Saremo anche il BelPaese ma se iniziassimo a prestare più attenzione a quello che i media dicono spesso di sfuggita e in modo criptico, magari tra una polemica politica strillata e un servizio sull'ultimo video di Fedez e della Ferragni, ci accorgeremmo che le cose vanno diversamente da come le percepiamo: certo, la crisi economica e le vicissitudini personali ci fanno capire che non è un periodo facile e che c'è chi fatica più di altri, ma è un po' tutta l'Italia che è a rischio: un debito pubblico da oltre 2.800 miliardi di euro che impedisce i provvedimenti davvero utili perché troppo costosi; una qualità dei servizi pubblici in continuo calo che oggi è appena superiore a quella di stati come Botswana, Polonia, Tonga, India, Vietnam, Ruanda e Costa Rica anche se siamo il quinto paese europeo dove si pagano più tasse, ne abbiano ben 70 e ci spremono non poco. Se aggiungiamo l'alto numero di disoccupati e che evasione fiscale e mafie sottraggono centinaia di miliardi ogni anno, l'immagine che esce è tutt'altro che rassicurante. I dati sono certificati nero su bianco ma non c'è consapevolezza: in un paese in cui si leggono meno giornali rispetto al dopoguerra, i quotidiani - salvo poche eccezioni - preferiscono inseguire i telegiornali in un'informazione spesso veloce, superficiale e priva di spirito critico e così chi ancora li guarda spesso non ha neanche tempo e modo di riflettere. Anche perché ormai siamo abituati a leggere le notizie che ci arrivano sul telefonino dai social, spesso solo il titolo perché siamo di corsa: e i primi a capirlo sono stati i politici, che non a caso oggi preferiscono comunicare direttamente ai propri elettori - reali o potenziali - attraverso tweet, post e video... senza la mediazione di giornalisti, ben sapendo che così possono dire tutto e il contrario di tutto senza il rischio di essere smentiti.
DOVE SEGUIRCI
GUARDACI IN TV SUL DIGITALE TERRESTRE:
Radio Roma Television LCN Regione Lazio canale 14 DTT Radio Roma LCN Regione Lazio canale 15 DTT Radio Roma Network LCN Nazionale canale 222 DTT
ASCOLTACI IN RADIO SU FM | DAB:
Roma 104.0 FM Latina 87.8 FM Rieti 91.8 FM Amatrice (RI) 95.4 FM Frosinone 96.5 FM
iPhone, iPad, Apple Car Play ed Apple Tv sull’Apple Store Smartphone, Android Auto ed Android Tv su Google Play Store e Huawei su AppGallery TIMvision, Amazon Fire SticK e WebOS Tv per Samsung LG.
ASSISTENTE VOCALE:
Pronuncia “APRI o AVVIA o METTI o RIPRODUCI Radio Roma” su Amazon Alexa e Apple Siri, oppure “PARLA con Radio Roma” su Google Assistant.
00:00Saremo anche il bel paese, ma se iniziassimo a prestare più attenzione a quello che i media dicono spesso di sfuggita in modo criptico,
00:07magari tra una polemica politica strillata e un servizio sull'ultimo video di Fedez e della Ferranni,
00:13ci accorgeremmo che le cose vanno diversamente da come le percepiamo.
00:16Certo, la crisi economica e le vicissitudini personali ci fanno capire che non è un periodo facile e che c'è chi fatica più di altri,
00:23ma è un po' tutta l'Italia che è a rischio.
00:26Un debito pubblico da oltre 2.800 miliardi di euro che impedisce provvedimenti davvero utili perché troppo costosi,
00:33una qualità dei servizi pubblici in continuo calo che oggi è appena superiore a quella di stati come Botswana, Polonia, Tonga, India, Vietnam, Ruanda e Costa Rica,
00:43anche se siamo il quinto paese europeo dove si pagano più tasse, ne abbiamo ben 70 e ci spremono non poco.
00:50Se aggiungiamo l'alto numero di disoccupati e che evasione fiscale e mafia sottraggono centinaia di miliardi ogni anno,
00:57l'immagine che esce è tutt'altro che rassicurante.
01:00I dati sono certificati nero su bianco, ma non c'è consapevolezza.
01:04In un paese in cui si leggono meno giornali rispetto al dopoguerra, i quotidiani, salvo poche eccezioni,
01:10preferiscono inseguire i telegiornali in un'informazione spesso veloce, superficiale e priva di spirito critico.
01:16E così chi ancora li guarda spesso non ha neanche tempo e modo di riflettere.
01:21Anche perché ormai siamo abituati a leggere le notizie che ci arrivano sul telefonino dai social,
01:26spesso solo il titolo perché siamo di corsa e i primi a capirlo sono stati i politici,
01:31che non a caso oggi preferiscono comunicare direttamente ai propri elettori, reali o potenziali,
01:36attraverso tweet, post e video, senza la mediazione dei giornalisti,
01:41ben sapendo che così possono dire tutto e il contrario di tutto senza il rischio di essere smentiti.