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Roma, 7 lug. (askanews) - «La prima volta che sono venuto a vedere questo luogo l'ho trovato bellissimo e pieno di fascino, io ho sempre avuto la passione per i marmi, quindi vederli qui in questa che era la storia di Roma I colori dei marmi mi hanno sempre affascinato».

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«Trovarmi in un posto dove sono stati usati, sono stati lavorati, sono stati collezionati tanti di questi marmi era un grossissimo stimolo. Poi dall'altra parte era una zona industriale, un edificio con poca fondamenta, un edificio che andava completamente consolidato con le esigenze di riutilizzarlo per una funzione aperta al pubblico, con un'esigenza del genio civile e dei vigili del fuoco. La sfida vera è stata quella di conservare il fascino, sperando di esserci riusciti, coniugandolo con tutte queste esigenze funzionali di destinazione».

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Lo ha detto l'architetto Carlo Lococo che ha curato i lavori di rigenerazione dell'Opificio Italiacamp. Un luogo simbolo della manifattura romana che sotto la guida dello Studio Lococo adesso appare completamente ristrutturato e restaurato. I lavori sono durati quasi due anni e oggi i locali che ospitavano l'antico laboratorio hanno un valore stimato di quasi 7 milioni di euro. Un progetto profondamente "conservativo" che ha valorizzato i marmi pregiati e i gessi abbandonati.

Un patrimonio che vale complessivamente quasi 500mila euro e che comprende materiali di eccezionale valore. Ma non solo restauro, anche riutilizzo. Le lastre di marmo, i blocchi monoliti, e i frammenti conservati nel giardino prima della chiusura dell'attività del marmificio, scarti di decenni di lavorazioni, infatti, sono stati riutilizzati per le finiture per i pavimenti dei grandi ambienti interni.

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00:00La difficoltà di questo restauro è stata nel fatto che la prima volta che siamo venuti a vedere questo luogo
00:08io l'ho trovato bellissimo, è pieno di fascino.
00:12Ho sempre avuto una passione per i marmi comunque, quindi vederli qui,
00:16questa che era la storia di Roma, di colori bellissimi dei marmi, mi hanno sempre affascinato.
00:22Trovarmi in un posto dove sono stati usati, dove sono stati lavorati, dove sono stati collezionati tanti di questi marmi
00:31era un grossissimo stimolo.
00:35Poi dall'altra parte era una zona industriale, un edificio con poca fondamenta,
00:41cioè un edificio che andava completamente consolidato, con le esigenze di riutilizzarlo per una funzione aperta al pubblico,
00:51per cui con delle esigenze da parte del Genio Civile, della Vigile del Fuoco.
00:56E la sfida vera è stata quella di riuscire a conservare il fascino, sperando di esserci riusciti,
01:05coniugandolo con tutte queste esigenze funzionali di destinazione.

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