Il futuro del porto crocieristico di Fiumicino è appeso a un filo. La Corte dei Conti ha chiesto al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in qualità di commissario straordinario per il Giubileo, di valutare la possibilità di stralciare l’opera dal piano delle infrastrutture legate all’Anno Santo 2025. A pesare sono il mancato rilascio della valutazione d’impatto ambientale definitiva, l’assenza di trasparenza sul progetto e la decisione di rinunciare al mini-lotto funzionale per il trasporto dei pellegrini tramite tendering. La società Fiumicino Waterfront, sotto pressione per le proteste dei residenti, ha sospeso ogni attività in attesa della conclusione dell’iter approvativo. Intanto il Partito Democratico locale alza la voce: “Il porto crocieristico è un’opera incoerente e dannosa, già smascherata come speculazione”, dichiara Michela Califano, consigliera regionale e segretaria PD di Fiumicino. Secondo il PD, l’unico investimento da sostenere è il porto commerciale pubblico già finanziato. L’ultima parola ora spetta a Gualtieri, chiamato a decidere tra continuità o stralcio definitivo.