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https://www.pupia.tv - Bologna - POVERTÀ. A BOLOGNA PREOCCUPA, ANTONIANO: AUMENTO IN DOPPIA CIFRA
Bologna, 9 giu. - La povertà stringe la sua morsa anche su Bologna e l'Emilia-Romagna. Con aumenti "in doppia cifra" sia delle persone che chiedono aiuto sia dei servizi erogati a chi è in difficoltà. A dirlo è fra Giampaolo Cavalli, direttore dell'Antoniano di Bologna, questa mattina in conferenza stampa per presentare la prossima edizione della Festa di Sant'Antonio. "Purtroppo abbiamo visto nel 2024, ma è un elemento che continua anche quest'anno nella stessa direzione, un incremento dei bisogni sempre più invasivo- spiega Cavalli- sono tutti aumenti in doppia cifra: circa il 20% in più di persone, di pasti serviti, di gente che viene a chiedere aiuto". In media, spiega Cavalli, sono circa 300 le presenze ogni giorno in mensa, ma ci sono anche sempre più famiglie che chiedono sostegno e un numero di bambini in difficoltà sempre maggiore. Questo trend iniziò nel 2023, ricorda il direttore dell'Antoniano, quando nel giro di poche settimane raddoppiarono le persone in mensa. "La sorpresa è che anche nel 2025 ci sia questo aumento", sottolinea. In particolare, avverte Cavalli, "ciò che preoccupa, e che dovrebbe preoccupare tutti, è che queste domande sono trasversali, nel senso che non c'è un identikit preciso della persona che ha bisogno: può essere un padre separato, un giovane che perde il lavoro o qualcuno che ha un lavoro povero, che passa da un lavoro a tempo pieno a part time. E' un'indicazione molto pesante. Se a questo si aggiunge un caro vita molto potente, questo diventa un altro elemento di grande fatica". All'Antoniano arrivano anche persone dai borghi e dai paesi vicini a Bologna, "perchè si sentono più protette dall'anonimato della città". E poi ci sono le "tante persone che vivono in strada", tra cui ci sono anche "tantissime situazioni inedite", testimonia Cavalli. Nell'ultimo anno sono state 152 le famiglie e 247 i bambini supportati in Emilia-Romagna dalla rete di solidarietà dell'Antoniano. Tra loro, 123 nuclei familiari (con 206 bambini) hanno ricevuto supporto grazie al centro d'ascolto, sei (tra cui 10 minori) sono stati sostenuti dai percorsi di transizione abitativa e 21 (con 31 bambini) sono stati coinvolti nel progetto di accoglienza Sai. Molti di questi nuclei hanno anche trovato supporto da parte dello sportello lavoro di Antoniano o di attività di integrazione sul territorio, grazie a proposte di welfare culturale. A questo aumento di persone in difficoltà, segnala ancora Cavalli, per fortuna si accompagna anche una crescita di volontari. "Ne abbiamo circa 700- spiega il direttore dell'Antoniano- e tra loro molti giovani". Ma da sole le realtà solidali del territorio non possono fare molto. "Il terzo settore, pur offrendo riposte necessarie e fondamentali, non è la soluzione al problema- ammonisce Cavalli- rivolgendo un appello alle istituzioni- e questo dovrebbero ricordarselo tutti". All'Antoniano in generale si rivolgo

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00:00Ci sono dei numeri che purtroppo dicono un aumento molto importante perché sono tutte percentuali di aumento rispetto all'anno precedente
00:12di doppia cifra, quindi 18-20% in più di persone, di passi serviti, di gente che viene a chiedere aiuto che bussa la nostra porta.
00:25E soprattutto la situazione che preoccupa, che mi preoccupa, che dovrebbe preoccupare tutti, è che queste domande sono molto trasversali,
00:38nel senso che non c'è un identikit definito della persona che ha bisogno.

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