E’ stata smantellata dalla Polaria una rete di tassisti violenti a Fiumicino, sei gli autisti denunciati, tutti tra i 30 e i 50 anni. Il loro modus operandi è emerso durante le indagini durate un anno: selezionavano i clienti in base alla provenienza, prediligendo soprattutto gli americani, e imponevano tariffe esorbitanti, fino a 400 euro per una corsa verso il centro di Roma. Il tassametro veniva spesso spento o neppure attivato, rendendo impossibile qualsiasi forma di controllo da parte dei passeggeri.
I conducenti che si opponevano al meccanismo venivano minacciati e aggrediti. Alcuni hanno raccontato di aver ricevuto minacce di morte, il gruppo aveva infatti instaurato un clima intimidatorio. Chi faceva parte di questo gruppo sceglieva solo corse lunghe e redditizie, lasciando quelle meno vantaggiose ai colleghi non affiliati, spesso con l’uso della forza.
L’assessore alla mobilità Eugenio Patanè ha annunciato controlli più serrati e l’introduzione di tecnologie obbligatorie a bordo dei taxi, come GPS e telecamere, per garantire la tracciabilità delle corse e tutelare i viaggiatori. L’obiettivo è anche quello di proteggere i tassisti onesti, penalizzati da un sistema che danneggia l’immagine dell’intera categoria.