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  • 20/05/2025
Si è tenuto lunedì a Roma il «6° Meeting Made in Italy - Unire le eccellenze per avere l’eccellenza», gli Stati Generali dei professionisti e delle imprese organizzati dalla Confederazione Aepi, presieduta da Mino Dinoi, a Palazzo Wedekind (Piazza Colonna). Una giornata di confronto nel corso della quale si sono avvicendati nei vari panel i rappresentanti delle principali forze politiche, delle istituzioni e dell'imprenditoria e suddivisa in due sessioni, una mattutina moderata dal giornalista e conduttore di Mi Manda Rai3 Federico Ruffo e una pomeridiana moderata dal direttore di Affari Italiani Marco Scotti.

Tra i vari interventi, quello del Ministro per le Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini (con un video), del sottosegretario al Ministero degli Interni Wanda Ferro, del sindaco di Roma Roberto Gualtieri (in collegamento da Bruxelles), del presidente del Gruppo Fratelli d'Italia al Senato Lucio Malan, dell'europarlamentare Pd Dario Nardella, dei direttori Claudio Cerasa (Il Foglio) e Piero Sansonetti (L'Unità), del Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Walter Rizzetto, del presidente del Gruppo Italia Viva alla Camera Maria Elena Boschi, del Vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera Simona Bonafé, del zegretario Confederale Cisl Giorgio Graziani e del Segretario Gen. Confsal Angelo Raffaele Margiotta. «L'evento di oggi vuole ribadire che le piccole e micro imprese non intendono più concedere deleghe in bianco, ma essere protagoniste di una pianificazione che tenga conto delle loro esigenze e delle loro priorità», ha spiegato il Presidente Aepi Mino Dinoi. «Parliamo di un comparto che è cuore e motore economico del Paese, dietro il quale ci sono migliaia e migliaia di famiglie che lavorano tra mille difficoltà e lungaggini burocratiche. Alla politica chiediamo di ascoltare queste istanze e di istituire tavoli di lavoro composti da quanti vivono ogni giorno sulla propria pelle le tante problematiche del fare impresa». Welfare, sicurezza, export e made in Italy: questi i principali temi discussi nel corso della giornata, che ha visto l'intervento in collegamento da Osaka anche dell'Amb. Mario Vattani. «Il Padiglione Italia è un avamposto strategico per la promozione del Sistema Paese in mercati importanti, come quello giapponese e asiatico», ha dichiarato il Commissario Generale per l'Italia a Expo 2025. «Lavoriamo per l'internazionalizzazione delle imprese italiane, e già nel primo mese abbiamo organizzato oltre 80 eventi che hanno coinvolto più di 120 aziende italiane e giapponesi». Il meeting è stato anche l'occasione per presentare i risultati del sondaggio «Unire le eccellenze per avere l'eccellenza», commissionato da Aepi alla Lab21 del Prof. Roberto Baldassari, dal quale emerge, ad esempio, che il 56,5% delle micro imprese ritiene di non essere adeguatamente rappresentato nelle scelte del governo. E se il 54,7% afferma che il programma economico dei partiti influenzerà “abbastanza” il proprio voto alle elezioni del 2027, solo il 34,7% lo considera determinante. Le priorità sono chiare: accesso più semplice al credito (38,7%),semplificazione burocratica (27,8%), agevolazioni per l’assunzione (14,3%) e riduzione del carico fiscale (13,4%).

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Trascrizione
00:00Le microimprese sono quelle imprese che vanno da 0 a 9 dipendenti, che spesso sono a gestione
00:28familiare e rappresentano più dell'80% del nostro indotto economico, sia a livello nazionale
00:34ma anche a livello internazionale. È arrivato il momento che le imprese, attraverso una partecipazione
00:38diretta alla programmazione, alla condivisione con le istituzioni, possono dare centralità
00:43a quello che è l'insieme delle necessità di questa gestione familiare, dei lavoratori e dei consumatori,
00:49perché essere presenti, partecipare significa contribuire. Quindi noi, come dicevamo quest'oggi
00:54nel meeting, non vogliamo più dare delle ghe in bianco, vogliamo assumerci la responsabilità
00:58di coloro che partecipano, che danno una propria indicazione, ma danno anche un proprio supporto
01:02quotidianamente nel rapporto diretto con l'economia del nostro paese.
01:06Il problema, infatti, è di chi amico di Meloni e Salvini, come Trump e Vance, definiscono
01:13le nostre imprese parassiti. Per noi in realtà non sono parassiti, sono persone da apprezzare
01:17e ringraziare per il lavoro che fanno ogni giorno, che porta avanti ovviamente l'economia
01:22del nostro paese, da occasioni di lavoro. Purtroppo le nostre piccole e medie imprese
01:27sono da una parte schiacciate dai costi dell'energia, lo sappiamo, e della burocrazia soffocante
01:33a cui la Meloni non dà nessuna risposta, una pressione fiscale che continua ad aumentare
01:38col governo Meloni e soprattutto grazie agli alleati della Meloni adesso la grande incognita
01:43dei dazi, sia quelli che già sono in vigore, sia quelli annunciati, che rischiano di dare
01:47il colpo definitivo alle nostre piccole e medie imprese.
01:50Il quadro internazionale con i due conflitti e il caro energia è complicato, ma soprattutto
01:56per questo il governo è a disposizione per incoraggiare una sempre più efficace promozione
02:01del Medinitere da ministro delle infrastrutture e dei lavori pubblici. Mio obiettivo è aiutare
02:07le imprese, soprattutto del territorio.
02:10Per il governo Meloni le piccole e medie imprese sono importantissime, sono una priorità,
02:15le riforme che stiamo facendo per ridurre il costo dell'energia, per ridurre la burocrazia,
02:21per migliorare la giustizia, per rendere più snella la pubblica amministrazione vanno in
02:27questa direzione, la riduzione del costo del lavoro col taglio del cuneo fiscale, fatto
02:33in modo senza precedenti, vanno sicuramente in questa direzione.
02:36Visto che si parla tanto di dazi e che in effetti la risposta europea migliore non è quella
02:42dei contro dazi, dobbiamo finalmente una volta per tutte mettere mano al tema della giustizia
02:48fiscale, perché non è giusto che le big tech che hanno dei guadagni enormi in tutta Europa
02:56e nel nostro paese paghino invece pochissime tasse, approfittando anche del dumping fiscale
03:02che c'è nell'Unione Europea. Se guardiamo all'Italia e vediamo il 2024, le piccole e medie
03:07imprese hanno pagato 24 miliardi e mezzo di euro di tasse, mentre le big tech tecnologiche
03:12appena 200 milioni di euro, quindi c'è un rapporto di 1 a 1000 che ovviamente è inaccettabile
03:18soprattutto se vogliamo misurarci con il mercato globale e le nostre piccole e medie imprese
03:24sono il nucleo, il cuore della capacità di export del sistema economico italiano che può
03:32essere difesa solo in una strategia europea, perché chi dice che l'Italia se la cava da sola
03:36magari con qualche buona intrattura con la Casa Bianca, in realtà sta raccontando un'illusione
03:42anche alle nostre piccole e medie imprese.
03:44Il mondo della pasticceria sta avendo un grande successo a livello internazionale, la pasticceria
03:49italiana viene riconosciuta un po' in tutto il mondo ma anche sotto un aspetto di formazione
03:55e di istruzione. Oggi dovremo avere un peso più importante sia da parte delle istituzioni
04:02ma anche da parte nostra più coesione e più forti all'interno delle aziende del food.
04:08Una sfida importante è di salvaguardare il made in Italy, di semplificare, di accompagnare
04:14le aziende e di farlo anche attraverso ovviamente quel famoso piano Matteo al cui questo governo
04:19sta prestando molta attenzione, che non è soltanto un fatto economico-commerciale ma che significa
04:24una grande sfida nei rapporti di cooperazione con gli altri paesi, nel dare possibilità di pari
04:30devo dire condizioni a chi sta dall'altra parte del Mediterraneo.
04:35Noi rappresentiamo 140 aziende, il nostro mercato principale è l'Italia, collaboriamo con
04:42la grande distribuzione italiana e abbiamo la necessità di espandere in altri mercati.

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