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https://www.pupia.tv - Roma - Consiglio europeo del 26-27 giugno: l'intervento di replica del Presidente Meloni al Senato
Roma, 24/06/2025 - La replica del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a seguito della discussione generale al Senato della Repubblica sulle Comunicazione in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno il cui testo è stato consegnato nella seduta di lunedì 23 giugno. (24.06.25)
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Roma, 24/06/2025 - La replica del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a seguito della discussione generale al Senato della Repubblica sulle Comunicazione in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno il cui testo è stato consegnato nella seduta di lunedì 23 giugno. (24.06.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Grazie a tutti.
00:30Grazie Presidente, ringrazio i colleghi che sono intervenuti, io spero abbastanza breve,
00:42cercherò di offrire qualche risposta, come già ho fatto ieri, non risponderò alle
00:49provocazioni, non risponderò ad alcune falsità che ho sentito.
00:54Voi sapete che io sono una persona che non si è mai sottratta al dibattito politico
01:02anche aspro, continuo a ritenere che come abbiamo avuto molto tempo, avremo ancora molto tempo
01:09per i toni da campagna elettorale, ma sono anche convinta che non sia questo il tempo.
01:14Penso che in questo momento ci sia bisogno di provare a ragionare il più possibile insieme
01:21e voglio ringraziare alcuni interventi dell'opposizione perché andavano esattamente in questa direzione
01:26anche quando non siamo d'accordo.
01:28Lo scenario è chiaramente un scenario estremamente complesso e quindi mi perdonerete se mi concentrerò
01:34sulle questioni che in questo momento considero davvero importanti.
01:38ripartendo chiaramente da un aggiornamento che devo a quest'Aula perché dalla mia relazione
01:43di ieri, come voi avete visto, insomma lo scenario continua a cambiare.
01:49Come sapete il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva annunciato una tregua bilaterale
01:58tra Israele e Iran che chiaramente tutti quanti abbiamo colto con favore, con ottimismo,
02:08insomma ritenendo che potesse essere preludio alla fine delle ostilità.
02:15Avviene questo annuncio di una tregua all'indomani di quanto accaduto nel pomeriggio di ieri
02:21quando l'Iran ha lanciato un attacco in risposta al bombardamento americano contro i siti nucleari
02:28iraniani. I Pasdaran avevano lanciato una combinazione di missili a corto e medio raggio,
02:34probabilmente 14 contro la base statunitensa in Qatar. La base ospita il comando avanzato
02:43della regione del Central Command, quindi il comando unificato degli Stati Uniti che è responsabile
02:50per il Medio Oriente e quindi si trattava chiaramente di un obiettivo di grande rilevanza,
02:55però la dinamica degli eventi come voi avete visto ha da subito lasciato pensare che si trattasse
03:02di un attacco più simbolico che è fatto con la reale volontà di arricare danni.
03:13Gli Stati Uniti e il Qatar erano stati preavvertiti dall'Iran dell'attacco
03:18e la base era pertanto stata ampiamente per larga parte evacuata, gli assetti aerei
03:27erano stati spostati. I missili sarebbero stati tutti intercettati salvo uno che è caduto
03:34in una zona non abitata, non ci sono stati danni a cose a persone. Come avete visto la cosa aveva
03:41addirittura spinto il Presidente Donald Trump a ringraziare l'Iran per il comportamento tenuto.
03:49Chiaramente per quanto attiene ai nostri connazionali, noi appena ricevuta questa notizia,
03:55il Ministro Tajani, che voglio ringraziare per queste giornate particolarmente complesse,
04:02ha convocato una VTC all'unità di crisi della Farnesina con gli ambasciatori dell'Aria,
04:08chiaramente per avere un primo aggiornamento della situazione, non risultano italiani coinvolti
04:13né tra i civili né tra i nostri militari presenti in Qatar. Le nostre ambasciate ovviamente sono
04:18in costante contatto con i connazionali per rassicurare, per dare informazioni pratiche
04:24in merito al contesto, anche alla riapertura dei voli per l'Italia. Da oggi le ambasciate
04:31organizzeranno incontri mirati con gli italiani residenti nei paesi del Golfo, in raccordo con
04:37l'unità di crisi per assicurare il massimo coordinamento. Chiaramente lo scenario di questo
04:42mattina era uno scenario che andava esattamente nella direzione diciamo che auspicavamo e nella
04:50direzione per la quale stiamo lavorando. Ora la situazione si è nuovamente complicata, l'Iran
04:57da parte iraniana è stata violata la tregua, Israele potrebbe rispondere a questa violazione
05:06della tregua con una risposta che si spera e dovrebbe essere commisurata e simmetrica,
05:15ma bisogna anche registrare che l'Iran dopo la violazione della tregua ha confermato la
05:22volontà di mantenere la tregua. Questo potrebbe leggersi anche come una divisione all'interno
05:29dello scenario iraniano della quale ovviamente dobbiamo tenere conto. Registro anche che c'è
05:35invece da parte degli UTI una dichiarazione che va nel senso di dire non siamo disposti
05:42a fermare gli attacchi contro Israele fin quando non ci sarà un cessato del fuoco a Gaza,
05:46quindi chiaramente la situazione è ancora molto complessa, ma il nostro ministro e gli
05:52esseri che avete visto uscire in più di un'occasione come del resto la sottoscritta è in contatto
05:58con tutti gli attori importanti e siamo ancora fiduciosi del fatto che si possa andare avanti
06:13con una tregua, che dalla tregua si possa tornare a quelle negoziazioni per le quali l'Italia
06:21ha lavorato fin dall'inizio, come sapete anche ospitando alcuni round di queste negoziazioni
06:26e questo è il messaggio che ovviamente stiamo passando a tutti i nostri omologhi. Dopodiché
06:32sulla base di quello che accadrà e se dovesse configurarsi questo scenario di diciamo l'inizio
06:43di negoziazioni per una pace definitiva io penso che si confermerebbe ancora di più lo scenario
06:51che cercavo un po' di raccontare ieri, di un Medio Oriente che comunque si presenta oggi
06:59con uno scenario molto diverso da quello del passato. C'è come dicevo una nuova leadership
07:06in Siria che dal nostro punto di vista va misurata sui fatti, credo che la rimozione
07:12delle sanzioni da parte dell'Unione Europea sia un'occasione che tutti devono saper cogliere,
07:17abbiamo il Libano e Sbollà fortemente indebolita, fortemente ridimensionata, c'è una nuova leadership
07:25che dobbiamo sostenere con forza. Se l'Iran ora accettasse di rinunciare, vi chiedo scusa,
07:35al suo programma nucleare a fini militari libererebbe l'intera regione da quella che rappresenta
07:43una palese minaccia, chiaramente non solamente per Israele. A questo punto mancherebbe solo
07:49il grande obiettivo sul quale l'Italia si è concentrata in queste settimane che è il cessato
07:55il fuoco a Gaza e un percorso serio verso la soluzione dei due popoli in due Stati.
08:03Ho detto ampiamente che l'Italia ha lavorato e sta lavorando molto a questo obiettivo, come si è visto
08:09anche dal comunicato dei leader del G7 che faceva riferimento con tutti gli attori coinvolti,
08:17quindi non scontato, al cessato il fuoco a Gaza su proposta italiana e all'indomani di un cessato
08:26il fuoco a Gaza, come ho già detto, la proposta italiana è che si debbano coinvolgere il più
08:34possibile gli attori arabi della regione. Noi crediamo che per la ricostruzione di Gaza e per
08:43arrivare alla soluzione dei due popoli e due Stati si debba il più possibile partire dal piano di
08:48ricostruzione presentato dai paesi arabi. Questa attualmente la situazione, vedremo chiaramente
08:54nelle prossime ore quale sarà l'evoluzione. Dopodiché ho sentito molte cose interessanti in questo
09:03intervento e cercherò di dare qualche risposta. Ho sentito da parte del senatore Del Rio un
09:14ragionamento interessante. Il senatore Del Rio richiamava un intervento del presidente Mattarella
09:20circa il fatto che l'indebolimento del multilateralismo, il riarmo, le guerre commerciali posero le basi
09:30per la seconda guerra mondiale e chiaramente sappiamo che è così. Però io penso rispetto
09:37poi allo sviluppo dell'intervento che sia, e rispetto a quello che ho sentito anche da parte di altri
09:42interventi in questi due giorni, che sia diciamo così una semplificazione. Dire che è tutta colpa
09:50del nazionalismo. Perché, vede, io penso che le cose non stiano esattamente così. Commercio. Per anni ci è
10:02stato raccontato che il libero commercio senza regole avrebbe risolto tutti i nostri problemi. Ci è stato
10:08raccontato che il libero commercio senza regole avrebbe, diciamo così, distribuito la ricchezza, avrebbe
10:15democratizzato le nazioni meno democratiche, quindi le avrebbe avvicinate al nostro modello e che questo
10:25alla fine avrebbe rafforzato tutti. Le cose non sono andate così. Le cose sono andate molto diversamente.
10:30Le cose sono andate che la ricchezza non si è distribuita, si è concentrata e le cose sono andate
10:36che i sistemi meno democratici dei nostri, grazie a quel libero commercio senza regole, hanno guadagnato
10:42campo nel mondo e noi che per, diciamo, approfittare di quel libero commercio senza regole abbiamo
10:50allungato le nostre catene di approvvigionamento non controlliamo più niente. Quindi noi ci siamo
10:55indeboliti, le democrazie si sono indebolite, i regimi si sono rafforzati senza peraltro fare passi
11:02avanti verso sistemi più democratici. E allora penso che oggi dobbiamo fare i conti con questi errori
11:09che sono stati fatti. Perché oggi chi chiede che il libero commercio sia anche equo non sta
11:17facendo, diciamo, qualcosa di basato sul nazionalismo. Sta cercando di creare un equilibrio e di difendere
11:25quel sistema di valori e quel sistema di tutele e quel sistema di garanzie che le democrazie
11:31hanno costruito e che devono difendere. Perché è ovvio che se tu competi senza regole con qualcuno
11:37che non ha quello stesso sistema, quel qualcuno sarà avvantaggiato e alla fine tu sarai costretto
11:42o a rinunciare a quel sistema di garanzie che hai o a impoverirti. E quindi forse è una
11:49semplificazione dire che il nazionalismo è alla base di queste valutazioni. Così come io non credo
11:59che sia colpa del nazionalismo e che sia il nazionalismo che vuole indebolire l'Europa,
12:07senatore Del Rio. Perché vede, io penso che l'Europa si sia indebolita abbastanza da sola
12:12e penso che si sia indebolita grazie a quelli che pensavano che l'Europa dovesse essere un
12:17super stato burocratico che controllava qualsiasi cosa e limitava la possibilità degli stati nazionali
12:24di esprimersi. E questo ha allontanato, non ha avvicinato i cittadini al sistema europeo.
12:30E io credo nel multilateralismo. Ma il multilateralismo, se vuole tornare a contare, deve anche fare
12:36i conti con i suoi errori. Quando qualcuno provava a spiegare, l'ho detto anche ieri, abbiamo
12:41fatto tante volte, che il principio della sussidiarietà è un principio che può rafforzare
12:46l'Europa. Cioè facciamo insieme quello su cui da soli non competiamo, facciamo da soli
12:53quello su cui possiamo anzi dare risposte migliori, secondo proprio il principio della
12:58sussidiarietà, ai nostri cittadini. Questo rafforza le istituzioni europee, non il tentativo
13:03di dare l'impressione ai cittadini che li vogliamo, come dire, limitare, soffocare ai cittadini
13:09e alle imprese. Insomma, sono dibattiti che abbiamo fatto mille volte. Quindi forse, anche
13:13lì, non è il tema del nazionalismo, perché queste non sono state scelte fatte dai nazionalismi,
13:18sono state invece scelte fatte da chi fino ad oggi ha, diciamo, governato l'Europa.
13:25Esattamente come sulle Nazioni Unite, che pure oggi hanno un problema, io penso che, diciamo,
13:33anche il tema di un'organizzazione delle Nazioni Unite, che non è stata capace di riformarsi
13:40in questi anni. E lo sappiamo, perché su questo siamo d'accordo, la posizione italiana
13:44è un tema su cui siamo d'accordo. Ma chiaramente indebolisce il sistema. Noi abbiamo una situazione
13:49totalmente cristallizzata all'atto della fine della Seconda Guerra Mondiale, che non
13:53tiene minimamente in considerazione il cambio degli scenari che stiamo vivendo e che mortifica
13:59un pezzo fondamentale di mondo. E quindi anche questo indebolisce il multilateralismo, se non
14:06abbiamo il coraggio e, ripeto, insomma, su questo sappiamo che siamo d'accordo, perché
14:10la posizione italiana è sempre rimasta la stessa. Ma se non partiamo da questo, cioè
14:15se non partiamo dagli errori che sono stati fatti e che hanno finito per indebolire il
14:19sistema del multilateralismo, che hanno finito per indebolire, diciamo, anche le nostre regole,
14:26il diritto internazionale, non arriveremo mai a una soluzione. Quindi io ritengo che il tema
14:30del nazionalismo sia, diciamo, una semplificazione da questo punto di vista. Dopodiché, sul tema
14:41anche del, diciamo, riarmo, insomma, si diceva, no? Il riarmo è stato alla base dell'inizio
14:52della, appunto, della guerra. Guardi, io la penso su questo come i romani, civis pace
14:58in parabellum, nel senso che quando tu ti doti di una difesa non lo fai perché vuoi attaccare
15:05qualcuno. Noi sappiamo che la pace è deterrenza, lo condividiamo, no? E quindi, anzi, piuttosto,
15:12se si hanno dei sistemi di sicurezza e di difesa soliti, si possono più facilmente evitare
15:20dei conflitti. È quello che, in qualche maniera, dicevo ieri, circa, diciamo, la responsabilità
15:25che questo Governo si assume nel ritenere che sia arrivato il tempo che noi ci occupiamo
15:30adeguatamente della nostra difesa e della nostra sicurezza. Perché, come dicevo ieri,
15:36citando Margaret Thatcher, non è che i nostri valori si difenderanno da soli, non si difendono
15:42perché sono buoni, certo che sono buoni, certo che sono delle cause giuste, ma non si difendono
15:47perché sono delle cause giuste. Si difendono se noi abbiamo una difesa adeguata. E quella
15:53difesa, secondo me, è anche condizione essenziale per garantire e costruire la pace. Dopodiché,
16:00sulla difesa europea, senatore Del Rio, lei diceva appunto che serve una difesa europea
16:06e non, diciamo, le difese di singoli Stati, solo che il sistema di difesa occidentale è basato
16:14sulla Nato. E nella Nato non c'è un esercito della Nato. Ci sono eserciti nazionali che cooperano
16:21tra di loro. E penso che anche su questo ci dobbiamo chiarire. Perché io voglio una colonna
16:26europea della Nato, ma penso che sarebbe un errore pensare di costruire una difesa europea
16:32parallela a quella del sistema Nato. Sarebbe una inutile duplicazione, ma il sistema Nato
16:38è un sistema fondato sugli eserciti e sulla difesa nazionale e sulla capacità di cooperare.
16:44Poi certo che bisogna saper cooperare molto di più a livello europeo e su questo sono invece
16:48d'accordo con lei. Sulle diverse polemiche, diciamo, che ho sentito sull'Euro e l'Italia,
16:56che conta, non conta. Guardate. Allora, io posso dire che vivo una realtà
17:01molto diversa. Mi pare che ci sia una differenza abbastanza abissale tra la realtà che io percepisco
17:11all'estero, tra la realtà che gli italiani che lavorano all'estero percepiscono, tra la realtà
17:18che si legge sulla stampa internazionale e quello che l'opposizione dice in questo Parlamento
17:24circa il ruolo o meno dell'Italia. Forse la differenza in fondo è data dal fatto che, sì,
17:33io non considero la politica estera fatta di foto-opportuniti. Le cose che faccio sono
17:40molte di più di quelle che spesso condivido con gli altri, nel senso che condivido pubblicamente,
17:49perché ho sempre pensato che nel tentativo disperato di farsi vedere si rischino molti
17:55errori e so, conosco, la responsabilità che ho sulle spalle. In ogni caso, non penso
18:01alla fine che posso giudicare io se conto qualcosa e non penso alla fine, diciamo, che
18:06lo possa giudicare nessuno di noi. Gli unici veramente titolati a giudicare se oggi l'Italia
18:11ha conti più o meno del passato, sono gli italiani e quando arriverà il momento ci
18:16diranno che cosa ne pensano.
18:24Sulle spese di difesa, l'aumento al 5%, chiaramente questo è tornato in vari interventi. Io penso
18:37che, diciamo, l'impegno che i 32 membri della Nato si apprestano ad assumere sia un impegno
18:44ovviamente carico di responsabilità, anche alla luce ovviamente di un contesto molto preoccupante,
18:50molto incerto, come quello che stiamo vedendo in questi giorni, nel quale stiamo parlando in
18:53quest'Aula. Chiaramente proprio perché rispondo a qualche intervento che ho sentito, proprio perché
19:01sappiamo bene che questa esigenza deve inserirsi in maniera sostenibile con tutte le altre priorità
19:08del Governo. Nelle ultime settimane ci siamo impegnati a rendere il percorso verso un aumento
19:15delle spese per la difesa e per la sicurezza sostenibile, flessibile, credibile. Oggi ritengo
19:21che abbiamo raggiunto questo risultato. L'aumento previsto in dieci anni è legato in maniera
19:28coerente ai nuovi obiettivi capacitativi che l'alleanza si è data per far fronte alle
19:34minacce, non impone alle nazioni percorsi obbligati, prevede una revisione nel 2029 per
19:40aggiustarlo ovviamente anche sulla base delle necessità del futuro e quindi qui varrebbe
19:45la pena, ma lo farò veramente molto brevemente, di fare un altro genere di riflessione. Il tema
19:51non è solamente ovviamente quanto investiamo, il tema è su che cosa investiamo e su che cosa
19:57investiamo. Lì sì va fatta una riflessione, perché anche gli scenari della difesa stanno
20:03totalmente cambiando. In Ucraina i maggiori risultati che sono stati raggiunti dagli
20:11ucraini sono stati raggiunti con dei droni che costano 20.000 euro, più o meno. Ci sono
20:17nazioni che stanno lavorando sui robot. Andiamo verso un tempo nel quale i dati rischiano di
20:25essere più, diciamo, pericolosi dei proiettili. Cioè forse bisogna anche fare una riflessione
20:31seria su quale sia la difesa del futuro prima di rischiare di fare degli investimenti che
20:36sono legati a un'idea totalmente superata, passata della difesa. E questa è un'altra
20:41delle valutazioni che stiamo cercando di condividere con i nostri alleati.
20:46Dopodiché torno sul fatto che non si parla, negli accordi dei quali stiamo discutendo,
20:56non si parla solo di spese militari, voglio essere molto chiara su questo. Si parla anche
21:02su spinta italiana di spese per la sicurezza, che sono più ampie e che, come ho già detto,
21:10significano difesa ai confini, lotta ai trafficanti, lotta al terrorismo, minacce ibride, minacce
21:15cyber, infrastrutture critiche, resilienza, protezione civile, mobilità militare, ma anche
21:20innovazione e sviluppo tecnologico. E accolgo, Senatore Alfieri, la sua sollecitazione e la
21:26proposta sugli investimenti relativi al piano Mattei. Certo, noi stiamo portando da tempo
21:33anche le riflessioni che ha fatto il Ministro della Difesa qualche giorno fa, la necessità
21:38che la Nato colga un mondo che sta cambiando e che sia in grado anche di allargare il suo
21:44orizzonte. E particolarmente ci interessa la dimensione sud, il fianco sud dell'alleanza,
21:51che è quello sul quale l'Italia è maggiormente coinvolta, che è la ragione per la quale abbiamo
21:55detto anche che quando si parla di spese di difesa e spese di sicurezza soprattutto devono
22:00essere anche i stati membri a definire cosa considerino sicurezza dei propri cittadini.
22:06Perché è ovvio che tra l'Italia e un paese baltico lo scenario di cosa sia sicurezza
22:12cambia completamente, ci si deve affidare alla competenza degli stati nazionali. Voi sapete,
22:18l'ho detto nella relazione di ieri, io sono preoccupata da quello che accade nel Mediterraneo,
22:22sono preoccupata da quello che accade in Libia, dove dopo gli sviluppi della Siria la Russia
22:29sta progressivamente spostando la sua influenza verso la Libia perché è alla ricerca di una
22:36diciamo di uno Stato nel quale proiettare la sua proiezione dal punto di vista navale
22:44nel Mediterraneo. Ma ne deve o non ne deve tenere conto l'alleanza atlantica?
22:50E quindi certo che il lavoro che noi facciamo con i paesi africani, il lavoro che noi facciamo
22:54con il piano Mattei è anche un lavoro rivolto a difendere e a garantire la sicurezza dell'Italia,
23:01ma anche di tutta l'alleanza atlantica. E quindi accolgo la sua proposta, intendo lavorarci.
23:09Dopodiché, sempre il senatore Alfieri, che diceva, siamo disposti a dire agli americani
23:19compriamo meno da noi. Guardi, io sono convinta che nel momento in cui noi spendiamo maggiori
23:25risorse sulla difesa, quelle risorse debbano andare prioritariamente ad aziende, le dico
23:29di più, italiane. Dopodiché, chiaramente ci sono dei casi nei quali noi abbiamo MBDA,
23:36cioè abbiamo delle aziende che sono invece aziende che coinvolgono diversi paesi europei.
23:42Ma la vera domanda e il vero problema che noi abbiamo, anche qui cerchiamo di essere onesti,
23:46è quanto riescono a produrre le aziende italiane ed europee. Questa è una delle altre materie
23:52sulle quali ci stiamo confrontando e ci dobbiamo confrontare, perché chiaramente, venendo da una
23:59situazione nella quale la difesa non è stata esattamente la priorità europea, oggi abbiamo un problema
24:04in questo senso. Quindi io sono perché le spese siano prioritariamente destinate alle aziende
24:10italiane, anche esclusivamente se abbiamo le aziende che sono in grado di produrre. Quando non è
24:16possibile, si lavora con gli alleati. Non sono in ogni caso per chiudere, come alcuni
24:22che lo fanno per interesse nazionale, perché sono avvantaggiati, hanno proposto in questi
24:28mesi. Credo che, proprio perché parliamo di alleanza atlantica, si debba avere anche
24:32la capacità, quando non siamo autosufficienti, di lavorare con gli altri.
24:40Sono d'accordo sul fatto che Riarmi U non fosse un nome adatto, lei sa che l'ho detto,
24:50sapete che l'ho detto prima di tutti, ci è stato risposto che era una questione semantica,
24:55come ho appena detto, non è per noi una questione semantica, è proprio legato all'idea
24:59che abbiamo di difesa e di sicurezza. Però le devo dire, senatore Alfieri, che non sono
25:08d'accordo quando in buona sostanza si dice che il caos deriva dall'amministrazione Trump.
25:13Adesso. L'invasione russa dell'Ucraina è del 2022, non c'era Trump. Il 7 ottobre è del
25:222022, non c'era Trump. Se volessimo andare indietro potremmo tornare alla Libia, potremmo
25:27tornare alla Serbia, potremmo tornare a molti altri scenari. Anche queste mi sembrano delle
25:32semplificazioni. Vero è che la situazione è una situazione di crescente caos, questo
25:45sicuramente, ma non è un caos che inizia oggi. Dopodiché, colleghe del Movimento 5 Stelle,
26:00senatrice Pirro, guardi, voglio dirle che ha ragione. Io vorrei tanto essere Giuseppe
26:08Conte, invece sono Giorgia Meloni. Nella vita non si può sempre essere fortunato. Devo dare
26:14due risposte. Devo dare due risposte velocemente, mi taccio. Il rientro in Italia dei palestinesi
26:28che sono stati curati qui a Gaza, sono stati un'iniziativa del Governo, segnatamente del
26:34Ministero degli Esteri, del Ministero della Difesa. Siamo andati a prenderli e quindi penso
26:40che dobbiamo essere fieri di questo lavoro che abbiamo fatto. Sulle spese di difesa,
26:46anche qui, il Presidente Conte ha detto ieri che lui non ha sottoscritto l'impegno del
26:522%. È stato ripetuto anche in quest'Aula. Una firma è una firma, signori. Una firma è
27:00una firma. Quella firma è stata messa. Io sono d'accordo con quell'impegno, come ho già
27:07detto ieri, che il Presidente Conte aveva assunto, perché sono sempre stata convinta,
27:11ero all'opposizione a quel tempo e non troverete polemiche da parte della sottoscritta su questo,
27:17perché sono sempre stata convinta che noi avessimo necessità di rafforzare la nostra
27:23difesa. E sapete qual è la cosa? E non mi torna, l'ho già detto ieri e lo ripeto volentieri.
27:28Non mi torna che gli stessi che dicono che noi non dobbiamo aumentare le spese in difesa,
27:32poi parlano anche di subalternità agli americani. Signori, le due cose non stanno insieme.
27:38L'Europa occidentale è stata subalterna agli americani ed è stata subalterna agli americani
27:43perché noi abbiamo chiesto agli americani di occuparsi della nostra sicurezza. E poiché
27:47io non voglio essere subalterna a nessuno, credo che noi dobbiamo occuparci della nostra
27:53sicurezza, perché la tua sicurezza è la tua sovranità, la tua difesa è la capacità di
27:58difendere i tuoi interessi nazionali. E quando lo fai lo devi fare seriamente. Perché
28:03sì, il Presidente Conte ha sottoscritto questo impegno, dopodiché ha ritenuto che io lo
28:08sottoscrivo, ma non lo rispetto. Non è il mio modo di fare. Non è il mio modo di fare
28:14e penso che sia anche quello che per lungo tempo ha fatto percepire l'Italia come una
28:17nazione non affidabile. Voglio che l'Italia oggi sia una nazione affidabile. Grazie.
28:28Grazie.
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