NEGLI ANNI 60 SOGNAVANO il futuro così: quel sogno l'abbiamo realizzato nel nostro film», dice Matt Shakman, regista di I Fantastici 4: Gli inizi dal 23 luglio nei cinema. Già, perché anche grazie ai fumetti della Marvel, negli Anni 60 si sognava così. E anche un po' grazie ai mitici I pronipoti (The Jetsons), serie animata firmata Hanna-Barbera a cui continui a pensare vedendo il film del regista intervistato in questa clip. L'iconografia, i colori, gli abiti (le tutine di maglia a costine con il collo a lupetto sono FANTASTICHE), le macchine, il robottino/maggiordomo: il mix perfetto tra l'iconografia della serie animata (1962) e quella del fumetto Marvel (1961). Le versioni immaginifiche per bambini e ragazzi del sogno spaziale che gli States kennedyani stavano realizzando nella realtà. È proprio questa la cosa più bella del film. Che è migliore del precedente del 2005, dove però gli inizi della super family c'erano davvero. Qui i 4 creati da Stan Lee e Jack Kirby (ampiamente citati) sono già fantastici (post spedizione spaziale, non a caso). Reed Richards è già l'allungabile all'infinito Mr Fantstic (Pedro Pascal, troppo "serioso" anche per il personaggio di capofamiglia della saga). Sua moglie Sue Storm è già la superpotentissima Donna invisibile (Vanessa Kirby) incinta e poi neo mamma di un bambino ancora più super dei genitori. Ben Grimm è La Cosa (Ebon Moss-Bachrach): il personaggio più completo, intelligente e che vale davvero il biglietto. Johnny Storm è l'American Boy che diventa la Torcia (Joseph Quinn) e si infiamma (in ogni senso) per Shalla-Bal alias Silver Surfer in versione (forse) femminile (bravissima Julia Garner). È lei che il distruttore di pianeti Galactus invia sulla Terra con l'ultimatum: o il super bimbo di Sue, o la distruzione del globo terra-acqueo (stile Avengers)... Godetevi la prima parte e tutte le immagini retrò-vintage del futuro sognato dai nostri antenati, gli effetti fatti benissimo e le performance degli interpreti. Il sequel? Già annunciato...