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  • 14/05/2025
ROMA (ITALPRESS) - Ogni anno circa 100.000 mammiferi e un milione di uccelli marini muoiono a causa dell’intrappolamento all’interno delle reti da pesca abbandonate o dopo aver ingerito i frammenti che esse rilasciano in mare. L’86% dei rifiuti marini rinvenuti sui fondali è riconducibile ad attività di pesca, con una netta prevalenza di lenze, cime e reti abbandonate, perse o dismesse. Le reti fantasma rappresentano, quindi, una delle forme più insidiose di inquinamento marino. Per questo ISPRA, soggetto attuatore del progetto PNRR MER, ha affidato agli operatori economici Fondazione Marevivo, Castalia Consorzio Stabile e CoNISMa, Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze del mare, il recupero di reti e attrezzi da pesca abbandonati o persi accidentalmente in mare, nell’ambito dell’operazione “GhostNets”. L’intervento - realizzato nell’ambito del PNRR MER, Marine Ecosystem Restoration, gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - è stato avviato a inizio anno in Sicilia e ha portato alla rimozione di circa 3 tonnellate di reti fantasma dalle aree di Siracusa, Avola e Milazzo, consentendo di bonificare oltre 52.000 metri quadrati di fondali marini.
mgg/gsl

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00:00Ogni anno circa 100.000 mammiferi e un milione di uccelli marini muoiono a causa dell'intrappolamento
00:10all'interno delle reti da pesca abbandonate o dopo aver ingerito i frammenti che esse rilasciano
00:15in mare. L'86% dei rifiuti marini rinvenuti sui fondali è riconducibile ad attività di pesca,
00:22con una netta prevalenza di lenze, cime e reti abbandonate, perse o dismesse. Le reti
00:28fantasma rappresentano quindi una delle forme più insidiose di inquinamento marino. Per questo
00:34ISPRA, soggetto attuatore del progetto PNRR MER, ha affidato agli operatori economici Fondazione
00:41Marevivo, Castalia Consorzio Stabile e Conisma, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le
00:46Scienze del Mare, il recupero di reti e attrezzi da pesca abbandonati o persi accidentalmente in mare
00:53nell'ambito dell'operazione GhostNetz. L'intervento, realizzato nell'ambito del PNRR MER, Marine
01:00Ecosystem Restoration, gestito dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica,
01:05è stato avviato a inizio anno in Sicilia e ha portato alla rimozione di circa 3 tonnellate
01:10di reti fantasma dalle aree di Siracusa, Avola e Milazzo, consentendo di bonificare oltre 52.000
01:17metri quadrati di fondali marini. L'intervento GhostNetz prevede in totale il ripristino di 20
01:23aree nei mari italiani e dopo la Sicilia si sposterà in altre 15 zone in cui sia stata
01:28rilevata la presenza di attrezzi da pesca e di acquacoltura abbandonati o dispersi nei fondali.
01:34Le reti recuperate, già sottoposte ad attenta analisi da parte dei biologi marini per liberare
01:40eventuali organismi impigliati tra le loro maglie, verranno destinate a smaltimento o riciclo in
01:45funzione delle loro caratteristiche. Mar Piccolo di Taranto e Parco Sommerso di Gaiola,
01:51due delle aree interessate dal progetto, saranno oggetto di casi studio per analizzare l'impatto
01:56degli strumenti da pesca rimossi e valutare la capacità di recupero degli habitat presenti sui fondali.

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