Ruoppolo Teleacras - Stragi, altro arresto

  • 12 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( https://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538 ) Teleacras Agrigento del 12 novembre 2012.
Arrestato un pescatore palermitano. Avrebbe recuperato dai relitti bellici il tritolo usato per le stragi mafiose di Roma, Firenze, Milano, e anche per Capaci e via D'Amelio.
Ecco il testo :
A Firenze, Milano e Roma e' esploso tritolo recuperato in mare da residuati bellici. In via Fauro a Roma il 14 maggio 1993, in via dei Georgofili a Firenze il 27 maggio, in via Palestro a Milano il 27 luglio, alle chiese di San Giovanni in Laterano e di San Giorgio al Velabro a Roma il 28 luglio, e poi il fallito attentato allo stadio Olimpico a Roma il 23 gennaio 1994 : poco piu' che 19 anni dopo, quando oggi sarebbe 19enne Caterina Nencioni, la bambina neonata, di 50 giorni, che fu uccisa dall' esplosione di Firenze, la Direzione investigativa antimafia fiorentina ha arrestato un palermitano, di Santa Flavia, 57 anni di eta'. Il suo nome e' Cosimo D'Amato, ed e' un pescatore. Lui sarebbe stato impegnato a recuperare dai relitti bellici il tritolo che poi e' stato usato dal commando mafioso nelle stragi. D'Amato e' parente di Cosimo Lo Nigro, gia' condannato per gli stessi attentati. Il mandato di cattura e' stato spiccato dal Tribunale di Firenze. Il pescatore di Santa Flavia rispondera' di strage, devastazione e di detenzione di un ingente quantitativo di esplosivo. E per aver concorso agli attentati, tra gli altri, con i boss Toto' Riina, Bernardo Provenzano, Matteo Messina Denaro, Filippo e Giuseppe Graviano. L' esplosivo recuperato dai relitti di guerra sarebbe stato consegnato al gruppo di fuoco organizzato dal boss Francesco Tagliavia. E lui, Tagliavia, incastrato dalle dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza, e' stato l'ultimo mafioso, in ordine di tempo, a essere stato condannato in primo grado, all'ergastolo, dalla Corte d'Assise di Firenze, il 6 ottobre 2011. Le indagini sono in corso. Cosimo D'Amato avrebbe fornito il tritolo fin dalla primavera del 1992. E lo stesso tritolo, confermano gli inquirenti, e' stato utilizzato anche per le stragi di Capaci e via D'Amelio, contro Falcone e Borsellino, tra i 1.280 e i 1.340 chili di esplosivo. Sarebbero state bombe non esplose, di profondita', lanciate dagli aerei della seconda guerra mondiale contro i sottomarini. Gli ordigni, pesanti tra 80 e 100 chili, sono stati recuperati dai pescherecci e trasportati a Santa Flavia. La gestione dell'esplosivo sarebbe stata del tutto nelle mani dei fratelli Graviano.