Un’inchiesta esplosiva svela il ricatto ai danni di Leonardo Maria Del Vecchio, erede del gruppo Luxottica, vittima di una rete di dossieraggio costruita con tecniche militari e strumenti da intelligence. Al centro del caso c’è Francesco Renda, ex militare e presunto membro della cosiddetta “squadra Fiore”. È accusato di far parte di un gruppo criminale con base operativa a Roma, specializzato in accessi abusivi a sistemi informatici e raccolta di informazioni riservate. Grazie a mezzi, macchinari, appartamenti e accessi a banche dati protette, Renda riusciva a reperire materiale compromettente da utilizzare per intimidazioni. I documenti erano destinati a Samuele Calamucci, fiduciario di Del Vecchio, a cui veniva riferita l’esistenza di un dossier reputazionale completo. Alcune foto sono state recapitate in forma anonima, altre mostrate direttamente. La richiesta è stata di 70mila euro in cambio del silenzio. Il decreto dei carabinieri del Ros conferma che Del Vecchio, temendo per la sua reputazione, ha accettato di pagare. L’indagine coinvolge anche Equalize, società milanese, e si collega a un secondo filone romano. Tra gli arrestati anche un ex poliziotto, deceduto a marzo. Si indaga ora su chi abbia commissionato i dossier.