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  • 12/06/2025
MILANO (ITALPRESS) - “Hanno chiesto di rimanere in Italia. Gli abbiamo detto che sono i benvenuti. Sono bambini e famiglie che soffrono, hanno negli occhi l’orrore della guerra che lasciano una ferita nel cuore”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo aver accolto l’aeroporto militare di Milano Linate i civili palestinesi, tra i quali il piccolo Adam, affinché diversi di loro siano curati negli ospedale di Piemonte e Lombardia.
“La mamma di Adam era abbastanza emozionata: ha perso tanti figli, però ha manifestato la gratitudine al nostro paese. C’è gratitudine nei confronti del nostro paese e speranza che la guerra finisca - ha aggiunto -. Questo non è il primo aereo della speranza che accolgo in Italia, ma è sempre la stessa scena: occhi terrorizzati, ma anche pieni di speranza per poter cominciare una vita nuova qui in Italia”.

xh7/sat/gtr

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Trascrizione
00:00I bambini avranno anche l'assistenza psicologica dei fratelli per una famiglia con 5 bambini,
00:11fratellini di una bambina ferita abbastanza grave, stanno portando ora a Bergamo, però
00:17questo fatto di poter stare insieme alla propria famiglia anche da un punto di vista psicologico
00:23aiuterà questi piccoli bambini malati vittime della guerra.
00:27Ci sono state richieste particolari?
00:30No, richieste di rimanere in Italia, abbiamo detto siete benvenuti, bambini che soffrono,
00:36famiglie che soffrono, negli occhi che è l'orrore della guerra, ti lasciano una ferita dentro
00:41il cuore.
00:43La mamma di Adam ha abbracciato la sorella perché è venuta a prendere la sorella, ha ringraziato
00:55tantissimo, voleva sapere come sarebbero stati accomodati, dove sarebbero andati, era abbastanza
01:04emozionata, ha perso tanti figli anche questa donna, però veramente ha manifestato la gratitudine
01:11nei confronti del nostro paese, cosa che ha fatto anche in un'intervista al TC1, quindi
01:16evidentemente c'è la gratitudine nei confronti dell'Italia e speranza che questa guerra finisca.
01:23Sono stati accolti, sono sentiti a casa, perché ripeto, c'erano mediatori, c'era una comunità
01:27islamica, quindi potrebbero parlare in arabo, cosa che facciamo ogni qualvolta arrivano questi
01:34aerei della speranza.
01:35Purtroppo non è il primo che accolgono in Italia, però sembra la stessa scena, occhi
01:44terrorizzati, ma anche occhi pieni di speranza per poter cominciare una vita nuova qua in Italia,
01:49è quello che noi cercheremo di fare per alleviare il loro dolore.

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