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  • 20/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma -​ Relazione Anac
Alle ore 11, presso la Sala della Regina di Montecitorio si è svolta la presentazione della Relazione sull'attività svolta nel 2024 dall'Autorità nazionale anticorruzione - Anac. Saluti di del segretario di presidenza, Giovanni Donzelli. Illustra la Relazione il Presidente dell'Anac, Giuseppe Busia. (20.05.25)

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Trascrizione
00:00Signore e signori, buongiorno, benvenuti. Per me è un onore portare il saluto della
00:27Camera dei Deputati in occasione della presentazione della relazione annuale dell'Autorità nazionale
00:32anticorruzione per l'anno 2024. Rivolgo un cordiale ringraziamento al Presidente Giuseppe
00:39Busia, ai componenti del Consiglio, al Segretario Generale e a tutti coloro che con impegno e
00:45competenza operano all'interno dell'Autorità. L'appuntamento odierno rappresenta un momento
00:51di riflessione prezioso, non solo per il Parlamento, ma per l'intero sistema istituzionale
00:58e per tutti i cittadini. La relazione che oggi viene illustrata testimonia il lavoro
01:04svolto in un anno particolarmente significativo, che ha segnato il decennale dell'ANAC nella
01:09sua configurazione attuale. Nel corso di questo decennio l'Autorità ha saputo evolversi,
01:15promuovendo una cultura della legalità sempre più orientata alla prevenzione e al supporto
01:20delle amministrazioni, con uno sguardo attento alla semplificazione e all'innovazione.
01:25Quest'approccio, che mette al centro la collaborazione anziché la mera sanzione, rappresenta una
01:33delle chiavi per costruire una pubblica amministrazione più efficiente, più trasparente e più vicina
01:39ai cittadini. Il 2024 ha vinto, tra l'altro, il consolidarsi di due importanti pilastri
01:45della riforma del sistema degli appalti pubblici, la piena attuazione della digitalizzazione
01:50del ciclo di vita dei contratti e l'implementazione del nuovo sistema di qualificazione delle
01:56stazioni appaltanti. In questo scenario l'ANAC ha svolto un ruolo centrale di guida e di
02:02indirizzo, ponendo in campo strumenti concreti per rafforzare trasparenza e legalità, ma
02:08anche per sostenere le amministrazioni più fragili. Particolare attenzione è stata riservata
02:15all'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, laddove l'azione dell'autorità
02:20si è inserita come presidio fondamentale a tutela della correttezza e dell'efficienza
02:26dell'impiego delle risorse pubbliche. Il dialogo costante con le istituzioni, il contributo
02:32ai processi legislativi e regolatori, le attività in ambito internazionale e le iniziative per
02:38la diffusione della cultura e della legalità confermano il ruolo sempre più rilevante
02:44che l'ANAC svolge nel nostro ordinamento, in un contesto in continua evoluzione.
02:48Il contrasto alla corruzione non è mai un traguardo raggiunto una volta per tutte, ma
02:55un impegno continuo che richiede vigilanza, responsabilità e determinazione. In questo
03:00l'autorità è chiamata a un compito delicato ma decisivo, che esercita con autorevolezza
03:07e spirito di servizio. A nome della Camera e dei deputati, rinnovo il ringraziamento
03:12per il lavoro svolto e confermo il massimo sostegno all'azione dell'ANAC. Siamo tutti
03:17consapevoli che la trasparenza, la legalità e l'integrità costituiscono le fondamenta
03:23su cui costruire una pubblica amministrazione moderna, capace di rispondere con efficacia
03:29ai bisogni dei cittadini e di promuovere la necessaria fiducia nelle istituzioni.
03:34Grazie e buona giornata.
04:04Grazie Presidente per l'accoglienza e per le parole con le quali ha voluto sottolineare
04:09il ruolo svolto dalla nostra autorità. E ringrazio naturalmente tutti voi per essere
04:15intervenuti.
04:16Guarire dalla corruzione. Con questo imperativo perentorio e incondizionato, Papa Francesco
04:25aveva voluto scuotere le nostre coscienze, sollecitandoci a una netta scelta di campo
04:31e rivolgendosi naturalmente a credenti e laici. Guarire dalla corruzione, ci ha spiegato,
04:38significa soprattutto rifiutare la cultura di cui la corruzione si alimenta, perché
04:44il corrotto non è mai un solitario, ma, per esistere, ha bisogno di connivenze nell'agire
04:53e nella sua attività.
04:55Per non contrarre questa malattia, il cui contagio si estende dai singoli alla società
05:02intera, occorre innanzitutto lavorare sulla prevenzione, come l'ANAC ha fatto anche nel
05:092024, sforzandosi sempre di coniugare l'anticorruzione con l'efficienza e con la buona amministrazione.
05:18Una prevenzione, dunque, che non freni, ma che, al contrario, punti alla celerità e
05:25all'efficacia dell'agire pubblico, nella ferma convinzione che essa non è solo uno
05:31strumento per evitare infiltrazioni criminali e danni ingentissimi legati allo sciubio di
05:38denaro pubblico, ma offre alle amministrazioni un potentissimo vantaggio organizzativo in
05:45termini di efficienza, presupposto indispensabile per lo sviluppo del Paese e il benessere della
05:52collettività.
05:53Il successo di una stale strategia, tuttavia, non si ottiene con l'azione solitaria di una
06:02o poche autorità.
06:03Serve che tutti, istituzioni pubbliche, operatori privati, associazioni e cittadini singoli,
06:12si coordinino e condividano un impegno comune a salvaguardia dell'integrità, bene essenziale
06:20su cui poggia la credibilità delle nostre istituzioni.
06:23La corruzione è forse il reato che più di tutti si è voluto, per effetto delle dinamiche
06:31globali, moltiplicando soggetti e schemi formali, superando i confini nazionali e sfruttando
06:38a proprio vantaggio i processi decisionali pubblici.
06:42E ciò diviene ancora più rischioso nel momento in cui si hanno occasioni di vera e propria
06:50cattura dello Stato, quando la corruzione diviene sistemica e diventa rischioso nel
06:56momento in cui alcuni giganti economici hanno acquisito dimensioni anche superiori a quelle
07:03di tanti Stati e fondano il loro potere su tecnologie di per sé in grado di influenzare
07:09le opinioni pubbliche.
07:10In questo oceano di pericoli, l'Unione Europea appare più che mai come il faro a cui tendere,
07:19non più solamente spazio di cooperazione economica, ma in misura crescente luogo di
07:26tutela dei diritti e presidio di democrazia.
07:29Cruciale risulta quindi la sollecita approvazione della direttiva anticorruzione, che speriamo
07:36preservi il disegno originario della Commissione e divenga così un potente strumento per rilanciare
07:43l'Europa come meta ideale per chi intende investire in una crescita sana e sostenibile.
07:51La sua strategicità non risulta ridotta, ma alzi aumentata sul piano competitivo da
07:58alcuni preoccupanti passi indietro della nuova amministrazione statunitense, che auspichiamo
08:04temporanei ma che comunque regalano all'Unione Europea una finestra di opportunità per conquistare
08:11un ruolo di leadership globale essenziale per favorire lo sviluppo e la trazione degli
08:18investimenti.
08:19In tale quadro si comprende allora come la nostra normativa anticorruzione sia ben altro
08:25che una stranezza italiana, quasi una forma di provincialismo fuori dal tempo, come qualcuno
08:31ogni tanto tenta di dipingerla, e costituisca invece l'espressione di uno sforzo condiviso
08:37a livello europeo e internazionale, oltre che un tassello fondamentale sul quale agganciare
08:44progresso economico e sviluppo sociale.
08:47Un presidio prezioso, dunque, sul quale non si può e non si deve arretrare.
08:53Consapevole di ciò, l'autorità ha continuato a rafforzare il proprio impegno sul piano
09:00internazionale, culminato nel 2024 con l'elezione alla presidenza della Rete delle Autorità
09:07Europee per l'etica pubblica, del Network Globale delle Autorità per l'integrità,
09:13nonché con la vicepresidenza dell'Associazione Internazionale delle Autorità Anticorruzione,
09:18le quali si aggiungono alla presidenza della Rete Europea dei Whistleblowers, detenuta
09:23fin dal 2023.
09:25Si tratta di un risultato straordinario e unico a livello globale, del quale siamo particolarmente
09:32orgogliosi non per noi naturalmente, ma per il nostro Paese, che riceve in questo un riconoscimento
09:39particolarmente significativo di un cammino fatto di impegno, lavoro, dialogo costante,
09:46rafforzandone l'autorevolezza e il ruolo di fronte ai partner internazionali.
09:52Ci siamo inoltre confermati referenti di numerose iniziative nell'ambito del Consiglio d'Europa,
10:00in particolare in Seno al Greco, dell'Unione Europea, dell'Ocse, dell'Osce e del G20,
10:06trovando concreta dimostrazione di quanto, soprattutto oggi, sia essenziale lavorare
10:13nelle organizzazioni multiraterali. Ringraziamo il Ministero degli Esteri, come Lila, per
10:19l'ottima cooperazione realizzata nelle attività di diplomazia giuridica, svolte anche presso
10:25diversi Paesi dell'America Latina.
10:27Nella cornice di importanti esperienze di cooperazione, operiamo in contesti complessi
10:34e in aree cruciali per il pianeta. Oltre al twinning già avviato con l'Agenzia Anticorruzione
10:41Bosniaca, prosegue il nostro lavoro su mandato europeo con la Commissione Anticorruzione
10:48Palestinese, che acquista oggi un significato ancora più prezioso in vista della gestione
10:54degli aiuti internazionali alla ricostruzione che si auspica arrivino presto insieme a pace
11:01e normalità.
11:02Dal racconto vivo dei colleghi di tale autorità, apprendiamo delle difficoltà e delle sofferenze
11:09che si trovano a sopportare ogni giorno e vogliamo esprimere nei loro confronti profonda
11:15vicinanza, come pure per i colleghi dell'autorità ucraina, con i quali speriamo di riprendere
11:21presto la collaborazione iniziata prima della tragica invasione russa, per poter anche così
11:27offrire il nostro apporto al processo di ricostruzione.
11:31Le amministrazioni devono essere e mostrarsi imparziali. A richiederlo è la nostra Costituzione,
11:41prima ancora che la normativa anticorruzione. Eppure continuano a presentarsi di fronte
11:47a noi troppi casi di conflitti di interesse, piccoli e grandi, ma tutti capaci di minare
11:54la credibilità delle istituzioni.
11:56A fronte della nostra evidenziazione di alcuni vuoti di tutela che avrebbe lasciato l'abrogazione
12:03dell'abuso d'ufficio, si era fra l'altro risposto che si sarebbe provveduto a compensare
12:09l'eliminazione della sanzione penale con un rafforzamento delle tutele amministrative.
12:15Tale compensazione non c'è stata e, dopo la riduzione delle tutele sul conflitto di
12:21interessi operata dal Codice dei contratti, si è registrato un progressivo indebolimento
12:27delle garanzie amministrative poste a presidio dell'indipendenza e della correttezza dell'agire
12:33pubblico.
12:34In tema di inconferibilità, la recente abrogazione di una disposizione del Decreto legislativo
12:4039 non solo non risolve le criticità che erano state evidenziate, ma apre anche un
12:46vuoto di tutela per le funzioni amministrative di livello locale, creando disparità di
12:52trattamento rispetto ai livelli superiori.
12:53La normativa sulle incompatibilità successive allo svolgimento della calica richiedeva da
13:00tempo un intervento riformatore anche per garantire la piena applicabilità ai gruppi
13:06di maggiori dimensioni.
13:07Con la legge di conversione del cosiddetto decreto P.A., invece di affrontare tali criticità,
13:14si è ridotto da tre a un anno in relativo termine, in modo identico per tutti gli organi
13:20collegiali delle pubbliche amministrazioni, senza tenere conto dell'estrema diversificazione
13:25del loro luolo e creando anche dubbi interpretativi sulla portata applicativa della disposizione.
13:31Da ultimo, con la stessa legge di conversione, si è aperto un varco a delicate ipotesi di
13:37conflitto di interesse, determinando anche discrasie ordinamentali tra le diverse ipotesi
13:43di incompatibilità e, in questo, mettendo in discussione il principio cardine della
13:48separazione tra attività politica e attività di gestione, tra controllore e controllato.
13:54La disciplina dei conflitti di interesse, dell'inconferibilità e dell'incompatibilità
14:01in realtà rifugge, per sua natura, da interventi parziali e disorganici e richiede invece una
14:07riflessione sistematica e una ridefinizione armonica, per la quale abbiamo già avanzato
14:14specifiche proposte.
14:15Il rischio, altrimenti, è una grave perdita di fiducia nella politica e nelle istituzioni
14:23e la nostra democrazia, come tutti conveniamo, non può permetterlo.
14:26Un segnale allarmante è venuto dall'arretramento dell'Italia nell'Indice di percezione della
14:33corruzione di Transparency International, con la perdita nel 2024 di 2 punti e ben 10
14:40posizioni per la prima volta dopo 13 anni di risultati positivi o stabili.
14:45Tale rilevante passo indietro, lungi dal poter essere sottovalutato perché basato sulla
14:51percezione e non sulla realtà dei fatti, merita invece di essere considerato proprio
14:57perché racconta il progressivo venirmeno della fiducia dei cittadini, quanto mai preziosa
15:03soprattutto in questo momento storico.
15:05Una grave carenza, più volte evidenziata dalle organizzazioni internazionali, è ancora
15:12l'assenza di una disciplina organica sulle lobby, più urgente oggi dopo la limitazione
15:18della fattispecie del traffico di influenze e in un'epoca in cui gli strumenti per esercitare
15:23pressioni diventano vie più pervasivi.
15:26Occorre, per questo, introdurre una regolamentazione che, rifugendo da impostazioni criminalizzatrici,
15:35definisca limiti chiari e divieti su eventuali benefici ottenuti come contropartita rispetto
15:42alle scelte pubbliche e garantisca al contempo piena trasparenza nell'attività dei portatori
15:48di interesse, creando canali digitali aperti attraverso i quali anche le lobby meno strutturate
15:55possano far pervenire le proprie proposte.
15:58Spetterà poi naturalmente al decisore pubblico scegliere tra le diverse opzioni, ma assumendosi
16:05in modo trasparente la responsabilità davanti ai cittadini.
16:09L'apatia è la peggiore nemica delle libertà.
16:15Chi ha lottato per difenderla ci ha insegnato che la democrazia si perde a poco a poco,
16:21nell'indifferenza, quando al coraggio della denuncia si preferisce la comodità del silenzio.
16:27Anche per questo è importante tutelare i whistleblowers, coloro che, sul luogo del lavoro,
16:35di fronte ai leci di più o meno gravi non si voltano dall'altra parte, ma si attivano,
16:40segnalano, denunciano, anche a costo di ritorsioni, anche al prezzo della carriera o del posto
16:47di lavoro.
16:48Nel loro coraggio si esprime una forma alta e nobile di partecipazione democratica e di
16:55cura del bene comune.
16:57Non un pericolo, dunque, ma un aiuto prezioso per le organizzazioni nelle quali operano.
17:04A due anni circa dal nuovo decreto, che ne è steso l'applicazione anche ai privati,
17:09i numeri mostrano che l'Istituto è in espansione, anche grazie all'attiva sensibilizzazione
17:15svolta da tante organizzazioni della società civile con le quali cooperiamo e alle quali
17:20va il nostro ringraziamento.
17:22Sono state oltre 1.200 le segnalazioni esterne pervenute ad ANAC per presunti lecidi e di
17:29queste 285 quelle ritenute percorribili, dati che rivelano la scrupolosa attività
17:36di verifica svolta sempre dall'autorità.
17:39I responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza, presenti in tutti gli
17:47enti e organismi pubblici, sono un perno essenziale del sistema di prevenzione, fondamentali sentinelle
17:55della legalità, chiamati ad operare spesso in realtà difficili e senza un adeguato sostegno.
18:02A loro tutela invochiamo da tempo strumenti più pregnanti di intervento, specie per le
18:08ipotesi in cui si trovino esposti a resistenze o vere e proprie ostilità, al fine di agevolarli
18:16nella pianificazione delle misure di prevenzione, l'autorità, insieme al Ministero dell'Interno,
18:22della Pubblica Amministrazione e del Lanci, che ringraziamo tutti per la proficua collaborazione,
18:27ha realizzato un'apposita piattaforma digitale.
18:30In una logica di affiancamento progressivo abbiamo scelto di partire dai comuni, il primo
18:37volto dell'amministrazione e avamposto dell'innovazione istituzionale, e dal sud Italia, il cui impulso
18:44è decisivo per il rilancio del Paese.
18:47Tale progetto si estenderà adesso al resto del Paese e agli enti di maggiori dimensioni.
18:53In un'ottica di supporto abbiamo anche intensificato l'attività consultiva.
18:59Sono oltre 170 i pareri resi in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza.
19:05Nella vigilanza il fatto che degli oltre 600 fascicoli aperti su segnalazione, circa 250
19:13siano stati chiusi all'esito dell'interlocuzione con le amministrazioni, dimostra l'efficacia
19:19dell'approccio preventivo e dialogante che caratterizza l'autorità e che noi sempre
19:26privilegiamo.
19:27Quando il cittadino è passivo è la democrazia che si ammala, scriveva Tocqueville.
19:35E' anche per questo che dobbiamo massimizzare la trasparenza e così stimolare una comunità
19:41attiva e monitorante, precondizione di un ambiente istituzionale vivo e partecipato.
19:48In tale prospettiva lavoriamo alla piattaforma unica della trasparenza, costituita presso
19:54l'ANAC, già prevista da diversi provvedimenti normativi, e l'obiettivo è quello di farne
20:00il luogo di accesso unitario ai dati e ai documenti delle amministrazioni, al servizio
20:06della semplificazione e di una efficace valorizzazione del patrimonio informativo dell'APA.
20:12Per la sua realizzazione stiamo integrando diverse soluzioni tecnologiche, in proficua
20:18collaborazione con diverse istituzioni, dal Dipartimento Affari Regionali al CNR, e ringraziamo
20:24davvero per la collaborazione offerta, al fine di standardizzare, semplificare e rendere
20:30automatici alcuni passaggi, riducendo oneri economici e amministrativi e accrescendo
20:36al contempo trasparenza e conoscibilità.
20:40A 12 anni dal decreto legislativo del 2013 è necessario un salto in avanti, per rispondere
20:48all'ampia e diversificata domanda di trasparenza che emerge da corpi sociali e cittadini, sempre
20:55più esigenti e interessati non solo a conoscere i dati, ma anche a rielaborarli in modo autonomo,
21:03per una più attiva partecipazione alle scelte di politica pubblica.
21:07Ciò, anche a vantaggio delle stesse amministrazioni, spesso ignare di tutte le attività che si
21:14svolgono al loro interno e che, in tal modo, possono trovare incentivi per realizzare profico
21:21sinergie con altri soggetti pubblici, aumentando l'efficienza operativa.
21:26Gli enti territoriali hanno già mostrato di condividere tali coordinate e ospichiamo
21:32che il tavolo che è stato istituito presso la funzione pubblica possa produrre risultati
21:38in tal senso.
21:39Passo adesso ai contratti pubblici.
21:43Essi sono lo strumento principe di realizzazione degli investimenti, il luogo ideale di incontro
21:52fra pubblico e privato, volano di crescita economica per il Paese e, soprattutto, mezzo
21:59per soddisfare le esigenze dei cittadini.
22:02Questi ultimi ne sono i primi finanziatori, attraverso il pagamento di imposte e tasse,
22:07e debbono essere i destinatari ultimi.
22:10Ogni errore, mancanza o truffa è su di loro che provoca i danni più rilevanti.
22:17In tale ambito, il 2024 è stato soprattutto l'anno della digitalizzazione, con l'obbligo
22:26di svolgere tutte le procedure di affidamento attraverso piattaforme interconnesse alla
22:31Banca Dati Nazionale di Anac.
22:34L'obiettivo è quello di rendere tali passaggi più semplici, rapidi, trasparenti e aperti
22:41alla concorrenza.
22:42Le amministrazioni, nonostante le fisiologiche difficoltà di adattamento, si sono mostrate
22:48ricettive e disponibili di fronte a questa vera e propria rivoluzione digitale.
22:54La strada d'affare, tuttavia, è ancora molto lunga.
22:58Numerose stazioni appaltanti non sono ancora digitalizzate.
23:03Alcune piattaforme si limitano tuttora a fornire pagine web per il caricamento dei dati, senza
23:08prevedere un processo nativo digitale, e non tutti gli enti certificanti trasmettono tempestivamente
23:16i dati.
23:17All'assoluzione di tali criticità, stiamo lavorando in stretto coordinamento con Agit,
23:23con il Dipartimento della Trasformazione Digitale, il Ministero delle Infrastrutture, la Cabina
23:27di Regia e li ringraziamo tutti per la costante e fruttuosa collaborazione.
23:32La scadenza del PNRR incombe e, nonostante l'accelerazione impressa negli ultimi mesi,
23:41preoccupa l'andamento della spesa, in alcuni settori ancora inferiore al 30% delle risorse
23:48destinate, secondo i dati presentati dalla Corte dei Conti recentemente e sostanzialmente
23:53confermati dai dati degli ultimi giorni.
23:56Cruciale, in ogni caso, sarà, oltre allo sforzo da realizzare nei prossimi mesi, anche
24:03la creazione di un collegamento tra il PNRR e gli altri finanziamenti europei e nazionali,
24:10affinché i progetti più strategici possano proseguire soprattutto nei settori dove si
24:16registrano i ritardi maggiori.
24:18Dobbiamo inoltre prepararci, i dati ce lo dicono già, a una inevitabile contrazione
24:26dell'avvio di nuove procedure. Nel 2024, su un totale di 270 miliardi di importo compressivo,
24:34si rileva una flessione del mercato dei contratti pubblici rispetto all'anno precedente, con
24:39un calo più rilevante dei lavori che arriva quasi al 40%.
24:45In questo contesto diventano più necessarie trasparenza e concorrenza, per garantire un
24:52migliore utilizzo delle risorse pubbliche e per non penalizzare le imprese migliori.
24:57Ciò a partire dalle piccole e medie, sulle cui spalle si scaricano spesso i costi di
25:04una cattiva strutturazione delle procedure di affidamento.
25:08Troppi, invece, continuano ad essere gli affidamenti diretti. La coincidenza numerica
25:16sul totale delle acquisizioni di servizi e forniture è risultata addirittura del 98%.
25:23Preoccupa, soprattutto, il crescente addensamento degli affidamenti non concorrenziali tra i
25:30135.000 e i 140.000 euro, a ridosso della soglia di legge, più che triplicato rispetto
25:38al 2021, quando il valore limite era di 75.000 euro.
25:43Numerosi risultano in tali contesti i frazionamenti artificiosi degli appalti, finalizzati a mantenere
25:51gli importi al di sotto delle soglie di legge e spesso anche a deludere l'obbligo di qualificazione
25:57delle stazioni appaltanti. Un proliferare di comportamenti opportunistici, dietro i
26:02quali si nascondono sovente, sprechi e ragionevoli, è, purtroppo, qualche volta anche infiltrazioni
26:09criminali e mafiose, come testimoniano da ultimo alcuni fatti di cronaca.
26:14Occorre, ancora una volta, ribadire che nei contratti pubblici non basta fare in fretta,
26:22ma occorre anche fare bene, investendo sulla programmazione, valorizzando la progettazione
26:29e perseguendo la migliore qualità nella realizzazione. Solo così si attua davvero il principio di
26:37risultato, quello che risponde meglio ai bisogni dei cittadini, evitando sprechi e ottenendo
26:43veri risparmi di tempo. Spesso, infatti, le imprese scelte senza un
26:48confronto competitivo non sono le più veloci nella realizzazione e, soprattutto, non sono
26:54quelle che garantiscono risultati di maggiore qualità.
26:58Dal 31 dicembre scorso è entrato in vigore il decreto correttivo al Codice dei contratti,
27:07adottato all'esito di un processo al quale Anac ha partecipato, in un proficuo dialogo
27:12istituzionale con segnalazioni e proposte. Di esse alcune sono state accolte e ringraziamo
27:19naturalmente per questo, altre invece non sono state recepite.
27:23Non è stato introdotto l'obbligo per le imprese di dichiarare il titolare effettivo, mentre
27:31appare evidente la necessità che il contraente pubblico conosca con chi si rapporta al di
27:37là degli schemi societari. Questo non solo per ridurre il rischio di pericolose infiltrazioni,
27:44ma anche per prevenire offerte combinate o altre gravi alterazioni della concorrenza.
27:50Nessun intervento è stato fatto sulle soglie per aumentare la trasparenza e la competitività,
27:56come pure per ripristinare le verifiche preventive sugli affidamenti in house, invece fondamentali
28:02per evitare distorsioni del mercato e anche contenziosi che si realizzano e si evidenziano
28:07solo nella fase successiva. Il ruolo dei collegi consultivi tecnici risulta
28:14sempre più centrale per dirimere le controversie e i dubbi che intervengono durante la realizzazione
28:20delle opere. Mancano invece adeguate misure di trasparenza, laddove occorrerebbe garantire
28:28anche attraverso opportuni collegamenti con le banche dati di Anac la doverosa pubblicità
28:34tanto sulla composizione e sui compensi dei collegi, quanto sulle decisioni da esse assunte,
28:41tenuto conto fra l'altro del significativo impatto economico che queste hanno sui bilanci
28:46pubblici. Preoccupa inoltre il fenomeno delle fideiuzioni
28:52false, per un valore stimato in decine di milioni di euro. Il Correttivo ha risolto
28:58alcune criticità ed ora occorre dare sollecita implementazione al sistema di verifiche telematiche,
29:05garantendo così che questi falsi siano in numero minore.
29:09La digitalizzazione deve riguardare oltre che le procedure di affidamento anche la progettazione
29:17delle opere. L'uso della modellistica digitale, adesso obbligatoria sopra i due milioni di
29:24euro, rappresenta in questo un passaggio fondamentale non solo per rendere la progettazione
29:30più completa e coerente e quindi evitare dispendiose varianti che troppo spesso riscontiamo
29:37in tante situazioni, ma anche per garantire una gestione efficiente delle opere dopo la
29:43loro ultimazione, durante il loro utilizzo. Purtroppo solo poche stazioni sono davvero
29:51pronte a recepire questa novità tanto impattante. Per questo stiamo lavorando affinché chi
29:58ha competenze, e esistono delle stazioni appaltanti che sono delle eccellenze in Italia, possano
30:03metterle al servizio degli altri, con sinergie positive per tutti gli attori coinvolti.
30:09Speriamo che si addivenga anche alla creazione di una banca dati unitaria dei progetti digitali,
30:17un patrimonio prezioso da mettere a fattore comune, strumento di reale valorizzazione
30:22delle infrastrutture esistenti e catalogo di buone pratiche da cui attingere per progettare
30:29opere future. Tali innovativi strumenti di gestione applicati ai cantieri digitali possono
30:36costituire una risorsa fondamentale per evitare infiltrazioni criminali, per migliorare l'efficienza
30:44gestionale e soprattutto per accrescere la sicurezza dei lavoratori. In questo i contratti
30:51pubblici devono essere modello e laboratorio di buone pratiche, da trasferire anche al
30:57mondo privato. È inammissibile che si continuino a registrare troppi incidenti e troppi morti
31:03sul lavoro. Preoccupano, anche se, dobbiamo dirlo, sono in parte il frutto di alcune modifiche
31:10normative e del maggior numero di ispezioni, i dati del nostro casellario delle imprese,
31:16quasi 1.500 annotazioni per violazioni di norme su salute e sicurezza, con un incremento
31:23del 43% rispetto al 1993-2023 e dell'87% rispetto al 2022. In questo contesto i rischi
31:33maggiori vengono dai subappalti, specie quando realizzati a cascata. Il ricorso al tale istituto
31:41nasconde spesso una previsione non corretta della stazione appaltante nel dimensionamento
31:46della gara o nella suddivisione in lotti. Ne derivano ripercussioni negative sulla stessa
31:53stazione appaltante, che si ritrova così prestazioni di qualità inferiore, sui subappaltatori,
32:00in particolare le piccole e medie imprese che vedono erosi i propri margini di profitto,
32:06e soprattutto sui lavoratori, troppo spesso anello debole della catena. È dunque necessario
32:13un rafforzamento delle garanzie e della responsabilità solidale su tutta la catena del subappalto
32:20e occorre rendere immediate le verifiche su tutti gli attori coinvolti, sfruttando i
32:26vantaggi della digitalizzazione. Anche per questo abbiamo offerto la disponibilità
32:32a implementare il sistema della cosiddetta patente a punti, collegando le nostre banche
32:38dati e così evitando duplicazioni e rendendo tale strumento più efficace e completo.
32:45Risulta inoltre essenziale la corretta applicazione delle garanzie contrattuali nei diversi settori,
32:53assicurando, come prevede il Codice, le medesime tutele a tutti i lavoratori coinvolti ed evitando
33:00meccanismi volti a ricercare risparmi nella contrazione dei diritti e delle tutele.
33:05Con il CNEL e con le maggiori organizzazioni sindacali, che ringraziamo unitamente alle
33:11organizzazioni datoriali, ci stiamo adoperando per individuare soluzioni efficaci nella ferma
33:19convinzione che i contratti pubblici debbono essere il luogo privilegiato del lavoro regolare
33:25e protetto. I contratti pubblici sono inoltre uno strumento
33:31fondamentale che non serve solo a offrire beni, servizi o costruire opere, ma anche
33:37per creare innovazione e generare cambiamenti positivi nella società. Gli appalti sostenibili
33:44sotto il triplice profilo ambientale, sociale e etico, costituiscono una leva strategica
33:50di sviluppo orientato all'inclusione e al futuro, sul presupposto che i costi economici
33:57vanno misurati guardando all'intero ciclo di vita del prodotto, servizio o opera, nonché
34:02al suo impatto sul contesto in cui si inserisce. In questo ci indirizza naturalmente anche
34:11il novellato articolo 9 della Costituzione e saranno proprio i criteri di sostenibilità
34:17e resilienza che guideranno la proposta di revisione del quadro degli appalti che la
34:22Commissione europea presenterà presumibilmente il prossimo anno. Orientarsi in tale direzione
34:30da subito può offrirci significativi vantaggi competitivi.
34:35Purtroppo, invece, l'Italia sta sfruttando tale opportunità meno di quanto potrebbe.
34:43Non abbastanza, ad esempio, per inserire nel mondo del lavoro donne, giovani, soggetti
34:51disagiati e detenuti. Nonostante l'impulso del PNRR alla promozione della parità di
34:57genere e generazionale, le procedure nelle quali le specifiche clausole risultano inserite
35:03sono cresciute meno del 2%. Un freno all'applicazione dell'Istituto viene dalle numerose eccezioni
35:11normative ed anche dalla mancata previsione di misure che incoraggino una vera evoluzione
35:18nella cultura aziendale. La sostenibilità oggi si arricchisce infine
35:24di una nuova frontiera, quella del bello, col fine di rendere la bellezza inclusiva
35:31e di farne uno strumento di rigenerazione urbana e di progresso sociale. L'Europa è
35:37già attiva su questo fronte e l'Italia, custode in questo di un patrimonio unico che
35:43attraversa i secoli, non può lasciarsi sfuggire questa occasione per attrarre investimenti
35:49e crescere. Anche in tale ambito sarà da incentivare
35:54il partenariato pubblico-privato, che offre alle amministrazioni una concreta possibilità
36:00di moltiplicare le proprie capacità realizzative e di innovazione. Ciò purché si presti la
36:07doverosa attenzione alla corretta ripartizione del rischio, evitando che questo si scarichi
36:14quasi integralmente sul pubblico, come troppo spesso abbiamo riscontrato durante le nostre
36:21attività di vigilanza. I contratti pubblici sono dunque essenziali
36:27per tutelare i diritti ed espanderli. E in un settore fondamentale come la sanità ci
36:33siamo adoperati per aiutare le amministrazioni a gestire al meglio i contratti ed evitare
36:39sprechi. Come emerge dal nostro ultimo rapporto sul fenomeno dei cosiddetti medici o infermieri
36:46gettonisti, perdura la tendenza alla esternalizzazione del personale sanitario. In attesa di verificare
36:53gli effetti della regolamentazione adottata con il decreto del 2024, alla cui elaborazione
36:59ANAC ha contribuito e ringraziamo per questo il Ministero della Salute, emerge l'esigenza
37:05di una più ampia valorizzazione delle professionalità interne, da selezionare mediante concorsi
37:10meritocratici e capaci di attrarre e trattenere i nostri giovani migliori.
37:16I contratti pubblici sono anche strumento prezioso per mettere in sicurezza il territorio,
37:24così da prevenire disastri che scoinvolgono la vita dei cittadini, quando non privano
37:29della vita i cittadini, e i quali troppo spesso assistiamo per incuria nella manutenzione
37:36ordinaria. Sul tema abbiamo svolto un'indagine conoscitiva e inviato al Governo un atto di
37:41segnalazione contenente alcune proposte operative. La legge-quadro sulla ricostruzione posca-lamità
37:49recentemente approvata, con la quale si introduce finalmente un modello omogeneo e stabile per
37:54tutti i processi di ricostruzione, è un importante passo avanti e ringraziamo le commissioni
38:00parlamentari per l'attenzione data ai nostri suggerimenti.
38:04Occorre però a riguardo anche un cambio di mentalità, per fare uso delle regole ordinarie
38:12ogni volta che è possibile, limitando il ricorso alle deroga e alle misure regolatorie
38:19e i soli casi di effettiva necessità. Bisogna inoltre far sì che l'intervento straordinario
38:26sia sempre un'occasione per lasciare stabilmente sul territorio le necessarie competenze, in
38:32modo che lo sforzo straordinario non si esaurisca al termine dell'emergenza, ed è qualcosa
38:38su cui stiamo lavorando con diversi commissari, su cui tornerò.
38:41Anche per questo occorre investire sulla adeguata strutturazione e sulla professionalità degli
38:49acquirenti pubblici, per far sì che essi imparino a usare tali strumenti in modo sistemico
38:56e orientato al futuro, esercitando senza paura la discrezionalità che la legge lascia
39:02loro.
39:03Occorre quindi proseguire il percorso di qualificazione delle stazioni epaltanti e delle centrali
39:10di commitenza, con l'obiettivo non solo di razionalizzarne il numero, risultato che in
39:16gran parte abbiamo ottenuto, siamo passati da oltre 20.000 a 26.000 a circa 5.000 stazioni
39:23epaltanti, ma soprattutto il fine è quello di rendere le stesse più efficienti e capaci
39:30di offrire servizi di commitenza alle realtà meno strutturate.
39:34La qualificazione aiuta dunque a fare rete, a creare sinergie, a generare economie di
39:42scala e a promuovere buona gestione.
39:44Rappresenta pertanto un modello di riforma della pubblica amministrazione da esportare
39:51anche in altri ambiti, incentivando in questo la specializzazione delle stazioni epaltanti.
39:57Specie in alcuni settori, le nostre stazioni epaltanti hanno dimensioni troppo ridotte
40:05per confrontarsi con operatori economici di scala globale.
40:08Anche per questo, e non solo nell'ottica del risparmio, occorre potenziare e ampliare
40:15gli acquisti europei, specie nelle forniture di carattere strategico come nel settore
40:20dell'energia.
40:21In tale prospettiva, siamo stati fra i primi a sollecitare la creazione di una banca data
40:27europea dei contratti pubblici e oggi, essendone stati precursori, siamo fra i protagonisti
40:34della relativa sperimentazione.
40:36La qualificazione degli operatori economici, al pari di quella delle stazioni epaltanti,
40:44è uno dei pilastri su cui deve fondarsi il mercato dei contratti pubblici.
40:50Per questo non è stata una scelta felice l'abrogazione del meccanismo di qualificazione
40:55delle imprese, inizialmente previsto dal Codice, che avrebbe potuto incentivare gli operatori
41:01economici a investire maggiormente su se stessi e sulle proprie capacità realizzative, anche
41:07aiutando a superare il problema della crescita dipensionale delle imprese.
41:11Cercheremo comunque di elaborare meccanismi utili attraverso il fascicolo virtuale dell'operatore
41:18economico, una parte delle nostre banche dati, e così semplificare via via anche l'attività
41:23dell'ESOA, con le quali abbiamo già avviato un confronto sul nuovo manuale per la qualificazione.
41:29L'intelligenza artificiale, nell'ambito dei contratti pubblici, è una realtà praticata
41:38e non solamente una prospettiva futura.
41:41I contratti, infatti, oltre a essere oggetto diretto di automazione, si usa l'intelligenza
41:46artificiale per realizzare le gare, sono anche lo strumento con cui le amministrazioni acquistano
41:52i relativi software. Non è un caso, quindi, che proprio nel Codice abbia trovato spazio
41:58una delle prime e più lungimiranti regolamentazioni sul suo concreto utilizzo.
42:04Tuttavia, il richiamo normativo ad alcuni condivisibili principi non è certamente sufficiente
42:11a garantirne l'effettiva traduzione pratica. Ancora pochi, infatti, nella pubblica amministrazione
42:18sono in grado di gestire adeguatamente applicativi basati su tali tecnologie, con rischio, tra
42:25l'altro, che alcune scelte giustamente riservate alla responsabilità pubblica finiscano per
42:31essere inconsapevolmente delegate a operatori privati. E' certamente importante avere
42:37previsto che il fornitore consegna all'amministrazione il codice sorgente del programma ed altre
42:43informazioni essenziali sulla sua architettura. Questi elementi, però, da soli, non sono
42:50in grado di far comprendere il concreto funzionamento della macchina, specie di fronte a forme sofisticate
42:57di intelligenza artificiale generativa. Ed ancora prima, quanti dei funzionari pubblici
43:04che utilizzano tali tecnologie o dei cittadini sui quali ricadono le decisioni assunte saranno
43:10davvero in grado di comprendere i codici e così cogliere la logica sulle scelte fatte
43:17o suggerite? E quanti sapranno individuare meccanismi potenzialmente discriminatori quando
43:23stesso programmatore non si è accorto di averli inseriti nel software? E ancora, via via che
43:30gli algoritmi si affiancheranno alla quotidianità dell'agire amministrativo, fino a che punto
43:35il funzionario sarà disposto a discostarsi dalle comode conclusioni della macchina per
43:41elaborare una valutazione autonoma, come prevede il codice, esponendosi anche a rischio di
43:48imprevedibili ricorsi? Sono tanti gli interrogativi e tra i tanti si pongono delicati problemi
43:55quindi di trasparenza algoritmica, sempre più nuova frontiera della trasparenza amministrativa,
44:02presupposto per la piena intellegibilità delle decisioni pubbliche e quindi per la
44:08tutela dei cittadini e imprese. Lungi dal cadere in tentazioni neoluddistiche, è importante
44:16incentivare l'uso di tali strumenti anche per imparare a usarli e perché gli stessi
44:21sono davvero fondamentali per semplificare l'azione amministrativa. Tuttavia, occorre
44:27sempre assicurare che ciò avvenga nella piena consapevolezza della complessità dei problemi
44:33sollevati, in modo da governare tali trasformazioni e non esserne governati.
44:39Di fronte a tali sfide diventano essenziali le capacità e le competenze di chi opera
44:49all'interno delle amministrazioni. La chiave di volta, infatti, sono sempre le persone
44:55sulle quali è necessario investire di più. Fondamentali sono dunque la formazione e l'aggiornamento
45:02costante dei funzionari pubblici, come facciamo in particolare con la SNA, che ringraziamo
45:07per l'eccellente collaborazione. E lo facciamo in particolare partendo dai RUP, i responsabili
45:14di progetto, i veri protagonisti dei processi di acquisto, decisivi per il successo degli
45:21investimenti pubblici e sempre più chiamati a garantire capacità e visione strategica.
45:27Per questo intendiamo valorizzarne il ruolo, perché sia misurata e anche premiata, giustamente
45:35la loro professionalità. E ci adoperiamo per favorire, sul versante pubblico al pare
45:41che su quello privato, la condivisione di esperienze e di buone pratiche, oltre che
45:46per rafforzare reti e associazioni, anche con l'intento di incentivare in loro orgoglio
45:52e spirito di appartenenza. Anche nel 2024 abbiamo voluto offrire alle
46:00stazioni appaltanti ed operatori economici ausili concreti con un approccio il più possibile
46:05dinamico e collaborativo. I dati dello scorso anno evidenziano una crescente richiesta
46:12dei nostri servizi. I soggetti interessati trovano supporto in
46:16primo luogo nelle funzioni precontenziosa e consultiva, rafforzate dal nuovo codice.
46:23Dei nostri pareri, amministratori e operatori privati traggono utili indirizzi cui conformare
46:30la propria condotta e trovano soluzione alle controversie, in modo rapido e gratuito.
46:36Spesso l'attenzione delle stazioni appaltanti risulta focalizzata esclusivamente sulla gara,
46:45trascurando l'esecuzione, che invece rappresenta il momento in cui si realizza l'interesse
46:51pubblico sotteso al contratto. Consapevoli di ciò, nell'intensa attività
46:56di vigilanza svolta, con 230 istruttori nel settore dei lavori e 500 in quello dei servizi
47:02e forniture, abbiamo rivolto sempre di più lo sguardo alla fase esecutiva, in coerenza
47:08anche col principio di risultato. L'approccio dialogante adottato ha prodotto un altissimo
47:15tasso di conformazione ai rilievi formulati. Sempre più energie sono rivolte all'affiancamento
47:22delle stazioni appaltanti e abbiamo pertanto intensificato la nostra attività di vigilanza
47:28collaborativa, sottoscrivendo ulteriori 17 protocolli, cui si aggiunge il protocollo
47:35quadro col Ministero delle Infrastrutture per la realizzazione di 102 opere prioritarie,
47:41più di 100 i pareri rilasciati in un tempo medio inferiore ai sette giorni dalla richiesta.
47:48Mediante l'alta sorveglianza sugli investimenti strategici, affianchiamo i soggetti pubblici
47:56nella realizzazione di progetti di grande rilevanza in circostanze complesse e problematiche.
48:02Abbiamo così proseguito e rafforzato il nostro impiegno ai fianco dei commissari dell'emergenza,
48:09in relazione agli interventi post-sisma nell'Italia centrale, oltre che alle ricostruzioni ad
48:15Ischia nel territorio dell'Emilia-Romagna, Toscana e Marche.
48:19In tale quadro abbiamo sperimentato una vigilanza sempre più mirata a trasferire competenze
48:25e professionalità, anche attraverso la redazione di Attitipo. A tutti i commissari va il nostro
48:31ringraziamento per il lavoro svolto in collaborazione e in piena sintonia.
48:36Le misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio sulle imprese che sono oggetto
48:43di indagine per fatti corruttivi, proposte alle prefetture sul territorio, sono un utile
48:52strumento per assicurare il completamento dell'esecuzione dei contratti e la salvaguardia
48:58dei livelli occupazionali. Anche nella loro applicazione privilegiamo un approccio collaborativo,
49:04in molti casi sopperendo a carenze normative, anche attraverso la vigilanza sulle misure
49:10anticorruzione.
49:11Per ulteriori dettagli sull'attività svolta, rinvio al testo della relazione, che potete
49:16scaricare sul sito sul QR code che vi è stato consegnato, e arrivo, mi avvio alle
49:24conclusioni.
49:25Consentitemi, innanzitutto, di ringraziare i colleghi del Consiglio, Consuelo Del Balzo,
49:30Luca Forteleoni, Paolo Giacomazzo e Laura Valli, oltre che il segretario generale Filippo
49:35Romano, per la passione, l'impegno e il senso di appartenenza con cui hanno accompagnato
49:41ogni tappa del nostro intenso anno di lavoro.
49:44Ed un ringraziamento speciale va naturalmente al Comitato dei Garanti, al Collegio dei Revisori,
49:49alla Camera arbitrale, sia nell'attuale che nella nuova composizione, ai dirigenti,
49:55ai funzionari e a tutti i dipendenti dell'autorità, che quotidianamente danno prova di dedizione
50:01al servizio e alta professionalità.
50:03Permettetemi di rivolgere un sincero ringraziamento alla Guardia di Finanza, nelle sue diverse
50:11articolazioni, e all'Arma dei Carabinieri, per il qualificato e rinunciabile sostegno
50:16che tali corpi offrono alle nostre attività.
50:19Un sentito ringraziamento va alle autorità consorelle, con le quali si sono ormai consolidati
50:25i rapporti di fattiva collaborazione, che rafforzano l'indipendenza delle nostre istituzioni
50:31e garantiscono la coerenza degli indirizzi espressi.
50:34Come pure alle magistrature amministrativa, contabile e ordinaria, e alle relative procure
50:42e alla procura nazionale antimafia.
50:44E un grazie particolarissimo va naturalmente all'Avvocatura dello Stato, per il qualificato
50:49e costante supporto col quale ci accompagna.
50:52Ringrazio, infine, amministrazioni, enti e organizzazioni della società civile e singole
50:58persone che, a vario titolo, hanno collaborato e collaborano con noi nella promozione dell'integrità
51:05pubblica.
51:06La corruzione, come una mala pianta, alligna nei terreni che le istituzioni non presidiano,
51:14e attecchisce in modo penetrante e pervasivo, infesta la vita delle persone, degrada il
51:21presente e inaridisce il futuro.
51:23I Castical, la rappresentazione che ne offre l'artista Domenico Palladino, un individuo
51:29prigioniero di una inestricabile selva di cavi, un laocoonte contemporaneo.
51:35Per preservare dal rischio di restare invischiati in una simile trama, ci adoperiamo per applicare
51:42le strategie anticorruzione in modo da coniugare sempre controllabilità ed efficienza, trasparenza
51:50e rapidità esecutiva, valorizzazione del merito e apertura al mercato, rafforzando
51:56le competenze delle amministrazioni affinché siano poste davvero al servizio dei cittadini,
52:03in un quadro di crescita economica e sviluppo sostenibile.
52:06Le azioni concrete di prevenzione della corruzione divengono così non solo strumento per evitare
52:13gli ingentissimi danni che questa produce, ma anche volano essenziale per promuovere
52:19un'amministrazione più trasparente, imparziale, equa e efficiente e preservare così la fiducia
52:27nell'agire pubblico.
52:28È un impegno non di una istituzione, ma di tutte, un percorso da compiere necessariamente
52:35insieme, del quale e nel quale ciascuno deve sentirsi protagonista.
52:41Molte grazie.

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