Un incubo durato alcune ore per una studentessa di 18 anni, sequestrata dal suo ex fidanzato di 21 anni, che non accettava la fine della loro relazione. Il giovane l’ha fermata mentre andava a scuola a bordo della sua microcar, costringendola con un coltello a salire sulla sua auto. Dopo una lunga ricerca, i carabinieri li hanno trovati nelle campagne vicino Roma e hanno arrestato l’aggressore, ora ai domiciliari con braccialetto elettronico.
A far scattare l’allarme è stata una compagna della vittima, che, insospettita, ha avvertito i genitori della ragazza. Quest’ultima, prima di essere costretta a cedere il cellulare al sequestratore, era riuscita a inviare un messaggio all’amica. Le forze dell’ordine si sono messe subito sulle tracce della vettura, individuandola alla periferia di Campagnano di Roma.
La ragazza ha raccontato di aver subito da tempo minacce e persecuzioni psicologiche. L’ex le inviava messaggi minatori, alternati a dichiarazioni d’amore disperate. In più occasioni le aveva parlato di propositi suicidi, cercando di farla sentire in colpa. L’ultima aggressione, con il sequestro, ha convinto la magistratura ad aggravare la sua posizione, trasformando un iniziale provvedimento di allontanamento in arresto.
Il caso riporta al centro dell’attenzione il tema della violenza nelle relazioni giovanili. Sempre più spesso si registrano episodi di stalking e coercizione tra ragazzi, con una difficoltà crescente nel riconoscere i segnali di pericolo prima che la situazione degeneri.