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  • 29/05/2025
ROMA (ITALPRESS) - “La situazione dal punto di vista degli investimenti dell'industria in Italia è molto preoccupante. C'è sicuramente un tema di competitività dell'industria europea ma c'è anche un grosso tema di incertezza. Dai nostri dati sulla filiera vediamo che la metà delle imprese della componentistica italiana, che fanno il grosso del settore automotive, non investe in ricerca e sviluppo, né in nuovi prodotti né in nuovi processi per i prossimi tre anni”. Queste le parole di Francesco Naso (Segretario Generale MOTUS-E), intervenuto questa mattina a Radar, il format di Formiche TV in onda su Urania TV.
“In Italia, in passato, abbiamo lasciato indietro un po' l'industria; basti pensare che quando abbiamo preparato il PNRR non c'era neanche una volta la parola “automotive”. Occorre sbrigarsi e fare molto di più sul piano industriale a livello europeo per colmare il gap in termini di competitività e riuscire a spingere su elettrificazione, batterie, software e intelligenza artificiale e guida autonoma”.
mgg/gtr
(Fonte video: Utopia Studios)

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Trascrizione
00:00Siamo completamente d'accordo che c'è un tema di competitività dell'industria europea,
00:07c'è anche però un grosso tema di incertezza. Noi dai nostri dati sulla filiera vediamo che
00:12la metà delle imprese della componentistica italiana che fanno il grosso del settore automotive,
00:16perché purtroppo di auto ne facciamo sempre meno, la metà non investe in ricerca e sviluppo né di
00:23nuovi prodotti né di nuovi processi per i prossimi tre anni. C'è un'incertezza molto forte e in
00:29volume gli investimenti sui software, che è la grande rivoluzione insieme all'elettrificazione
00:34e la digitalizzazione delle automobili e dei veicoli, sono meno del 4%, quindi è molto preoccupante
00:40la situazione dal punto di vista degli investimenti dell'industria. Per questo oltre a guardare
00:48alla revisione dei regolamenti europei, che sicuramente sono stati anche mal gestiti, diciamoci la profonda
00:54verità, il 2035, uno non deve essere un dogma, si può pensare di spostare a seconda
01:00delle situazioni, ma due, soprattutto abbiamo fatto l'e-target senza il piano industriale,
01:06quando i due macro blocchi, la Cina e gli Stati Uniti hanno messo sul piatto 250 miliardi di euro
01:14e 380 miliardi di euro rispettivamente. Noi in Italia però abbiamo, secondo me,
01:20lasciato indietro un po' l'industria, nel passato in particolare, quando abbiamo preparato il PNRR,
01:26nella nostra proposta è, signori non c'è scritto automotive neanche una volta dentro al piano,
01:31e questo non è l'attuale governo, questi erano i governi precedenti, quindi è un po' assurdo
01:36che non ci siamo poi ritrovati ad avere degli strumenti adeguati. Lasciatemi dire una cosa
01:42importante però sulla Cina, io vi faccio presente che di 10 auto vendute in Europa,
01:48la Cina vende 9 auto endotermiche, nelle top 10, 9 auto sono endotermiche e costano veramente
01:55molto poco rispetto alle auto prodotte in Europa, quindi là il tema non è elettrico o non elettrico,
02:00la è il tema della competitività industriale, loro hanno un vantaggio di produzione di quasi
02:07il 30%, praticamente su qualunque prodotto, quindi io mi vorrei più che il tema della
02:12regolamentazione, arriviamo un dunque, dateci una certezza, è il 2035, è l'80% non è il 100%,
02:19ma non importa, qua ci dobbiamo invece sbrigare molto di più sul fare un piano industriale a livello
02:24europeo e riuscire a spingere su elettrificazione, batterie, software, intelligenza artificiale e guida
02:30autonoma.

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