza dire molto,
36:34le mani intrecciate,
36:36i passi lenti.
36:38Forse
36:38eravamo entrambi stanchi,
36:41forse semplicemente
36:41sazi di ciò che la giornata
36:43ci aveva offerto.
36:45Una volta a casa
36:46mi tolsi le scarpe,
36:48aprì le finestre
36:49e rimasi a guardare la città
36:51che respirava piano sotto di noi.
36:54Sentivo un senso di pienezza,
36:56ma anche una leggera vertigine,
36:58come quando si è sull'orlo
36:59di qualcosa
37:00che non si conosce ancora del tutto.
37:02La notte passò tranquilla.
37:05Il giorno successivo
37:06ci accolse con un cielo limpido
37:08e un'aria fresca
37:09che sapeva di nuove possibilità.
37:11Dopo la colazione
37:13in una piccola boulangerie sotto casa,
37:15Luca mi prese per mano
37:16con naturalezza
37:17e mi chiese
37:18«Andiamo a perderci un po' per Parigi?»
37:22Annui con un sorriso.
37:24Non c'era bisogno di programmi
37:25o itinerari,
37:26solo il desiderio
37:27di vivere la città
37:28ancora una volta,
37:29con lentezza.
37:31Camminammo lungo la senna,
37:33tra le bancarelle
37:34di libri antichi
37:35e cartoline sbiadite.
37:37Poi ci sedemmo
37:38su una panchina
37:38a guardare i battelli passare.
37:41Luca parlava con leggerezza,
37:43raccontando ricordi
37:44di viaggi passati,
37:45e io lo ascoltavo
37:47con una nuova consapevolezza.
37:49Ogni gesto suo
37:50mi sembrava familiare,
37:52eppure diverso,
37:53come se stessi vedendo
37:54l'uomo che avevo accanto
37:56sotto una luce nuova.
37:57Il peso di ciò
37:59che era accaduto
37:59il giorno prima
38:00mi accompagnava in silenzio,
38:02ma non come un'ombra,
38:04piuttosto come
38:05un frammento in più,
38:06un tassello del mio essere
38:08che si stava risvegliando.
38:10Verso il pomeriggio
38:11ci rifugiammo
38:12in un piccolo museo
38:13nascosto nel quartiere latino.
38:16Le stanze erano quasi vuote,
38:18e tra un dipinto impressionista
38:19e una statua dimenticata,
38:21Luca mi sfiorò il braccio
38:22con un gesto semplice,
38:24tenero.
38:24Mi voltai verso di lui.
38:27Per un attimo
38:28ci fissammo in silenzio,
38:30e in quello sguardo
38:30ci fu un'intesa fatta
38:32di affetto, desiderio
38:33e qualcosa
38:34che somigliava
38:35alla comprensione.
38:36Sei diversa,
38:37mi disse piano,
38:39ma non saprei dire come.
38:41Sorrisi,
38:42senza cercare di spiegare.
38:44Forse non era ancora il momento.
38:46Quando uscimmo,
38:48il sole stava calando lentamente
38:49dietro i tetti inclinati.
38:51Parigi sembrava brillare
38:53con un'ultima carezza dorata.
38:55Luca mi cinse le spalle
38:56e continuammo a camminare,
38:58senza fretta.
39:00Il ritorno era vicino,
39:02ma non avevo fretta
39:03di lasciare la città.
39:04Né quel giorno,
39:06né ciò che mi aveva fatto scoprire.
39:08Quella sera,
39:09cenammo in un piccolo bistrò
39:11con vista sulla senna.
39:13I lampioni tremolavano
39:14sulla superficie dell'acqua
39:15e il vino sapeva di malinconia
39:17e promessa.
39:19Parlammo poco,
39:20ma ogni parola aveva un peso gentile,
39:22come se stessimo sfiorando l'idea
39:24che forse
39:25c'era ancora spazio per noi.
39:27Rientrammo a piedi,
39:29lentamente,
39:30le dita intrecciate
39:31in un gesto semplice,
39:33ma carico di memoria.
39:35Una volta entrati nell'appartamento,
39:37chiudemmo la porta senza fretta.
39:39Ci guardammo
39:40e il silenzio che si posò tra noi
39:42fu diverso
39:43da tutti quelli
39:44che avevamo vissuto.
39:45Non era distanza,
39:47ma attesa.
39:48Una quiete densa,
39:50profonda,
39:51come una domanda
39:52che non ha bisogno di risposta.
39:54Mi avvicinai a lui,
39:56gli toccai il viso con delicatezza,
39:58come si sfiora
39:59una foto ingiallita dal tempo.
40:01Lui mi prese per la vita
40:03e fu tutto naturale.
40:05Un abbraccio lungo,
40:06il respiro che si allineava
40:08e poi le labbra
40:09che tornavano a cercarsi.
40:11Quella notte
40:12non fu solo desiderio,
40:14fu un ritrovarsi lento,
40:16fatto di ascolto
40:17e di pelle,
40:18di carezze
40:19che sapevano perdonare,
40:20di baci
40:21che non volevano dominare,
40:23ma riconnettere.
40:24I nostri corpi
40:25parlarono a lungo,
40:27con dolcezza e intensità,
40:29come se volessero raccontarsi
40:30tutto ciò
40:31che non eravamo riusciti
40:32a dire con le parole.
40:34E lo fecero bene,
40:35lo fecero piano.
40:37Quando ci addormentammo,
40:39stretti,
40:40la finestra era aperta
40:41e da fuori arrivava
40:42il rumore lontano
40:43della città
40:44che non dorme mai.
40:46Ma noi sì.
40:48Noi finalmente
40:49dormimmo in pace.
40:51Il giorno dopo,
40:52Parigi ci accolse
40:53con una luce tiepida
40:54e discreta.
40:55Mentre l'aereo
40:56si alzava
40:57sopra i tetti d'Ardesia,
40:59il mio cuore
40:59batteva calmo,
41:00pieno.
41:01Non era più confusione,
41:03ma consapevolezza.
41:05Forse niente
41:05sarebbe tornato
41:06esattamente
41:07come era prima.
41:08Forse non doveva.
41:10Ora sapevo
41:11che si può amare
41:12in tanti modi,
41:13che si può restare
41:14fedeli a se stessi
41:15anche mentre ci si perde,
41:17e che ogni deviazione,
41:19se accolta senza paura,
41:20può condurti
41:21esattamente
41:22dove dovevi arrivare.
41:24Parigi rimaneva
41:25sotto di noi,
41:26lontana e luminosa,
41:28come un segreto
41:29custodito
41:29tra le pieghe
41:30della pelle.
41:31Un ricordo
41:32che non avrei mai
41:33raccontato per intero,
41:34ma che avrebbe
41:35continuato a brillare
41:36ogni volta
41:37che avessi chiuso
41:38gli occhi.
41:39Mentre il cielo
41:40si stendeva intorno a noi,
41:42come un abbraccio infinito,
41:44dentro di me
41:44qualcosa
41:45si era ricomposto.
41:47E qualcosa,
41:48forse,
41:49era anche appena nato.
41:52Ripensai a Claire,
41:54alla sua voce vellutata,
41:55ai suoi occhi
41:56che sembravano sapere
41:57più di quanto dicessero,
41:58alle sue mani
42:00che avevano toccato
42:01una parte di me
42:01che avevo dimenticato.
42:04Mi aveva mostrato
42:05una porta
42:05che credevo
42:06chiusa per sempre.
42:08Forse
42:08non ci sarebbero state
42:09altre occasioni,
42:11o forse sì,
42:12non lo sapevo.
42:13E andava bene così.
42:15Ciò che avevo vissuto
42:16non era una parentesi,
42:18ma un passaggio,
42:19una fessura sottile
42:20che si era aperta
42:21nella mia identità,
42:23lasciando filtrare
42:24nuova luce.
42:25E quella luce,
42:26ora lo sentivo,
42:27non si sarebbe mai spenta.
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