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Un’Italia sempre più a corto di nascite potrebbe perdere fino a 482 miliardi di euro entro il 2050, con una flessione del PIL vicina all’1% annuo. Questo lo scenario tracciato dallo studio “Valutazione dell’effetto dell’incremento della natalità sulla sostenibilità dell’attuale sistema di welfare” condotto da SPHER - Social and Public Health Economic Research, con il contributo non condizionato di Organon, e presentato a Roma durante l’evento “Denatalità e sostenibilità del sistema di welfare”. Secondo gli esperti, il calo delle nascite non è solo un problema demografico, ma una vera e propria emergenza economica. Nel lungo termine una piena implementazione della Procreazione Medicalmente Assistita, potrebbe generare un beneficio fiscale notevole.

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00:00Un'Italia sempre più a corto di nascite potrebbe perdere fino a 482 miliardi di euro entro il 2050
00:11con una flessione del PIL vicina all'1% anno. Questo è lo scenario tracciato dallo studio
00:16condotto da Social and Public Health Economic Research con il contributo non condizionato
00:21di Organon e presentato a Roma durante l'evento Denatalità e Sostenibilità del Sistema di
00:26Welfare. Secondo gli esperti il calo delle nascite non è solo un problema demografico ma una vera e
00:31propria emergenza economica. Nel lungo termine una piena implementazione della procreazione
00:36medicalmente assistita potrebbe generare un beneficio fiscale notevole. L'incremento delle
00:42nascite potrebbe generare un vantaggio di 263 miliardi in termini di entrate per lo Stato
00:49quindi riteniamo che sia opportuno intervenire con riforme strutturali che possano da un lato
00:55garantire l'accesso alla PMA che è garantita da ILEA e dall'altro dare incentivi appunto
01:03strutturali per incentivare appunto la genitorialità quindi dal punto di vista socio-economico.
01:09La PMA non dovrebbe essere un privilegio ma un diritto e comunque può essere un alleato
01:14concreto contro la denatalità e a dimostrarlo sono i numeri. Nel 2022 i bambini nati grazie
01:20alla PMA sono stati il 4,3% del totale. Un pieno accesso ai nuovi ILEA potrebbe portare
01:26questa quota al 7% allineando l'Italia alla media europea ma serve uniformità territoriale
01:32e un cambio culturale.
01:34Favorire l'accesso alle tecniche di procreazione assistita o comunque alle soluzioni della loro
01:39infertilità rappresenta una spinta forte e decisiva alla natalità nel nostro paese.
01:45L'aumento di accessi alle tecniche di procreazione assistita porta non soltanto un progresso
01:50demografico ma porta un progresso economico al nostro paese che forse un giorno non riuscirà
01:57a garantire le pensioni a nessuno dei anziani italiani.
02:02Anche il mondo privato vuole fare la propria parte perché la denatalità è una sfida che
02:06va affrontata con alleanze solide tra istituzioni, imprese e società civile.
02:10Noi di Organon siamo pronti a collaborare con il governo italiano. Abbiamo finanziato
02:15questo studio proprio per evidenziare che non esiste una singola azione in grado di risolvere
02:21questa situazione. Servono molteplici interventi che devono essere attuati con coerenza su tutto
02:27il territorio nazionale per invertire questa tendenza.
02:31Noi di Organon ci concentriamo su due aspetti principali. Investire nella ricerca e sviluppo
02:37in aree specifiche che riguardano la salute femminile, come l'emorragia postparto, l'endometriosi,
02:43la sindrome dell'ovaio policistico e nelle patologie che colpiscono in modo sproporzionato
02:49le donne.
02:50Oltre 217.000 bambini in 20 anni sono nati in Italia grazie alla PMA e il numero è destinato
02:55a crescere se il sistema sanitario saprà rispondere con prontezza e visione. La natalità
03:00non è solo una questione privata, è la linfa vitale della sostenibilità economica e sociale
03:05del paese.
03:07Grazie.

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