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  • l’altro ieri
L'artista Arnaldo Pomodoro è morto ieri sera, domenica 22 giugno, a Milano alla vigilia del compimento dei suoi 99 anni, nella sua casa. Ripubblichiamo l'intervista rilasciata al Corriere nel 2011 - a cura di Paolo di Stefano - in cui raccontò esordi ed evoluzione della sua carriera artistica.

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Trascrizione
00:00Se questa intervista per esempio che noi facciamo è destinata ai vecchi, io sorrido perché
00:10invece ho l'impressione che più avanto in età e più mi avvicino a essere folle, cioè
00:21nel senso che si gioca, questo è un gioco difficile.
00:30Per me esistono dei padri, puttativi certo, allora è tutto il
00:59gruppo del costruttivismo e poi subito dopo viene Brancusi e insieme a Brancusi Lucio Fontana.
01:11A Fontana io devo molto perché l'opera d'arte per me deve avere prima di tutto un'invenzione,
01:23come si superano i grandi maestri.
01:26E' lì dove mi è venuta una folgorazione che è stata quella di rompere queste forme.
01:36Perché non lo potevo fare con la figura umana?
01:40Mi sono venuti in mente i solidi, i solidi della geometria euclidea che sono come simboli,
01:54insomma il cilindro che diventa colonna, la piramide, il cubo e poi la sfera anche.
02:10Il lavoro mi stanca, però voglio dire, sento la stanchetta quando smetto, perché quando
02:27lavoro e devo dire che sono in pace con me stesso mentre lavoro, poi arrivo a definire,
02:45a finire, a terminare questo oggetto e poi rifletto su cosa ho fatto e poi lo cambio.
02:59I miei figli sono chi lavora con me, questi sono i miei figli.
03:06Quel signore là una volta ha detto che io potevo essere suo padre, adesso non lo so se
03:15lo può dire ancora, questo era qualche anno fa, che io non ero il maestro per lui, che
03:25più che maestro era suo padre.
03:27Io voglio bene a tanti amici e amiche, ma poi ho bisogno della mia solitudine.
03:43Arriva, ci si avvicina alla fine del viaggio, non mi spaventa come mi poteva capitare, non
03:55mi spaventa, in passato sì, che mi criticavano sempre perché confessavo le mie paure, adesso
04:06è come una rassegnazione, ma viene anche determinata da cose che proprio da un certo tipo di stanchezza
04:19che è un po' di stanza, perché non è un po' di stanza, ma è un po' di stanza che è un po' di stanza
04:29che sono proprio classici della persona che invecchia, quindi, però ho forse un difetto che è quello
04:43di non pensarci tanto e vado avanti così come dovessi vivere chissà quanti altri anni ancora.

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