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Il docufilm diretto da Ambrogio Crespi e realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Palermo, vuole mantenere viva la memoria dei due magistrati, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e della loro lotta contro la mafia.
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00:04:00Un attentato orribile che ha fatto altri dieci feriti, tra i quali alcuni sono in gravissime condizioni.
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00:05:48Lo so che lo sapete che cosa è successo, ma è bene che ci sia qualcuno che in quel momento c'era, che ve lo ricordi.
00:06:04Che rapporto umano avevano Falcone e Borsellino?
00:06:07Il rapporto tra mio padre e Giovanni Falcone era molto, come dire, intriso di lavoro.
00:06:16Sicuramente essendo stati molto impegnati dal punto di vista lavorativo hanno vissuto pochissimi momenti di svago insieme, ma tutto quello che avveniva appunto avveniva nel campo di lavoro, che era appunto il luogo in cui erano più impegnati in assoluto.
00:06:38Probabilmente anche la diversità, ecco, di assetto familiare, in quanto mio padre aveva tre figli, Giovanni Falcone non ne aveva, sicuramente determinava anche degli stili di vita diversi.
00:06:52Ma sicuramente quello che accomunò questi due uomini è stata questa profonda, veramente intesa lavorativa, fatta di tantissimi momenti di entusiasmo, sicuramente per i successi lavorativi, ma anche momenti di grande sconforto per tutti gli ostacoli che hanno dovuto sicuramente affrontare nella loro vita.
00:07:19Io ho avuto la fortuna dal ragazzo di conoscere, di essere amico di infanzia del collega Falcone, col quale abitavamo a pochi passi di distanza, avevamo le stesse amicizie e frequentevamo le stesse persone.
00:07:32Ci siamo ritrovati dopo tanti anni in questo gruppo di colleghi che si occupavano della criminalità mafiosa, con lui e con il collega Chinnici dapprima e con il collega Caponetto dopo.
00:07:50I rapporti non soltanto non ci sono state mai rivalità personali, ma i rapporti di lavoro sono stati sempre accompagnati da rapporti di intensa amicizia.
00:08:01Ma vorrei dire qualche cosa di più, che i momenti che abbiamo trascorso a Palermo sono stati tali che se non ci fossero stati questi rapporti di amicizia che andavano pari passo,
00:08:16ed erano componenti dei rapporti di lavoro, il lavoro ne avrebbe risentito perché non so quanti di noi avrebbero continuato sino ad ora.
00:08:28Sotto il cielo di Palermo, tra strade di cemento, Falcone e Borsellino, i nostri eroi di talento, le loro vite spezzate, il loro coraggio immenso, il nostro fuoco della memoria sarà eterno.
00:08:44Scelte coraggiose difendevano la giustizia, fedeli alla legge, la mafia è un nemico a cui resiste.
00:08:51Non pensavano alle conseguenze, solo a vincere la guerra, ma l'odio della mafia non si lascia ingannare.
00:08:58Quando il fuoco si è acceso, il mondo ha tremato, Palermo ha perso due stelle, ma il cielo ci ha donato la forza per continuare, per portare avanti il sogno di giustizia e verità, per Falcone e Borsellino.
00:09:13Che è Paolo, perché ti sei fermato?
00:09:22A morire Paolo, passa sto pallone!
00:09:24Era sabato 23 maggio, ore 17.00.
00:09:51Io mi stavo occupando della chiusura del telegiornale insieme al mio collega, mentre stavamo preparando i servizi, arrivò una notizia che c'era stata un'esplosione a un'altezza di capaci.
00:10:02Chiamavamo il mio collega di un'altra televisione e disse, ti ricordo soltanto che doveva arrivare Falcone.
00:10:08Io nemmeno ho salutato al telefono, prendemmo il videoregistratore e le telecamere di corsa, ci ricammo sul luogo.
00:10:16Cominciai a vedere dei crateri, odore di bruciato, odore di morte.
00:10:20Appena mi videro con la telecamera subito mi dissero, no, no, non bisogna fare riprese, non bisogna fare riprese.
00:10:26Come facciamo riprese? Quando ci autorizzano?
00:10:38La prima cosa che io ho fatto, ho preso la telecamera senza spegne e mi avevo messo in basso, coprì la spia del segnale rosso e cominciai a fare delle riprese.
00:10:49Dopo tantissimi anni, questa strage è come se fosse successo ieri per me.
00:10:55Una cosa veramente incredibile e indescrivibile, quello che c'era lì.
00:11:19Io mi ricordo perfettamente
00:11:4930 anni fa, nel maggio del 1992, dov'era il giorno in cui è arrivata la notizia dell'attentato di Capaci.
00:12:01E' una memoria perfetta di cosa stava facendo in quel momento, in quel sabato, intorno alle 5, cosa stavo leggendo e dov'era.
00:12:11Ed è una memoria, come si dice, spesso emotiva.
00:12:13E' una memoria legata al fatto che io c'ero e che ricordo.
00:12:17E che ricordo tutto di quel momento, ricordo tutta di quella storia.
00:12:21La differenza tra Giovanni Falcone e Paolo Borsellino,
00:12:41sebbene tutti e due sono originari del quartiere Calza di Palermo, dove sono nato anch'io, nel quartiere della Calza a Palermo,
00:12:52è che i due caratterialmente, è una questione caratteriale.
00:12:57Giovanni Falcone era molto più riservato, Paolo Borsellino era molto più aperto nei rapporti umani.
00:13:03Ma ciò non toglie che Giovanni Falcone, per chi lo ha conosciuto bene, per chi ci ha lavorato,
00:13:09fosse veramente una persona molto, molto, molto vicina, molto affabile.
00:13:15Paolo Borsellino era più aperto al colloquio, al rapporto umano e cose varie.
00:13:22La notizia della strage di Capaci
00:13:27La notizia della strage di Capaci io la ricevo alla Fiera del Mediterraneo.
00:13:31Si inaugurava una edizione della campionaria, la Fiera Campionaria del Mediterraneo,
00:13:36ed ero arrivato lì non comandato da nessun giornale, perché noi eravamo orfani del giornale allora.
00:13:44Il fotografo dell'Anza, Dino Sgroi, uno dei miei maestri, non poté arrivare in tempo reale sulla notizia,
00:13:50sul luogo della strage e allora Lanza comprò la foto mia, che è questa appunto che vedete,
00:13:55che è la prima foto che è stata mandata in circuito internazionale ed è stata la prima foto
00:13:59e l'unica foto che l'indomani mattina è uscita su tutti i giornali del mondo.
00:14:20Il 23 maggio io ero a casa a lavorare, mia moglie mi disse
00:14:27guarda accendi la televisione perché c'è stato uno scoppio sull'autostrada
00:14:32e io sono corso al civico. C'era questa atmosfera, praticamente ognuno pagava per i fatti suoi.
00:14:41Mi sono affacciato all'istituto di medicina legale, mi hanno aperto la portiera di questa specie di frigorifero
00:14:51e c'erano questi corpi ammocchiati, poi non ricordo molto più bene questo trauma affettivo che è rimasto,
00:15:01credo me quella visione mi è rimasta.
00:15:04Fiducia nella giustizia era la frase che caratterizzava la vita e il ruolo di magistrato di Francesca Morvillo,
00:15:18giovane magistrato siciliana, donna tra le prime in Italia a rivestire il ruolo importante di magistrato donna,
00:15:26come compagna di Falcone che con lui ha condiviso non solo una relazione familiare ma anche una condivisione
00:15:35e una visione della strategia di contrasto alla mafia.
00:15:39Francesca Morvillo è stata una straordinaria siciliana, una donna che si è sempre caratterizzata per il suo impegno
00:15:48e in questo senso la narrazione su Francesca Morvillo attraversa tre registri,
00:15:54il registro giuridico, il registro storico di collocazione nella storia d'Italia della sua figura,
00:16:01anche interrogandoci sulle ragioni dell'ombra che l'hanno coperta per così tanti anni
00:16:07e che noi cerchiamo di svelare attraverso la conoscenza.
00:16:12È un'immagine che senza quell'ombra che la copre può rappresentare anche un orizzonte per le giovani siciliane,
00:16:20per le giovani italiane che finora non l'hanno apprezzato ed è l'obiettivo di fondo mettere in evidenza
00:16:26l'azione concreta senza infingimenti, senza che si lasciasse spazio ad altro che non al fare.
00:16:37Lei morirà in quell'ultimo viaggio che la portava da Roma,
00:16:41nel quale era componente della commissione del concorso in magistratura
00:16:46fino alla sua Palermo, alla morte appunto sull'autostrada.
00:17:11Lei morirà in quell'ultimo viaggio che la portava da Roma,
00:17:41non bisogna, non solo a livello di istituzioni, ma soprattutto a livello di opinione pubblica,
00:17:47non bisogna, non solo a livello di istituzioni, ma soprattutto a livello di opinione pubblica,
00:18:11e a cadere nel grossissimo errore di ritenere che la mafia sia soltanto omicidi,
00:18:21che la mafia sia soltanto brutalità, perché quando questi omicidi si verificano,
00:18:27quando queste brutalità si verificano, probabilmente ci si giova sempre in presenza di momenti di crisi
00:18:34delle organizzazioni mafiosi, che sono invece più forti, quantomeno si fanno sentire
00:18:40con questi scoppi di colpi di Kalashenko.
00:18:44Noi abbiamo continuato a lavorare, lo stesso giorno in cui fu ammazzato Chinici
00:18:50ci riunimmo tutti nella stanza di Chinici per vedere cosa dovevamo fare,
00:18:56e così pure dopo Falcone, abbiamo sempre, non ci siamo mai arresi,
00:19:01non ci è mai venuto in mente di mollare, proprio perché tra l'altro era anche impossibile,
00:19:13c'era sempre, il timore c'era sempre, però non è che io mi sentivo di andare in tribuna
00:19:19alla mattina e dire ragazzi io me ne vado perché ho paura,
00:19:23forse c'avevo pure paura, però non me ne sono andati, così come non se ne sono andati
00:19:28tutti gli altri del gruppo cosiddetto pull antimafia,
00:19:33che allora era, dai quattro che eravamo noi, poi è aumentato,
00:19:39perché era aumentato anche il carico di lavoro.
00:19:42E l'organizzazione mafiosa, quando ha preparato ed attuato l'attentato del 23 maggio,
00:19:53l'ha preparato ed attuato proprio nel momento in cui, a mio parere,
00:20:00si erano concretizzate tutte le condizioni perché Giovanni Falcone,
00:20:06nonostante la violenta opposizione di buona parte del Consiglio Superiore della Magistratura,
00:20:15era ormai a un passo, secondo le notizie che io conoscevo,
00:20:22che gli avevo comunicato e che egli sapeva e che ritengo fossero conosciute,
00:20:29anche al di fuori del Consiglio, al di fuori del Palazzo,
00:20:33di cui ero ormai un passo di diventare direttore nazionale antimafia.
00:20:41In quei giorni non si smise mai di fare conferenze pubbliche,
00:20:47momenti appunto di riflessione, come quello appunto avvenuto nella Biblioteca Comunale di Palermo,
00:20:54che costituisce un po' il suo testamento, ecco, spirituale,
00:21:00perché lui, tra le altre cose, in quella sera disse di sapere chiaramente
00:21:06chi avesse ucciso appunto Giovanni Falcone,
00:21:10ma da uomo di Stato l'avrebbe riferito a quella procura di Caltanissetta
00:21:16che svolgeva le indagini, che però poi si rifiutò assolutamente di ascoltarlo.
00:21:23Ritengo che mai, come in questo momento, sia necessario che io ricordi a me stesso
00:21:31e ricordi a voi che sono un magistrato.
00:21:37Oltre che magistrato, io sono testimone.
00:21:42Sono testimone perché, avendo vissuto a lungo la mia esperienza di lavoro
00:21:48accanto a Giovanni Falcone, avendo raccolto più o meno di altri amico di Giovanni Falcone
00:21:59tante sue confidenze, prima di parlare in pubblico anche delle opinioni,
00:22:07anche delle convinzioni che io mi sono fatte, raccogliendo le confidenze di Giovanni Falcone,
00:22:16questi elementi che porto dentro di me, io debbo per prima, per prima cosa,
00:22:22rassembrare dall'autorità giudiziaria che è l'unica in grado di valutare
00:22:27quanto queste cose che io so possono essere utili alla ricostruzione
00:22:36dell'evento che ha posto fine alla vita di Giovanni Falcone
00:22:44e che, soprattutto nell'immediatezza di questa tragedia,
00:22:50ha fatto pensare a me e non soltanto a me
00:22:54che era finita anche una parte della mia e della nostra vita.
00:23:02Questa sua rivelazione pubblica che io vedo come veramente un atto di disperazione
00:23:09di un uomo che vuole parlare ma che non vuole essere ascoltato
00:23:15e un po' un mettersi anche in pericolo, insomma, perché sicuramente
00:23:21rivelare pubblicamente questa verità fu un po' come lanciare un osso ai cani,
00:23:28ma quello fu un estremo atto di disperazione a cui lui fu portato
00:23:33da istituzioni che sicuramente non agevolarono la sua attività di magistrato,
00:23:42soprattutto in quei giorni.
00:23:46Lui era all'ospedale, era uscito appena dall'ospedale
00:23:49e che Giovanni Falcone, l'ultimo suo respiro, l'aveva fatto sulle sue braccia sostanzialmente,
00:23:55quindi era distrutto perché la parola che mi ha detto è questa.
00:24:04Ora aspettiamo il mio turno.
00:24:06Il venerdì 22 maggio del 92 mi trovavo al Ministero della Giustizia
00:24:14quando intorno alle ore 14 mi telefonò Giovanni Falcone e mi disse
00:24:18che non potevamo come al solito tornare a Palermo col suo volo di sicurezza
00:24:23perché Francesca Morvillo era stata convocata la mattina successiva, il sabato,
00:24:29dal Presidente della Commissione per entrare in magistratura
00:24:31e quindi dovevamo aspettare il sabato.
00:24:34Io gli dissi che avrei preso un aereo di linea se l'avessi trovato.
00:24:39Mi precipitai all'aeroporto e riuscii quindi a prendere quell'aereo
00:24:43e quindi l'indomani, il giorno dopo, ricevetti la notizia quando ero a casa.
00:24:50Avrei dovuto essere con loro e invece ebbi la notizia dalla mia scorta
00:24:55che in maniera concitata raccontava di aver sentito dalla radio della polizia
00:25:01che era esplosa l'autostrada e che una macchina con tre agenti, con tre loro colleghi
00:25:06era stata sbalzata a centinaia di metri di distanza
00:25:09e che però Giovanni Falcone, la moglie e l'autista erano stati estratti ancora vivi
00:25:14dai rottami dell'auto.
00:25:16Mi precipitai al pronto soccorso e vidi che entrava Paolo Borsellino.
00:25:22Dopo un po' uscì e dal suo viso capì che non c'era più niente da fare.
00:25:28Ci abbracciamo e ricordo ancora le parole di Paolo Borsellino
00:25:33che mi disse una parte della mia, della nostra vita, è andata via
00:25:38e non sapeva che dopo 57 giorni sarebbe toccata anche a lui.
00:25:45Di poche parole si tratta di un assentato, c'è un collega forse che è rimasto all'interno
00:25:50e che è un referito che qua c'è venuto a chiedere il nostro aiuto.
00:26:03Comunque l'attentato è molto grave, bellissima auto.
00:26:08Allora noi eravamo vicino, abbiamo già scudito un tremendo posto, Luigi,
00:26:12un tremendo posto, ci siamo guardati subito sul posto, la prima auto,
00:26:15se c'era un pacetto.
00:26:32Probabilmente sono tutti morti, tutti morti, anche il magistrato.
00:26:35A quanto pare era Borsellino, molto probabilmente sono morti tre colleghi,
00:26:41forse c'è una quarta persona.
00:26:44I cinque colleghi sono scesi giù e unitamente al magistrato,
00:26:47il magistrato stava suonando,
00:26:50infatti è un autobombo o qualcos'altro,
00:26:52probabilmente poi sono tutti i colleghi a terra.
00:26:54E così a Palermo, in via Mariano D'Amelio, nella zona della Fiera,
00:27:17la mafia ha colpito ancora.
00:27:18Ha ucciso con la stessa feroce precisione già dimostrata due mesi fa
00:27:23e dopo Falcone è toccato all'altro simbolo della magistratura,
00:27:27ma di tutto lo Stato, vorrei dire, impegnato contro la mafia,
00:27:30Paolo Borsellino.
00:27:32Come nella strage di Capaci, 60 giorni dopo,
00:27:35è stato usato un esplosivo di enorme potenziale
00:27:38e come allora, insieme alla vittima designata,
00:27:41sono morti gli uomini della scorta.
00:27:48Grazie a tutti.
00:28:18La mafia sapeva che dopo Falcone
00:28:32si sarebbe inserito in questa rete di investigazione
00:28:37il secondo personaggio sarebbe stato Borsellino
00:28:42e quindi credo che Borsellino sia stato eliminato proprio
00:28:45perché era l'erede naturale di Falcone.
00:28:49Ricordare che la procura allora non era in mano a Falcone, a Barsellino,
00:28:56la procura era in mano a Giammanco ed altri
00:28:58e quindi già con Giammanco Falcone non lavorava più
00:29:04e lui spesso mi diceva, gli ultimi giorni prima di partire per Roma
00:29:09mi chiedeva, diceva, ma che dobbiamo fare, che devo fare?
00:29:12Io gli spiegavo che se ne doveva andare
00:29:14perché a Palermo lui era una specie di foglia di fico della procura
00:29:20però non gli facevano fare niente, non gli facevano tenere i rapporti internazionali,
00:29:26non gli davano i grossi...
00:29:27quindi all'interno della procura era isolato
00:29:31e così anche Borsellino
00:29:32Borsellino era isolato a livello della struttura della procura
00:29:38però aveva un grande seguito dei sostituti
00:29:42lui era il punto di riferimento di tutti gli altri sostituti
00:29:46tant'è che quando poi ci fu la strage di Capaci
00:29:49i sostituti fecero quella famosa lettera
00:29:52tutti insieme per dire a Gianmanco non sei tu, non sei idoneo
00:29:59a dirigere una procura in questi tempi così, diciamo, tempestosi
00:30:06La mia coscienza, ma la coscienza di tutti coloro che hanno vissuto quei tempi
00:30:21è stata modificata da quegli eventi
00:30:25questo è un aspetto fondamentale
00:30:28cioè quelle stragi in fondo hanno portato una crescita
00:30:34hanno fatto tanto male
00:30:35i tornanti alle curve di Monte Pellegrino
00:30:41sembrano fatte apposta per mescolare il passato e il presente davanti ai miei occhi
00:30:46guardando fuori mi rendo conto di quanto tutto cambi
00:30:50tranne gli eroi che restano incollati alla memoria
00:30:53ricordo le vecchie lacrime di Antonino Caponnetto
00:30:57è finito tutto, è finito tutto
00:31:00non c'è assolutamente speranza da questa città
00:31:08è finito tutto
00:31:10perché è finito tutto, dottore Caponnetto?
00:31:16perché è finito tutto?
00:31:19perché non mi faccio di di altri
00:31:22non mi faccio di di altri
00:31:25eppure qui la storia si fa e si disfa
00:31:30dove tutto sembra che finisca ma poi ricomincia
00:31:34grazie a coloro che vivono come provvisoriamente immortali
00:31:38eppure
00:31:47eppure
00:31:48quella dinamica umana
00:31:50che trova le risorse laddove
00:31:52sembrano impensabili
00:31:55ha fatto sì
00:31:56che l'umanità migliorasse
00:31:58con
00:32:00il secondo evento
00:32:02quello del 92
00:32:03la morte
00:32:04in 57 giorni
00:32:07la morte
00:32:08la morte di Giovanni Falcone
00:32:10e di Paolo Borsellino
00:32:11suo padre che uomo era
00:32:14lei conservò un qualche ricordo particolare di lui?
00:32:17quello che tendo sempre a ricordare
00:32:20ecco di mio padre
00:32:21è proprio la profonda umanità
00:32:23insomma
00:32:24lui è stato oltre che un padre
00:32:25un figlio
00:32:26molto presente
00:32:28soprattutto con la madre
00:32:30con le sorelle
00:32:32non è un caso
00:32:33che proprio il 19 luglio
00:32:35lui si recasse dalla madre
00:32:39appunto per
00:32:39la domenica
00:32:41in cui fu poi appunto
00:32:43elaborato
00:32:44questo vile
00:32:46agguato
00:32:47in via
00:32:47in via da medio
00:32:48è stato un padre molto presente
00:32:50nonostante anche i suoi impegni lavorativi
00:32:53fortunatamente
00:32:54diciamo
00:32:57siccome non solo io
00:32:59ma tutta la mia famiglia
00:33:01crede
00:33:01nel lavoro che io faccio
00:33:03ha trovato in se stessa
00:33:04la possibilità di superare
00:33:06questi problemi
00:33:07ci seguì anche molto
00:33:08negli studi
00:33:09era lui che andava sempre
00:33:11tra l'altro
00:33:11alle riunioni
00:33:13con i professori
00:33:14nei licei
00:33:15tra l'altro
00:33:15fu molto presente
00:33:17anche nelle scuole
00:33:18perché
00:33:19aveva capito
00:33:20che
00:33:21per
00:33:21ecco
00:33:23per sconfiggere
00:33:24la mafia
00:33:25innanzitutto
00:33:26bisognava
00:33:26parlarne
00:33:27soprattutto
00:33:28fra i giovani
00:33:30perché appunto
00:33:31le mafie
00:33:31si nutrono molto
00:33:33del consenso giovanile
00:33:34e quindi
00:33:35lui
00:33:36un po'
00:33:37guidato anche
00:33:38dal suo
00:33:39insegnante
00:33:42padre
00:33:42come dire
00:33:44questo lavoro
00:33:46che fu
00:33:46Rocco Chinnici
00:33:47capirono
00:33:49che bisognava
00:33:50necessariamente
00:33:51parlare con i giovani
00:33:52quindi
00:33:52non
00:33:53fece anche
00:33:55dei incontri
00:33:56molto belli
00:33:57soprattutto
00:33:57anche in quei 57 giorni
00:34:00che
00:34:00separano
00:34:01la strage
00:34:02appunto
00:34:02di Capaci
00:34:03da quella
00:34:03di Via D'Amedio
00:34:04lui
00:34:05non smise mai
00:34:07di parlare
00:34:08con i ragazzi
00:34:09quale messaggio
00:34:12le danno
00:34:13questi ragazzi
00:34:14che sono qua
00:34:14da tutta Italia
00:34:15il messaggio
00:34:16ad un uomo
00:34:16che
00:34:16forse
00:34:17veramente
00:34:18con una volontà
00:34:19rinnovata
00:34:20tenacemente
00:34:20rimane al suo posto
00:34:21qua in prima linea
00:34:23beh
00:34:23il messaggio
00:34:24principale
00:34:24è quello
00:34:25che tutto questo
00:34:26dà un senso
00:34:27accettabile
00:34:30alla morte
00:34:31di Giovanni Falcone
00:34:32di sua moglie
00:34:32e della sua scorta
00:34:33perché
00:34:35è chiaro
00:34:36che per questi
00:34:37ragazzi
00:34:38e spero
00:34:39per gli strati
00:34:41più larghi
00:34:41della popolazione
00:34:42Falcone
00:34:42è ancora vivo
00:34:43un'esercizio
00:34:45un'esercizio
00:34:46un'esercizio
00:34:47di un'esercizio
00:34:48di un'esercizio
00:34:49di un'esercizio
00:34:50di un'esercizio
00:34:52di un'esercizio
00:34:53di un'esercizio
00:34:54di un'esercizio
00:34:56di un'esercizio
00:34:58di un'esercizio
00:34:59di un'esercizio
00:35:00di un'esercizio
00:35:02Grazie a tutti
00:35:32ma l'importante
00:35:34non è stabilire
00:35:35se uno ha paura
00:35:36o meno
00:35:36è
00:35:37saper convivere
00:35:38con la propria paura
00:35:39non farsi condizionare
00:35:40dalla stessa
00:35:41ecco
00:35:41il coraggio è questo
00:35:42altrimenti
00:35:43non è più coraggio
00:35:43è inconscienza
00:35:44io sono stato
00:35:51segnato
00:35:53come scrittore
00:35:54nell'anima
00:35:55come tutti gli uomini
00:35:56e come regista
00:35:58sono stato coinvolto
00:36:00perché sono stato
00:36:01il regista
00:36:02del maxiprocesso
00:36:03per due anni
00:36:04di seguito
00:36:05praticamente
00:36:05non ho fatto altro
00:36:06che studiare
00:36:07le 500.000 pagine
00:36:09del maxiprocesso
00:36:10ed anche
00:36:11la struttura
00:36:11della mafia
00:36:12così come
00:36:13finalmente
00:36:14si metteva in mostra
00:36:16attraverso le parole
00:36:17di Buscetta
00:36:18di Contorno
00:36:19e di altri
00:36:20cosiddetti pentiti
00:36:22che poi
00:36:22insomma
00:36:22non erano
00:36:23in realtà pentiti
00:36:24ma erano persone
00:36:25che comunque
00:36:26collaboravano
00:36:27con la giustizia
00:36:28stesura
00:36:29della sentenza
00:36:30specialmente
00:36:31il maxiprocesso
00:36:32che costò
00:36:33di 37 volumi
00:36:35scritta
00:36:36a quattro mani
00:36:38tra me
00:36:39e dal collega
00:36:40Grasso
00:36:41la esclusiva mondiale
00:36:43era di una sola
00:36:45emittente
00:36:46della RAI
00:36:47da due ore
00:36:48il presidente
00:36:49della corte d'assise
00:36:50di Palermo
00:36:50sta leggendo
00:36:51il dispositivo
00:36:52della sentenza
00:36:53che chiude
00:36:53il più grande
00:36:54processo alla mafia
00:36:55mai celebrato
00:36:56in Italia
00:36:57un grappolo
00:36:58di ergastoli
00:36:59ha colpito
00:36:59tutti i capimafia
00:37:00imputati
00:37:01la tesi
00:37:02dell'accusa
00:37:03e le confessioni
00:37:04di Tommaso Buscetta
00:37:05vengono dunque
00:37:05convalidate
00:37:06da questa sentenza
00:37:07io fui regista
00:37:11del maxiprocesso
00:37:12e quindi
00:37:13vissi
00:37:14con curiosità
00:37:16con
00:37:18molta passione
00:37:20con molto
00:37:22coinvolgimento
00:37:23io ne vissi
00:37:24tutte le fasi
00:37:25dopo che
00:37:27il presidente
00:37:28del tribunale
00:37:28di Palermo
00:37:29mi chiamò
00:37:30per affidarmi
00:37:31l'incarico
00:37:31di giudice
00:37:32alater
00:37:32nel maxiprocesso
00:37:34contro Cosa Nostra
00:37:35che Falcone
00:37:36e Borsellino
00:37:37stavano finendo
00:37:38di istruire
00:37:40dal punto di vista
00:37:41delle indagini
00:37:43mi recai
00:37:44immediatamente
00:37:45da Giovanni Falcone
00:37:46per dirgli
00:37:46Giovanni
00:37:47ecco
00:37:48io sono il giudice
00:37:49alatere
00:37:49della corte d'assise
00:37:51che dovrà giudicare
00:37:52le indagini
00:37:54che avete fatto
00:37:54su Cosa Nostra
00:37:56sulla mafia
00:37:56aprì la porta
00:37:58e con aria plateale
00:37:59disse
00:38:00ecco
00:38:01ti presento
00:38:02il maxiprocesso
00:38:03io entra in quella stanza
00:38:04e mi si gerò il sangue
00:38:06perché vedi
00:38:06quattro pareti
00:38:08fino al tetto
00:38:09con
00:38:09degli scaffali
00:38:11dentro dei faldoni
00:38:13pieni di carte
00:38:14quattrocentomila fogli
00:38:16da studiare
00:38:17prima di iniziare
00:38:18il maxiprocesso
00:38:19ero talmente confuso
00:38:22che un giorno
00:38:23per fortuna
00:38:24passò Paolo Borsellino
00:38:25il quale mi vide
00:38:26in mezzo a quelle carte
00:38:29mi mise una mano
00:38:30sulla spalla
00:38:30e mi disse
00:38:31non ti preoccupare
00:38:32ti do io una mano
00:38:34e questo mi dette
00:38:35la sensazione
00:38:36di essere
00:38:36in mezzo a un gruppo
00:38:38di amici
00:38:39di fratelli
00:38:39che mi avrebbero aiutato
00:38:41in quel grave
00:38:42compito
00:38:43che stavo per affrontare
00:38:44la mia esperienza
00:38:46oggi ve la trasferisco
00:38:48con
00:38:49la
00:38:50diciamo
00:38:51certezza
00:38:52di
00:38:53darvi
00:38:55tutto quanto
00:38:56mi
00:38:56è passato
00:38:58dalla coscienza
00:38:58siccome eravamo
00:39:05tutti scortati
00:39:06con noi
00:39:07non ci voleva venire
00:39:08nessuno
00:39:08andavamo noi
00:39:11a casa di qualcuno
00:39:12o al ristorante
00:39:13ma andavamo
00:39:14sempre insieme
00:39:14e quindi
00:39:15c'è stata
00:39:16questa
00:39:17diciamo
00:39:18che c'è stato
00:39:19questa
00:39:19comunanza
00:39:21anche di
00:39:22vita familiare
00:39:23tra l'altro
00:39:24io ricordo sempre
00:39:26che quando
00:39:27Falcone e Borsellino
00:39:28furono
00:39:29esiliati
00:39:30alla Sinara
00:39:31un weekend
00:39:33vogliono che ci andassimo noi
00:39:36a Yala
00:39:36e quindi
00:39:37ci presero
00:39:37con l'aereo
00:39:39ci portarono
00:39:40ci portarono
00:39:42a Cagliari
00:39:43credo
00:39:43poi andammo
00:39:44alla Sinara
00:39:44e passiamo
00:39:45un weekend
00:39:45insieme
00:39:46perché loro
00:39:47volevano
00:39:47che ci fossimo
00:39:49anche noi
00:39:49quantomeno
00:39:50per un weekend
00:39:51la Sinara
00:39:52è stato
00:39:53un periodo
00:39:53particolare
00:39:54insomma
00:39:55andammo lì
00:39:56perché appunto
00:39:57era stato
00:39:58da poco
00:39:58assassinato
00:40:00Nini Cassara
00:40:01un poliziotto
00:40:03che stava
00:40:04svolgendo
00:40:04insieme a mio padre
00:40:06delle importantissime
00:40:07indagini
00:40:08e per consentire
00:40:09sia a mio padre
00:40:11che a Falcone
00:40:12di continuare
00:40:13l'istruzione
00:40:14del maxiprocesso
00:40:16poiché
00:40:17lo Stato
00:40:18di fatto
00:40:18non riusciva
00:40:20a garantire
00:40:21a Palermo
00:40:22la loro
00:40:22incolumità
00:40:24fumo spostati
00:40:25tutti quanti
00:40:26all'isola
00:40:27della Sinara
00:40:28di fatto
00:40:29eravamo
00:40:30soltanto
00:40:31la nostra famiglia
00:40:32io
00:40:32i miei fratelli
00:40:33Manfredi
00:40:34Lucia
00:40:35mia madre
00:40:35Agnese
00:40:36mio padre
00:40:36Giovanni Falcone
00:40:39con la moglie
00:40:40Francesca
00:40:41Morvillo
00:40:42poi
00:40:42per brevi periodi
00:40:44vennero
00:40:45altri
00:40:46magistrati
00:40:46però
00:40:47eravamo
00:40:48appunto
00:40:48da soli
00:40:49fondamentalmente
00:40:50il 19 luglio
00:41:00io sono
00:41:00con la mia famiglia
00:41:01in Calabria
00:41:03e vengo avvisato
00:41:06che era successo
00:41:07qualcosa di brutto
00:41:08a Palermo
00:41:09mi avvicino
00:41:10alla
00:41:10televisione
00:41:13che dava in diretta
00:41:14questa notizia
00:41:15della strage
00:41:16del dottor
00:41:17Borsellino
00:41:18e della sua scorta
00:41:19se ci volevano ammazzare
00:41:27la domenica prima
00:41:28avevano campo libero
00:41:29di fama
00:41:30eravamo soli
00:41:31io
00:41:31lui
00:41:32e il brigadiere
00:41:32Ugo
00:41:33Gementini
00:41:33quindi tre persone
00:41:34che camminavano
00:41:35con la mia blindata
00:41:36che non era
00:41:36neanche una blindata
00:41:37di quelle
00:41:38che avevano i magistrati
00:41:41ma era la blindata
00:41:41che avevamo noi
00:41:42all'anticrimine
00:41:45di Palermo
00:41:45quando arrivamo a casa
00:41:46ricordo
00:41:47la scena
00:41:48di Agnese
00:41:49Borsellino
00:41:49che era
00:41:50agitatissima
00:41:52perché a vederci
00:41:52arrivare da soli
00:41:53lui non è che teme
00:41:54per la sua vita
00:41:55lui teme per la vita
00:41:56di coloro i quali
00:41:57lavoravano con lui
00:41:58che rapporto aveva suo padre
00:42:00con i ragazzi della scorta
00:42:01i ragazzi della scorta
00:42:03erano quasi come dei figli
00:42:05per mio padre
00:42:06erano tra l'altro
00:42:07giovanissimi
00:42:09allora
00:42:09persone che
00:42:11si affacciavano
00:42:13a questo lavoro
00:42:14spesso
00:42:15neanche
00:42:16dietro
00:42:17una formazione
00:42:19così
00:42:19così
00:42:20curata
00:42:22insomma
00:42:22come
00:42:22come avviene
00:42:23ora
00:42:24quindi mio padre
00:42:25sentiva nei loro confronti
00:42:27un grande senso
00:42:29di responsabilità
00:42:30ma soprattutto
00:42:31di protezione
00:42:33ricordo
00:42:34queste macchine
00:42:35di scorta
00:42:36molto
00:42:37vecchie
00:42:38che spesso
00:42:38appunto
00:42:39si fermavano
00:42:41in autostrada
00:42:42spesso da soli
00:42:44e si doveva
00:42:45procedere
00:42:46insomma
00:42:46a metterle
00:42:47in funzione
00:42:49molti erano
00:42:50tra l'altro
00:42:51da poco
00:42:51arrivati
00:42:52perché sicuramente
00:42:53c'era
00:42:54un turnover
00:42:56molto
00:42:57molto
00:42:58frequente
00:42:58anche
00:42:59Emanuela
00:42:59stessa
00:43:00è stata l'unica
00:43:01ragazza
00:43:02donna
00:43:03facente parte
00:43:04delle scorte
00:43:04ad essere morta
00:43:06per
00:43:06a seguito
00:43:07di una strage
00:43:08e quindi
00:43:09dopo la morte
00:43:10di Giovanni Falcone
00:43:11molti di loro
00:43:13nonostante
00:43:15sapessero
00:43:16appunto
00:43:16i pericoli
00:43:18a cui
00:43:18andavano incontro
00:43:19chiesero
00:43:20addirittura
00:43:21di fare
00:43:22la scorta
00:43:23a mio padre
00:43:24nonostante
00:43:25si sapesse
00:43:26insomma
00:43:26il livello
00:43:27anche
00:43:28l'altissimo
00:43:28grado
00:43:29di pericolo
00:43:30che lui
00:43:30appunto
00:43:31correva
00:43:32in quel
00:43:32periodo
00:43:34immediatamente
00:43:36ci mettemmo
00:43:37in macchina
00:43:38io
00:43:38mia moglie
00:43:38e mia figlia
00:43:39e siamo partiti
00:43:41alla volta
00:43:41di Palermo
00:43:42dove sono stato
00:43:43agganciato
00:43:44dalla sezione
00:43:45anticrimine
00:43:46e portati
00:43:46in un albergo
00:43:47nei giorni seguenti
00:43:55mi sono incontrato
00:43:56con Agnese Borsellino
00:43:58alla quale
00:43:58io ho chiesto
00:43:59contezza della borsa
00:44:01di sapere
00:44:01dove era la borsa
00:44:02e lei
00:44:03mi disse
00:44:04che la borsa
00:44:05era andata distrutta
00:44:06perché così
00:44:06lei era stata detta
00:44:08dalla questura
00:44:09di Palermo
00:44:10e per essi
00:44:11credo proprio
00:44:11dal dottor
00:44:12La Barbera
00:44:14passò
00:44:15un bel po'
00:44:15di tempo
00:44:16e la signora Agnese Borsellino
00:44:18con la quale
00:44:18mi sentivo
00:44:19quasi quotidianamente
00:44:20e fece sapere
00:44:21che la borsa
00:44:22gli era stata restituita
00:44:23ma che
00:44:24all'interno della borsa
00:44:25non c'era traccia
00:44:26dell'agenda
00:44:27La prima foto
00:44:33che scatto in assoluto
00:44:34è questa che vedete
00:44:35che è una foto
00:44:36che poi avrà
00:44:36una sua storia particolare
00:44:38in quel tempo
00:44:38già siamo nel
00:44:391998-99
00:44:41quasi 2000
00:44:41si parlava
00:44:42di una borsa
00:44:43con un'agenda
00:44:43rossa
00:44:44scomparsa
00:44:45che non si trovava
00:44:46e lì guardando bene
00:44:47col lentino
00:44:47la vedo la borsa
00:44:48era successo
00:44:49che un cronista
00:44:50ci aveva tradito
00:44:51perché aveva saputo
00:44:51di questa notizia
00:44:52e invece di aiutarci
00:44:53a vendere la foto
00:44:54andò in procura
00:44:55a Caltanissette
00:44:55e andò a dire
00:44:56che c'era
00:44:56un fotografo palermitano
00:44:58che aveva questa foto
00:44:59di un ufficiale
00:44:59dei Carabinieri
00:45:00come una borsa in mano
00:45:01la dia sequestra
00:45:02questa foto
00:45:02e da questa foto
00:45:03scaturisce il processo
00:45:04per cercare
00:45:05l'agenda rossa
00:45:05e se comunque
00:45:07non fosse stato
00:45:07per questa foto
00:45:08questa borsa
00:45:09non sarebbe mai
00:45:10venuta fuori
00:45:11o questo momento
00:45:12più che la borsa
00:45:12non sarebbe mai
00:45:13venuto fuori
00:45:14i momenti
00:45:16che sono dietro
00:45:16le stragi
00:45:17di Falcone
00:45:18e di Borsellino
00:45:18si possono sintetizzare
00:45:20nella vendetta
00:45:21per quello
00:45:22che avevano fatto
00:45:23nella prevenzione
00:45:25per quello
00:45:26che potevano fare
00:45:27contro la mafia
00:45:28contro l'imprenditoria
00:45:29contro la politica
00:45:30e contro
00:45:31il tema
00:45:32contro gli affaristi
00:45:33diciamo
00:45:34e poi
00:45:35il tema
00:45:36delle stragi
00:45:37fatte
00:45:38per terrorismo
00:45:39ed eversione
00:45:40questo è confortato
00:45:43non solo
00:45:43dal fatto
00:45:46che avevano cambiato
00:45:47strategia
00:45:48nel senso che
00:45:49l'omicidio
00:45:49di Falcone
00:45:51doveva avvenire
00:45:51inizialmente a Roma
00:45:52con armi comune
00:45:53ed essere rivendicato
00:45:54dalla falange armata
00:45:55invece si passa
00:45:56all'inizio
00:45:58di un filo rosso
00:45:59che collega
00:46:00tutte le stragi
00:46:02del 92
00:46:02e fino a quelle
00:46:04del 93
00:46:04fino alla fallita
00:46:06strage
00:46:07dell'Olimpico
00:46:08del gennaio 94
00:46:09e in mezzo
00:46:10ci sono
00:46:11le stragi
00:46:12di Firenze
00:46:13Roma-Milano
00:46:13ma non solo quello
00:46:38perché nell'anno 93
00:46:39ci sono una serie
00:46:40di altri fatti
00:46:42che denotano
00:46:43l'esistenza
00:46:45di una strategia
00:46:46eversiva
00:46:47che non è
00:46:48riconducibile
00:46:49a Cosa Nostra
00:46:50che accompagnava
00:46:51l'azione di Cosa Nostra
00:46:52e che quindi
00:46:53configura quasi
00:46:54un collegamento
00:46:56tra la mafia
00:46:57e altre entità esterne
00:46:59che purtroppo
00:47:00non siamo mai riusciti
00:47:01a individuare
00:47:02nonostante
00:47:03tante
00:47:04tante indagini
00:47:05e tanti processi
00:47:06si parla di quello
00:47:08che è stato
00:47:08il danno prodotto
00:47:10per la vita
00:47:11persa
00:47:12e per la grande
00:47:13perdita familiare
00:47:14e si è parlato
00:47:15anche di quella
00:47:15che è stata
00:47:16la beffa
00:47:16creata
00:47:17nella prescrizione
00:47:19del reato commesso
00:47:20da chi ha realizzato
00:47:21quello che è stato
00:47:22definito
00:47:22nella sentenza
00:47:23del Borsellino
00:47:24Quater
00:47:25il più grande
00:47:26depistaggio
00:47:27della storia
00:47:28giudiziaria italiana
00:47:29lei come si sente
00:47:30a riguardo
00:47:31che cosa pensa?
00:47:31io penso che
00:47:33a distanza
00:47:33di tantissimi anni
00:47:35parlare
00:47:35di depistaggi
00:47:37e di errori
00:47:38giudiziari
00:47:40su questa
00:47:41su questa
00:47:42vicenda
00:47:43insomma
00:47:43su questa
00:47:44importantissima
00:47:45indagine
00:47:45è veramente
00:47:47una
00:47:47come aver fatto
00:47:49morire
00:47:49veramente
00:47:50queste persone
00:47:51per la seconda
00:47:52volta
00:47:53perché oggi
00:47:54la mancata
00:47:55verità
00:47:56su questo
00:47:56fatto
00:47:57è strettamente
00:47:59connessa
00:48:01al cattivo
00:48:04lavoro
00:48:04al lavoro
00:48:06veramente
00:48:06tutto sbagliato
00:48:08di chi
00:48:10questa verità
00:48:11fondamentalmente
00:48:12la doveva
00:48:14cercare
00:48:14ad oggi
00:48:15a distanza
00:48:17di più
00:48:17di 30 anni
00:48:19ancora
00:48:19ci sono
00:48:20processi
00:48:20in corso
00:48:21processi
00:48:22che tra l'altro
00:48:23coinvolgono
00:48:25cariche
00:48:25istituzionali
00:48:27oggi
00:48:28il maggiore
00:48:29fautore
00:48:30del depistaggio
00:48:31è caratterizzato
00:48:33è proprio
00:48:34e lo possiamo
00:48:35individuare
00:48:36con sentenze
00:48:37tra l'altro
00:48:38passate
00:48:39e ingiudicato
00:48:40in una
00:48:40delle più alte
00:48:41cariche
00:48:42all'ex
00:48:43questore
00:48:44appunto
00:48:44Arnaldo
00:48:45la Barbera
00:48:45che sicuramente
00:48:46è stato
00:48:47appunto
00:48:47coadiuvato
00:48:49Giovanni
00:49:00ti ricordi
00:49:01quando eravamo
00:49:02ragazzini
00:49:03ma perché
00:49:03ora che siamo
00:49:04eravamo
00:49:06ragazzini
00:49:06e ci allenavamo
00:49:07a trovarci
00:49:08ma voi due
00:49:10sempre insieme
00:49:11siete
00:49:11però i veri
00:49:23non cercavano
00:49:25la gloria
00:49:25a Palermo
00:49:27camminavano
00:49:28con onore
00:49:29decorando
00:49:30la città
00:49:31con il loro
00:49:32valore
00:49:33alla calza
00:49:34calciavano
00:49:35un pallone
00:49:35ignari
00:49:36che fosse
00:49:37la loro
00:49:37missione
00:49:39forgiavano
00:49:40l'intesa
00:49:40fortificavano
00:49:41il cuore
00:49:42senza sapere
00:49:44del futuro
00:49:44ma con tutto
00:49:45il loro ardore
00:49:46mente lucida
00:49:49occhi al cielo
00:49:50difendevano
00:49:51la giustizia
00:49:52con coraggio
00:49:54e zero
00:49:54Palermo
00:49:55li ha visti
00:49:56crescere
00:49:57e lottare
00:49:57per un domani
00:49:59migliore
00:50:00per un mondo
00:50:01da sognare
00:50:02Falcone
00:50:04Borsellino
00:50:05il vostro
00:50:06spirito
00:50:07ci guida
00:50:07nella lotta
00:50:09per il giusto
00:50:10con coraggio
00:50:11e sfida
00:50:12la vostra
00:50:13eredità
00:50:14vive
00:50:14nelle nostre
00:50:15azioni
00:50:16indelebile
00:50:17nei cuori
00:50:18fuoco
00:50:19di rivoluzioni
00:50:20non credo
00:50:31che
00:50:31dall'esterno
00:50:33ci si possa
00:50:34rendere conto
00:50:35a prima vista
00:50:37se la persona
00:50:38è o meno
00:50:39mafiosa
00:50:39bisogna
00:50:42confrontarsi
00:50:42con determinati
00:50:43fatti concreti
00:50:45e forse
00:50:47probabilmente
00:50:48dal tipo
00:50:49di risposte
00:50:50che si ricevono
00:50:51si potranno
00:50:52acquisire
00:50:53determinate
00:50:53convinzioni
00:50:54ma ogni
00:50:55caso
00:50:56singolo
00:50:57è un caso
00:50:57a sé
00:50:58e non è
00:50:59non è facile
00:51:01stabilire
00:51:01si può
00:51:02intuire
00:51:03si può
00:51:03aspettare
00:51:04ma
00:51:04certamente
00:51:06non è da un
00:51:07dialogo
00:51:07che
00:51:08si può
00:51:08avere
00:51:09certezza
00:51:10assoluta
00:51:11sull'appartenenza
00:51:13o meno
00:51:13alla mafia
00:51:14di una determinata
00:51:14persona
00:51:15a cosa
00:51:16riconduce
00:51:17ai successi
00:51:17investigativi
00:51:18di suo padre
00:51:19l'ideale
00:51:20di giustizia
00:51:20di mio padre
00:51:21si realizzava
00:51:22quando poteva
00:51:23promuovere
00:51:24ecco
00:51:24un cambiamento
00:51:26nella persona
00:51:28e per fare questo
00:51:29sicuramente
00:51:29si doveva
00:51:30porre
00:51:31a quel livello
00:51:32posso parlare
00:51:33di sentimenti
00:51:34particolari
00:51:35che si provano
00:51:36con riferimento
00:51:38al
00:51:39ai grossi
00:51:41personaggi
00:51:41di mafia
00:51:42vi è un rapporto
00:51:43indubbiamente
00:51:44particolare
00:51:45che nasce
00:51:46con gli imputati
00:51:47che collaborano
00:51:48è un rapporto
00:51:49che nasce
00:51:49con gli imputati
00:51:50che collaborano
00:51:51perché
00:51:51è chiaro
00:51:52che è istintivo
00:51:53ed è umano
00:51:53che
00:51:54la reazione
00:51:56nei confronti
00:51:57di coloro
00:51:57con i quali
00:51:58si sono macchiati
00:51:59di gravissimi delitti
00:52:01e li confessano
00:52:02e li descrivono
00:52:03nel loro particolare
00:52:04agghiaccianti
00:52:05è una reazione
00:52:07umanamente
00:52:08di ripulsa
00:52:09è evidente
00:52:10comunque
00:52:10che il giudice
00:52:11ha per suo
00:52:13primo compito
00:52:13ecco
00:52:14quello
00:52:14del distacco
00:52:15e questo
00:52:16è il sentimento
00:52:17prevalente
00:52:18quello di riuscire
00:52:19a condurre
00:52:22certi interrogatori
00:52:23senza lasciarsi
00:52:23coinvolgere
00:52:24da fatti emotivi
00:52:25probabilmente
00:52:27ha spinto
00:52:28molti
00:52:28di questi
00:52:29mafiosi
00:52:30a passare
00:52:31da una
00:52:32allusione
00:52:33ad una confessione
00:52:35da un silenzio
00:52:36ad una collaborazione
00:52:38ai giovani
00:52:40bisogna dire
00:52:41che
00:52:41Falcone
00:52:43e Borsellino
00:52:44e Chinnice
00:52:45e Costa
00:52:45non è che sono
00:52:46delle figurine
00:52:47sono invece
00:52:48dei personaggi
00:52:50che hanno fatto
00:52:51molto
00:52:51per questo paese
00:52:52e hanno fatto
00:52:54molto
00:52:54perché
00:52:56se noi
00:52:56abbiamo
00:52:57un livello
00:52:58diciamo
00:52:58di
00:52:59magistratura
00:53:00che è
00:53:01abbastanza
00:53:02indipendente
00:53:03e che è
00:53:04abbastanza
00:53:04professionale
00:53:06lo dobbiamo
00:53:07anche a loro
00:53:07e che è
00:53:37Ci sono due modi per ricordare. Uno, quelli che c'erano, e due, quelli che sono venuti dopo,
00:53:46quelli che non erano in memoria, gli studenti che frequentano le lezioni, che sono nati dopo il 2000
00:53:52e che quindi hanno una memoria che è quella istituzionale, una memoria passata attraverso
00:53:58le scuole, l'impegno delle università, l'impegno delle famiglie, l'impegno delle strutture in cui
00:54:05si vive, si cresce e che rapporto c'è tra la memoria di chi ha vissuto dopo, di chi è
00:54:13venuto dopo e la memoria di chi invece quegli avvenimenti li ha vissuti. E questo è un dilemma
00:54:18che si può risolvere solo attraverso una storicizzazione. C'è bisogno della storia che mette assieme le
00:54:26memorie, perché l'università non è semplicemente un luogo dove fare didattica, l'università
00:54:32non è un luogo dove fare ricerca e basta, l'università è un luogo in cui si fa, come
00:54:37si dice oggi, terza missione, cioè se deve essere in grado di portare il sapere fuori
00:54:41dall'università.
00:54:43La memoria non si fa soltanto con la retorica e le intitolazioni delle strade e delle piazze,
00:54:51ma la memoria principalmente vuol dire ricerca della verità e la ricerca della verità non
00:54:59può essere fatta se non intraprendendo una strada verso la giustizia che è connessa
00:55:08strettamente alla ricerca della verità, quella ricerca della verità a cui mio padre fondamentalmente
00:55:13ha dedicato tutta la sua vita di uomo e di magistrato.
00:55:21Giovanni aveva messo una mano in tasca e aveva tirato fuori un accendino e mi disse non tieni
00:55:27questo accendino ma non te lo regalo, me lo devi tenere perché proprio ora ho deciso
00:55:32di smettere di fumare, decisi che quell'accendino l'avrei portato sempre con me.
00:55:37Io non fumo ma lo tengo in perfetta efficienza perché vedete questa scintilla, questa fiammella
00:55:43dà la possibilità di ricordare l'intelligenza di Giovanni ma anche la possibilità di accendere
00:55:51tante fiaccole che io spero che i giovani possano portare avanti seguendo le idee e i valori
00:55:58di Giovanni Falcone per costruire insieme mano nella mano un nostro futuro migliore.
00:56:05Gli incontri con i fratelli Graviano, appunto Giuseppe e Filippo non sono stati incontri
00:56:19semplici e come tali non posso ecco tradurli in poche parole perché sono stati incontri
00:56:29molto complessi e molto ricchi anche di silenzi e di sguardi.
00:56:35Sono ovviamente incontri caratterizzati da una non collaborazione sicuramente da un forte
00:56:44anche linguaggio mafioso di cose non dette, dette in un certo modo insomma, però sicuramente
00:56:52io ne sono uscita abbastanza fortificata e soprattutto mi ha fatto rendere conto del
00:56:58fatto che i veri morti sono loro, persone che sono da anni chiuse nelle gabbie, nei silenzi
00:57:06del 41 bis, sicuramente persone che non hanno saputo scegliere una via diversa da quella
00:57:16del male che potesse riscattarli come uomini perché si può vivere e morire con dignità.
00:57:26Sicuramente i veri morti sono a volte i mafiosi che non godono delle loro famiglie, delle ricchezze
00:57:35che hanno illecitamente accumulato e che passano poi di fatto tutta la vita a nascondersi o perché
00:57:42sono in uno stato come dire di latitanza o come in questo caso ecco chiusi nelle gabbie
00:57:49del carcere duro del 41 bis.
00:57:53Io dico sempre che chi uccide, uccide la parte migliore di sé.
00:58:02La torre delle vittime.
00:58:12Io la vedo come il luogo dei costruttori.
00:58:18Sì, certo vittime, vittime involontarie, inappese.
00:58:48la maggior parte.
00:59:06Alcuni no, alcuni l'avevano messo nel conto, nel conto di un lavoro impegnativo, pericoloso,
00:59:13rischioso.
00:59:30Altri no, altri non lo potevano mettere nel conto.
00:59:34Sono stati tutti comunque costruttori, costruttori di una nuova civiltà.
00:59:38che è quella di cui stiamo godendo e che è quella alla quale comunque non dobbiamo
01:00:01abbandonarci rilassandoci.
01:00:03La torre delle vittime.
01:00:07L'ottura delle vittime.
01:00:08E io la vuole ehppostruttori di una nuova rabbia.
01:00:11Dipendiamoci qua!
01:00:12Dobbiamo intervenire sapendo che anche noi oggi abbiamo un compito.
01:00:42Continuare a costruire, a non girarci dall'altra parte.
01:01:09Noi dobbiamo guardare ciò che è utile, utile a tutti.
01:01:37Grazie a tutti.
01:01:39Grazie a tutti.
01:01:41Grazie a tutti.
01:01:43Grazie a tutti.
01:01:45Grazie a tutti.
01:01:49Grazie a tutti.
01:02:07Grazie a tutti.
01:02:09Grazie a tutti.
01:02:11Grazie a tutti.
01:02:13Grazie a tutti.
01:02:43Grazie a tutti.
01:02:55Grazie a tutti.
01:02:57Grazie a tutti.
01:02:59Grazie a tutti.
01:03:01Grazie a tutti.
01:03:05Grazie a tutti.
01:03:07Grazie a tutti.
01:03:09Amico mio, noi siamo ancora vivi.
01:03:13Grazie a tutti.
01:03:15Grazie a tutti.
01:03:17Grazie a tutti.
01:03:47Grazie a tutti.
01:04:17Grazie a tutti.
01:04:47Grazie a tutti.
01:05:17Grazie a tutti.
01:05:47Grazie a tutti.
01:06:17Grazie a tutti.
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