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  • 10/06/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Stati Generali dei Commercialisti 2025, l'intervento del Presidente Meloni
Roma, 10/06/2025 - L'intervento del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, agli Stati Generali dei Commercialisti 2025.

La playlist di Giorgia Meloni: https://www.pupia.tv/playlist/Giorgia-Meloni

#pupia
Trascrizione
00:00Buongiorno a tutti e davvero grazie per questa meravigliosa accoglienza. Voglio salutare il
00:10Presidente De Nuccio, voglio ringraziarlo ovviamente per l'invito, ma voglio ringraziarlo soprattutto
00:15per l'impegno, per la dedizione con cui porta avanti il lavoro della categoria. Ovviamente
00:21saluto i ministri, le autorità, i presidenti e i consiglieri dei 132 ordini territoriali,
00:28ringrazio, saluto tutti i commercialisti che sono presenti oggi. È un piacere, è un onore
00:34essere qui con voi, non era previsto, però all'ultimo, con un'agenda oggettivamente impossibile
00:40ho pensato che non potevo mancare, anche solo per un breve saluto. Davvero mi devo già da
00:55ora scusare col Presidente De Nuccio se non potrò ascoltare in presenza la sua relazione
00:59che comunque ascolterò se non potrò fermarmi molto, ma davvero ci tenevo, non lo dico per
01:05protocollo, non lo dico per piageria, ormai mi conoscete abbastanza da sapere, se non penso
01:10una cosa semplicemente non la dico. Il punto è che sono sempre stata convinta che il mondo
01:17delle professioni sia una parte fondamentale, direi insostituibile di questa nazione e che
01:25in questo contesto chiaramente voi commercialisti svolgiate un ruolo che è essenziale per garantire
01:32il buon funzionamento della macchina fiscale e tributaria e quindi voi rappresentate di fatto
01:38un valore aggiunto per il nostro tessuto economico e sociale, il punto di connessione, se vogliamo,
01:44tra lo Stato e i cittadini, tra l'amministrazione finanziaria da una parte, le famiglie e le imprese
01:50dall'altra. E non sono parole, non sono parole che dico per compiacervi perché penso che il lavoro
01:56di questo Governo dimostri con i fatti il ruolo che riconosciamo a questa categoria. Sono molti i
02:05provvedimenti che abbiamo messo in campo in questi anni e voglio dire che diversi di questi
02:16provvedimenti hanno fatto sintesi delle proposte, dei suggerimenti che scaturivano dal confronto
02:23con voi che è stato un confronto costante. Penso ovviamente alla grande riforma fiscale, una riforma
02:30che come sapete l'Italia attendeva da oltre 50 anni, che questo Governo ha avviato all'inizio
02:35della legislatura. Abbiamo fatto questa scelta perché riteniamo che il fisco non debba essere
02:43un ammasso di regole, di difficile comprensione, qualcosa che è riservato agli addetti ai lavori
02:53e in questo senso serviva, anche in questo senso serviva una riforma, come strumento con
02:59il quale lo Stato interviene nella società, aiuta quella società a crescere, a prosperare
03:06mettendo chi crea ricchezza, ovvero le imprese, il tessuto produttivo nelle condizioni migliori
03:11possibili per poter creare quella ricchezza. Perché il fisco è di fatto lo strumento principe
03:19con il quale lo Stato dispone delle risorse per erogare i servizi, per far funzionare
03:25la macchina pubblica, per aiutare i più fragili, per finanziare gli interventi necessari a rendere
03:30la società più giusta e più equa. E da questo deriva che il fisco è anche il biglietto
03:35da visita della credibilità di uno Stato. E quindi il sistema fiscale non deve soffocare
03:43la società, ma deve invece aiutarla a prosperare, non deve opprimere le famiglie e le imprese
03:50con regole astruse, con un livello di tassazione che non corrisponde al livello di servizi
03:56che poi lo Stato eroga, ma deve chiedere il giusto e utilizzare quelle risorse esattamente
04:02con la serietà che userebbe il buon padre di famiglia nella gestione del bilancio familiare
04:07con buon senso e soprattutto senza gettare i soldi dalla finestra, che è quello che abbiamo
04:14tentato di fare in questi anni. Perché è questo che deve fare uno Stato giusto ed è
04:21quello che stiamo tentando di fare, costruendo un sistema fiscale più equo, più efficiente,
04:25più razionale. Stiamo mettendo, come sapete, velocemente a terra la riforma. Finora abbiamo
04:30approvato in via definitiva 16 decreti legislativi, più un ulteriore decreto in via preliminare,
04:36e qui consentitemi di fare un ringraziamento al Vice Ministro Maurizio Leo per la sua dedizione
04:42su questa materia, chiaramente anche al Ministro Giorgetti. Di pari passo stiamo lavorando per
04:51rendere più chiaro e semplice il quadro normativo. Abbiamo già varato quattro testi unici in
04:56via definitiva, ce n'è un quinto approvato in via preliminare e se io dovessi dare un titolo
05:00a questa riforma, alla fine direi, meno burocrazia, più fiducia nei cittadini. Abbiamo portato
05:12nel nostro sistema tributario un po' di innovazione. Abbiamo introdotto il concordato preventivo
05:16biennale, lo abbiamo progressivamente rafforzato, nell'ultimo Consiglio dei Ministri lo abbiamo
05:20reso strutturale, ancora più vicino alle esigenze degli italiani. Penso sia un passaggio
05:26cruciale per consolidare il rapporto tra amministrazione finanziaria e contribuente,
05:31perché di questo si tratta. Si tratta di tendere la mano a milioni di persone che per anni si
05:36sono sentite vessate, che hanno percepito il fisco come un nemico e non come un alleato,
05:41però la fiducia si costruisce dando fiducia e noi sappiamo che la fiducia che diamo oggi
05:46agli italiani è un investimento sul futuro dei nostri figli, sul futuro dei nostri nipoti
05:50e l'intera riforma fiscale ha un altro obiettivo di fondo che voi conoscete bene,
05:56tagliare le tasse in modo equo e sostenibile. Abbiamo avviato la riforma dell'IRPEF con
06:02la riduzione da 4 a 3 delle alicote, con un intervento che ha un effetto diretto tangibile
06:07sulle tasche dei lavoratori e dei pensionati, però il nostro lavoro non è finito e intendiamo
06:13fare di più, intendiamo concentrarci oggi sul ceto medio che, come tutti sappiamo, rappresenta
06:21la struttura portante del sistema produttivo italiano e spesso quello che avverte di più
06:25il peso del carico tributario. Vogliamo lavorare per rendere il sistema più equo, più incentivante
06:31per chi produce reddito, contribuisce allo sviluppo della nazione. Vogliamo premiare il merito,
06:37sostenere il lavoro, dare certezze ai giovani, alle famiglie, alle imprese, perché è una fiscalità
06:42più leggera e semplice e condizione necessaria per attrarre investimenti, far crescere l'economia
06:49reale e per aiutare i nostri giovani ad avere condizioni di mercato migliore, competitive e
06:55più competitive rispetto agli altri paesi europei. E a chi ci accusa di aiutare gli evasori,
07:01di allentare le maglie del fisco, addirittura di nascondere dei condoni immaginari, noi rispondiamo
07:07con i fatti che, a differenza della propaganda, non possono essere smentiti. Questo è il governo
07:11che ha raggiunto i risultati migliori della storia nella lotta all'evasione fiscale.
07:20Perché abbiamo operato una distinzione molto chiara, e cioè chi vuole fare il furbo non
07:27ha spazi, ma chi è onesto e si trova in difficoltà deve essere messo in condizioni di pagare quello
07:35che deve. Questa è la distinzione semplice che abbiamo operato. Parlano chiaro i numeri
07:45che proprio il viceministro Leo e il direttore dell'Agenzia delle Entrate Carbone hanno presentato
07:50recentemente. Nel 2024 si è registrato il recupero di evasione fiscale più alto di sempre, pari
07:58a 33,4 miliardi di euro. Non è frutto del caso, è frutto di scelte precise. La riforma
08:05fiscale, certo, anche altri provvedimenti come il rafforzamento della precompilata, l'enorme
08:11contro l'odioso fenomeno delle attività apri e chiudi, cioè di quelle attività che eludevano
08:17il fisco aprendo e chiudendo in breve tempo, non pagando le tasse e i contributi e poi riaprendo
08:22con un altro nome. Finora sono state chiuse oltre 10.000 attività, un risultato importante
08:29per lo Stato, ma molto più importante per quelle aziende che per anni hanno subito la
08:34concorrenza sleale di queste realtà. E però, devo dirlo, i risultati della lotta all'evasione
08:40sono anche merito vostro. Sono merito del vostro lavoro, silenzioso, quotidiano e devo
08:48ringraziarvi per questo, perché è un impegno che si è rivelato fondamentale per aumentare
08:55la compliance, per rafforzare il rapporto tra contribuente e amministrazione finanziaria.
09:00La collaborazione tra il Governo, il Parlamento e i commercialisti ha dato frutti importanti,
09:05come sapete anche su altri fronti. Abbiamo finalmente normato e semplificato il regime
09:10dei lavoratori autonomi, consentendo loro di aggregarsi in studi professionali grazie
09:15al principio della neutralità fiscale garantita oggi al mondo delle imprese. Lo Stato aiuta
09:21per la prima volta i professionisti ad aggregarsi, a fare rete e quindi ovviamente anche a aumentare
09:29la propria competitività. E voglio ricordare anche l'approvazione in Parlamento della riforma
09:33della disciplina del regime di responsabilità dei componenti del collegio sindacale. Anche
09:43questo frutto del lavoro fatto insieme.
09:45Grazie.
09:47Grazie.
09:48Mi imbarazzo ragazzi.
10:18Abbiamo insieme risolto una stortura che per troppi anni metteva ingiustamente sullo stesso
10:33piano la responsabilità degli organi controllo e quella degli amministratori senza valutarne
10:38il diverso ruolo, la diversa funzione e soprattutto la diversa potenzialità di intervento. Siamo
10:44intervenuti per correggere questo automatismo perverso che ha portato a una equiparazione
10:50delle due funzioni, non tenendo in considerazione chiaramente che il controllore può agire solo
10:55su aspetti di legittimità nelle scelte gestionali, mai sulla convenienza, sulla bontà, sulla opportunità
11:02di queste scelte. Questa distorsione, voi lo sapete molto meglio di me, aveva reso i professionisti
11:07bersagli facili, li aveva esposti a rischi non solo reputazionali ma anche soprattutto
11:12patrimoniali, aveva scoraggiato i più giovani ma anche i più esperti e aveva chiaramente
11:17drenato competenze preziose agli assetti di governance. Ora finalmente il collegio sindacale
11:23può tornare a essere un'opportunità e non un rischio perché la riforma rafforza questo
11:28ruolo, la sua efficacia libera, chi ne fa parte dal timore paralizzante dell'errore,
11:32lo rende più tempestivo, lo rende più efficiente. È un provvedimento storico che il Governo
11:37ha sostenuto, accompagnato nel suo iter parlamentare che costituisce una svolta chiaramente per
11:43la vostra professione ma anche per la modernizzazione nel complesso del nostro sistema economico
11:49e giuridico. Quindi, e vado alla conclusione, caro Presidente De Nuccio, cari commercialisti,
11:57in questi anni noi abbiamo dimostrato che se lavoriamo insieme, se la politica ha l'umiltà
12:03di ascoltare le categorie e si assume poi la responsabilità come le deve essere proprio
12:08di fare sintesi, allora è possibile ottenere grandi risultati per consegnare di fatto, che
12:15è l'obiettivo che ci stiamo dando a chi verrà dopo di noi, un'Italia migliore di come
12:20l'abbiamo trovata. Una nazione più giusta, più forte, più consapevole di quello che rappresenta,
12:26di quello che è in grado di esprimere, delle potenzialità che può liberare, perché l'Italia
12:31è e rimane una grande nazione, aspetta a ognuno di noi fare la propria parte per restituirle
12:37il posto da protagonista che merita. Quindi il messaggio che ho per voi è abbastanza semplice.
12:44Abbiamo ancora bisogno della competenza dei commercialisti per rimettere l'Italia nel posto
12:48che merita? Perché c'è ancora molto lavoro da fare. Confido che insieme e solo per questo
12:55scopo combatteremo ancora molte, molte battaglie. Grazie a tutti e buon lavoro.

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