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  • 28/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma - SANITÀ. TUMORI, AGENAS: NEL 2024 IN CRESCITA ADESIONE A SCREENING ONCOLOGICI
Roma, 27 mag. - In crescita l'adesione agli screening oncologici nel 2024, che restano però ancora sotto i livelli ottimali. Progressi nella governance e nella presa in carico dei pazienti, ma persistono le disuguaglianze territoriali. È quanto emerge, in estrema sintesi, dalla sesta indagine nazionale di AGENAS sullo stato di attuazione delle Reti Oncologiche Regionali, condotta nel 2024 analizzando i dati del monitoraggio dell'anno 2023. Il Rapporto, eseguito sulla base del questionario auto dichiarato dalle Regioni e Province autonome, nonché da una serie di indicatori riguardanti le sette patologie oncologiche più diffuse (mammella, colon, retto, polmone, prostata, ovaio e utero), è stato presentato questa mattina a Roma presso la Sala Auditorium dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Il lavoro è stato realizzato grazie alla collaborazione con i coordinatori delle Reti oncologiche regionali, nell'ambito delle attività promosse e sostenute dal ministero della Salute, con l'obiettivo di "garantire un approccio condiviso e integrato alla gestione dell'oncologia a livello nazionale". AGENAS ha presentato dunque i dati aggiornati al 2024 sui programmi di screening per tumore della mammella, colon-retto e cervice uterina. Sebbene l'estensione degli inviti abbia raggiunto il 95% per la mammella, il 96% per il colon-retto e addirittura il 101% per la cervice, i tassi di adesione restano ancora al di sotto dei livelli ottimali: rispettivamente 49%, 32% e 41% a livello nazionale, con differenze significative tra nord, centro e sud. L'Indice Sintetico Complessivo di Valutazione (ISCO), che integra aspetti qualitativi (organizzazione, governance, PDTA) e quantitativi (presa in carico, tempi di attesa e prossimità delle cure), conferma che le Regioni con una rete consolidata e strutturata - tra cui Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte/Valle d'Aosta, Veneto e Lazio - raggiungono le migliori performance. In miglioramento anche Campania, Umbria, Abruzzo, Puglia e Friuli-Venezia Giulia. Persistono criticità invece in Calabria, Molise, Marche, Basilicata e Sardegna, dove l'implementazione delle Reti Oncologiche risulta ancora frammentaria. Resta, infine, ancora aperta la sfida della mobilità oncologica. Il Rapporto evidenzia infatti come in alcune Regioni la mobilità sanitaria oncologica, soprattutto passiva, sia ancora elevata: molti pazienti si spostano fuori regione per ricevere cure, segnale di un'offerta locale percepita come inadeguata o disomogenea. L'Indice di Soddisfazione della Domanda Interna (ISDI) mostra come alcune Regioni fatichino a trattenere i propri pazienti oncologici, con implicazioni sia assistenziali sia economiche. (27.05.25)

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Trascrizione
00:00La sesta indagine per il monitoraggio e l'implementazione delle reti oncologiche regionali ha posto l'accento sull'importanza da una parte della governance e degli assetti di rete,
00:10i processi organizzativi da presa in carico dei pazienti e dall'altra gli esiti.
00:15Si è visto che storicamente le regioni che hanno una gestione di governance, un allocamento delle risorse, dei percorsi e dei processi più standardizzata hanno degli esiti migliori.
00:27Tra le prime a mostrare questo assetto sono la Toscana, l'Emilia Romagna, il Veneto e la Liguria,
00:37mentre è chiaramente ancora da implementare i processi, alcune invece hanno degli ottimi esiti ma lavorano ancora non in un concetto di rete.
00:46Per quanto riguarda gli screening oncologici abbiamo presentato il 2023 con dati già noti che va in recupero rispetto al pre-Covid
00:55e il 2024 con i dati preliminari mancanti ancora della regione Sardegna e della regione Calabria che devono arrivare,
01:08mostra un trend di miglioramento sicuramente su quello che è appunto la visione, da recuperare ancora un po' il colo retto
01:16che si attesta mediamente intorno al risotto del 25% sull'esecuzione del primo livello che è poi lo standard indicato dal nuovo sistema di garanzia.

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