Ha raccontato la sua storia sui social per denunciare una situazione che definisce insostenibile. Chiara Balistreri, 20enne bolognese, oggi teme per la sua incolumità: «Preferisco registrarmi da viva prima che diventi l'ennesimo caso di femminicidio», ha dichiarato su TikTok, piattaforma su cui ha raccolto milioni di visualizzazioni e attirato l’attenzione del pubblico e dei media. La giovane ha subito violenze da parte dell’ex compagno, che ora è nuovamente latitante nonostante fosse stato posto ai domiciliari dopo una lunga fuga all’estero.
[idgallery id="2237539" title="Violenza sulle donne: i segnali cui prestare attenzione spiegati dall’esperta"] Le minacce e le violenze subite da Chiara Balistreri Nel suo racconto, Chiara Balistreri descrive anni di violenze e minacce che sono iniziate ben prima della latitanza dell'ex fidanzato. «In questi due anni e mezzo non ha mai smesso di minacciarmi, dicendo che sarebbe tornato per bruciarmi con l’acido o per uccidermi», ha spiegato in un altro video. Dopo essere fuggito all’estero, l’uomo è rientrato in Italia e, grazie a una segnalazione anonima, è stato arrestato a fine settembre. Tuttavia, invece di essere trattenuto in carcere, il giudice ha disposto per lui i domiciliari, una misura che, secondo Chiara, non garantirebbe la sua sicurezza.
[idarticle id="2434279,2388809" title="Violenza sulle donne, oltre 90 uccise nel 2024. E quelle abusate hanno cicatrici nel Dna,Vittime di violenza, stalking e abusi. Nella Guida in 8 passi dell'Inps tutte le tutele e i servizi dedicati"] La scelta degli arresti domiciliari contestata La giovane ha duramente criticato la decisione delle autorità: «Vorrei ringraziare il giudice che ha dato la possibilità a Gabriel di ritornare a casa sua, di farlo scappare per la seconda volta dopo due anni e mezzo di latitanza». La giovane lamenta che, nonostante il tentato omicidio, le violenze fisiche e le lesioni subite, la scelta degli arresti domiciliari non sembra tenere conto dei gravi rischi per la sua incolumità. «Mi chiedo anche se quel giudice avrebbe usato lo stesso metro di misura se io fossi stata sua figlia», ha detto Chiara, evidenziando una diffusa sfiducia nelle istituzioni che dovrebbero proteggere le vittime.
[idgallery id="1727716" title="Autodifesa: i consigli di base anti violenza"] Il timore costante di Chiara Balistreri Il timore di Chiara è palpabile nei suoi video, in cui ammette di non sentirsi più libera di vivere normalmente: «Non so come possano aspettarsi che io sia serena nell’andare al lavoro, scendere di casa o vivere una vita normale sapendo che lui è a piede libero». Il suo racconto si fa ancora più amaro quando evidenzia la situazione di incertezza che vive ogni giorno, chiedendosi cosa le riservi il futuro e per quale motivo si debba attendere una tragedia prima di agire concretamente: «Perché in Italia bisogna aspettare la tragedia per fare qualcosa nel giusto modo?».
[idarticle id="1827317" title="Stalking, donna salvata dal braccialetto elettronico"] Una testimonianza di dolore, una richiesta di giustizia Il caso di Chiara Balistreri ha rapidamente fatto il giro dei media, venendo ripreso da programmi televisivi come Le Iene e Chi l’ha visto?, oltre che da numerosi quotidiani. La giovane continua a pubblicare aggiornamenti, dichiarando di voler portare avanti la sua testimonianza per evitare che altre donne si trovino nella stessa situazione. Il suo è un grido di allarme che cerca di scuotere la società e richiamare l'attenzione su una giustizia che, come racconta con amarezza, «non protegge le vittime ma concede libertà ai carnefici».