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  • 25/06/2025
Milano, 25 giu. (askanews) - "La pace che cerchiamo" un tema potente di grande attualità ma non banale è il titolo della stagione 2025/2026 del Teatro Oscar e Teatro degli Angeli di Milano."È una parola ingombrante, difficilissima, apparentemente che può mettere d'accordo tutti nelle intenzioni ma è quasi impossibile da realizzare e, secondo, una parola molto complessa e complicata, noi gli abbiamo dedicato quantomeno la tensione spirituale. Penso che sia talmente necessaria la pace perché riguarda ognuno di noi, non solo chi è in guerra" ha detto Giacomo Poretti, Direttore artistico di entrambi i teatri insieme a Gabriele Allevi e Luca Doninelli.In scena grandi nomi del panorama teatrale italiano con testi d'autore, adattamenti letterari, drammaturgie musicali e opere inedite che esplorano i temi della contemporaneità, come la memoria, la psiche, l'accessibilità."Presentiamo un'unica stagione in due sedi, il Teatro dell'Oscar e Teatro degli Angeli. Si caratterizzano in maniera molto diversa. L'Oscar mira a una programmazione più popolare, più tradizionale. Il Teatro degli Angeli mira a una promozione di proposta più culturale, quindi tutti i progetti speciali sono radunati agli Angeli e tutti i progetti di grande diffusione popolare all'Oscar. All'Oscar abbiamo Giacomo Porretti, abbiamo la Trilogia del Giullare, abbiamo Toni Servillo, abbiamo Bergonzoni. Agli Angeli abbiamo il Teatro della Mente, che è nuovo, il mito con Cristina dell'Acqua, abbiamo la nostra Bibbia che non ti aspetti e abbiamo il teatro del Lunedì per i giovani ragazzi e tutto il teatro della disabilità" Ha aggiunto Allevi.Grande obiettivo è il teatro come atto politico."Il teatro è un atto politico. È nato politico in Grecia, Eschilo, Euripide e Sofocle sono autori politici, la commedia è politica" racconta Doninelli.Sempre centrale per questo il ruolo della comicità. "Forse solo la comicità può dare non la soluzione dei problemi, ma gli spunti per ragionare, perché è talmente provocatorio il linguaggio della comicità, è talmente irriverente, è poco consono alla tradizione che rischia di farci venire delle suggestioni particolari, quindi aiutarci ad andare avanti nel ragionamento e non essere sempre fissati nei nostri pregiudizi" conclude Poretti.

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00:00La pace che cerchiamo, un tema potente di grande attualità ma non banale, è il titolo della stagione 2025-2026 del Teatro Oscar e Teatro degli Angeli di Milano.
00:11È una parola ingombrante, difficilissima, apparentemente che può mettere d'accordo tutti nell'intenzione ma è quasi impossibile da realizzare.
00:23E siccome è una parola molto complessa e complicata, noi gli abbiamo dedicato quantomeno la tensione spirituale proprio a questa cosa.
00:34Pensavo che sia talmente necessaria la pace perché riguarda ognuno di noi, non solo chi è in guerra.
00:41In scena grandi nomi del panorama teatrale italiano, contesti d'autore, adattamenti letterari, drammaturgie musicali e opere inedite
00:49che esplorano i temi della contemporaneità come la memoria, la psiche e l'accessibilità.
00:54Presentiamo proprio un'unica stagione in su due sedi, nel Teatro dell'Oscar e Teatro degli Angeli.
01:01Due che si caratterizzano in maniera molto diversa.
01:04L'Oscar mira a una programmazione più popolare, più tradizionale, Teatro degli Angeli mira a una programmazione di proposta più culturale.
01:12Quindi tutti i progetti speciali sono radunati agli angeli e tutti i progetti di grande diffusione popolare all'Oscar.
01:20All'Oscar abbiamo Giacomo Poretti, abbiamo il Trido del Giullare, abbiamo Tony Servilo, abbiamo Bergonzoni.
01:26Agli angeli abbiamo il Teatro della Mente che è nuovo, il mito con la Cristina dell'acqua.
01:32Abbiamo la nostra Bibbia che non ti aspetti e abbiamo il Teatro del Novedì per i giovani ragazzi e tutto il Teatro della disabilità.
01:39Grande obiettivo è il Teatro come atto politico.
01:42Perché il Teatro è politico, il Teatro è nato politico, è nato in Grecia politico, Eschi, Lo Sofocle, Euripide sono autori politici, la commedia è politica.
01:52Sempre centrale per questo il ruolo della comicità.
01:55Forse solo la comicità può dare non la soluzione dei problemi, ma gli spunti per ragionare.
02:02Perché è talmente provocatorio il linguaggio della comicità, è talmente irriverente e poco consono alla tradizione che rischia di farci venire delle suggestioni particolari.
02:16E quindi aiutarci ad andare avanti nel ragionamento e non essere sempre fissati nei nostri pregiudizi.

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