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  • 21/05/2025
https://www.pupia.tv - Patuanelli - Intervento in Senato

Presidente, io mi chiedo perché.
Perché dobbiamo accettare che venga posta la questione di fiducia su un decreto che non scade domani, su cui sono stati presentati 130 emendamenti che, in 40 minuti, si potevano votare in Aula, consentendo anche un po’ di discussione nel merito del provvedimento? Un provvedimento molto importante, che riguarda il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in particolare il tema della scuola, sul quale non è stato fatto alcun tipo di ostruzionismo in Commissione. I lavori si sono svolti in maniera assolutamente regolare, con il mandato al relatore votato in pochi minuti.
E quindi ci chiediamo: perché?
Perché, su una riforma costituzionale importantissima per il Paese — al di là del merito politico che giustamente deve essere discusso in Commissione e in Aula — dobbiamo accettare forzature come l’inserimento in calendario a maggioranza, a data certa, con tempi compressi in Commissione, con la minaccia dell’uso del “canguro”, con ritmi di lavoro concentrati dal martedì al giovedì mattina, che però portano comunque a fare sedute notturne? Su un provvedimento, tanto per chiarire, su cui la mia forza politica ha presentato 166 emendamenti nel merito del testo, non per fare ostruzionismo, ma per discutere di una riforma che tocca il cuore della giustizia, uno dei poteri costituzionalmente garantiti.
Mi chiedo: perché?
Mi chiedo perché, in quest’Aula, siamo costretti ad affrontare i temi più disparati, ma non possiamo parlare di ciò che oggi rappresenta la più grande preoccupazione del Paese: i salari.
Perché non possiamo discutere seriamente di un tema centrale come quello di garantire che la crescita dei salari sia superiore a quella dell’inflazione, affinché le persone possano avere un reddito disponibile sempre più alto, e non sempre più basso, come purtroppo sta accadendo con questo Governo?
Mi chiedo: perché?
Perché, nonostante la Corte Costituzionale abbia chiesto al legislatore di affrontare finalmente il tema del fine vita e della morte medicalmente assistita, continuiamo a rimandare l’esame di un disegno di legge, firmato da tutte le forze di opposizione, che sarebbe dovuto arrivare in Aula dopo tre mesi? E ancora oggi l’unica promessa è un possibile inserimento a calendario, forse, a luglio.
Mi chiedo: perché?
Perché dobbiamo rassegnarci a un Paese in declino industriale, con 26 mesi consecutivi di calo della produzione industriale, e un ministro del Made in Italy che fa tante cose, tranne occuparsi del piano industriale del Paese? Un ministro che ha sprecato l’opportunità di investire 6,3 miliardi di euro per il piano Transizione 5.0, che non esiste e non viene attuato, invece di rifinanziare strumenti già funzionanti, preferendo intestarsi una bandierina politica inutile, portando così il Paese nel declino economico.
Ci chiediamo: perché?
Perché avete modificato le accise, aumentando quelle sul diesel e diminuendo quelle sulla benzina, senza considerare

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Trascrizione
00:00Grazie Presidente, Governo, colleghe e colleghi.
00:08Perché? Presidente, io mi chiedo perché.
00:11Perché dobbiamo accettare che venga posta la questione di fiducia su un decreto che non scade domani,
00:19verso il quale sono stati presentati 130 emendamenti che in 40 minuti si potevano votare in aula,
00:27facendo un po' di discussione nel merito del provvedimento su un tema molto importante come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza,
00:33in particolare legato al tema della scuola, su cui non è stato fatto nessun tipo di ostruzionismo in commissione,
00:40in cui i lavori sono andati in modo assolutamente normale, con il mandato relatore votato in pochissimi minuti.
00:48E quindi ci chiediamo perché? Ci chiediamo perché su una riforma costituzionale importantissima per il Paese,
00:55al di là del merito politico su cui poi ci si confronta in commissione e in aula,
01:02perché dobbiamo accettare forzature con l'inserimento in calendario a maggioranza, a data certa,
01:09con la strozzatura in commissione, con la minaccia dell'uso del canguro,
01:14con ritmi di lavoro compressi dal martedì al giovedì mattina, come ho già detto,
01:18che però portano a fare notturne, su un provvedimento che, tanto per capirci,
01:25ha visto la mia forza politica presentare 166 emendamenti nel merito del testo,
01:33non per fare ostruzionismo, per discutere di una riforma costituzionale che va a toccare il cuore della giustizia,
01:39uno dei poteri costituzionalmente garantiti.
01:46Mi chiedo perché siamo costretti in quest'Aula ad affrontare i temi più svariati,
01:54ma non possiamo parlare di ciò che oggi è la più grande preoccupazione del Paese e che riguarda i salari.
02:03Perché non possiamo affrontare seriamente un tema centrale che è quello di come garantire
02:09che la crescita dei salari sia superiore alla crescita del tasso di inflazione
02:13e che consenta alle persone di avere un reddito disponibile sempre più alto e non sempre più basso,
02:18come sta succedendo con questo Governo.
02:20Mi chiedo perché di fronte alla consulta che chiede al potere legislativo
02:31di affrontare finalmente il tema del fine vita, della morte medicalmente assistita,
02:38nonostante ci sia da più di un anno un disegno di legge firmato da tutte le forze politiche di opposizione
02:46che doveva essere inserita nel programma dei lavori dopo tre mesi,
02:50ancora oggi si continua a rimandare, non si affronta il tema
02:53e la promessa di inserimento in calendario è una promessa che chissà semmai verrà mantenuta a luglio.
03:01Mi chiedo perché.
03:03Mi chiedo perché dobbiamo rassegnarci ad avere un Paese in declino industriale
03:10con 26 mesi di calo della produzione industriale, con un ministro del Made in Italy,
03:17ministro dell'industria, che fa tante cose tranne che occuparsi del piano industriale di questo Paese,
03:24che ha buttato via la possibilità di investire per le imprese 6,3 miliardi di euro
03:30per un piano transizione 5.0 che non esiste e che non viene utilizzato,
03:34invece di ascoltare un po' i consigli di tutti,
03:37che era quello di rifinanziare le cose che funzionavano e non volersi intestare una bandierina inutile
03:42solo per poter dire l'ho fatta io, purtroppo portando nel declino economico questo Paese.
03:49Ci chiediamo perché.
03:50Perché quando vengono toccate le accise, io mi ricordo, Salvini, penso nel 2016 forse,
03:57il cartellone, questa accisa, domani cancelliamo questa, domani questa,
04:02avete toccato le accise aumentando quelle sul gas, diminuendo quelle sulla benzina,
04:07prendendo in considerazione il fatto che si consumano 28 miliardi di litri di gas e solo 11 di benzina
04:14e guarda caso, dopo il provvedimento attuativo, il prezzo della benzina che doveva scendere non è sceso,
04:21il prezzo del gas che doveva salire è salito.
04:23Questi sono dati ufficiali.
04:25Chiaramente questa è una nuova tassa per i nostri cittadini.
04:27Ci chiediamo perché. Ci chiediamo perché non abbiamo parole chiare rispetto al tema del riarmo,
04:33rispetto al tema della necessità di avere una difesa comune europea
04:37e non tanti Paesi che spendono sempre di più, sempre peggio, sempre per più armi.
04:46Sentiamo parole preoccupanti rispetto al rapporto spese militare PIL.
04:52Arriveremo al 3,5%, siamo l'1,5%, sono due punti di PIL.
04:5540 miliardi di euro. Dove taglieremo per trovare 40 miliardi di euro per le armi?
05:03Con una sanità e collasso.
05:07Ci chiediamo perché non sentiamo parole chiare rispetto al criminale Netanyahu
05:13che sta facendo un genocidio in Palestina e nella striscia di Gaza.
05:19Ci chiediamo perché siamo l'unico Paese in cui, se al giro d'Italia o a qualsiasi manifestazione,
05:27si mette una bandiera della Palestina e si viene arrestati.
05:30Perché? Ci chiediamo perché.
05:33E la risposta è perché, nonostante siate ormai il quinto governo
05:42perdurata nella storia della Repubblica italiana,
05:46non avete ancora capito la differenza tra il governare e il comandare.

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