https://www.pupia.tv - Roma - Presentazione documentario Ucraina - Conferenza stampa di Emiliano Fossi (28.05.25)
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00:00Chiavi in mano. Grazie a tutti, grazie per la presenza, è importante per noi essere qui perché nella casa delle istituzioni era giusto raccontare questa esperienza che abbiamo fatto di racconto di 13 storie di persone che hanno vissuto la guerra non direttamente dal fronte ma attraverso le ricadute che ci sono come tutte le guerre anche a distanza.
00:26E quindi è anche motivo di orgoglio presentarlo in una sede istituzionale, l'abbiamo fatto in Regione Toscana che è un po' la nostra casa, ci teniamo a farlo a Roma e poi magari lavoreremo anche per farlo in altre sedi. Io non mi dilungo perché sono l'autista di questa spedizione, quindi passavo quasi per caso, lascio la parola intanto all'onorevole Marco Simiani e poi ai nostri registi.
00:52Allora, grazie, ringrazio chi ha organizzato questo incontro. Logicamente siamo alla Camera dei Deputati e quando riusciamo a fare anche nei ritagli tra una commissione e l'Assemblea,
01:11ci fermiamo anche a riflettere e soprattutto è importante nelle varie sale di questo importante palazzo, facciamo degli incontri che ci aiutano non solo a riflettere e soprattutto su capire alcuni aspetti di attualità,
01:34ma anche di temi importanti come quello che oggi andiamo a vedere. Lo dico perché nel lagone politico, nella critica politica che avviene normalmente in aula e nelle commissioni,
01:50noi spesse volte ci mettiamo, comunque alla fine ci sono anche dei momenti in cui ci mettiamo anche a riflettere, devo dire anche in maniera trasversale a volte, non con tutti ma insomma con molti,
02:04in cui poi andiamo anche a ragionare, a riflettere dei momenti importanti della vita di tutti i giorni, ma anche dei conflitti che oggi sono intorno a noi.
02:16E la storia che voi proponete dal materiale che comunque è stato inviato da Monica, posso dire che ci aiuta e ci può aiutare a far capire un mondo sicuramente per noi lontano,
02:32anche se magari è vicino, di situazioni familiari e non solo, amicali, sentimentali, in cui la guerra si inserisce con prepotenza e con forza,
02:48dando motivazioni, situazioni e disagi che noi neanche ci immaginiamo.
02:54Sicché immaginare e farci capire, e credo che quello che vedremo stamani, ci potrà aiutare ancora di più non solo a capire quel disagio,
03:10ma soprattutto ci può dare anche a noi, soprattutto che stiamo all'interno delle istituzioni,
03:18tutti quegli strumenti che ci possono essere utili a decidere, non solo le sorti di un Paese, ma soprattutto l'azione politica che avviene normalmente nei singoli partiti,
03:31ma anche nel governo, nel Paese e nell'opposizione.
03:35Oggi noi eravamo, è stata un'informativa del Ministro Tajani sulla Palestina, su Gaza, è stato un momento molto particolare,
03:47dove logicamente al di là delle varie parti emerge chiaramente la tragedia in tutte le sue forme.
03:53Quello che sta succedendo in Ucrania ha una forma diversa, sicuramente è una situazione che noi percepiamo diversamente
04:00da quel disastro che oggi è in Palestina, ma questo non ci deve assolutamente distogliere da quello che, diciamo, della tragedia,
04:10comunque che oggi anche in Ucrania si sta alesando, nelle sue forme anche diverse, anzi, secondo me è una cosa che capiremo anche nel tempo,
04:24cioè storicamente riusciremo a capire che in una situazione di normalità della vita di tutti i giorni,
04:29che vedano arrivare magari qualche drone e che può cambiare le sorti della sua vita e che quella vita o la vita degli altri può cessare
04:38in un momento così, che magari solamente perché chi ha guidato quel drone ha spostato un po' la leva da destra o da sinistra.
04:47Sicché ecco, credo che a volte noi discutiamo di banalità, ci arrovegliamo anche il cervello di discussioni
04:55che possono sembrare assolutamente, come dire, con una oggettività nel fatto che forse ognuno di noi dovrebbe capire
05:11e affermare il fatto che, al di là che la guerra è uno strumento che noi dobbiamo assolutamente evitare,
05:20che la diplomazia deve essere assolutamente uno strumento utile per poter fermare la guerra,
05:28ma c'è un aspetto che secondo me è ancora più importante, che è quello che da parte nostra,
05:36di essere vicini al popolo ucraino, essere vicini al governo ucraino, perché oggi si sta combattendo
05:43non solamente una guerra di territorio, ma soprattutto una guerra di libertà.
05:51Direi a questo punto di far vedere questo estratto, poi dopo chiudiamo.
06:06direi a questo punto di far vedere questa guerra di territorio, ma soprattutto una guerra di territorio,
06:35la guerra di popolo, perché la guerra di territorio, è stata iniziata alla guerra di territorio.
07:05Voi sapete che in quel giorno, quando si è iniziata la guerra,
07:09io pensavo, che cosa sia la guerra?
07:22Qui li liali questi persone,
07:23noi i nostri dimenticoli con le dure,
07:25perché i sovrappoli i sovrappoli,
07:28i sovrappoli, i sovrappoli.
07:35Якщо io йшов на front,
07:39і колись думав,
07:41я молодих хлопчиків вбивати не буду,
07:43тому що, ну, в мене дитина підростає,
07:45туди-сюди,
07:46я думаю, ні-ні-ні,
07:47я лише буду старих там,
07:49туди-сюди, поганих,
07:50але коли реально бій,
07:52вони на тебе там біжуть, заходять,
07:54ти не розбираєшся,
07:55скільки кому років і так далі,
07:58ти просто їх нищиш,
08:00тому що воно прибіжить і знищить тебе.
08:05А зараз нам розкажіть,
08:08зараз нам розкажіть,
08:12що ви думаєте про руських персональ,
08:15як ви їх бачите в цьому нашому сутті.
08:20Я їх не хочу.
08:21Мені кажуть,
08:23зараз їм крикав на весь світ.
08:26Я не хочу, щоб вони сюди приходили.
08:28Не хочу.
08:29І ніхто не хоче.
08:31Так як вони казали, що ми йдемо вас звільняти.
08:35Від кого ти мене прийшов звільняти?
08:37Я жила мирно,
08:39жила в добрі,
08:41у хаті я в своїй жила,
08:43у мене все було.
08:44Отак.
08:45А ви прийшли, що вони мені зробили?
08:48Що вони мені дали?
08:49Розбили те, що всю жість наживали.
08:51Усталість є, чесно скажу, устали.
08:58Не лише я, а хлопці трошки замучились.
09:02Але нічо.
09:04Відвоюємо, будемо стояти і будемо сильні.
09:08Якщо, ну гаразд, буде перемога, ми все надіємося, на це сподіваємося, ну хто буде святкувати, хто буде оплакувати рідних.
09:21Справа в тому, що якби такої перемоги не буде, бо тому що дуже страшні втрати, зруйновано пів країни.
09:28Ну тобто якби перемоги не буде ні в якому разі. Буде тільки сум і біль.
09:36Говорити о якому-то будущем до повної победи України, то есть, ну говорити о будущем.
09:42Я навіть не хочу говорити, тому що я сидя в підвалі кожен день говорила, що це три дні, а це ще тиждень, це день.
09:49Тобто тишила себе ілюзіями.
09:51І от зараз не хочеться це робити.
09:53Тобто спочатку Україна повинна одержати победу, а далі буде ввідно.
10:03Такої життя як була вона не буде.
10:07Нам кажуть, ви перестраюйтесь там, привикайте, ну якось живіть, щось робіть.
10:14Ми стараємось, але ми не можемо.
10:19Якось так.
10:23Як крила вроді обрізали.
10:25Я мамі говорив, мам, так звісно, як крила обрізали.
10:28Так от уходим, щось робим, щось...
10:33Щось не робим.
10:35Ну я думаю, все гаразд, може буде.
10:38Якось так.
10:42Якось так.
10:45Псево.
10:46Псево.
10:48Уходя.
10:49С discussed זהу.
10:52Grazie a tutti.
11:22È sempre molto bello avere il supporto di chi è sul territorio, quindi, Simona, grazie.
11:33Sì, davvero un saluto perché sono anch'io curiosa di ascoltare le parole di chi poi ha veramente realizzato questo video, questo lungometraggio.
11:46Io devo dire che voglio aprire con le stesse parole con cui ha aperto la clip che avete mostrato,
11:56e cioè come sia possibile che nel XXI secolo ci sia uno Stato sovrano che viene invaso in maniera unilaterale da un altro Stato,
12:07quando dopo la Seconda Guerra Mondiale ci siamo tutti impegnati per mettere in campo il diritto internazionale,
12:15per mettere in campo le organizzazioni sovranazionali che avrebbero dovuto proprio evitare situazioni come questa.
12:22Purtroppo ci siamo finiti dentro, ci siamo finiti dentro in una realtà, l'Ucraina, che è, tutti dicono, alle porte dell'Europa.
12:31A me piace invece dire che è nel cuore dell'Europa.
12:34È uno Stato che sta combattendo questa battaglia anche perché è uno Stato che vuole essere europeo a tutti gli effetti
12:43e che rifiuta questa dominazione russa che invece si sta manifestando nelle forme più aggressive ed estreme.
12:51E voglio chiudere con un'altra, proprio come chiude questo video,
12:55è che purtroppo noi oggi ancora non vediamo la fine di questo terrore.
13:02Abbiamo visto che Putin ha bleffato molto bene, perché bisogna cominciare a usare le parole giuste,
13:12e questa era una guerra che Trump ci aveva promesso che una volta arrivato alla Presidenza avrebbe chiuso in 24 ore
13:20e purtroppo è da 4-5 mesi invece che ancora, nonostante si siano aperti poi dei negoziati,
13:30nonostante si siano intavolati dei negoziati, ancora facciamo molta ma molta fatica a vedere la fine.
13:40E quindi grazie di questa testimonianza perché io credo che ci sia un po' di Ucraina in ognuno di noi
13:46e soprattutto grazie perché queste sono testimonianze che ci aiutano a riflettere di fronte all'orrore di una guerra come questa
13:54che è davvero una guerra senza nessun tipo di spiegazione, come del resto un po' tutte le guerre, ma questa in particolare.
13:59Grazie, grazie a voi del lavoro.
14:01Allora, ciao, salve a tutti, io parlerò molto brevemente di quello che è il documentario
14:13in quanto regista, diciamo, più dell'aspetto narrativo e di realizzazione di quello che è stato il documentario.
14:21Nei 33-34 minuti del documentario totale, quello di cui andiamo a parlare sono storie di persone comuni
14:33perché tutti coloro che vediamo all'interno del documentario, nonostante magari abbiano una divisa militare,
14:40sono tutte persone che prima erano imprenditori o commessi o che facevano tutt'altro nella propria vita
14:47e la cui vita è stata stravolta completamente da un giorno ad un altro.
14:55Quindi, diciamo, l'impronta proprio narrativa del documentario si concentra su raccontare le persone,
15:0413 persone che vorrebbero un po' rappresentare tutto il popolo ucraino nel loro essere eterogene
15:12in quanto a professione, provenienza, età e tutto il resto.
15:16e mostra un po' le loro storie, ma soprattutto come la loro vita è cambiata completamente da un giorno all'altro
15:28senza che da parte loro ci fosse alcuna volontà o alcun coinvolgimento a livello politico o di altro tipo.
15:39e quindi fondamentalmente abbiamo voluto raccontare la loro storia perché pensiamo che partendo dal piccolo
15:51può sembrare scontato da dire, però a volte parlare del piccolo, cioè della vita di singole persone
15:59che non sono nessuno ma sono tutti può raccontare molto meglio una cosa in modo più vero rispetto magari a parlare invece del macro sistema
16:10di ciò che succede a livello macroscopico
16:13e questo è poi anche un po' quello che ci appartiene di più come linguaggio.
16:23Il documentario è accompagnato da musica di Giovanni Magaglio, è un sound artist, è un compositore eccezionale
16:31e spero che avrete l'occasione di vederlo intero. Lascio la parola a Alessio.
16:41Allora grazie, benvenisco ai ringraziamenti velocissimi di Davide che non è soltanto l'autista in realtà
16:49è anche il produttore del documentario, se no poi come dire si svilisce sempre troppo
16:54e poi grazie a lui anche se giriamo tanto, insomma il più possibile diciamo per l'Italia a raccontare questo documentario
16:59grazie mille a Marco e Simona perché non è mai scontato anche e soprattutto su un conflitto
17:06diciamo che sta in pasto un po' come tutte le cose anche alla politica internazionale
17:11lo diceva molto bene Simona prima, non è semplice in qualche modo anche volerci mettere la faccia
17:16e per questo sono grato del fatto che siano qui.
17:19Noi fuori dalla politica abbiamo tentato di raccontare, come diceva Elena, alcune storie
17:24che appunto stanno fuori da quelle dimensioni macroscopiche, politiche, di geopolitica internazionale
17:30sono storie veramente molto semplici, molto banali per certi versi
17:34ma appunto sono storie di tutti i giorni, tra l'altro noi le abbiamo raccontate in una parte
17:40molto lontana dal fronte, l'Uraina è un paese enorme, noi siamo stati nella zona ovest
17:45al confine ovest, al confine con la Polonia, al confine con la Romania
17:48sono zone che sono lontane migliaia di chilometri dal fronte
17:52ma che paradossalmente sono quelle che in termini di vite umane per le persone che sono partite
17:57e andate a combattere e in termini di rifugiati per quelli che si sono allontanati dal fronte
18:02per essere accolti in strutture d'accoglienza, è una delle zone che ha dato di più a questa guerra
18:07e per cui ci siamo trovati, va detto, oggettivamente a raccontare anche il paradosso
18:13come quando siamo stati assiliati in, che è un minuscolo paese al confine con la Romania
18:18è un paese agricolo dove si vive veramente in 500 persone soltanto di agricoltura
18:23e poco più a parlare con una mamma che aveva perso un figlio di 21 anni
18:27in una guerra per lei era lontanissima, con russi che erano persone di una nazionalità
18:31che si conosceva perché fino a un po' di tempo fa gli scambi erano molto frequenti e semplici
18:37ma che di fatto non aveva niente a che fare con quel paese, con quel conflitto
18:42che pure va avanti dal 2014 ma in maniera molto molto diversa da come sta succedendo adesso
18:48in questo paradosso noi abbiamo riscontrato e lo abbiamo raccontato anche attraverso le immagini
18:53che insomma in parte le avete viste, sono immagini spesso di assenza, di vuoto
18:58perché così erano i centri d'accoglienza, c'era questo silenzio molto forte, molto pregnante
19:04un po' in tutti i luoghi dove siamo stati ed è la stessa assenza, sospensione
19:09che abbiamo visto anche nel titolo e che abbiamo ritrovato nelle vite di queste persone
19:12tantissime persone che come diceva Elena hanno interrotto quello che stavano facendo
19:16chi studiava all'università, chi lavorava da imprenditore, chi magari faceva il meccanico
19:23chi lavorava in una siderurgia, hanno interrotto le loro vite e sono rimaste come sospese
19:29sono di fatto ormai tre anni, più di tre anni che le loro vite sono sospese
19:33ferme in una stasi, in un comune congelate tra quello che era un paese comunque in evoluzione
19:40che stava cambiando e che stava molto guardando verso l'Occidente, verso un'emancipazione pur complicata
19:45pur con un sacco di implicazioni complesse ma che stava guardando verso l'Occidente
19:50che da un certo punto si è dovuto fermare e fare i conti con un'invasione
19:54perché di questo si parla. Noi in questa breve antologia abbiamo raccontato
19:58veramente un minimo spaccato che se in qualche modo può contribuire a almeno
20:03alimentare il dibattito e a tenerlo alto su una guerra veramente nel cuore
20:07dell'Europa, come diceva Simona, ne siamo contenti, il nostro risultato sarebbe quello.
20:11Grazie a tutti.
20:12Mi sa che ritocca a me un'altra volta.
20:21No, nel senso io vorrei ringraziare Alessio in prima battuta, poi Alessio in particolare
20:28perché si è portato dietro Elena e Stefano, l'altro fratello, perché il bello di questo documentario
20:34è che sono una regia fatta da tre fratelli con tre chiavi di lettura diverse ma complementari.
20:39Voglio ringraziare Alessio in prima battuta perché quando due anni fa gli ho detto alla
20:44sesta missione, settima missione che la Croce Viola faceva in Ucraina per portare aiuti
20:49umanitarie, gli ho detto vieni con noi e aiutaci a raccontare questa storia, mi aspettavo che
20:54mi dicesse che tu sei tutto grullo, come si dice in Toscana, invece non mi ha detto che tu sei
20:58tutto grullo, mi ha detto vengo. Poi è uscito il primo racconto che abbiamo presentato anche
21:05di qualche tempo fa. Poi siccome evidentemente io sono fortunato e che sono circondato da
21:11grulli che ci credono, poi quando si è trattato di fare un lavoro ulteriore, di raccontare non
21:17la missione umanitaria, non il viaggio, ma delle storie, ci hanno messo la testa ma soprattutto
21:25ci hanno messo il cuore. Ora questo documentario sta girando, c'è stata a febbraio, abbiamo fatto
21:31la prima al Teatro della Compagnia a Firenze, ha già fatto alcune tappe, ne farà altre,
21:36l'obiettivo è, come diceva Alessio, portarlo a giro perché serve per ragionare, serve per
21:43discutere, anche, è già successo in alcuni casi, anche discussioni franche con qualcuno
21:50del pubblico che magari interviene perché non è d'accordo su alcune cose, non ce ne frega
21:55nulla, nel senso che siamo democratici, ci piace la discussione ma soprattutto crediamo
22:02che sia importante portare avanti una discussione perché è una guerra che negli ultimi settimane
22:09è tornata un po' d'attualità perché appunto con tutti i vari tentativi di intavolare delle
22:15trattative ma che per mesi è rimasta sullo sfondo, è rimasta sullo sfondo perché probabilmente
22:23meno cruenta di quello che sta succedendo a Gaza, quindi con un numero di vittime minore,
22:27con anche un sistema molto diverso, ma che comunque ha sconvolto un paese che si stava
22:35affacciando all'Europa, cioè che guardava a Occidente, guardava a un mondo di cui vuole
22:43far parte in tutti i modi e questo attacco improvviso che l'ha riportato, l'ha ritirato
22:49verso l'Oriente, a noi ci ha colpito molto e quindi dal punto di vista umanitario con
22:55il mondo delle pubbliche assistenze abbiamo portato veramente decine di tonnellate direttamente
23:01sul posto ma poi l'obiettivo, il passaggio successivo era raccontare, tenere alta l'attenzione
23:07e quindi davvero voglio ringraziare i registi. Grazie ancora.
23:11Grazie a tutti.