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  • l’altro ieri
Mentre si ragiona da anni su come evitare che i famosi cervelli fuggano all'estero, arrivano risposte sul perché ciò accade. La ricerca in Italia è ancora sottovalutata, senza risorse, poco attenzionata. E benché si continui a sostenere che si sta investendo, la fotografia che abbiamo davanti racconta uno scenario completamente diverso.

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Trascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:30Si tratta di professionisti idonei che non possono accedere, pensate un po' per mancanza di fondi pubblici e pensare che mancano i fondi pubblici in un settore così importante come la ricerca ci permettiamo di dire che ci fa davvero rabbrividire.
00:46Allora questi lavoratori, questi professionisti chiedono maggiori certezze e chiedono di essere ascoltati. Noi ne parliamo con Alessandro Sapienza, ricercatore di terzo livello presso l'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR.
01:02Buongiorno Alessandro, ben trovato.
01:04Buongiorno Elisa, grazie mille. Grazie per averci dato voce in questa occasione.
01:09La manifestazione di ieri nasce proprio da questo, dalla necessità di farci sentire e di dare voce a quello che è un problema molto sentito all'interno della ricerca in generale e del CNR in questo specifico, ovvero la valorizzazione dei ricercatori e tecnologi.
01:27Ecco, questo è un problema che probabilmente non si conosce molto bene. Quando parliamo di ricerca si conosce il problema dei precari, delle mancate stabilizzazioni, questo è un problema che si conosce bene e purtroppo non ha abbastanza visibilità.
01:45Quello che poi non si dice è che comunque anche una volta che si entra non è che si riesce ad avere delle grandi prospettive. C'è il rischio di rimanere bloccati a livello iniziale e è quello che succede anche a tanti colleghi.
01:59Ecco, per quasi un decennio le carriere dei ricercatori sono rimaste bloccate. C'è stato un concorso nel 2020 che ha parzialmente aiutato questo sblocco. C'è stato un ulteriore concorso nel 2023 che ancora dopo due anni è quasi arrivato a conclusione ma non si è concluso.
02:16Chiaramente le tempistiche per un concorso del genere sono lunghe. Ecco, quello che chiediamo noi, avendo avuto il riconoscimento da parte di queste commissioni dell'idoneità, quindi del fatto che già siamo idonei a svolgere dei ruoli superiori, chiediamo che questo riconoscimento venga a tutti gli effetti concretizzato con uno scorrimento di queste gradatorie.
02:37L'investimento che si richiede è comunque minimo ed è fondamentale che si investa e si comincia a pensare alla ricerca non tanto solo come a un costo, ma in effetti come una risorsa, un investimento concreto.
02:51Ecco, si pensi per esempio che il sistema ricerca di fatto ha bisogno, cioè non ha dei fondi a regime per effettuare in effetti la ricerca.
03:01Tutti i fondi che vengono utilizzati dai ricercatori sono reperiti esternamente tramite dei bandi, insomma, gli esterni per dei progetti e questi soldi poi vengono utilizzati per le spese ordinarie, per le spese legate alla ricerca, per le spese legate al personale precario che deve essere pagato con questi progetti.
03:21Ecco, quello che non si dice è che in effetti quello che si riesce a portare, quindi nelle casse dello stato del CNR, derivate e dipende anche da quanto noi effettivamente valiamo economicamente.
03:34Ecco, quindi se veniamo contabilizzati 10 possiamo portare 10 e rendi contare 10, se valiamo 15 possiamo portare molto di più.
03:42Ecco, uno scorrimento del genere sicuramente permetterebbe di aumentare anche l'afflusso di soldi e quindi di risorse che sono effettivamente disponibili per la ricerca per un sistema che comunque al momento di soldi non ne ha moltissimi.
03:54Quindi un piccolo investimento permetterebbe nel tempo un rientro molto grande.
03:58Basti pensare per esempio che al momento ogni euro che viene speso in ricerca ne permette di reperire due.
04:06E questo, insomma, è una cifra significativa.
04:09Non da sottovalutare. Alessandro, ti chiedo come mai secondo te si investe così poco in ricerca?
04:13Nonostante si senta dire ormai ovunque, contribuisce alla ricerca, aiuta i professionisti ad andare avanti con la ricerca, lo sentiamo ovunque, magari in altri ambiti.
04:24Ok, però il mondo della ricerca in generale penso sia fondamentale. Come mai si investe così poco secondo te?
04:31Assolutamente sì, hai ragione, c'è una visione limitata.
04:34La ricerca è stata anche un po' relegata a un ruolo secondario all'interno della società.
04:40Marginale, ecco.
04:41Esatto. E questa visione dovrebbe cambiare. Ecco, io penso che diciamo nel momento della pandemia, inizio pandemia, ci sia stato in effetti un breve momento in cui si sia riusciti a dare,
04:53a riconoscere un ruolo maggiore della ricerca all'interno della società, perché comunque...
04:57Però quella era una situazione di emergenza, no Alessandro?
05:00Quindi non è che si può fare, insomma, si può prestare attenzione a questi professionisti solo durante l'emergenza, perché sono professionisti che lavorano, penso, un po' tutto l'anno.
05:09Esatto. Purtroppo questa occasione non si è poi concretizzata in futuro.
05:14Dovremmo tornare a cominciare a pensare alla ricerca come una risorsa fondamentale per la società e per prendere anche delle decisioni fondate e sensate all'interno della società e della politica.
05:25Ecco, noi anche per questo manifestavamo ieri. La manifestazione era per chiedere il supporto del Ministero. Siamo stati supportati in questa manifestazione anche dai sindacati, nello specifico FLCCGL, ANIFF e Gioampi.
05:42E' stata una manifestazione per chiedere a gran voce di risolvere, insomma, il problema e di investire sulla ricerca. Ecco, pensiamo per esempio che a volte è difficile mantenere in mente questa idea, però in effetti si investono molti soldi sul personale quando viene formato, insomma, durante tutto il periodo di formazione.
06:04E poi si rischia di fatto di non concretizzare questo investimento dopo, ma di perdercelo per strada. Perché poi i ricercatori, quello che succede, è che hanno una carriera molto più semplice e anche molti meno problemi quando vanno all'estero, cioè in un sistema che li accoglie e li valorizza.
06:20E mentre in Italia hanno, insomma, la famosa fuga dei cervelli, no? Di cui ci si lamenta tanto, però poi alla fine non si mettono neanche le basi, no? Per fare in modo che questi cervelli non fungano.
06:33Alessandro, io ti faccio una domanda molto personale. Cioè, questo investiere devi amarlo davvero tanto, no? Per sopportare così tante difficoltà, penso. E te, insomma, come te penso anche tantissimi tuoi colleghi?
06:46Sì, assolutamente. È una scelta, è una scelta che si fa, nonostante le tante difficoltà, ci si crede. I sacrifici sono tanti, però ecco, quando pensi che una cosa sia valida, se c'è qualcosa che non funziona,
07:02la soluzione non dovrebbe essere abbandonarla, ma dovrebbe essere lottare per cercare di fare in modo che questa cosa funzioni.
07:08E noi ci crediamo in questo sistema, ci crediamo nella ricerca pubblica, crediamo nel valore della ricerca
07:13e intendiamo spenderci anche e soprattutto per questo, ecco.
07:19E non c'è il rischio, secondo te, che alla luce, no, di così tante difficoltà, anche le nuove generazioni un po' desistano dall'intraprendere questa strada?
07:27Cioè, immagino un ragazzo giovane, no, che dice io voglio fare il ricercatore, però poi si fa due conti, vede com'è la situazione e dice ma forse cambio strada.
07:35Cioè, si rischia anche di rimanere in un futuro senza ricercatori, no?
07:39Sì, assolutamente sì. Questa è una delle grosse problematiche, perché di fatto all'estero purtroppo le possibilità di carriera sono maggiori.
07:48E pensiamo, per esempio, la Ministra ha provato a stanziare 50 milioni per il rientro dei cervelli,
07:57la verità è che con questi 50 milioni si riescono a coprire circa 50 unità di personale,
08:02con un investimento molto minore si riescirebbe a valorizzare molte più persone.
08:07La verità è che purtroppo quando cerchiamo di attirare personale dall'estero per cercare o di farlo ritornare
08:14o di acquisire nuove unità di personale, questo non succede, perché possiamo pensare al sistema ricerca in questo momento come un'emorragia.
08:23Di fatto chi fa il dottorato in Italia comunque preferisce rimanere all'estero, ecco.
08:27Quindi possiamo pensare alla ricerca...
08:30Perché non c'è più, no?
08:31Sì, decisamente. Possiamo pensare alla ricerca come un malato, un ferito grave,
08:36e noi cerchiamo di, insomma, tamponare queste ferite, però dovremmo riuscire a curarlo, ecco,
08:43e a fare degli interventi strutturali per riuscire a sanare queste cose.
08:48E questo dovremmo farlo sia a partire dal precariato, quindi dare delle stabilità,
08:54dare una stabilità per il futuro alle persone, ma poi anche riconoscendo il valore della ricerca
08:59e dei ricercatori che ne fanno parte, quindi valorizzandone le carriere, valorizzandone il lavoro,
09:06e questo va riconosciuto.
09:07Per questo noi ci siamo costituiti come movimento MIART,
09:11il movimento per lo scorrimento del ricredito dell'articolo 15,
09:14abbiamo ottenuto all'interno del CNR l'appoggio dell'80% dei direttori,
09:21abbiamo lanciato una petizione interna al CNR con circa 1700 firme,
09:25quindi diciamo che la rete di ricerca è anche ben consona e cosciente di questo problema e di questa problematica.
09:34Ci piacerebbe che comunque anche il Ministero si prenda carico seriamente di questa problematica
09:42e una volta per tutte riesca intanto a mettere una pezza laddove ce n'è bisogno,
09:47laddove si è creato un problema bisogna innanzitutto risolverlo
09:50e poi comunque che in futuro si riescano a creare delle prospettive per evitare che questi problemi si ricredino di nuovo.
09:57Ecco, infatti noi siamo proprio sul sito che ci hai appena elencato,
10:02Alessandro, e proprio qua io volevo chiederti l'ultima domanda che ti faccio,
10:06se avete ricevuto risposte dalle istituzioni al di là del CNR che ha dato il massimo appoggio,
10:12ci sembra di capire, però dal governo ancora nessuna risposta, ho capito bene?
10:16No, assolutamente, è da diversi mesi che proviamo a essere ricevuti e insomma contattiamo il Ministero
10:26e non abbiamo ancora ricevuto risposta, anche ieri abbiamo cercato di essere ricevuti,
10:32abbiamo comunicato insomma in tempo che eravamo, insomma che ci sarebbe stato un presidio
10:36e che avremmo voluto essere ricevuti, però non c'è stata al momento nessuna risposta
10:42e capiamo anche che ci possano essere degli impegni istituzionali,
10:46però sicuramente è necessario trovare il tempo per il personale della ricerca tutta
10:52e in particolare in questo caso del CNR, che è il più grande ente di ricerca italiana,
10:58copre tutti gli ambiti della ricerca, tutti i settori della ricerca,
11:03riteniamo che sia fondamentale riuscire a trovare l'attenzione giusta,
11:08perché se non lo fa il Ministero della ricerca, ecco, insomma, è grave, dovrebbe esserci,
11:15non esisteremo più.
11:16Esatto, ci vuole un'occasione più.
11:19Alessandro, grazie davvero per averci insomma dato la tua testimonianza anche a nome,
11:24immagino, di tanti colleghi che vivono una situazione drammatica,
11:28come quella che ci hai raccontato, situazione che speriamo davvero si sblocchi,
11:32perché insomma non diamo mai abbastanza attenzione, immagino tutti in generale,
11:39al potere, insomma, alla potenza della ricerca tutta, come hai detto tu,
11:43perché è davvero un settore fondamentale per tutti.
11:46Grazie davvero per essere state in nostra compagnia,
11:49magari ci ritorneremo su a parlarne.
11:52Grazie ancora.
11:52Non solo Roma, le notizie dalla Regione con Elisa Mariani.

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