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  • 12/05/2025
BOLOGNA (ITALPRESS) - AIL - Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma ha promosso a Bologna un confronto tra specialisti in Oncoematologia per fare il punto sui risultati raggiunti e le prospettive future delle CAR-T. L'evento "CAR-T Cells, risultati e prospettive nei tumori del sangue" precede l'apertura dell'Hematology Summit.
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00:00AIL, associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, ha promosso a Bologna un
00:09confronto tra specialisti non coematologia per fare il punto sui risultati raggiunti e le
00:14prospettive future delle CAR-T. L'evento CAR-T CELS, risultati e prospettive nei tumori del
00:20sangue, precede l'apertura dell'ematology summit. Sono oltre 44 i centri abilitati,
00:27quindi quella che sei anni fa era una speranza, oggi è diventata una terapia che offre certamente
00:35delle garanzie molto importanti. Bisogna andare avanti. Andare avanti significa poter disporre
00:42di questo trattamento in maniera sempre più anticipata, quindi riuscire ad avere questo
00:48trattamento nelle prime linee di trattamento. Significa riuscire a portare questo progetto
00:55terapeutico anche in altre patologie.
00:58L'Istituto di Ematologia Seragnoli, azienda ospedaliera universitaria di Bologna, è capofila
01:04nell'utilizzo delle terapie CAR-T in Italia, con 240 pazienti trattati e con più di 243
01:11clinici, di cui un terzo sui linfomi, con farmaci sperimentali di fase 1, fase 2 e fase 3.
01:17Con questo tipo di metodica abbiamo bypassato la rifrattarietà, la resistenza di diversi
01:25linfomi, anche di mielomi, perché sono partite anche le cartine mieloma dal punto di vista
01:30dell'ufficialità sul mercato e c'è dato la possibilità di poter guarire dei pazienti
01:38che fino adesso non avrebbero avuto chance con la terapia convenzionale dopo aver fallito
01:43la prima linea, la seconda linea e anche la terza linea. Quindi è un vantaggio culturale
01:50da un certo punto di vista, scientificamente parlando, ma è un vantaggio reale e questa
01:55è la cosa più importante, che noi riusciamo a guarire un sale di pazienti che ad oggi non
01:59saremmo riusciti a guarire.
02:00In questo complesso scenario si inserisce il progetto del Policlinico Sant'Ursola di
02:06realizzare una self-factory, la prima in Emilia Romagna, per la produzione di carti accademiche,
02:12ovvero prodotte in ambito ospedaliero universitario a scopo no profit e all'interno di studi clinici.
02:19Si vuole spingere su modelli di sostenibilità, quindi non saranno le carti dei poveri, ma saranno
02:26carti per utilizzi non consolidati, utilizzi nuovi in patologie rare che non sono quindi
02:37l'oggetto di interesse di company, ovviamente che sono profit giustamente. Non solo, ma i
02:44carti che oggi noi infondiamo, quindi quello di proprietà delle company farmaceutiche, provengono
02:50dall'accademia, dalla ricerca, quindi riteniamo che nei laboratori R&D si chiamano, cioè di
02:57research and development, possiamo trovare nuovi carti con nuovi costrutti al fine di poter
03:04curare sempre meglio e sempre più pazienti.

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