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"Antivirali efficaci al 95%. Ampliare screening proattivo"

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00:00Per la giornata mondiale delle epatite del 28 luglio dobbiamo assolutamente ricordarci che
00:09l'epatite C e l'epatite B sono una realtà nel nostro paese. Sono due malattie diverse. Per
00:14una abbiamo la vaccinazione, l'epatite B, grande successo della sanità del nostro paese. Per l'epatite
00:20C invece c'è stato un grande successo, li abbiamo riconosciuti, li abbiamo eradicati,
00:24abbiamo eradicato il virus da oltre 500 mila persone, ma la battaglia non l'è vinta. Abbiamo
00:29ancora almeno 300 mila persone positive nel nostro paese. Grande paese che ha fatto una
00:35campagna di screening nella fascia di popolazione dal 69 all'88-89 proprio perché lì si è
00:42dimostrato che le campagne di screening erano costi efficaci, cioè valeva la pena investire
00:46per diagnosticar la malattia perché l'eradicazione avrebbe portato a una netta riduzione dei costi.
00:52Ritengo però personalmente che questo è un limite di queste campagne perché nella
00:56realtà dei fatti l'epatite C è presente anche nelle persone nate prima del 68 ed è
01:03presente addirittura anche nelle giovani popolazioni. Questi 300 mila pazienti sono
01:07nascosti, come facciamo a farli emergere? Innanzitutto andandoli a cercare in maniera
01:11proattiva. Questo di fondo è il significato delle campagne di screening. Ogni regione deve
01:17impegnarsi e andare a cercare proattivamente i soggetti che sono in questo momento
01:22attenzionati dallo screening presente nel nostro paese, cioè i nati 68-88. Poi bisogna
01:27andare a cercare in maniera proattiva tutti i pazienti che sono presenti nelle cosiddette
01:32popolazioni a rischio, dai tossicodipendenti ai soggetti che sono presenti nelle carceri,
01:38ai soggetti che hanno fatto trasfusioni o pratiche a rischio in epoca pre-screening per l'epatite
01:43C. E poi l'altra possibilità, tutti i pazienti che hanno le transaminasi elevate. Ricordate
01:49che noi abbiamo un esame molto facile in epatologia, che sono le transaminasi. Quando le transaminasi
01:53sono elevate, ma non è assolutamente detto che sia un astiatosi epatico sia l'alcol,
01:58l'epatite C è una delle prime cause di aumento delle transaminasi. Quindi con un banale test
02:03che presenti in qualsiasi screening di un paziente, quando vediamo le transaminasi elevate, andare
02:08subito a cercare l'anticorpi per l'epatite C. E non dobbiamo spaventarci, perché questa è una
02:13malattia che si cura, si cura estremamente bene e si cura in maniera efficacissima, senza effetti
02:18collaterali. I fattori di rischio stanno riaumentando. La falsa percezione che le malattie
02:23sessualmente trasmesse non ci sono più è una falsa percezione. Le malattie sessualmente
02:27trasmesse girano ancora dal nostro paese ed esistono molti fattori di rischio per prendersi
02:33malattie che purtroppo non danno una immunizzazione efficace come l'epatite C. Per cui quando ci
02:40sono fattori di rischio andiamo a scrinare i pazienti, quando le transaminasi sono elevate
02:45andiamo a scrinare i nostri pazienti e facciamo di tutto per andare a ridurre quel serbatoio
02:51di 300.000 persone che sono ancora presenti in Italia e che se non vengono identificate e curate
02:57svilupperanno nella grande maggioranza dei casi epatite, fibrosi, cirrosi e le complicanze
03:02della cirrosi. L'epatite C rimane un'enorme causa di epatocarcinoma, il tumore del fegato
03:08più subdolo e aggressivo, la prima causa di trapianto di fegato nel nostro paese. Riducendo
03:14l'epatite C ridurremo le cirrose, ridurremo i trapianti e faremo in modo che quegli organi
03:20possano essere utilizzati per altre patologie.

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