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Fabio Canino e Piero Di Blasio ospiti a Radio Roma Magazine su Radio Roma
RadioRoma
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05/11/2024
Fabio Canino, giudice di Ballando con le stelle, e il regista Piero Di Blasio ospiti a Radio Roma Magazine hanno presentato lo spettacolo teatrale "Fiesta".
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Trascrizione
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How the Tiger Survivor 14 e 30 ecco riproviamo a connetterci con Fabio Canino e Piero Di
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Blasio perché stiamo parlando dello spettacolo Fiesta è uno splendido omaggio alla mitica
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Raffaella Carrà .
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Fabio Canino, Piero Di Blasio eccovi allora ricordiamo un po' entriamo nel dettaglio
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come nasce lo spettacolo sappiamo che insomma nasce nel 2001 e raccontiamolo un po' Fabio.
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Allora lo spettacolo è nato vent'anni fa dopo un viaggio mio e di uno degli altri
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due autori Paolo Lanfredini e poi c'è anche Roberto Biondi a New York siamo andati e Paolo
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continuava a dire bisogna fare qualcosa sulla Carrà sapeva del mio grande amore per Raffaella
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dobbiamo fare uno spettacolo dobbiamo fare uno spettacolo e io dicevo sì ma che facciamo
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io non sono un ballerino non posso mettermi a fare i balletti della Carrà andiamo a vedere
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una serie di spettacoli a New York dove autori new yorkesi facevano grandi omaggi a grande
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star americane ce n'era uno su Tina Turner ce n'era uno che non è il musical su Tina Turner
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lo spettacolo su Tina Turner ce n'era uno per Barbara Streisand e quindi abbiamo detto facciamolo
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anche noi sulla Carrà con l'idea di festeggiarla e per festeggiarla abbiamo deciso che era giusto
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ambientare questo spettacolo il giorno del suo compleanno dove un gruppo di amici si ritrovano
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e la festeggiano da lì poi tutto quello che succede in fiesta abbiamo iniziato a scriverlo
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abbiamo debutato a Roma io dico tutte le volte che anche per scaramanzia la prima volta che lo
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facemmo la prima proprio la primissima di fiesta io dissi all'altro autore bene andiamo a prenderci
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questi due pomodori in faccia e questi pomodori ancora oggi li sto aspettando siamo facendo il
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ventennale dello spettacolo per questo hanno chiamato me hanno chiamato te tu sei regista
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naturalmente ma questi pomodori non arrivano perché lo spettacolo sarà meraviglioso come
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insomma come ti trovi nel ruolo di regista e che cosa ci lascia anche appunto in eredità un
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personaggio ma anche una persona perché era una persona la Carrà sdoganato dei temi importanti
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in anni ancora in cui non si parlava no di certe tematiche di certi temi sociali certo toccare
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un mito come la Carrà è come andare che ne so a rifare un nuovo ritratto della monna lisa è
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comunque qualcosa di diverso di sbagliato da un certo punto di vista allora tanto vale non rifarne
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un altro ma cercare di osannare tutto quello che c'è che ha già fatto lei come potevamo farlo se
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non usando ciò che lei ha lasciato di più al mondo c'è la voglia di libertà la voglia di essere
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accettati e essere accettabili dalle persone è vero l'ha fatto intanto scoprendosi un bel
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lico negli anni 70 e poi rinnovando completamente se stessa ed essendo sempre solidale e fedele con
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se stessa soprattutto senza mai snaturarsi o senza mai tramutarsi in altro ecco questa cosa
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ce la siamo portati nello spettacolo il testo era già scritto io non ho fatto altro che chiedere
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soltanto di ammodernare il testo perché comunque aveva vent'anni quindi abbiamo un po rimaneggiato
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sotto certi punti di vista anche perché sono cambiate e sono cambiati i punti forti della
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società sono cambiati i punti di vista sono cambiate le lotte anche no da certo certo abbiamo
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rimesso appunto questo e abbiamo continuato a giocare sul divertimento che non è mai mancato
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in questo spettacolo e non mancherà neanche questa edizione nonostante me si riesce ancora
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a ridere in questo spettacolo ci si riesce a divertire e si riesce a parlare anche di temi
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diversi in maniera normale e questa è una cosa che ci piace molto ricordare perché in realtà quello
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che si denuncia da questo spettacolo è che non c'è bisogno di dire di che orientamento sessuale si
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è perché tanto alla fine i problemi di amore di cuore sono sempre gli stessi. Certo. Il mondo
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omosessuale è più colorato, il mondo LGBTQ plus è veramente arcobaleno quindi facciamo più ridere
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quello è il concetto. Qual è secondo voi l'eredità grande che la Carrà ci lascia e che lascerà anche
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alle generazioni che non hanno avuto modo di conoscerla direttamente in qualche modo? Ecco tu
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hai vent'anni giustamente quindi è domanda veramente topica. La collega ha vent'anni. Una
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mia coetanea lei. Maleducata. Prerogativa del teatro essere bugiardi. L'eredità che lascia
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Raffaella e che spero che qualcuno riesca a raccogliere questa eredità è innanzitutto
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l'umiltà la voglia di lavorare la professionalità c'è anche da dire che Raffaella ha fatto
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televisione in un periodo in cui c'erano più soldi si investiva di più c'era più tempo quando
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si costruiva uno spettacolo teatrale o televisivo e quindi ha avuto questa fortuna tra virgolette
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in più lei lascia quello che come diceva prima Piero l'originalità l'unicità cioè lei era così
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tant'è vero quando ti chiedono se c'è un erede della Carrà bisogna dire di no perché non perché
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non ci siano donne bravissime nel mondo dello spettacolo ma perché lei era unica lei è l'unica
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che ha fatto quello che ha fatto in quel modo e credo che come eredità al momento è un'altra
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cosa che ha detto Piero la libertà cioè lei è stata libera e si è sempre sentita libera e
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soprattutto ha cercato di liberare e questo è stato confermato anche da giornali stranieri
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tipo il Guardian tempo fa ha aiutato le donne a liberarsi di tutti quei cliché che l'uomo
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li ha sempre appioppato e devo dire che in qualche modo c'è riuscita è la prima conduttrice italiana
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che non so intervistava Gorbachev e poi andava a ballare il tucatuca ecco oggi di queste cose
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non succedono più. Nessuna intervista a Gorbachev. Una donna è un'artista veramente libera di
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condivisione soprattutto mai divisiva vi chiedo e ti chiedo quando ricordaci quando l'hai conosciuta
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Fabio un ricordo di quando tu per la prima volta l'hai incontrata e poi volevo chiedere anche a
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Piero se l'ha incontrata l'ha conosciuta. Allora io l'ho conosciuta quando è venuta a vedere lo
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spettacolo perché lei ci fece prima la carambata dopodiché venne a vedere lo spettacolo e fu la
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prima volta che la incontrai nei camerini del teatro dove lei fu molto carina affettuosa portò
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tutta la compagnia lo champagne eccetera eccetera. Da lì poi c'è stato un crescendo ci invitò a San
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Remo poi io essendo amico della famiglia Boncompagni l'ho incontrata spesso a cena a
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casa di Boncompagni che erano anche le cose più belle perché erano incontri privati dove veramente
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non c'erano sovrastrutture non aveva problemi non c'erano fotografi non c'era nessuno e quindi era
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proprio Raffaella come dicevi te prima una persona prima che un personaggio. Io invece l'ho incontrata
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una volta pochi anni fa ricordo la prima cosa che ho fatto era cercare di toccarle i capelli per
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accarezzare e una volta poi mi sono svegliato e mi sono accorto che travo i capelli al mio fratello.
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L'ho mai incontrata purtroppo purtroppo no mi sarebbe tanto piaciuto perché io mi ricordo da
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piccolo un sabato sera Caramba era piccolo no facciamo fin da piccolo vabbè Caramba era un
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obbligo quasi tassativo non si poteva guardare non guardare Caramba la sera uno per vedere se
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c'era qualche parente d'Argentina che tornava perché magari anche io non lo sapevo e due
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perché comunque era un modo di fare tv elegante mai volgare con una gran classe pur avendo tanta
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pancia e perché era una donna molto di pancia non era una che pensava ai massimi sistemi andava
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molto dritta però era sempre elegante di classe non trovi mai la volgarità to cure era meraviglioso
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è una donna un artista che ci manca ci mancherà tantissimo abbiamo un minuto soltanto purtroppo
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il radio i minuti si si sbriciolano vogliamo ricordare allora le date dove siete sappiate
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che noi verremo e vi verremo a salutare anche nei camerini assolutamente vi aspettiamo tanto
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io dico io dico le date lui dice il caso sì certamente 26 ottobre al 26 novembre al teatro
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sala umberto di roma dal martedì alla domenica tranne il sabato perché il signore va ballando
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con le stelle certo però la domenica facciamo la dopo spettacolo così va bene io voglio ricordare
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insieme a fabbrico di l'aiuto che c'è nel caso va bene a parte diago longobardi che c'è nello
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spettacolo dalla prima edizione sandro stefanini che è entrato poco dopo l'inizio di tutto poi
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c'è simone veltroni e antonio fiore che sono le due novità dello spettacolo ma che si sono
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introdotti nello spettacolo subito molto molto bene siete alla sala umberto ringraziamo alessandro
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longobardi alla alla produzione di questo spettacolo cristina rock rimonta le coreografie
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originali di gino landi assolutamente andiamo a teatro viva il teatro viva fiesta grazie di
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essere stati con noi ci vediamo alla sala umberto grazie grazie a voi a prestissimo ci vediamo a
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teatro e grazie ancora e noi ci troviamo tra poco sempre qui su radio roma promotion
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