“Ho chiesto al Presidente Mattarella di darci una mano. Qualcuno deve salvare questo teatro". Luca Barbareschi, al Teatro Eliseo, spiega di essersi rivolto al Capo dello Stato a margine dell'assemblea di Confesercenti. Parla di "boicottamento istituzionale", dell'Eliseo che "è storia del teatro italiano", è "storia di Roma", ma il cui destino è lasciato solo a lui - rimarca più volte - come "privato cittadino" che cerca di tenerlo in vita "contro il volere dello Stato". "Qualcuno deve salvare questo teatro, un cittadino da solo non può farcela", dice: "O metto i biglietti a 500 euro l'uno..questo teatro è fermo da due anni per un boicottamento istituzionale, questa è una vergogna". "Il Presidente mi ha fatto i complimenti", riferisce Barbareschi: "Questo teatro lo mantengo da solo, sta per chiudere, è impossibile non ci sia nessuna attenzione", sottolinea, accennando anche alla premier Giorgia Meloni per chiederne l'attenzione. "Siamo chiusi. O metto biglietti a 500 euro l'uno... la sera ballo anche con le costole rotte, lo faccio per pagare i sessanta stipendi di chi sta qui dentro".