- 19/06/2025
https://www.pupia.tv - Bagnai - Aggiornamenti (19.06.25)
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00:00Buongiorno, oggi ho avuto poco tempo da dedicare alla rassegna stampa, so che il professor Giovazzi
00:14ci ha dato delle soddisfazioni e naturalmente nel deprecare un fenomeno che tutti noi ovviamente
00:25deprechiamo, che è quello dell'abbandono del paese da parte dei giovani, ma anche dei
00:34meno giovani, cioè il fenomeno dell'emigrazione, prima torsione comunicativa, faccio presente
00:43che noi ci giustamente, sottolineo, stracciamo le vesti per il fatto che le persone abbandonino
00:50il nostro paese e vorremmo evitare che lo abbandonassero, però quando si tratta di popolazioni
00:57diverse da quella italiana non ci poniamo il problema di come aiutare queste persone a
01:05restare a casa loro, cioè ci poniamo solo il problema di aiutare noi a restare a casa nostra
01:11per aiutare gli altri a venire da noi, ma insomma, secondo me bisognerebbe applicare
01:16a fattispecie uguali la povertà, norme uguali o comunque precetti etici uguali, se la vogliamo
01:25combattere combattiamola sia la nostra che quella degli altri e se la nostra la dobbiamo
01:30combattere a casa nostra anche quella degli altri va combattuta a casa loro, fine dell'inciso.
01:36Come sempre a me stupisce un dato assolutamente evidente, cioè quello che sta succedendo,
01:53cioè il fatto che noi siamo ridiventati un paese di emigranti, non credo, perché i numeri
02:00insomma non sono quelli nelle stesse proporzioni, ma un po' come eravamo alla fine del XIX,
02:08inizio del XX secolo, oppure anche nel secondo dopoguerra, siamo stati un paese di emigranti,
02:13c'è stata, pensate ad esempio all'Abruzzo, c'è stata una forte ondata di emigrazione verso
02:21il nord Europa, la tragedia di Marsinel che ricordiamo ogni anno è lì per riportare alla
02:27nostra memoria quel periodo, noi siamo ridiventati un paese di emigranti perché siamo un paese
02:33che non crea opportunità in casa propria. Allora, quale è la, io ho sentito solo la
02:40rassegna stampa, ve lo confesso, quindi prendete quello che vi dico con le molle, ma conoscendo
02:46il soggetto sono sicuro che lui lamenterà così. Quale è il problema? Perché siamo ridiventati
02:53un paese di emigranti, secondo il nostro Solone, che è il professor Giavazzi, che noi
03:01chiamiamo il piruetta perché ha cambiato idee parecchie volte negli ultimi vent'anni
03:07e siccome le ha cambiate parecchie volte, è stato diverse volte anche l'idea contraria
03:13a quella che esprime nel singolo momento in cui riesce a intercettarlo. Giavazzi è un
03:21fenomeno dinamico, come una ballerina, insomma, se la piruetta devi filmarla, se la fotografi
03:29rischi di vedere una volta la faccia e una volta un'altra cosa e magari ti viene in mente
03:35che la faccia e quell'altra cosa sono uguali, ma insomma lasciamo stare queste valutazioni
03:40un po' triviali. Il problema per il professor Giavazzi sono le microimprese, naturalmente,
03:46perché lui è ossessionato dalle microimprese, che a mio avviso, e mi metto anch'io nell'ottica
03:52del professor Giavazzi, della sua political economy, le microimprese hanno sicuramente
03:57un difetto agli occhi del professor Giavazzi e dei suoi consimili, non hanno né le risorse
04:03né il bisogno di chiedere e pagare una consulenza a gente come Giavazzi. Sono la spina dorsale
04:09del paese da alcuni secoli, ma sono anche la spina dorsale di qualsiasi potenza manifatturiera,
04:16perché anche in Germania ci sono le microimprese, fanno parte del nostro ecosistema. Questa idea
04:24secondo cui il mondo sarebbe bello se fosse popolato solo da elefanti sulla terraferma
04:32e balenottere azzurre negli specchi d'acqua salata e pesci siluro negli specchi di acqua
04:39dolce è un'idea molto interessante che merita senz'altro di essere espressa, ma che secondo
04:46me però in questo caso non ha nulla a che fare con l'essenza del problema. L'essenza del
04:52problema sapete benissimo qual è, ed è che le politiche di austerità, ormai lo ha confessato
04:58anche Draghi, che è il ventriloquo del pupazzo Giavazzi, le politiche di austerità hanno
05:07distrutto sostanzialmente il paese. Io vi faccio vedere spesso questo con un grafico che riporta
05:14la tendenza storica del PIL italiano nell'ultimo oltre mezzo secolo, dagli anni 50 ad oggi, ormai
05:24ne sono passati 75, dal 1950 ad oggi, quindi siamo più vicini al secolo che al mezzo secolo,
05:32l'anno prossimo saremo più vicini al secolo che al mezzo secolo, con la caratteristica
05:38che fino alla crisi del 2008, attraverso le tante crisi che ci sono state nel 75, inizio
05:44degli anni 80, il PIL ha delle oscillazioni intorno a una tendenza regolare e poi questa
05:51tendenza astrattamente poteva proseguire, ma nel 2008 si ferma, perché? Perché le
05:58A crisi del 2008, a differenza di tutte le crisi che ci sono state dagli anni 50, sostanzialmente
06:05al 2008 ci sono state tante, se andate sul piano geopolitico, guerra della Corea, guerra
06:10del Vietnam in un contesto di guerra fredda, poi il terrorismo, lo shock petrolifero degli
06:14anni 70, lo shock petrolifero della fine degli anni 70, la crisi dei mercati finanziari
06:20di Asia, insomma un rosario di sfighe che tutto sommato ci fanno sembrare questi periodi
06:28di periodi relativamente calmi, perlomeno la gente qui in Italia se cammini per strada
06:33non ti spara più addosso per odio politico, usano i giornali, usano i social, ma non usano
06:38le pallottole, se permettete, comunque questo ad esempio già sarebbe un progresso, no?
06:42astrettamente, ma dal punto di vista economico quello che vi voglio dire è che non è mai
06:50successo che il PIL si fermasse per 17 anni, allora qualsiasi discorso, qualsiasi stracciamento
06:57di vesti sul problema che le persone se ne vanno perché non ci sono opportunità, che
07:02non parta da questo dato, dal dato macroscopico, secondo me è ovviamente ipocrita perché
07:13poi le persone dovrebbero poi spiegare perché hanno sostenuto quelle politiche, ma insomma
07:18lasciamo perdere. Ma soprattutto non ci fa fare passi avanti, cioè banalmente io non credo
07:30che ci fossero meno microimprese durante il miracolo economico e comunque sull'onda
07:39di quel periodo, anche fino a tutti gli anni 80, quello era tipicamente il periodo in cui
07:45un operaio lavorava, accumulava, se aveva un'idea provava a realizzarla in azienda, se non ce la
07:52faceva si metteva in proprio, le microimprese sono cresciute in quel periodo lì, poi naturalmente
07:59da imprese individuali o quasi sono diventate PMI, microimprese PMI hanno avuto una loro
08:07crescita, poi a un certo punto bisogna anche capire che se un'azienda ha una forte specializzazione
08:15in un segmento specifico di una catena del valore è assolutamente ovvio che per diventare
08:22un gigante per diventare appunto una balenottera o un elefante, che sono i modelli organizzativi
08:30che piacciono al professor Giavazzi, ha di fronte a sé due soluzioni, o si integra verticalmente
08:36in un gigante industriale, si fa comprare da un'aziendona, oppure se vuole mantenere la
08:43flessibilità eccetera eccetera, rimane com'è, che cosa vogliamo pensare? Che ci sia, che
08:49ne so, l'unica fabbricona mondialona dei giunti cardanici, ma che cazzo di mondo è?
08:56Ma che è? Cioè un mondo popolato da spectre economiche che accentrano monopolisticamente la
09:04produzione di un pezzo di una catena del valore, oppure un mondo popolato da aziende verticalmente
09:10integrate che vanno dalla culla alla tomba, vanno dalla miniera dove si estrae il minerale
09:17fino al concessionario dove si vende l'iPhone con le ruote, l'iPad con le ruote, cioè queste
09:25nuove simpatiche automobili elettriche. Ma vi pare normale a voi che un economista ragioni
09:34così? No, e a me non pare neanche normale e ve lo dico, ovviamente, ve lo dico confessando
09:42una frustrazione e direi qualcosa di più, un fallimento personale, perché qui io ho fallito,
09:48bisogna pure dirselo, ogni tanto si vince, si perde, si combatte e si fallisce. Io ho fallito
09:56e secondo me, però adesso visto che siamo tutti insieme in una squadra, perdonatemi ma
10:04non ci tiro dentro pure gli altri, il mio partito secondo me sta fallendo e io cercherò di aiutarlo
10:10a non fallire nel portare il vero tema della crescita all'attenzione dell'opinione pubblica.
10:17Se noi siamo il 20-25% sottopotenziale, che cosa cavolo può fare la gente se non scappare?
10:26Ma se noi non riconosciamo, non leggiamo nei dati e non spieghiamo alla popolazione l'entità
10:31di questo disastro, che cosa ci aspettiamo dalla popolazione se non che ci sputi in faccia
10:36e che ci chieda soluzioni miracolistiche per problemi che si sono andati stratificando lungo
10:4317 anni. Ora qual è il punto? Il punto, perdonatemi, non è una battaglia di retroguardia,
10:50non è guardare al passato, è guardare al futuro, perché come ben sappiamo, e ve l'ho
10:55spiegato, vi ho fatto vedere che non è una preoccupazione solo mia ma anche dell'Ocse,
10:59una crisi finanziaria potrebbe esserci, ma perché? Perché è la storia dell'umanità.
11:05Se noi non impariamo a capire che il modo in cui abbiamo gestito la precedente crisi finanziaria
11:12è stato totalmente fallimentare e non capiamo i motivi per cui è stato totalmente fallimentare
11:19e per cui le cose non potevano che andare a finire male se venivano gestite in quel modo
11:24lì. Se noi non facciamo questa riflessione qui, alla prossima crisi finanziaria utilizzeremo
11:30gli stessi criteri di, aperte virgolette, gestione, chiuse virgolette. Quindi è assolutamente
11:37indispensabile porsi in una ottica di riconoscimento del dato di fatto, guardare quel cazzo di grafico
11:45e capirlo, perché altrimenti non solo ci prendiamo delle responsabilità che non sono
11:51nostre, non solo diamo delle diagnosi dei fenomeni che non sono corrette, che sono ideologiche
11:58come quella dell'ineffabile professor Giavazzi, ma, aggiungo, quando si tratterà di scegliere
12:04le terapie per curare la prossima crisi, si ritornerà a dar credito a questi fantocci
12:09che usano l'economia morta di economisti morti, l'economia ottocentesca di economisti
12:16con i basettoni a cotoletta, che fanno, cotoletta infatti fa rima con piruetta, useremo quella
12:23roba lì per gestire qualche cosa che abbiamo gestito già male utilizzando quella roba lì
12:30pochi anni fa, perché in fondo sono pochi anni fa, io veramente non ho parole, non ho
12:38parole e niente, adesso più tardi provo a aprire un dibattito interno su questo.
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