Dopo otto mesi di lavori, tornano a splendere gli affreschi e i mosaici della Schola degli Araldi, situata nel Parco archeologico del Colosseo, sulle pendici meridionali del Palatino. L’intervento, finanziato con 500 mila euro dal Pnrr, è il primo dei dieci progetti Caput Mundi per valorizzare il patrimonio storico e culturale dell’area. L’edificio, risalente tra l’età Severiana e il V-VI secolo d.C., ospitava la corporazione degli araldi, incaricati di annunciare le pompae circensi, le solenni processioni che precedevano gli spettacoli nel Circo Massimo. Accanto sorgeva il Paedagogium, dove venivano istruiti gli schiavi imperiali. La Schola fu scoperta alla fine del XIX secolo: tra le sue decorazioni, spiccano figure maschili in tuniche corte, raffigurate in processione. Il restauro ha riguardato non solo la conservazione degli affreschi e dei mosaici, ma anche il miglioramento dell’illuminazione e dell’accessibilità del sito. Un nuovo sistema di luci esalta le decorazioni, mentre percorsi e supporti informativi rendono la visita più fruibile. La direttrice del Parco archeologico, Alfonsina Russo, ha definito la riapertura della Schola degli Araldi un “passo fondamentale nella valorizzazione del Palatino e del Foro Romano, offrendo al pubblico una nuova prospettiva sulla Roma imperiale”.