- 30/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Sofonisba Anguissola, incontro celebrativo per il 400° anniversario - Messaggio di Rampelli
Alle ore 17, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, si svolge l’incontro celebrativo per il 400° di Sofonisba Anguissola. Messaggio del vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. Partecipa il presidente della Commissione Cultura, Federico Mollicone.(30.05.25)
La playlist di Fabio Rampelli; https://www.pupia.tv/playlist/508387
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Alle ore 17, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, si svolge l’incontro celebrativo per il 400° di Sofonisba Anguissola. Messaggio del vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. Partecipa il presidente della Commissione Cultura, Federico Mollicone.(30.05.25)
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NovitàTrascrizione
00:00rappresentare personalità che appartengono alla famiglia reale ed è quello che noi stasera
00:12vedremo. Un'eccezione può esserci stata soltanto per l'ambito familiare ristretto, quindi
00:18troveremo un retratto della cognata, uno del marito, giusto? Poi troveremo delle opere
00:23sacre, generalmente ha precisato che Stofonisba non era dotata di una mente portata ad inventare,
00:33era portata a rappresentare dal vero. Nella sua lapide il marito, commemorando, dirà che non
00:40ebbe pari tra i suoi contemporanei nella rappresentazione delle persone dal vero e tutti la ricordano
00:48come grandissima artista nel rappresentare dal viva, si diceva allora. Bene, allora lei
00:55spesso si appoggia per la iconografia sacra, invenzioni altrui e il problema critico molto importante
01:01è stato quello che ha riguardato, con una scoperta tra l'altro straordinaria, proprio la
01:06palla della Madonna e l'Italia di Paternò che adesso vedremo, dove già nel 95 io avevo
01:11detto che Stofonisba non poteva averla realizzata da sola e che il recente restauro ci ha permesso
01:16di appurare, che fu un'opera di collaborazione e fra poco vi dirò con chi. Allora, nel commemorare
01:24permettetemi di ricordare una grande conoscitrice, una grande studiosa di Sofonisba Anguissola,
01:30la studiosa spagnola Maria Cusce, che di Sofonisba possiamo dire è stata la più profonda conoscitrice,
01:37mi è stata maestra prima e amica poi, ci siamo conosciuti nel 2008 in occasione del convegno
01:43evoluto dal conte Ferrande Anguissola, che come Chiara ci ha detto è stato il grande
01:47motore di questa ricerca e da lì in poi si è creata una bellissima sintonia amicale, purtroppo
01:53interrotta dalla sua scomparsa nel 2012. A Maria Cusce io, con il vostro permesso, intendo
01:58dedicare questa breve relazione. Grazie.
02:00Grazie. Quindi, non essendo ancora istituito, perché sarà il Concilio di Trento a obbligare
02:11le parrocchie a tenere un registro dei battesimi, non essendo ancora stato istituito al tempo
02:15della nascita di Sofonisba, noi non possediamo la data certa di nascita di Sofonisba Anguissola,
02:21che viene fatto oscillare generalmente tra il 1532 e il 1535. Personalmente aderisco
02:29alla data del 1532 perché giustifica la posizione della rapida tombale nel 1632 da parte del
02:37marito a commemorazione della moglie, quindi in quel caso sarebbe stato il centenario.
02:41Quindi è molto probabile che Sofonisba nasca a Cremona, una città che era la seconda per
02:47importanza e la Lombardia nel 1532, una città dove c'era una bellissima scuola pittorica,
02:55molti artisti, i campi in primis, ma non solo, e dove c'erano anche delle belle personalità
03:02di intellettuali, tra cui anche quel Marco Gerolo Movida, cremonese di nascita, che aveva
03:08scritto un saltato proprio sul gioco degli scacchi, le scacchia lunus o scacchile. Una
03:14sorta di partita allegorica tra Apollo e Mercurio che poi si conclude col dono della scacchia
03:20da parte di Mercurio vincitore a questa ninfa sedotta che viene gratificata col dono della
03:25scacchia. Allora nel gioco degli scacchi possiamo rilevare una serie di valori morali, cioè è
03:31proprio lo sviluppo del gioco, il fatto intanto che è un gioco di sorta ispirato al mondo militare,
03:37ci sono i pedoni che sarebbero l'esercito, ci sono gli alfieri che sono i comandanti, i cavalli,
03:42la cavalleria, le torri, quindi ci sono le macchine da guerra, quindi tutto il gioco
03:47è incentrato su una gerarchia e tutto il gioco è fatto sì che ciascun pezzo possa sacrificare
03:54se stesso per il vantaggio complessivo che è quello della vittoria del re. Quindi capite
03:58esiste una sorta di valenza morale in questo gioco e nel rappresentare le sue sorelle, come
04:07abbiamo visto nella locandina della mostra alla scacchiera, Sofonisba fa riferimento
04:13alle virtù morali che erano state inculcate alle sue sorelle da suo padre Amilcare, che
04:18qui vediamo ritratto con la figlia Minerva e col sesto figlio, Asdrubale, che era venuto
04:26dopo cinque figlie femmine. Questo figlio maschio era stato lungamente desiderato. Poi probabilmente
04:32Amilcare ci aveva provato ancora, ma è venuto un'altra femmina, lì aveva cessato di
04:38rincuovere i figli. Quindi il piccoletto, Asdrubale, è l'unico della famiglia
04:46Anguissola di cui non abbiamo notizie di un talento artistico, mentre per le sorelle tutte
04:51più o meno abilmente furono artiste e pittrici in particolare. La mamma era Bianca Ponzoni,
04:58i quadri che vi mostro sono tutti di mano di Sofonisba e appartengono agli anni della
05:03sua formazione giovanile a Cremona, dove lei era stata allieva prima di Bernardino Campi
05:08e poi di Bernardino Gatti. Il padre, come già ci ha detto Chiara Anguissola, aveva pensato
05:14che curare una formazione umanistica a tutto tondo, fatta di arti, letteratura, musica,
05:21pittura, potesse rappresentare un valore aggiunto alla loro personalità e che potesse in qualche
05:26modo compensare alla difficoltà di dotarli di una dote adeguata al loro rango aristocratico,
05:32dato che tutte queste figlie femmine, capite, rappresentavano uno sforzo non indifferente.
05:37E allora questa è Bianca Ponzoni, che era figlia di Pietro Martire Ponzoni, poi allevata
05:43allo zio Ponzino Ponzoni ed era stata anche lei di famiglia aristocratica e aveva contribuito
05:49alla formazione delle figlie. E questo è un quadro importantissimo, che oggi appartiene
05:54nella collezione Flash e che è stato attribuito a Sofonis Banguissola già in precedenza, ma
06:01poi identificato come un ritratto di una sconosciuta dama dei primi anni del suo soggiorno spagnolo.
06:07Io invece l'ho riportato a quello che secondo me è la realtà di questo quadro e vi dico
06:12anche perché. In verità questo è un autoritratto di Sofonis bastante a figura intera, fatto nel
06:201549 e l'abito alla spagnola è legato al fatto che in quell'anno il principe Filippo, lasciato a Milano,
06:28si portò a Cremona e la città organizzò un grande palio dove fu fatto obbligo ai cavalieri e alle dame
06:35di vestire di rosso e alle vergini e ai giovinetti di vestire di bianco con freggi in rosso.
06:41Quindi questo quadro che mostra Sofonisba all'età, se nata nel 32, nel 49 avrebbe avuto circa 17 anni,
06:49ce la mostra in quell'abito, un autoritratto in quell'abito proprio per il corteo d'onore
06:54per il principe Filippo. E secondo me fu proprio nel 49 che per la prima volta il giovane Filippo
07:01che in quell'anno aveva 22 anni, ebbe modo di conoscere Sofonisba, fanciulletta, e di
07:08vedersi presentare proprio questo dipinto. E fu per questo che poi, nonostante che i biografi
07:12riferiscono la vicenda all'intercessione del Conte Broccardo, Persico e al Duca di Sessa,
07:20in verità Filippo fu ben lieto di accogliere il raccorte perché in verità già la conosceva.
07:25Questo ritratto considerato una delle opere più precoci di Sofonisba è datato 1551, invece
07:34io lo restituisco all'autrice, che è la sorella suora Elena, che anche lei si dimostra una
07:40pittrice di un certo talento, ma certamente questo non è un'opera di Sofonisba, nonostante
07:43normalmente autoriate, pubblicato come tale. Invece di Sofonisba senza altro è questo autoritratto.
07:49e vi invito, forse abbiamo l'onorevole, intervenga lei per i suoi saluti, poi noi salveriamo.
08:02Buonasera onorevole, grazie di questo.
08:04Allora, innanzitutto buonasera e vi leggo e vado a leggere il messaggio del vicepresidente
08:24della Camera, Fabio Rampelli. Voglio esprimere le mie più sentite congratulazioni a Chiara
08:31Anguissola d'Altoè, discendente della grande pittrice originale di Cremona, di cui ricorrono
08:36quest'anno i 400 anni dalla morte, e al Presidente della Commissione Cultura Federico Mollicone
08:41per l'organizzazione di questo importante appuntamento culturale. In un mondo dominato da artisti
08:47uomini, Sofonisba Anguissola riuscì a imporsi grazie al suo talento, alla sua intelligenza
08:52e alla sua determinazione. La sua arte si distingue per l'umanità dei ritratti, la profondità
08:58psicologica, la delicatezza dei sentimenti e la capacità di innovare i canoni tradizionali
09:03del ritratto rinascimentale. Questo appuntamento è testimonianza dell'interesse che la Camera
09:08dei Deputati ha nei confronti della cultura e dell'arte rinascimentale verso i loro protagonisti,
09:14anzi protagoniste e le migliori interpreti. Ringraziando ancora gli organizzatori e auguro
09:19a tutti una buona riuscita del convegno. Fabio Rampelli, Vice Presidente della Camera dei Deputati.
09:24Oggi siamo qui nella sala del refettorio alla Camera per celebrare il quattrocentesimo
09:46anniversario della morte di un artista rivoluzionaria. Sono onorato di ospitare qui questo importante
09:54evento di confronto e approfondimento. Ringrazio Chiara Anguissola per l'organizzazione e saluto
10:01tutti i presenti. Ricordare Sofonisba Anguissola oggi significa non solo rendere giustizia a una
10:09grande artista, ma anche riaffermare il valore della memoria storica come strumento di crescita
10:14nazionale di affermazione dell'identità. In un mondo che ancora fatica a riconoscere pienamente il
10:22contributo delle donne in molti campi, la sua eredità ci ricorda che il talento, la passione e
10:28la determinazione possono davvero cambiare la storia. La portata rivoluzionaria del Rinascimento
10:33concesse alle donne di trovare una collocazione non accessoria nella società. L'unico modo che
10:40nel XVI secolo una donna aveva di fare dell'arte e la sua professione fu quello di specializzarsi
10:48nella pittura di genere, come la natura morta e il ritratto. Ed è proprio attraverso il ritratto
10:53che Sofonisba Anguissola, pittrice e impenditice di se stessa, ci ha fornito un lungo e vivido
11:00racconto della realtà femminile della sua epoca. Vasari, che raccontò la vita dell'artista
11:08nelle sue raccolte, scriveva che Sofonisba Anguissola era diventata una delle esecutrici
11:14di ritratti più note e importanti della sua epoca. I suoi ritratti, e cito, tanto ben fatti
11:21che pare che spirino e siano vivissimi. La sua arte fu rivoluzione e libertà. Ispirò,
11:28affascinò moltissimi artisti italiani e internazionali. Intorno al 1551, data di nascita
11:34dell'unico fratello a Sdrubale, Sofonisba Anguissola eseguì un carboncino su carta,
11:39conservato nel Museo di Capodimonte, che fu apprezzato da Michelangelo e da cui Caravaggio,
11:4440 anni dopo, nel 594, trasse ispirazione per il suo olio, ragazzo morso da un ramarro,
11:51attualmente alla National Gallery di Londra. Anche se non esiste una prova diretta di un incontro
11:57fra i due artisti, è probabile che Caravaggio abbia visto e sia stato influenzato dai lavori
12:02di Sofonisba in particolare dalla sua cura per la resa dei moti dell'animo e la capacità
12:07di catturare la vera essenza dei soggetti ritratti. Il Parlamento italiano non poteva
12:12non riconoscere la sua grandezza artistica e la sua eredità internazionale. Van Dyck,
12:20primo ritrattista di corte in Inghilterra, andò a trovare più volte Sofonisba colmo di rispetto
12:26e ammirazione per la pittrice ormai novantenne e quasi cieca. L'anguistola affascinò talmente
12:32Van Dyck con la propria lucidità e vivacità di conversazione, tanto da indurlo a redigere
12:38una memorabile pagina di appunti pro memoria nel suo taccuino italiano. La pittrice aveva
12:44chiesto al giovanissimo collega di non riprenderla troppo dall'alto, a ciò che le ombre nelle rughe
12:50della vecchiaia non diventassero troppo grandi. Van Dyck non solo eseguì, ma accentuò la
12:57luce superstite in quel volto prosciugato dall'etar, prendendo numerosi spunti tecnici
13:02della collega cremonese. Vedete, riconoscere la grandezza artistica di Sofonisba anguistola
13:09vuol dire celebrare la sua capacità unica, che appartiene a pochissimi artisti nella storia
13:14dell'arte, di ritrarre sui volti appunto i moti dell'anima. Come fotografò alla perfezione
13:20il Vasari, il motivo per cui oggi, dopo 400 anni, siamo qui, è per sublime capacità
13:26di fissare un attimo interiore quasi insignificante. Oggi, in qualità di Presidente della Commissione
13:34di Cultura della Camera, è per me un onore e davvero un piacere conferire la medaglia
13:39della Camera dei Deputati alla famiglia e i discendenti anguistola per aver portato avanti
13:44la memoria, l'opera e l'arte di una delle più rare e grandi pittrici italiane.
13:50Grazie.
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14:16E questa sarà per mio padre Ferrante che ha dato tanto, che sta dando tanto. Evviva!
14:46E allora, complimenti a Chiara Anguissola e a Ferrante, il grandissimo Ferrante Anguissola.
15:07Quindi dicevamo, già l'Onorevole ha semplificato il campo, ci ha già dato molte notizie, quindi su quelle era stato particolarmente veloce, perché sono già state presentate e quindi anche con grande chiarezza e mi complimento Onorevole di questa sua breve ma assolutamente efficace relazione nel presentarla.
15:31Allora dicevo, vedete come già il criterio della qualità ci guida nello stabilire ciò che può essere e ciò che non può essere di Sofonismo Anguissola.
15:40Allora, procediamo rapidamente.
15:43Queste sono opere giovanili che voi trovate in tutti i libri che riguardano Sofonismo, questo è il ritratto di Massimiliano Stampa, Marchese di Soncino.
15:50E questa è una mia attribuzione, è il canonico lateranense, quello che io ho ritenuto essere il vero ritratto del Chizola, perché ha un carattere più estemporaneo rispetto a quello che si conserva nei musei di Brescia,
16:03in quanto sicuramente rappresenta un soggetto stante, è un uomo che probabilmente aveva un occhio pigro, che a un certo punto, mentre sta predicando,
16:10sembra essere un po' sorpreso, un curiosito da qualcuno che lo sta ritraendo, secondo la notizia che ci dava Azzio Rossi, per cui Sofonismo ne avrebbe tratto il ritratto, mentre lui predicava.
16:21Al contrario, il canonico di Brescia rappresenta un uomo seduto, chiaramente messo in posa.
16:25Ecco perché io ho proposto che questo fosse il vero ritratto del canonico Chizola.
16:29Purtroppo non più ritrovato, noto soltanto in fotografia, questo canonico astrologo, che sta facendo un oroscopo, potrebbe, e questo è un quadro del 1555 perché è datato,
16:41e qua c'è scritto Iusso Patris, per far capire come Sofonismo, ancora vivente a casa a Cremona, sembra essere fortemente tutelata, ma anche guidata nelle sue scelte artistiche dal padre,
16:54quindi Iusso Patris significa per ordine del padre, perché mio padre me lo ha chiesto, me lo ha detto.
16:58Probabilmente in quell'oroscopo noi potremmo trovare, perché il monoco sta facendo un oroscopo, probabilmente di Sofonismo, di chi sta davanti, che lo sta ritraendo,
17:07potremmo trovare il giorno di nascita di Sofonismo. Speriamo di trovare il quadro.
17:12E questo invece è il canonico di Brescia, che come vedete non ha l'aria di chi sta predicando, ma chi è messo in posa, quindi ecco perché ho proposto che sia l'altro ritratto del Chizola.
17:21Questo è il quadro del poeta, nonché anche numismatico e medaglista Caselli, del Museo del Trado, ritrovato recentemente, e questo è stato l'uomo barbuto.
17:34E finalmente nel 1956 Sofonismo si autoritrae al Cavalletto. Vedete, si tratta di opere di grande qualità, che non possono lasciare i dubbi sull'autografia negli anni cremonesi.
17:43Il problema critico invece si complica quando Sofonismo nel 1959 viene invitata a corte a Madrid, o a Valladolid, perché Filippo II, in seguito al trattato di Cetò Cambresì del 1559,
18:00ha sposato quella che era la promessa sposa del figlio Don Carlos, Elisabetta Evaluà, figlia di Enrico II di Evaluà e di Caterina de' Medici.
18:08Purtroppo il figlio presentava già un'avanzata situazione di instabilità mentale e questo matrimonio che è stato previsto per il principe Don Carlos invece poi viene contratto da Filippo II stesso,
18:24che nel frattempo è rimasto vedo già due volte delle due cugine.
18:28La principessa Davids, prima moglie, la seconda è Maria Tudor, che era una sua cugina in quanto figlia di Caterina di Spagna e di Enrico VIII, che anche lei era morta senza dargli eredi.
18:43Contrae questo terzo matrimonio inseguendo il sogno di un erede maschio.
18:47Ma Isabella Evaluà è soltanto una bambina, ancora veramente adolescente.
18:52Per alcuni anni, infatti, il matrimonio non sarà consumato e per aglietare questa fanciulletta che si trovava in una corte straniera,
18:59il re pensa bene di invitare Sofonisba a corte, quella Sofonisba che probabilmente aveva conosciuto a Cremona nel 49.
19:06Sofonisba vi giunge, condotta lì dal conte Broccardo Persico, su invito dal duca di Sessa,
19:11vi giunge tra la fine del 59 e l'inizio del 60 e diventa anche la maestra di disegno e di pittura della regina Isabella Evaluà.
19:21Lei con la regina stabilisce un rapporto estremamente affettivo, è l'unica dama italiana,
19:28nonostante il suo lignaggio aristocratico sia alto, non è alto quanto lo è sono delle dame spagnole o francesi,
19:35eppure lei diventa la prediletta, al punto che quando tragicamente,
19:40ecco questo qua è il Marco Gironomovide di cui parlavamo per il trattato sugli scacchi,
19:45queste sono cose che abbiamo già visto, questa è a Roma in collezione Colonna,
19:49l'educazione questa la saltiamo perché è già stata ampiamente trattata,
19:52i disegni a cui si faceva riferimento, quello in collezione Farnese con il Morso del Gran,
19:58che è un bambino, quindi gli studi di fisionomica su cui sorboliamo perché già trattati,
20:03questo è il doppio ritratto tra lei e il suo primo maestro Bernardino Campi,
20:10un quadro però di mano di sofonisba,
20:13in cui un restauro ci ha consentito di vedere che in una prima versione i due mani si toccavano,
20:20quasi a proprio voler indicare questa guida del maestro,
20:27poi il gesto dovette sembrare piuttosto ambiguo e quindi la pittrice preferì cambiare la posizione del braccio
20:33e quindi distaccare la mano portandola alla posizione che vedete qua, reggente un guanto.
20:40E quindi dicevo, giunta a corte sofonisba si trova in un ambiente estraneo,
20:46dominato da un'etichetta, quella borgognona, estremamente rigida,
20:50perché voi sapete che la corte di Spagna adottava l'etichetta borgognona
20:54che era stata creata da Filippo Augusto nel XV secolo
20:58e che poi era stata adottata dagli austri, se siete di Austria che di Spagna.
21:02E sofonisba deve confrontarsi lì con un ambiente molto rigoroso,
21:07molto rigio ma di altissimo livello culturale, ma di altissimo livello artistico,
21:11dove opera anche un grande ritrattista che è Anthony Moore.
21:13E in un primo momento sofonisba, in questo ritratto che io gli ho attribuito alcuni anni fa,
21:19si autoritrae con un'interpretazione fisionomica del tutto originale
21:24che proprio sembra assorbire la lezione di Anthony Moore.
21:28Ma è uno stile che lei presto lascia, lascia perché non è il proprio,
21:32è uno stile che in qualche modo viene superato dalla crescita anche artistica
21:37del nuovo pittorio di corte di Filippo II, che è Alonso Sanchez e Coelho.
21:41E lei è costretta, perché dovete comprendere che lei non è una pittrice di corte ufficiale,
21:48è un'artista che opera in un ambiente dove ci sono figure di uomini che hanno ruoli ufficiali.
21:55E allora lei non può sconvolgere i quadri della situazione, deve operare con garbo,
22:00deve operare intervenendo con piccole varianti, con piccole innovazioni,
22:06con piccole soluzioni che fanno la sua grandezza,
22:09ma allo stesso tempo non la mettono in contrasto con l'ambiente ufficiale in cui vive.
22:13Così, nella pittura di ritratto di Madrid, lei in qualche modo assimila i modi
22:20e si allinea i modi del pittore di corte ufficiale, che è Alonso Sanchez e Coelho,
22:23tant'è che per tantissimi anni le sue opere sono state confuse con quelle del pittore di corte.
22:29Ancora oggi esiste una certa diatriba che l'ultima mostra del trato ha cercato di sciogliere,
22:33soprattutto per alcuni ritratti dell'infanta Isabella Clara e Caterina Michela.
22:39Questo è un autoritratto del 1564, sicuramente in abiti già di corte,
22:45che poi sarà ripreso a Bernardo Castello per l'Accademia di San Luca, poi lo vedremo alla fine.
22:50E questo è il famoso ritratto della regina Isabella di Valois, fatto in occasione dell'incontro di Bayonne,
22:57quando morto Enrico II durante purtroppo il torneo nuziale per le nozze di Isabella con Filippo,
23:05diventa re suo fratello col nome di Carlo IX.
23:09E avviene l'incontro ufficiale tra la delegazione spagnola guidata appunto da Isabella di Valois
23:15e il re Carlo IX a Bayonne, una città di confine tra Spagna e Francia.
23:20Per questo incontro Isabella è, come dire, rappresentante del marito, rappresentante del re di Spagna, di Filippo,
23:28e nella mano rega appunto una miniatura del re di Spagna di Filippo II.
23:34Questo invece è un quadro ricavato, per farvi capire quanto fosse ammirata,
23:39anche i quadri perduti di Sofonismo, perché poi ci fu un incendio della Galleria del Pardo,
23:44furono riprodotti da grandi artisti, in questo caso parliamo di Pantocca della Cruz,
23:48ma abbiamo anche esempi fatti da Rubens e dalla sua scuola.
23:52Quindi Sofonismo fu ammirata da grandi artisti che la conobbero già in Spagna
23:58e che poi la rincontrarono in Italia.
24:00Per esempio Rubens, che l'aveva conosciuto come arte in Spagna,
24:04poi andrà a visitarla a Genova nel suo primo viaggio in Italia.
24:08E Vandicca andrà a trovarla a Palermo, come ci diceva poco fa l'On. Mollicone,
24:12perché il suo maestro Rubens già aveva esaltato questa figura di donna artista.
24:18E questo invece è un ritratto della sorella del re di Spagna,
24:22donna Giovanna d'Austria, ma anche regina madre di Portogallo,
24:26perché è la mamma di Don Sebastiano.
24:30Questo è il Don Carlos, il ritratto di Don Carlos perduto,
24:33che qua conosciamo da una delle copie,
24:3613 copie del ritratto eseguito da Sofonismo,
24:38che furono commissionate ad Alonso Sanchez Coelho,
24:42tanto piacque al principe quel ritratto,
24:44che donò Sofonismo a un grosso anello di diamante,
24:47che poi rincontraremo più avanti.
24:49Allora, e qui ancora il presunto ritratto di Margherita di Savoia,
24:53ma in verità probabilmente un ritratto di Isabella dell'infanta Caterina Michela.
24:59E i due famosissimi ritratti del re Filippo II e dell'ultima moglie,
25:04Anna d'Austria, ancora una nipote, ancora una consanguiglia,
25:08figlia della sorella, imperatrice Maria,
25:10e ultima moglie che darà al re finalmente gli eredi massi,
25:15due figli, uno poi premorirà, ma uno arriverà al trono come Filippo III.
25:21Questi due quadri sono famosissimi e ci danno la sensazione
25:26di come Sofonismo abbia sviluppato una capacità straordinaria
25:29nella rappresentazione della regalità immobile.
25:33Questo concetto della immobilità nel ritratto di Stato è fondamentale.
25:40Ce ne parleranno gli ambasciatori di Genova
25:42quando andranno ad incontrare Caterina Michela
25:45che è diventata duchessa di Savoia.
25:47La principessa, neoduchessa di Savoia,
25:50riceve gli ambasciatori che fanno la loro relazione
25:53senza mai muoversi.
25:56L'ambasciatore lo sottolinea più volte.
25:58Senza mai muoversi.
26:00Perché questo essere immobile, quasi statuario,
26:04quasi al di sopra della dimensione umana,
26:08doveva dare questo senso del distacco,
26:11della incorporeità del sovrano,
26:13dello status portrait,
26:16quando veniva poi reso in pittura.
26:18Ecco perché, questo e qua sono le due infante,
26:22Isabella Clara e Eugenia,
26:24Caterina Michela e la futura duchessa di Savoia.
26:27E questa è un'ultima acquisizione del catalogo
26:30che ho recentemente proposto.
26:31È il ritratto di Don Sebastiano del Portogallo,
26:34realizzato probabilmente su richiesta di Donna Giovanna,
26:36la madre, che si conserva al Consistore Scimusium di Vienna
26:40e che ho recentemente recuperato al gruppo di famiglia
26:43dei ritratti eseguiti nel 1573,
26:45in occasione della traslazione delle salme reali al Prado.
26:50Sofonismo fu anche miniatrice,
26:51fu allieva di Giulio Clovio,
26:53quindi fu miniatrice.
26:54Qua due miniature che rappresentano
26:56Massimiliano II, imperatore d'Austria,
26:58e la sorella di Filippo, madre della quarta moglie,
27:02appunto l'imperatrice Maria.
27:04E poi avviene un fatto.
27:07Nel 1568,
27:09Isabelle Valois, nel dare alla luce un figlio maschio,
27:14muore tragicamente di parto.
27:16Disperazione assoluta,
27:18Sofonisba non vuole più vivere,
27:20ci dice Bernardo Maschi,
27:21ambasciatore del Duca di Urbino a Madrid.
27:24Non vuole più vivere.
27:25Tutte le dame vengono licenziate,
27:27le spagnole tornano a casa,
27:28le francesi vengono lasciate libere di scegliere.
27:31Sofonisba viene trattenuta,
27:33invitata a trattenersi,
27:34perché è talmente legata alle infante
27:36da un rapporto affettivo
27:37che ne diventa di fatto la governatrice.
27:40Due anni dopo,
27:41Filippo contrae le nozze con Anna d'Austria,
27:45con la nipote, l'ultima moglie.
27:48E anche Anna d'Austria la nomina
27:50dama d'onore della regina.
27:52Dama d'onore della regina.
27:53Però a quel punto qualcosa è maturato in Sofonisba.
27:56Vuole tornare in Italia,
27:57vuole sposarsi,
27:58vuole lasciare la corte.
27:59Il re insiste perché le rimanga,
28:01ma lei decide di sposarsi,
28:03di sposarsi con un italiano.
28:05Vengono aperte le trattative
28:06per trovare questo possibile candidato alle nozze.
28:11E a un certo punto emerge la figura di Don Fabrizio Moncada,
28:16dei principi di Paternò.
28:18Don Fabrizio Moncada è il fratello
28:20del prematuramente morto principe Cesare,
28:25morto a 30 anni,
28:27è il secondo di casa Moncada,
28:28e sicuramente dopo la morte nel mese di luglio
28:31del 1570 del fratello,
28:35dovette portarsi,
28:37scusatemi,
28:39il 71,
28:39dovette portarsi a Madrid
28:41per presentarsi,
28:43considerate che Moncada è un grande di Spagna,
28:45è prima classe,
28:46dovette presentarsi al re.
28:47In quell'occasione sicuramente
28:49poté conoscere Sofonisba,
28:50e tra due nacque l'amore,
28:52nonostante che lui fosse di almeno dieci anni più giovane,
28:55perché doveva essere nato all'incirca
28:57nel 1542.
29:00Che Sofonisba non fosse tipo
29:02da farsi imporre un marito,
29:04lo abbiamo già capito,
29:05era una donna capace,
29:07ma non perché fosse,
29:09come dire,
29:10insubordinata,
29:11ma perché era talmente stimata,
29:13benvoluta,
29:14amata,
29:15che poteva far pesare la sua scelta
29:17senza che questo diventasse un complitto.
29:19Quindi una rivoluzione pacifica,
29:22potremmo definirla.
29:23C'è la grande dignità,
29:26la grande qualità della donna
29:28che porta il sovrano
29:29ad assecondarla nei suoi desideri.
29:32Sofonisba il 26 maggio del 1573
29:35contrae nozze per procura a Madrid,
29:38il 5 giugno la presenza della regina
29:40c'è la cerimonia religiosa,
29:41nel settembre del 73
29:43già appaternò,
29:44di cui vediamo l'autore medievale Normanna,
29:47che apparteneva appunto a Moncada,
29:49e già appaternò,
29:49dove vive col suo marito Fabrizio,
29:54che era governatore della città di Paternò.
29:57E da dove?
29:57Da Paternò si spostava spesso,
30:00sia per raggiungere la corte vicereale,
30:02a Padermo,
30:03dove era ben voluta,
30:05e secondo il suo biografo,
30:07riceveva favori
30:09e poteva farne ottenere,
30:11quindi farvi capire la considerazione
30:13di cui godette,
30:14e spesso si portava a Caltanissetta
30:17a visitare la cognata
30:18donna Luisa Moncada,
30:20principessa di Paternò,
30:21e si andava in lettiga.
30:23Abbiamo dei documenti
30:24che ci dimostrano i pagamenti
30:26che la principessa fece
30:27per far prendere la cognata Paternò
30:29e per farla portare a Caltanissetta.
30:32In questa chiesa,
30:33che è nella piazza principale di Paternò,
30:36nel 1995,
30:39io ho individuato
30:41e attribuito a Sofonisba
30:42quella che ormai è diventata
30:44molto famosa
30:45ed è la Madonna dell'Iteria.
30:47Una grande pala
30:48dove io ho restituito a Sofonisba
30:51la figura della Madonna
30:52e già in lo tempo le dissi
30:53che però non poteva essere
30:55tutta quanta opera di Sofonisba
30:56perché Sofonisba
30:57non inventava iconografie sacre.
31:00E soprattutto Sofonisba
31:02aveva uno stile diverso
31:04da quello della macchina scenica del quadro.
31:07Il recente restauro,
31:08e questo andiamo molto velocemente,
31:10il recente restauro del dipinto
31:12e questo è il dipinto.
31:13Vedete, abbiamo una parte
31:18superiore
31:22dove c'è la Madonna
31:23assisa su questa cassa
31:25perché l'iconografia
31:26fa riferimento
31:27alla restituzione miracolosa
31:29della cassa contenente
31:30l'imago Maria
31:31che è stata gettata in mare
31:33per salvarla
31:34dalla razzia
31:35diciamo
31:36turca
31:37a Costantinopoli
31:38e poi restituita miracolosamente
31:40indenne dal mare
31:41e quindi poi
31:42la Madonna
31:42in forma spirituale
31:44e qui assisa
31:45la forma spirituale
31:46è garantita
31:46da questo cherubino
31:47assisa sulla cassa
31:48dentro cui si trova
31:49l'imago Maria
31:50mentre i due caloggi
31:52i monaci basiliani
31:53la trasportano
31:54sulla riva
31:55e al sopraggiungere
31:57della processione
31:58dei fedeli.
31:59Bene, io
31:59già
32:00allora dissi
32:02che dovrebbe aver avuto
32:03un collaboratore
32:04la notizia grande
32:05quasi sconvolgente
32:06è che questo collaboratore
32:08nuovi studi
32:09hanno dimostrato
32:09essere
32:10il greco
32:11nel greco
32:13che non dobbiamo
32:15leggere
32:16con gli occhi
32:17del poi
32:19perché noi
32:19non possiamo
32:20con gli occhi
32:21del presente
32:21leggere il passato
32:22non possiamo
32:23pensare
32:24qua di Toledo
32:25e pensare
32:26di riconoscere
32:26il greco
32:27nel quadro di Paternò
32:28ma dobbiamo guardarlo
32:29nel suo
32:30divenire
32:31nel suo
32:32evolversi
32:34nella sua
32:34metamorfosi
32:36del genio
32:37come Lino Puppi
32:38l'ha definita
32:39e allora
32:40per conoscere
32:40per riconoscere
32:41nella parte di Paternò
32:43del greco
32:43dobbiamo conoscere
32:44l'adorazione dei magi
32:46dell'Accademia
32:46di San Luca
32:47a Roma
32:47oggi
32:48esposta a Venezia
32:49nella mostra
32:50loro dipinto
32:50quindi soltanto
32:52se noi riconosciamo
32:52questo
32:53momento
32:54di El Greco
32:55potremo
32:56riconoscere
32:57poi
32:58Il Greco
33:00in quella
33:01pala
33:02di Paternò
33:03vedete
33:03gli elementi
33:04gli elementi
33:05di pittura
33:05greco-veneta
33:06presenti
33:07nella pala
33:08di Paternò
33:08e ma poi
33:16soprattutto
33:16ne danno
33:17ragione
33:17la tecnica
33:18perché la pala
33:19di Paternò
33:20è eseguita
33:21a tempera
33:21una tecnica
33:22sconosciuta
33:23a sofonisba
33:24eseguita
33:24a tempera
33:26e caseina
33:27e con
33:27utilizzo
33:28ampio
33:28delle lacche
33:29lacche organiche
33:30di natura
33:31vegetale
33:32e di natura
33:32animale
33:33una tecnica
33:33tipicamente
33:34di El Greco
33:35tipicamente usata
33:36dalla pittura
33:37della tradizione
33:39greco-veneta
33:40e soprattutto
33:41da El Greco
33:42di cui ci ha lasciato
33:43molte prove
33:44nella fase giovanile
33:46poi
33:47una firma
33:49della mano
33:49di El Greco
33:50è il paesaggio
33:51questo paesaggio
33:51con questi elementi
33:53rocciosi
33:53così tormentati
33:55deformati
33:57e allora
33:58nell'atto
34:00di donazione
34:01questa pala
34:01quando io
34:02la attribuì
34:03nel 1995
34:04suscitò
34:05molto scetticismo
34:06da parte
34:07della critica
34:08dell'arte
34:09poi però
34:10sette anni dopo
34:11all'archivio di Stato
34:11di Catania
34:12fu trovato
34:13un atto
34:13di donazione
34:14in cui la nobile
34:14donna
34:15sofonisba
34:15stiamo parlando
34:16di un atto
34:17del 25 giugno
34:181579
34:19a roggi
34:20del notaio
34:20Gianfilippo
34:21Fratissi
34:21di Paternò
34:22in cui la donna
34:23sofonisba
34:24anguissora
34:25rimasta vedova
34:26donava
34:27quel tale quadro
34:28fatto su tavola
34:30descritto
34:30in ogni particolare
34:31alla tale chiesa
34:32di Paternò
34:32quindi
34:33sull'autografia
34:33di Sofonisba
34:34in quel momento
34:35non ci fu più
34:36nulla da dire
34:37e anzi
34:37il caso esplose
34:38a livello internazionale
34:39restava da capire
34:41chi l'avesse aiutata
34:42oggi posso dirvi
34:43che questo aiuto
34:45fu quello di El Greco
34:46e perché
34:46lo fu
34:47questa è la chiesa
34:48a cui lei la donò
34:48con quell'atto
34:49di donazione
34:50questo è il ritratto
34:52passato
34:53l'anno scorso
34:53ad Oroteum
34:54il 24 aprile
34:56del 2024
34:58ad Oroteum
34:59con mia attribuzione
35:00il ritratto
35:01di donna
35:02Luisa De Luna
35:02la cognata
35:03è un piccolo rame
35:04bifacciale
35:05in una parte
35:05c'è la principessa
35:06di Paternò
35:07in un'altra parte
35:07c'è una santa
35:08maddalena
35:09di Scinta
35:09un piccolo rame
35:11che ci dimostra
35:11la perizia
35:12del ritratto
35:13in miniatura
35:14di Sofonisba
35:15ritratto
35:15in miniatura
35:16che lei aveva
35:17acquisito
35:18dal suo
35:18grande maestro
35:19ancora qua
35:20quella che era
35:20l'ubicazione
35:21originale
35:22della Madonna
35:22Elite di Paternò
35:23gli esami
35:24riflettografici
35:25che ci dimostrano
35:26la duplicità
35:27di mano
35:28nell'esecuzione
35:29questo attiene
35:30a Sofonisba
35:31il resto no
35:32a Paternò
35:33si conserva
35:34un altro quadro
35:34che per essere
35:35non compiuto
35:36ci dà la prova
35:37provata
35:37che il greco
35:38fu a Paternò
35:39e lì operò
35:40come collaboratore
35:41di Sofonisba
35:41in quanto in questo quadro
35:42che qui non potete
35:43cogliere
35:44posso dirvi
35:46che si riassumono
35:47ciò che il greco
35:48fece prima
35:49ciò che fece
35:50lì
35:51e ciò che avrebbe
35:52fatto dopo
35:52a Toledo
35:53proprio nelle figure
35:54in secondo piano
35:55parlando
35:55dell'entierro
35:56del Ponte
35:57d'Orgas
35:57e in questo ritratto
36:00c'è anche
36:01un ritratto
36:02molto importante
36:02in questa
36:03diciamo
36:04in questa
36:04Madonna
36:05la raccomandata
36:06così come è conosciuta
36:08a Paternò
36:08c'è anche
36:09tra i vari personaggi
36:11di Casa Moncada
36:12in primo piano
36:12Filippo II
36:13la regina Anna d'Austria
36:14la principessa velata
36:15perché vedova
36:16donna Luisa di Luna
36:18e dopo la principessa
36:19lì dove ce l'aspettiamo
36:20secondo il cerimoniale
36:22diciamo
36:22spagnolo dell'epoca
36:23quindi alla destra
36:24della cognata
36:25troviamo un uomo
36:26che ha la testa in alto
36:29come ad emergere
36:30un uomo
36:31che guarda caso
36:32è lo stesso
36:33di un ritratto
36:34che si conserva
36:34al castello ursino
36:35di Paternò
36:36e che ho individuato
36:37come il ritratto
36:38di Fabrizio Moncada
36:39oggi conosciamo
36:41il volto
36:41del primo marito
36:43di Sofonisba
36:43Anguistola
36:44eccolo qua
36:49è una piccola tavoletta
36:51che presenta
36:52due stesure
36:52una prima stesura
36:53probabilmente legata
36:55al loro incontro
36:56cioè fatta nel 71
36:57al loro incontro
36:58a Madrid
36:59quando lei lo ritrasse
37:00e nella descrizione
37:03dei suoi beni
37:03della casa
37:04di Caltanissetta
37:05c'è una stanza
37:06che è detta
37:07la stanza
37:08del ritrattino
37:09cioè
37:10Fabrizio
37:11si portò
37:12con sé
37:13dalla Spagna
37:13il suo ritratto
37:14e gli dedicò
37:15una camera
37:16che fu detta
37:16la stanza
37:17del ritrattino
37:18quello stesso ritrattino
37:19che era stato
37:20il simbolo
37:21del loro amore
37:22Sofonisba
37:22dopo la morte
37:23del marito
37:24deve averlo
37:24rielaborato
37:25in una seconda stesura
37:27dandogli un aspetto
37:28più legato
37:30alla grande
37:31ritrattistica
37:32di età imperiale
37:32guardate quegli occhi
37:33sembrano guardarci
37:34da una tavoletta
37:35del Fayum
37:35Sofonisba
37:37lo rielabora
37:38perché possa essere
37:39usato
37:40per il cenotafio
37:40del marito
37:41nella chiesa
37:42mausolea
37:42di Moncada
37:43a cui lei
37:43aveva donato
37:44la pala
37:45della madonna
37:45dell'Italia
37:46questo dietro
37:50c'è una
37:51scritta
37:53che dice
37:54a nosi sue
37:56a etatis
37:5729
37:57cioè praticamente
37:59lui doveva essere nato
38:00nel 42
38:01nel 71
38:02anno in cui
38:03si conobbe
38:04aveva 29 anni
38:06quindi ci dà la prova
38:08che fu
38:08una conoscenza
38:09avvenuta prima
38:10del matrimonio
38:11e questa è la riflettografia
38:13che ci mostra
38:14la prima stesura
38:15molto simile
38:15ai ritratti
38:16dei reali di Spagna
38:17al ritratto di Filippo II
38:19e di Anna d'Austria
38:20e poi invece
38:21a sinistra
38:21la seconda stesura
38:22che già risente
38:24dell'influenza
38:25di El Greco
38:26tant'è che
38:26quel ritratto
38:27è stato
38:27attribuito
38:29anche a El Greco
38:30benché non ne abbia
38:30la scioltezza
38:31di pennellata
38:32ma tutt'altro
38:33e dicevo
38:35adesso
38:36ognuno di voi
38:37potrebbe chiedermi
38:38scusa
38:38ma El Greco
38:39a Paternò
38:40perché c'è andato
38:42e ve lo dico io
38:43perché c'è andato
38:44il Greco
38:44perché il Greco
38:46era protetto
38:48da Giulio Clovio
38:49e il Greco
38:50arriva a Roma
38:50ed è protetto
38:51da Giulio Clovio
38:52il quale lo introduce
38:53a Palazzo Farnese
38:54chiedendo
38:54al gran cardinale
38:56Alessandro Farnese
38:57di ospitarlo
38:58a Palazzo Farnese
38:58e il Greco
38:59protegge
39:00scusatemi
39:01Giulio Clovio
39:01protegge
39:02il Greco
39:03per tutto il tempo
39:04della sua vita
39:05lo troviamo
39:05nel 1577
39:07fino anche
39:08in Spagna
39:08ad accompagnarlo
39:09perché questo giovane
39:10possa trovare
39:11la sua strada
39:12e voi pensate
39:13che Giulio Clovio
39:14saputo che era tornata
39:16in Italia
39:16Sofonisba
39:17che era stato
39:17suo allieva
39:18che lo stimava
39:19che era sua amica
39:20che Sofonisba
39:21aveva il potere
39:22di raccomandare il Greco
39:23perché facesse
39:23il salto
39:24in Spagna
39:25al servizio
39:26di Filippo II
39:27non si sarebbe
39:28adoperato
39:29per farlo
39:30io vi dico sì
39:30e la prova
39:31l'abbiamo
39:32in questi due
39:33ritratti
39:34uno
39:34di Manuvi Sofonisba
39:36il celebre ritratto
39:37di Giulio Clovio
39:38e Sofonisba
39:38Anguissola
39:39che va datato
39:39alla metà
39:40degli anni 70
39:41perché l'aspetto
39:42è troppo vecchieggiante
39:43perché possa essere
39:44del 56
39:45come precedentemente
39:46datato
39:47ed ha lo stesso aspetto
39:49del famosissimo
39:50ritratto
39:50di Giulio Clovio
39:51che si conserva
39:52ai musei
39:53di Napoli
39:55quindi
39:55di Capodimonte
39:57che è opera
39:58di El Greco
39:59e che
40:00fu fatta
40:02come ritratto
40:03di Giulio Clovio
40:03dallo stesso El Greco
40:04e poi donato
40:04a Fulvio Orsini
40:05e poi passò
40:06nelle collezioni
40:06Farnese
40:07quindi
40:07da questi due
40:08ritratti
40:09l'uno
40:09dove Giulio Clovio
40:10tiene in mano
40:11una miniatura
40:12di Sofonisba
40:13l'altro
40:14dove Giulio Clovio
40:16tiene in mano
40:16il suo più famoso libro
40:18cioè
40:18Le Ore Farnese
40:19questo carattere
40:20didascalico
40:21così comune
40:23fa pensare
40:24che i due ritratti
40:25furono concepiti
40:26unitariamente
40:27in occasione
40:27del loro primo incontro
40:28in Sicilia
40:29da lì poi
40:30dovette
40:31come dire
40:33maturare
40:34l'intenzione
40:35di Sofonisba
40:36di utilizzare
40:36questo giovane pittore
40:37perché quando si conoscono
40:39loro a metà degli anni 70
40:40il greco ancora
40:41non è nessuno
40:42diventerà famoso
40:43soltanto poi
40:44in Spagna
40:44ma in quel momento
40:45è andato via da Roma
40:47dove era praticamente
40:48perseguitato
40:50dalla fazione
40:51dei Vasariani
40:52perché si era permesso
40:53di suggerire
40:54al Papa Pio V
40:55di spiccozzare
40:56il giudizio universale
40:58ed era molto odiato
41:00ciò riferisce
41:01il medico biografo
41:03Mancini
41:04allora lui
41:05lascia Roma
41:06e probabilmente
41:08utilizzando
41:09uno pseudonimo
41:10ci dice
41:10il biografo
41:15napoletano
41:17ci dice
41:17che sotto
41:19lo pseudonimo
41:20di Giovanni Battista
41:21Anticone
41:22un pittore
41:24da Napoli
41:24si spostò
41:25a Palermo
41:26per imparare
41:26l'arte e le miniature
41:27dalla celebre
41:28Sofonisba
41:29chi era questo
41:30Giovanni Battista
41:31Anticone
41:31l'etimo
41:32è greco
41:33Giovanni Battista
41:34vox clamantis
41:35in deserto
41:35cioè colui
41:36che aveva predicato
41:37in vano
41:37contro qualcosa
41:38contro cosa
41:40Anticone
41:41contro l'immagine
41:42e qual era l'immagine
41:43per Antonomasia
41:43a Roma
41:44a quel tempo
41:44il giudizio universale
41:45sapete il dibattito
41:47che poi portò
41:47a mettere
41:49le braghe
41:49no?
41:50allora
41:50quindi
41:52dietro
41:52lo pseudonimo
41:54di Giovanni Battista
41:55Anticone
41:55si celava
41:56e il greco
41:57e con questo pseudonimo
41:58in consosofonisba
41:59e lei pensò subito
42:00riconoscendone il valore
42:01di utilizzarlo
42:02per fare delle palle
42:04d'altare
42:04per la chiesa
42:05mausoleo
42:05di Paternò
42:06ed è così
42:07che oggi
42:08possiamo restituire
42:09a questo genio
42:09dell'arte
42:10le uniche due opere
42:11al mondo
42:12in cui
42:12Sofonisba
42:13e il greco
42:14hanno collaborato
42:15allora
42:18e chiudo
42:21la vicenda
42:23che in questo momento
42:24è al vaglio
42:24della critica
42:25internazionale
42:26chiudo la vicenda
42:27attribuzione
42:28del greco
42:29con questa
42:30fotografia
42:31che è stata inviata
42:33nel 1947
42:34al Prado
42:36da un
42:36collezionista
42:37che voleva
42:38una consulenza
42:39e una foto
42:40inviata
42:40nel 1947
42:41al Prado
42:42è una allegoria
42:45che io ho potuto
42:46riconoscere come
42:47ritratto
42:49di Sofonisba
42:49in Guissola
42:50come allegoria
42:51della pittura
42:52se voi guardate
42:53in alto
42:53c'è una erota
42:55femmina
42:56la natura
42:57femminile
42:58è ben segnata
42:59che sta portando
43:00una tavolozza
43:00con i pennelli
43:01mentre
43:02il telamone
43:03alla vostra
43:04sinistra
43:05ha deposto
43:06la sua tavolozza
43:07per reggere
43:08la raffigurazione
43:09dell'artista
43:10nel 1947
43:12nessun falsario
43:13nessuno
43:13avrebbe neanche
43:14potuto ipotizzare
43:16persino
43:16Sofonisba
43:17era dimenticata
43:18che ci fosse stato
43:19un rapporto
43:19tra Sofonisba
43:20e del Greco
43:20quindi questa fotografia
43:22è la prova
43:23provata
43:23dell'amicizia
43:24tra Sofonisba
43:25e del Greco
43:26fotografia
43:29agli archivi
43:29del Prado
43:30non a caso
43:32e il primo quadro
43:34che il Greco
43:34realizza
43:35giungendo a
43:36Madrid
43:37è un ritratto
43:38dello scultore
43:39Pompeo Leoni
43:40che sta facendo
43:41un ritratto
43:42di Filippo II
43:43e non a caso
43:44mantiene quel carattere
43:45didascalico
43:46che la pittrice
43:48aveva suggerito
43:49per rendersi
43:50gradito
43:50al re
43:51poi
43:51il genio
43:52del Greco
43:53emergerà
43:53in maniera
43:54autonoma
43:54creerà
43:56il martirio
43:57di San Maurizio
43:58al re
43:58non piacerà
43:58e la storia
43:59è nota
44:00ma c'è questo
44:01momento
44:01che era
44:02del tutto
44:02sconosciuto
44:03e sul quale
44:04stiamo facendo
44:05chiarezza
44:05e adesso
44:06velocissimamente
44:07in due minuti
44:08vado a chiudere
44:09Sofonis
44:10va morto
44:11il marito
44:11il 27 aprile
44:121578
44:14dopo aver donato
44:15nel 79
44:15la palla
44:16della madonna
44:16Elitia
44:17la sciapaternò
44:18si porta
44:19voleva tornare
44:21a Cremona
44:22si mette per mare
44:23sbarca a Livorno
44:24spinta
44:25dal mareforte
44:27si porta a Pisa
44:28Pisa
44:29riceve la lettera
44:30del granduco
44:31di Toscana
44:31che le invita
44:32a non sposarsi
44:33e nel frattempo
44:33risponde
44:34che i matrimoni
44:35si fanno
44:35prima in cielo
44:36e poi in terra
44:36quindi ha già sposato
44:37Lazio Romellini
44:38viene subito perdonata
44:40con un perdono lampo
44:41da Filippo II
44:42si porta a Corte
44:44e ritrae
44:45a Firenze
44:45e ritrae
44:46Eleonora
44:46dei Medici
44:48che doveva sposare
44:49il cugino
44:49Vincenzo
44:50cugino perché figlio
44:52della sorella
44:52della madre
44:53Eleonora
44:54d'Austria
44:55lei era figlia
44:55di Giovanna
44:56d'Austria
44:57ma siccome
44:58la zia
44:59non era favorevo
45:00a sto matrimonio
45:01il matrimonio
45:01non si fa
45:02l'opera rimane incompiuta
45:03e il velo
45:03non viene dipinto
45:05Sofonisba
45:05si sposta a Genova
45:06a Genova
45:08i rapporti ben noti
45:09con Luca Cambiaso
45:11con l'ambiente genovese
45:12con i castelli
45:12sono generalmente copie
45:14opere sacre
45:15ma nel 1585
45:17mi avvio la chiusura
45:18nel 1585
45:20l'infanta di Spagna
45:22Caterina Michela
45:23sposa il Duca di Savoia
45:25e Torino
45:26è un pasto da Genova
45:27sicuramente
45:28Sofonisba
45:29sarà stata invitata
45:30a quelle nozze
45:31amata come era
45:32Sofonisba
45:33l'avrà accompagnata
45:34ed era forse presente
45:35all'incontro
45:36della delegazione genovese
45:37a cui facevo poco fa
45:38riferimento
45:39ancora più
45:39che quella
45:40di delegazione genovese
45:41arrivò a Savona
45:43sulla nave
45:43capitanata
45:44l'Orazio Lomellino
45:45che è il suo
45:45secondo marito
45:47allora
45:47Sofonisba
45:48comincia
45:49a collaborare
45:50alla ritrattistica
45:51di corte
45:52dei Savoia
45:53per cui
45:53la ritrattistica
45:54di corte
45:55che oggi
45:55noi conosciamo
45:56è sì da riferire
45:57a Giovanni Caracca
45:58ma non solo
45:59è un'opera
46:00di collaborazione
46:01tra Giovanni Caracca
46:03e Sofonisba
46:03Anguistola
46:04e questo ormai
46:04è stato
46:04finalmente accolto
46:06anche dalla scuola torinese
46:07che con un bellissimo
46:08saggio
46:09di Anna Maria Bava
46:10e di Gioia Mori
46:11rimpianta Gioia Mori
46:13grandissima storica
46:14dell'arte romana
46:15accademica
46:17cioè
46:18ordinare
46:18l'Accademia di Roma
46:19recentemente scomparsa
46:21hanno definitivamente
46:22accolto
46:22la mia ricostruzione
46:23dell'attività torinese
46:25di Sofonisba
46:25Anguistola
46:26sono i ritratti
46:27di Carlo Emanuele I
46:28al Quirinale
46:29sono gli infanti
46:30gli infanti
46:31di Casa Savoia
46:33è un autoritratto
46:35di Sofonisba
46:36matura
46:37è la partita
46:38a Tricchetrac
46:39non ci soffermiamo
46:40anche qua
46:41sul significato
46:42morale
46:43del Tricchetrac
46:44dove tra i fratelli
46:46tra i principi
46:47Vittorio Amedeo
46:47a sinistra
46:48e Filippo Emanuele
46:49a destra
46:49si gioca la partita
46:50dinastica
46:51e di fatti
46:52alla fine
46:53l'imprevedibilità
46:54della vita
46:54vedrà
46:55Filippo Emanuele
46:56il maggiore
46:57Mori e di Vaiolo
46:57e Vittorio Amedeo
46:59diventare duca di Savoia
47:00e ancora
47:02il ritratto
47:03post mortem
47:04della duchessa
47:05Caterina Michela
47:06del 97
47:07e il ritratto
47:10di Caterina Michela
47:11già ritenuto
47:12di Isabella
47:12di Valois
47:13ma che
47:13dalla comparazione
47:15con un ritratto
47:16di Gianvieri
47:17che a incisione
47:18possiamo restituire
47:20come ritratto
47:20di Caterina Michela
47:21di Savoia
47:22del 1599
47:24e il ritratto
47:26da restituire
47:27di Isabella
47:29Clara
47:29e soprattutto
47:31ci avviamo a chiudere
47:33i due ritratti
47:35nuziali
47:36di Isabella
47:37di Savoia
47:38qui
47:39vediamo prima
47:41Isabella
47:41in un ritratto
47:42che è stato iniziato
47:43per la sorella maggiore
47:44Margherita
47:45di cui vediamo
47:45in alto
47:46il tupè biondo
47:53poi il ritratto
47:54dovette sembrare
47:55insufficiente
47:56all'uso
47:57e fu inserito
47:59il viso di Isabella
48:00che conosciamo anche
48:01da altre miniature
48:02fu inserito
48:03il viso di Isabella
48:04su un precedente abbozzo
48:05per Margherita
48:06e per Margherita
48:07invece fu creato
48:08il grande ritratto
48:09alla Galleria
48:10Sabao di Torino
48:11che la rappresenta
48:13in abito nuziale
48:14mentre conduce
48:15alla catena
48:17con mano leggera
48:18il leone
48:19Sabauda
48:20allegoria
48:20dell'addolcimento
48:23di Carlo Emanuele I
48:25sulla questione
48:26del Monferrato
48:27che vedeva
48:27contrapposta
48:28la famiglia Savoia
48:29ai Gonzaga
48:30da lungo tempo
48:31ma evidentemente
48:32a Carlo Emanuele
48:33è noto come
48:34testa di fuoco
48:35il ritratto
48:36sembrò troppo
48:37accondiscendente
48:38e non lo consegnò
48:40ai consuoceri
48:41rimase
48:41nelle collezioni
48:42dei Savoia
48:43dove ancora oggi
48:43si conserva
48:44la Galleria Sabauda
48:45quindi i due ritratti
48:46di Isabella
48:47e di Margherita
48:48di Savoia
48:48siamo
48:49tra il 1606
48:50e il 1608
48:52il ritratto
48:54di Eleonora
48:57De Medici
48:58che è la suocera
48:59di Margherita
49:01l'abbiamo vista
49:02giovane
49:02quando doveva
49:03sposare Vincenzo
49:04la rivediamo
49:05qua matura
49:06in abito
49:07ducale
49:08nel 1609
49:10qui
49:11i due ritratti
49:12sono a confronto
49:12il riconoscimento
49:13fisionomico
49:14mi pare
49:15palese
49:15e infine
49:18il ritratto
49:19di Donna Giovanna
49:20d'Austria
49:20che guarda
49:21la ritrattistica
49:22di Rubens
49:24del primo Rubens
49:25a Genova
49:26ai ritratti
49:28che nel 1606
49:29Rubens
49:29fa a Genova
49:30e questa è la figlia
49:31del vincitore
49:32di Lepanto
49:33benché
49:33Donna Giovanna
49:34d'Austria
49:35sposa di Francesco
49:36Branciforti
49:37Principe di Pietra Persia
49:38benché
49:38una scritta
49:39apocrifa
49:39la riferisca
49:40alla figlia Margherita
49:41Giovanna
49:46sposa
49:47il principe
49:47e giunge
49:48a Palermo
49:49nel 1603
49:50il ritratto
49:51nel 1606
49:52nel 1609
49:53nel 1623
49:55Emanuele Filiberto
49:57diventa
49:57vicerei di Sicilia
49:58chiama
49:59Vandicca
50:00a Palermo
50:01che gli fa
50:01quel ritratto
50:02che avete visto
50:03poco fa
50:03lui
50:04ma ce l'ha già detto
50:06splendidamente
50:07l'onorevole Mollicone
50:08è inutile di ripetermi
50:10incontra
50:11Sofonisba
50:12ne traccia
50:13nel suo
50:13tacquino italiano
50:14ciò che abbiamo
50:15già sentito
50:16ne fa più di un ritratto
50:17e infine
50:18nel settembre
50:20del 1625
50:21dipinge
50:23questo quadro
50:24non da tutti accolto
50:25ma per la gran parte
50:26dei studiosi
50:27rappresentanti
50:28di Sofonisba
50:28Anguissola
50:29sul letto di morte
50:30quindi siamo
50:30al settembre del 25
50:32Sofonisba
50:33sappiamo che viene
50:33seppellita
50:34a San Giorgio
50:35e Genovesi
50:36il 16 novembre
50:381625
50:40questa è la sua tomba
50:41con la lapide
50:41posta all'Orazio
50:42nel 1632
50:44da cui richiamiamo
50:45il centenario
50:46della nascita
50:46e finalmente
50:48Sofonisba
50:49entra nell'Empirio
50:51degli artisti
50:51con il suo ritratto
50:52all'Accademia
50:53in San Luco
50:53fatto da Bernardo Castello
50:55che riprende
50:56un autoritratto
50:57nel 1564
50:58e con questo
51:00io vi ringrazio
51:00per l'attenzione
51:01solo una conclusione
51:04quindi avete visto
51:06come il catalogo
51:07critico di Sofonisba
51:08ripercorre
51:09le sue tappe
51:10biografiche
51:11gli incontri
51:12importanti
51:14le conoscenze
51:14importanti
51:15che lei aveva
51:16con la famiglia
51:17reale
51:18degli Austria
51:19e con le famiglie
51:20collaterali
51:21imparentate
51:22alla famiglia
51:22reale
51:22degli Austria
51:23si chiamassero Medici
51:24si chiamassero Gonzaga
51:25si chiamassero Savoia
51:26ritratti che spuntano
51:28dal nulla
51:28che rappresentano
51:29personalità
51:30di dubbia
51:31diciamo
51:33identità
51:35e soprattutto
51:36di modesta qualità
51:38non potranno mai
51:39essere riconosciuti
51:40come Sofonisba
51:41in Guissola
51:42grazie
51:42grazie
52:12allora
52:13Sofonisba
52:19fu una donna
52:20al carattere
52:20molto amabile
52:21Sofonisba
52:22fu amata
52:24da chiunque
52:24la conobbe
52:25perché era
52:26una donna dolce
52:27era una donna
52:28pronta
52:30ad aiutare
52:31era una donna
52:33allora
52:34lei fu
52:34una grande
52:35protettrice
52:36e promotrice
52:38di artisti
52:39Sofonisba
52:40fu a Genova
52:41creò le condizioni
52:43perché Luca Gambiaso
52:44andasse a lavorare
52:45al Prado
52:46incontrò
52:48il greco
52:50nel 76
52:51nel 77
52:52già lui
52:52lavorava
52:53a Madrid
52:54cioè Sofonisba
52:55aiutava
52:56promuoveva
52:57era una donna
52:58forte
52:59ma non era una donna
53:00ambiziosa
53:02Sofonisba
53:03tutta la vita
53:03lottò
53:04con problemi
53:06economici
53:07Sofonisba
53:07dovette lottare
53:08fino anche
53:09per mantenere
53:09il possesso
53:10di una proprietà
53:11che il marito
53:11le aveva lasciato
53:12un'eredità
53:13una donna
53:13che ha combattuto
53:14molto
53:15però non ha mai
53:16smesso d'amare
53:17per questo fu molto amata
53:18qualche altra domanda?
53:22prego
53:23prego
53:23qualche altro minuto
53:24e poi lasciamo subito
53:25perché abbiamo
53:27siamo nei tempi?
53:30sì
53:30ah bene
53:31qualche altra domanda?
53:34allora
53:35avete visto che
53:36la mia ricostruzione
53:38esclude
53:40esclude
53:40molte di quelle cose
53:41che spesso passano
53:42sul mercato
53:43oppure che vedete
53:44in alcuni libri
53:45soltanto perché hanno
53:46cioè
53:46non basta che ci sia
53:48un arricchietto
53:49un cagnolino
53:49un bambino
53:50perché sia un'opera
53:51di Sofonisba
53:52non basta
53:53una serie di luoghi comuni
53:55che vanno
53:55assolutamente
53:56esfatati
53:57Sofonisba
53:58e questo lo devo
53:59alla mia maestra
54:00Maria Cusce
54:00un giorno
54:01il ministro Alfio
54:02ricorda di sempre
54:03che lei fu la pittrice
54:04privata
54:06dei sovrani
54:06non avrebbe più potuto
54:08dipingere nessuno
54:09che non fosse
54:10del sangue reale
54:11e infatti
54:12noi abbiamo incontrato
54:13il ritratto
54:13della figlia
54:14del vincitore di Lepanto
54:15fratellastro naturale
54:17di Filippo II
54:18e figlio di Carlo V
54:19abbiamo incontrato
54:20il ritratto
54:20di Savoia
54:21la mamma
54:22era l'infanta di Spagna
54:23abbiamo incontrato
54:25il ritratto
54:25di Eleonore Medici
54:26la mamma
54:27era un'Austria
54:28cioè quindi
54:28sono tutti
54:30certo
54:30ha ritratto
54:31la cognata
54:32ma la cognata
54:33apparteneva alla cerchia familiare
54:35e soprattutto
54:36era una principessa
54:37importantissima
54:38perché era
54:39una de luna
54:40Ivega
54:40era figlia di un vicere
54:42quindi era comunque
54:43qualcuna legata
54:44alla più alta
54:45aristocrazia spagnola
54:47quindi
54:47bisogna
54:49comprendere
54:51che Sofonisba
54:52non fu
54:53un artista
54:53poi ho sentito
54:54delle cose assurde
54:56si è arrivata a dire
54:56che Sofonisba
54:57avesse ricevuto
54:58committenze
54:58Sofonisba
54:59non ha mai ricevuto
55:00committenze
55:01poteva essere
55:02invitata
55:03a realizzare
55:03un dipinto
55:04poteva essere
55:05chiaramente
55:06poteva farlo
55:06il re
55:06poteva farlo
55:07la donna
55:07Giovanna
55:08d'Austria
55:08ma Sofonisba
55:09non dipingeva
55:10per vescovi
55:11per papi
55:12non faceva
55:13per committenza
55:14mandò un ritratto
55:15di donna Giovanna
55:16su richiesta
55:16del papa
55:17ma sempre come dono
55:18mai come committenza
55:19quindi
55:19la parola
55:20committenza
55:21non concilia
55:22con il nome
55:23di Sofonisba
55:24in Guitola
55:24grazie
55:28grazie molto
55:29della vostra attenzione
55:29e della vostra pazienza
55:30grazie
55:33grazie
55:36grazie
55:38sicilia
55:38ricorderemo
55:39a bravo
55:40grazie
55:42grazie
55:43grazie
55:45grazie
55:47grazie
55:49grazie
55:50grazie
55:51grazie
56:17grazie
56:47grazie
56:49grazie
56:50grazie
56:54grazie
56:55grazie
56:56grazie
56:57grazie
56:58grazie
56:59grazie
57:00grazie
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57:11grazie
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57:14grazie
57:15grazie
57:16Grazie.
57:46Grazie.
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