L’ennesimo caso di malasanità arriva questa volta dal Policlinico Umberto I di Roma, dove sono stati scambiati i vetrini della biopsia e a una persona sana, considerata invece con un tumore maligno, hanno rimosso la mandibola. La persona operata per errore è un 35enne che dopo l’intervento ha subito un grave danno, una paresi facciale. Sulla vicenda indaga il pm Eleonora Fini dopo la denuncia per lesioni gravi del protagonista del caso. I fatti risalgono al Maggio dello scorso anno, la scoperta dell’errore è stata causata da un’intuizione: il 35enne ha fatto controllare il Dna del materiale biologico da un laboratorio dell’Università Cattolica di Roma. Era stato operato per impiantargli una placca che ricostruisce l’osso asportato. Quando si è risvegliato la parte destra del viso era paralizzata. Come deformata, ricorda. A settembre gli è stato detto che il nuovo esame istologico sull’osso rimosso era negativo. “Sono vivo, sono sano, non ho alcuna malattia mortale, ma ho sofferto moltissimo”, ora si sfoga l’uomo. La denuncia è scritta dagli avvocati Andrea Bertolini e Giacomo Gaudenzi contro i medici dell’Umberto I.