Scatta l'ormai consueta «marcia popolare» dei No Tav, in gran parte studenti, il secondo giorno del festival Alta felicità in Val dl Susa. Dopo aver paralizzato il centro di Susa, il corteo si è fermato di fronte alla stazione dove decine di giovani attivisti hanno riempito completamente il treno regionale per Torino per raggiungere il cantiere di San Didero. Arrivato al sito di quest'ultimo cantiere, dove sorgerà il futuro deposito di marino, gli attivisti, quasi tutti a volto coperto, hanno divelto la recinzione esterna che separa il cantiere dall'autostrada e hanno cominciato la battitura delle reti con sassi e aste di ferro. L'area, attualmente vuota, non è presidiata dalle forze dell'ordine.