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  • 2 days ago
“Nel 2024 il tasso di fecondità ha toccato 1,18 figli per donna, con appena 370mila nascite. Abbiamo simulato 3 scenari fino al 2050, in quello pessimistico il calo della natalità porterebbe a una perdita economica di 482 miliardi di euro, pari allo 0,8% del Pil ogni anno”. Lo ha detto Paolo Sciattella, Ceis-EeHta, facoltà di Economia, università di Roma Tor Vergata in occasione della presentazione dello studio ‘Valutazione dell’effetto dell’incremento della natalità sulla sostenibilità dell’attuale sistema di welfare’, a Roma.

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Transcript
00:00Noi abbiamo fatto uno studio partendo dai dati dell'Istat che confermano la riduzione delle
00:10natalità, delle nascite in Italia. Nel 2024 il tasso di fecondità ha raggiunto il minimo storico
00:18di 1,18 figli per donna e le nascite sono state 370.000, quindi c'è stata una riduzione di 10.000
00:26nascite rispetto all'anno precedente che già era un valore estremamente basso. Quello che noi abbiamo
00:31fatto è una simulazione del tasso di fecondità totale dal 2024 al 2050 ipotizzando tre scenari,
00:39lo scenario base che prevedeva più o meno lo stesso tasso di fecondità totale del 2023, uno scenario
00:47pessimistico che vedeva una riduzione del tasso di fecondità totale secondo il trend che si è
00:53osservato dal 1952 al 2023 e uno invece ottimistico, quindi con un incremento della
00:59natalità dovuto anche a interventi come ad esempio la procreazione medicalmente assistita
01:06fino ad arrivare a un tasso di fecondità di 1,39 che era quello tra l'altro osservato nel 2013,
01:12quindi niente di inverosimile. I risultati sono stati poi agganciati al ritorno economico in termini
01:19di fiscalità generale delle nascite guadagnate o perse. Abbiamo visto che nello scenario pessimistico
01:27l'impatto entro il 2050 è proprio dei 482 miliardi di euro, quindi ci sarebbe una perdita
01:34di 482 miliardi di euro accumulata nel 2050 dovuta alla riduzione delle nascite. Questo,
01:42se lo rapportiamo ai 27 anni di orizzonte temporale, coincide con circa lo 0,8% del PIL,
01:51quindi quasi un punto percentuale di PIL rispetto al 2023. Nello scenario ottimistico invece c'è una
01:55speranza, l'incremento delle nascite potrebbe generare un vantaggio di 263 miliardi in termini di
02:03entrate per lo Stato, quindi sulla base di questi risultati riteniamo che sia opportuno intervenire
02:09con riforme strutturali che possano da un lato garantire l'accesso alla PMA che è garantita
02:17da ILEA e dall'altro dare incentivi strutturali per incentivare la genitorialità, quindi dal
02:25punto di vista socio-economico.

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