Segni, piccolo centro dell’area metropolitana di Roma, è diventato il teatro di un caso giudiziario. Due genitori, una donna brasiliana di 44 anni e un uomo rumeno di 48, sono finiti agli arresti domiciliari con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Il provvedimento, emesso dal gip di Velletri, arriva dopo una lunga serie di minacce e aggressioni ai danni di una maestra elementare, colpevole – secondo la coppia – di aver rimproverato il loro bambino di nove anni.
La vicenda ha avuto inizio nel gennaio 2022, quando l’insegnante, spaventata dalle continue intimidazioni, ha iniziato a farsi accompagnare a casa dalle colleghe. Nel tempo, la situazione è degenerata. Lo scorso ottobre, la madre del bambino ha aggredito la docente durante un colloquio scolastico, mentre il padre l’ha minacciata all’uscita dall’istituto. Il 19 dicembre, poi, la stessa donna ha rincorso la maestra armata di un bastone.
A seguito della denuncia presentata il giorno dopo, i carabinieri hanno avviato un’indagine, ascoltando testimoni tra docenti e genitori. Il quadro emerso è stato definito “inquietante” dalla Procura di Velletri, che ha chiesto e ottenuto una misura cautelare.
I genitori possono uscire solo per accompagnare il figlio a scuola, ma continuano a difendersi: contestano alla maestra di non aver garantito un livello adeguato di apprendimento al bambino. Dopo due anni di incubi, la docente ha deciso di dire basta, affidandosi alla giustizia.