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  • 20/05/2025
https://www.pupia.tv - Granato - MORIRE SUL LAVORO A SOLI 17 ANNI: L'ITALIA È UN PAESE CIVILE?
Anna Chiti è solo l'ultima di una lunga terribile lista.
Anna era una studentessa dell'istituto nautico di Venezia, morta sul lavoro - in nero - a soli 17 anni. (20.05.25)

La playlist di Giuliano Granato: https://www.pupia.tv/playlist/Giuliano-Granato
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Trascrizione
00:00Si può definire civile un paese in cui si muore a 17 anni, a soli 17 anni sul lavoro?
00:11Questa è la storia di Anna Chiti, 17 anni.
00:15Anna era studentessa in un istituto nautico a Venezia e aveva un sogno,
00:20voleva diventare skipper, voleva diventare comandante di un'imbarcazione.
00:25Sabato 17 maggio alle 18.40 però questo sogno le è stato strappato.
00:30Stava lavorando su un catamarano da 12 posti nella laguna di Venezia,
00:35una di quelle imbarcazioni che si fittano a 2000 euro al giorno.
00:40Anna con una cima in mano è saltata per raggiungere la banchina, ma è caduta in acqua
00:47e non è più risalita perché la cima si è impigliata nell'elica e l'ha trascinata giù.
00:54Ha provato a risalire ma non ce l'ha fatta.
00:56Per riportarla su sono dovuti arrivare i sommozzatori dei Vigili del Fuoco.
01:02Per arrivare ci hanno messo 8 minuti, 8 lunghissimi minuti e purtroppo inutili.
01:10È stata una morte terribile.
01:12Anna Chiti era al suo primo giorno di lavoro.
01:15L'istituto nautico ha detto che non si trattava di un percorso di formazione scuola-lavoro
01:21né di uno stage.
01:24Anna era in prova, senza nessun contratto, non aveva firmato nulla.
01:28Era c'è una lavoratrice in nero.
01:31Il papà Umberto ha dichiarato che era stata assunta perché conosceva bene l'inglese
01:35e altre due lingue perché doveva fare l'interprete, doveva accompagnare i turisti, non doveva
01:41fare il mozzo, non doveva fare il marinaio, mansioni per le quali tra l'altro non aveva
01:45ricevuto nessuna formazione specifica sui rischi, sulla sicurezza, su niente.
01:50Il papà Umberto si pone tante domande in queste ore.
01:54Si chiede ad esempio perché era lì e quante persone, quanti lavoratori dovevano essere
02:01su quel catamarano, perché c'era soltanto lo skipper e Anna, che però non era marinaio,
02:07era interprete e accompagnatrice di turisti.
02:10Il papà Umberto sostiene che doveva esserci almeno un'altra figura, almeno un marinaio.
02:15Ora in tanti parlano di incidente, c'è una addirittura dichiarazione che parlano della
02:21coda del diavolo che sarebbe responsabile della morte di Anna, però la realtà è un'altra,
02:27non è questa, non è un incidente, non è un caso isolato.
02:31Dal 2023 al 2024, nella sola Venezia, per i ragazzi sotto i 18 anni, gli incidenti sul
02:38lavoro sono aumentati del 60%, da meno di 110 a più di 170 all'anno.
02:46La morte di Anna Chiti non è un evento sfortunato, non c'entra niente il diavolo.
02:52Feriti e morti sul lavoro ci sono perché le imprese non rispettano le misure di sicurezza,
02:57non rispettano le misure di sicurezza perché vogliono fare più soldi e questi soldi letteralmente
03:02li fanno sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici e spesso, sempre più spesso, almeno
03:08tre volte al giorno, letteralmente sul sangue di questi lavoratori e di queste lavoratrici.
03:13Anna Chiti è soltanto l'ultima in un elenco lunghissimo di cui purtroppo fanno parte tanti,
03:20troppi ragazzi che spesso vengono accusati di essere dei divanisti, di non conoscere il
03:26sacrificio, di non avere voglia di lavorare.
03:29Hanno voglia di lavorare, magari avrebbero voglia anche di non dover morire su un posto
03:33di lavoro.

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