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  • 30/05/2025
Trascrizione
00:00I dazi oggi in vigore potrebbero ridurre il commercio internazionale del 5%, dando avvio
00:06a una riconfigurazione delle filiere produttive globali. Ne deriverebbe un sistema di scambi
00:11meno integrato e meno efficiente. Gli effetti rischiano di travalicare la sfera
00:16commerciale, alterando la struttura del sistema monetario internazionale, oggi incentrato
00:21sul dollaro, e limitando i movimenti dei capitali. Potrebbero spingersi oltre, frenando
00:27la circolazione di persone, idee e conoscenze. L'indebolimento della cooperazione globale,
00:33anche in campo scientifico e tecnologico, finirebbe per ridurre gli incentivi all'innovazione
00:38e ostacolare il progresso. A lungo andare verrebbero compromessi i presupposti stessi della prosperità
00:45condivisa. Ma il rischio più profondo è un altro, che il commercio, da motore di integrazione
00:52e dialogo si trasformino in una fonte di divisione, alimentando l'instabilità politica
00:58e mettendo a repentaglio la pace. È sorprendente che lo scambio di beni continui a rappresentare
01:06il principale terreno di confronto nelle attuali dispute commerciali, nonostante il ruolo crescente
01:12dei servizi nell'economia mondiale.

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