ROMA (ITALPRESS) - Storie di lavoro, passione e forte radicamento con il proprio territorio. Imprenditori e famiglie dell’Appennino centrale che hanno saputo rialzarsi dopo il sisma degli anni 2016 e 2017, rilanciando le loro aziende in diversi settori. Sono otto le realtà che operano del cratere sisma - la vasta area compresa tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria - presentate nel corso dell’evento “Made in Italy. Made in Appennino centrale”.
spf/mgg/azn
spf/mgg/azn
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Storie di lavoro, passione e forte radicamento con il proprio territorio, imprenditori e famiglie
00:09dell'Appennino Centrale che hanno saputo rialzarsi dopo il sisma degli anni 2016 e 2017, rilanciando
00:16le loro aziende in diversi settori. Sono otto le realtà che operano nel cratere sisma, la vasta
00:22area compresa tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, presentata nel corso dell'evento Made in Italy,
00:28Made in Appennino Centrale.
00:30È un evento importante su casi di successo realizzate dalle imprese italiane, il luogo più sfidante
00:37e difficile, cioè nel cratere, che ci inorgoglisce come promotori del Made in Italy, di quello
00:47sostenibile, di quello resiliente, di quello che non si arrende e nel contempo ci incoraggia
00:53a proseguire sulla strada del sistema paese pubblico e privato per far risorgere nel cratere
01:01la grande speranza dei giovani di restare in questo territorio e di costruire insieme il
01:09loro futuro.
01:09Noi abbiamo messo in campo quindi questa strategia che si chiama Next Appennino che ha guardato
01:14in particolare alle imprese più di 1.300, quelle che hanno beneficiato di un programma importante
01:20di stimolo alle imprese per ben 560 milioni di euro.
01:26Sono qui al Ministero del Made in Italy perché il Ministro Urso, che ha condiviso profondamente
01:31questa strategia, vuole constatare, verificare e dare ulteriore sostegno a chi ha gettato
01:37il cuore oltre all'ostacolo provenendo da un'area svantaggiata che era stata ulteriormente
01:42affaticata dal sisma.
01:43Nel corso dell'incontro al Ministero delle Imprese del Made in Italy i titolari delle
01:48aziende hanno descritto le caratteristiche delle loro realtà e come hanno saputo affrontare
01:53le conseguenze degli eventi catastrofali.
01:56Una ripartenza difficile, in molti casi resa possibile anche grazie alle risorse finanziate
02:01da Next Appennino, il programma del piano complementare al PNRR dedicato ai sismi del 2009 e del 2016.
02:09Un'opera importante per quello che riguarda il gruppo Lube, un investimento di oltre 45
02:15milioni che ci permetterà di realizzare un fabbricato di circa 30.000 m2 dove andremo
02:22a specializzare la nostra produzione inerente soprattutto a quello che è il mercato dell'estero.
02:27Importante per noi perché vogliamo che nei prossimi anni l'estero sia un punto chiave
02:31per quello che riguarda il nostro sviluppo aziendale e grazie a questo investimento che andremo
02:36a fare che sicuramente ci ha permesso grazie ai fondi del PNRR e del Next Appennino di svilupparlo
02:43in tempi molto brevi, saremo sicuri che nei prossimi anni riusciremo a competere in maniera
02:48molto più incisiva in quello che è un contesto internazionale sempre più competitivo e importante
02:53soprattutto per quanto riguarda l'esportazione del Made in Italy in giro per il mondo.
02:57Una forma di ricostruzione possa essere considerata anche l'investimento in formazione.
03:02Considerando la difficoltà che le aziende del manifatturiero e della moda in particolare
03:07trovano nel reperire nuove figure professionali altamente specializzate, nel caso della maglieria,
03:13nelle tecniche del rimaglio, la nostra azienda ha deciso di creare una vera e propria accademia
03:17dell'artigianalità e del rimaglio. L'obiettivo è quello di formare nuove generazioni
03:22e organizzando ciclici corsi, mettendo a disposizione delle operatrici che insegnano
03:27alle nuove generazioni questo tipo di operazioni e i valori che vanno tramandati.
03:32Grazie.