Ore sotto il sole cocente, pelle arrossata, segni netti del costume esibiti con orgoglio. Sembra la scena di un’estate qualsiasi, ma su TikTok è diventata una vera e propria “challenge” da milioni di visualizzazioni. Si chiama Sunburn Challenge (o Tan Lines Challenge) ed è l’ultima tendenza virale tra i giovanissimi: una gara non dichiarata a chi ottiene le linee da abbronzatura (e le scottature) più marcate. Ma dietro lo storytelling visivo e i filtri glamour, si nasconde un rischio molto concreto, e potenzialmente mortale.
[idgallery id="1558660" title="Scottature e irritazioni sotto il sole: i rimedi"] Cosa c’è dietro alle scottature della Sunburn Challenge Sotto gli hashtag #sunburnt, #tanlines e #sunburnttanlines – che superano i 200 milioni di views – scorrono video di ragazze e ragazzi che si sfidano a colpi di scottature, mostrando con fierezza la pelle bruciata dal sole. Audio virali e musiche estive fanno da colonna sonora a un’estetica pericolosa: quella della pelle danneggiata. E se negli anni ’70 si usava l’olio per “friggere” al sole, oggi la spinta arriva dai social, in un mix di estetica, approvazione e mancata conoscenza dei pericoli.
[idarticle id="2358705,1729355,2565483" title="Pelle scottata dal sole: la beauty routine post scottatura,Estate e pelle irritata: scottature, depilazione, sudore, punture. Come prendersene cura,TikTok interrompe lo scrolling serale dei minori con la meditazione"] Il cancro alla pelle è un rischio reale La risposta degli esperti non si è fatta attendere. L’Australian Cancer Council ha lanciato una campagna per sensibilizzare contro questa tendenza, invitando a valorizzare il proprio colorito naturale. Nella nota ufficiale riportata dal Guardian, si legge: «Se ci sentissimo più a nostro agio con il nostro colore naturale, passeremmo meno tempo a cercare di abbronzarci. Questo significherebbe meno casi di cancro alla pelle». I dati parlano chiaro: secondo l’OMS, il 90% dei tumori cutanei non melanoma è causato dai raggi UV. In Italia, secondo l’AIRTUM, nel 2023 sono stati registrati circa 24.000 nuovi casi di melanoma, con un aumento del 20% rispetto a dieci anni fa.
[idgallery id="2599649" title="Pelle e protezione solare: 7 errori da evitare"] Sunburn Challenge: l’ignoranza fa spettacolo In uno dei video virali, una voce chiede a una ragazza stesa al sole se sa cosa sia il melanoma. Lei risponde con ironia: «Non conosco». In un altro, una influencer promuove un’app per abbronzarsi mentre si espone con un indice UV pari a 13, livello estremo secondo le autorità sanitarie. È l’emblema di una generazione connessa ma disinformata: come spiega la TikToker Belle Bower, «nelle nuove generazioni ci sono grosse lacune informative». Bower, che ha perso il padre per un melanoma, aggiunge: «I millennial sono cresciuti con alcune campagne importanti ma la Gen Z, immersa nei social, non ha avuto la stessa esposizione alla prevenzione».
[idarticle id="2369495,2369075" title="Protezione solare, abbronzatura e prevenzione melanoma: i 7 consigli della dermatologa,Bambini, protezione solare e fake news: tutto quello che è importante sapere"] I pericoli delle scottature volontarie Il messaggio è chiaro anche dall’influencer Laura Henshaw, che si è schierata apertamente contro il trend. In un video su TikTok, ha spiegato i pericoli reali delle scottature volontarie: «Ogni volta che ci si espone al sole, anche per pochi minuti, si accumula un danno. E quel danno è irreversibile». Le conseguenze non sono solo estetiche o temporanee, ma si sommano con il tempo, aprendo la strada a patologie gravi, anche letali.
[idarticle id="1930690,633859" title="Pelle dopo il sole: come rimediare a scottature, eritemi & co,Paolo Veronesi: «Continue scottature in tenera età possono predisporre al melanoma da adulti»"] Proteggere la pelle è la vera rivoluzione Se oggi la crema solare viene vista come l’unico alleato, in realtà rappresenta solo l’ultimo step. Prima vengono l’ombra, gli abiti coprenti e leggeri, cappelli a tesa larga, occhiali da sole. C’è dunque bisogno di una nuova consapevolezza: quella che il benessere della pelle vale più di qualsiasi video virale. E soprattutto, rifiutare l’idea che una scottatura sia qualcosa da cui vantarsi.