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  • 2 days ago
“Oggi è possibile convivere con la malattia. Abbiamo a disposizione tutta una serie di procedure terapeutiche e una serie di trattamenti, come la chemioterapia di prima linea e la terapia di mantenimento, che ci consentono di gestire al meglio la qualità della vita delle pazienti nel post operatorio". Lo ha detto Gennaro Cormio, direttore dell’unità operativa di Ginecologia oncologica, del Irccs Giovanni Paolo II di Bari, intervenendo all’evento ‘Tumore ovarico in Puglia: Cambiamo Rotta’, per sensibilizzare sulle cure personalizzate e la prevenzione dei tumori eredo-familiari.

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00:00La diagnosi di neoplasia ovarica sicuramente ha un forte impatto psicologico. Oggi abbiamo
00:12però a disposizione tutta una serie di procedure terapeutiche, pensate che la chirurgia è diventata
00:19sicuramente molto meglio tollerata, e una serie di trattamenti medici, pensate alla chemioterapia
00:27di prima linea ma ancora di più alla terapia di mantenimento che ci consentono di gestire al meglio
00:34la qualità della vita nel post-operatorio. La sorveglianza è una serie di indagini, una serie
00:40di valutazioni cliniche che vengono proposte alla paziente dopo il trattamento primario. La finalità
00:47è quella di poter fare eventualmente una diagnosi precoce in caso di recidiva di malattia o in
00:53alternativa monitorare la qualità della vita e gli effetti del trattamento sulla qualità
00:59della vita. Sicuramente in questi ultimi anni abbiamo potuto introdurre nella pratica clinica
01:07tutta una serie di nuovi armamentari sia chirurgici che medici ed in particolare la terapia di
01:15mantenimento che è quello che consente di mantenere la malattia cronica e consentire un'ottima qualità
01:22della vita alla paziente.

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