Una fuga di monossido di carbonio nell’hotel Raganelli di via Aurelia, a Roma, poteva trasformarsi in una tragedia notturna. A evitare il peggio è stato Danilo Lizzi, infermiere dell’Ares 118, in servizio dal 2013, che ha riconosciuto subito il pericolo grazie al rilevatore installato sulla sua tuta da soccorso. “Quel gas è inodore, se non avessimo agito subito sarebbero morti tutti nel sonno”, ha raccontato. È stato lui, insieme all’autista dell’ambulanza Marco Trinca, a evacuare i 96 ospiti della struttura prima ancora dell’arrivo dei vigili del fuoco. Sei le persone ricoverate, tra cui tre bambini, ma fortunatamente tutte fuori pericolo. “Abbiamo svegliato tutti, aperto le finestre, e portato fuori una a una le persone – spiega Lizzi – anche se il portiere insisteva che fosse un falso allarme”. Il governatore del Lazio Francesco Rocca ha elogiato l’intervento parlando di “una tragedia evitata”. Il guasto è stato poi individuato in una caldaia, ora sotto sequestro. Lizzi ha voluto ringraziare la sua dirigente Lucia De Vito per aver imposto l’uso dei rilevatori: “Dovrebbero essere obbligatori per tutti. Quel suono ci ha salvato”.