I concerti al Circo Massimo continuano a far discutere. Nonostante le proteste dei residenti e gli esposti ai carabinieri, l’assessore ai Grandi Eventi, Alessandro Onorato, difende la scelta: "In tre anni la Sovrintendenza ha incassato 3,3 milioni grazie ai concerti, reinvestiti nella tutela del patrimonio storico".
Il dibattito ruota attorno alla compatibilità tra eventi musicali e la salvaguardia di uno dei siti archeologici più importanti di Roma. "Il Circo Massimo non è solo un monumento, ma uno spazio vivo che può ospitare eventi di rilievo", sostiene Onorato. Le sei serate di David Gilmour, ad esempio, hanno generato un indotto di oltre 60 milioni di euro.
I comitati dei residenti, però, non ci stanno. Denunciano i disagi legati a viabilità e rumore, e chiedono di spostare gli eventi in aree più periferiche. Onorato risponde che per attrarre grandi artisti servono location uniche: "O li portavamo qui o sarebbero andati in altre città".
Il monitoraggio delle vibrazioni sui monumenti, effettuato da Sovrintendenza, Ingv e Politecnico di Torino, garantisce che gli eventi avvengano in sicurezza. Ma le polemiche restano, in bilico tra tutela e valorizzazione.