Nadia Bolognini, psicoterapeuta della onlus Hansel e Gretel, come si sente dopo l’assoluzione?«Molto bene, sono felice».Sei anni fa lei venne arrestata...«E d’improvviso mi ritrovai ai domiciliari con i miei figli che allora avevano 9, 13 e 15 anni». Cosa provò? «Paura, spavento, non ero in grado di capire quelle accuse».Lei era la psicoterapeuta dell’apparecchio per suggestionare i bimbi su ricordi di abusi inesistenti...«Nulla di quelle accuse era fondato, non c’era nessun elettrochoc, non c’era nessun lupo, c’era solo un percorso psicoterapeutico adeguato a quei bambini e adeguato alla loro sofferenza».Cos’altro dice questa sentenza secondo lei?«C’è un dato che mi riempie di gioia: con questa sentenza si riconosce che la psicoterapia del trauma è legittima e può essere di grande aiuto per i bimbi».E adesso?«Ringrazio il mio avvocato Luca Bauccio e festeggio con i figli»