Nonostante le carte firmate e le sentenze favorevoli, per otto nuovi concessionari degli stabilimenti balneari romani l’estate 2025 rischia di passare... da spettatori. La storia parte nel 2020 con il bando dell’amministrazione Raggi, confermato dai giudici amministrativi. Eppure, a oggi, i nuovi gestori non sono ancora riusciti a prendere possesso delle spiagge assegnate. Il Comune di Roma ha firmato le concessioni il 22 maggio scorso, ma ha scelto la via del dialogo con i vecchi gestori, alcuni dei quali hanno già lanciato le campagne abbonamenti. Prezzi fino a 4.000 euro per una cabina con doccia. In assenza di una linea chiara per il subentro, si è aperto un nuovo fronte giudiziario. Il TAR è chiamato a decidere a metà luglio, quando la stagione sarà già avanzata. Gli stabilimenti coinvolti sono storici: Battistini, Mami, Dopolavoro Atac, Le Palme, Bettina, L’Oasi e La Marinella. Il rischio è di trovarsi ancora a metà agosto con una situazione sospesa, e una città divisa tra legalità e vecchie consuetudini.
