Ruoppolo Teleacras - Arresto Giuseppe Falsone

  • 12 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search )del 26 giugno 2010. Arrestato a Marsiglia in Francia il superlatitante e Capo di Cosa nostra agrigentina, Giuseppe Falsone.
Ecco il testo:
Arrestato a Marsiglia come Luigi Putrone nella Repubblica Ceca il 12 agosto del 2005 : quando rientra a casa, e con i sacchetti della spesa tra le mani. Sulla sua faccia forse è stato usato il bisturi, sul naso in particolare. E Giuseppe Falsone, nega : '' non sono io ''. La carta di identità è intestata ad un altro nome, forse un favoreggiatore. Poi l'esame delle impronte digitali : '' sì, è lui, il capo di Cosa nostra agrigentina ''. Il boss, pedinato sul posto da almeno 2 mesi, è in silenzio. A Marsiglia avrebbe intrapreso una impresa edile, mantenendo saldi nel pugno anche gli affari agrigentini. Lui, infatti, è il '' ragioniere '', nella borsa 24 ore un computer portatile, poi anche la Bibbia e testi di filosofia, come ha raccontato Giuseppe Sardino di Naro, l'ex braccio destro che lo ha tradito e si è pentito. I Poliziotti della Squadra mobile di Agrigento, capitanati da Alfonso Iadevaia, i colleghi della Mobile di Palermo, e dello Sco, il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato : arresto eccellente, nella cittadina a sud della Francia, dove Bernardo Provenzano è stato due volte nel 2003, per un intervento alla prostata. Lo stesso anno Provenzano benedice Giuseppe Falsone capo provincia ad Agrigento. Maurizio Di Gati, che il summit ''Cupola'' a Santa Margherita del 14 luglio 2002 elegge capo, è invece sconfessato da Provenzano, che sceglie Falsone, e gli assegna un numero per la posta, il 28. Il barbiere di Racalmuto è sconfitto e si ritira a Favara. I due capimafia non si sono incontrati spesso. Di Gati ricorda : "sì, perchè iddu si scantava di mia, e io mi scantava di lui". Falsone invece non ''si scanta'' di Gerlandino Messina. Infatti, nell'ottobre del 2004, i due si incontrano a metà strada, tra Campobello di Licata e Porto Empedocle, a Palma di Montechiaro. E Falsone nomina Messina numero 2. Adesso Gerlandino della "Marina" è il numero 1. Giuseppe Falsone, ricercato dal 9 gennaio del 99, il 28 agosto compie 40 anni. Da ragazzo galoppa a cavallo tra le strade di Campobello, come un cow boy. Quando ha 21 anni, la sera del 25 giugno del 91, sparano al padre Vincenzo ed al fratello Angelo. Falsone insegue i killer, Giuseppe Croce Benvenuto e Giovanni Avarello, e giura vendetta. Infatti, il 18 aprile del 94 uccide a Campobello Salvatore Ingaglio, perchè secondo lui è uno dei responsabili. Il processo Akragas e la condanna all'ergastolo. Secondo Sardino, Falsone ha ucciso anche Giuseppe Spatazza a Campobello ed Angelo Lentini a Ravanusa. Il 13 agosto del 2003 muore a Favara Carmelo Milioti. Di Gati riceve una lettera da Giuseppe Falsone dove è scritto : ''siamo stati io e Peppe". Non solo mafia ed omicidi. Anche droga ed immigrazione clandestina. Infatti, lui è Domenico '' Minicu " Blando, di Favara, ed è stato il vivandiere di Giovanni Brusca a Cannatello. Insieme a Falsone avrebbe organizzato il traffico internazionale di stupefacenti sgominato dall' inchiesta "Cocktail". Un fratello, Gioacchino Falsone, ha sposato lei, l'eritrea Ganat Tewelde Barhe, 36 anni, al secolo Madame Gennet, "la donna dagli occhi di ghiaccio", condannata perchè avrebbe gestito il traffico di immigrati in partenza dalla Libia. Terra bruciata. Le operazioni "Ghost", del 3 marzo del 2003 e del 22 giugno del 2006. Poi, "Camaleonte", del 6 marzo del 2007, poi "Apocalisse'', del 26 marzo scorso, ed il sequestro di beni per 30 milioni di euro. Poi, la scoperta di due covi ancora '' caldi '', uno a Naro, il 3 marzo del 2008, e l'altro, il 14 giugno del 2008, a Palazzo Adriano, nel palermitano. Adesso la cattura.