Nei pronto soccorso italiani c'è una gravissima carenza di medici, ne mancano all'appello 3.500: a lanciare l'allarme è la SIMEU (Società italiana di medicina d’emergenza-urgenza), che, attraverso un’indagine condotta su 153 strutture sparse in tutta Italia, descrive una realtà fatta di carenze gravi e squilibri strutturali.
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00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:30Ormai l'abbiamo sentito un po' in tutte le salse, apriamo parlando della grave crisi che sta affrontando la sanità italiana, ma ci sono dei numeri molto interessanti che oggi vorremmo approfondire se vorrete in vostra compagnia.
00:43Perché nei pronto soccorso italiani c'è una gravissima carenza di medici, ne mancano all'appello 3500 e a lanciare l'allarme è la Simeu, la società italiana di medicina d'emergenza urgenza,
00:58che attraverso un'indagine condotta su 153 strutture sparse un po' in tutta Italia ha tracciato l'ennesimo quadro drammatico che riguarda proprio la nostra sanità.
01:09Sono numeri davvero allarmanti, sono numeri che fanno paura e che tracciano un po', anzi ci forniscono la fotografia effettiva di quello che succede nei luoghi d'emergenza dei nostri ospedali.
01:21Allora potremmo davvero dire che nonostante i correttivi messi in campo, le iniziative anche ad esempio per ridurre le famose liste d'attesa, questi miglioramenti tardano davvero ad arrivare.
01:34Ed è la Simeu in persona a lanciare l'allarme, a dire serve una riforma strutturale anche in previsione del famosissimo, ormai lo sappiamo, ricambio generazionale.
01:45Noi ne parliamo con il dottor Mario Guarino, il vicepresidente nazionale di Simeu. Buongiorno e ben trovato dottore.
01:54Non riusciamo a sentirla dottore, probabilmente hai il microfono.
01:58Buongiorno e grazie a te per l'invito.
02:00Eccoci qui, ci siamo finalmente.
02:03Allora una nuova indagine condotta dalla Simeu, l'abbiamo detto, su circa 153 strutture sparse un po' in tutta Italia, quadro abbastanza drammatico c'è da dire dottore?
02:15Lo diciamo da tempo, l'indagine della Sarve ha riguardato circa il 37% delle strutture che sono disparse su tutto il territorio nazionale.
02:24Il quadro che ne viene fuori è quello classico, è una situazione molto a macchia di lopatto tra le strutture del nord, del centro e del sud.
02:31La cosa che le accomuna è la carenza di personale nei pronto soccorso e i problemi organizzativi che attagliano da sempre il mondo dell'emergenza,
02:41quale per esempio il boarding, cioè l'attesa inappropriata di pazienti che aspettano un posto letto in pronto soccorso anche per diversi giorni.
02:50E questo è effettivamente un numero che noi già conoscevamo bene.
02:55Lei ha parlato di una situazione a macchia di leopardo, nel senso che l'Italia è nuovamente divisa in tre macro aree,
03:02se vogliamo, quindi nord, centro e sud. Ci sono delle aree che hanno più problemi rispetto ad altre sotto questo punto di vista?
03:11Guardi, siccome l'organizzazione regionale è in capo alle regioni, quindi ai governatori,
03:16anche le organizzazioni per affrontare il problema della carenza di personale è diversificata a seconda della regione.
03:23Consideri che in Italia per esempio ci sono tre regioni solamente che non, per fortuna, non utilizzano contratti di lavoro
03:31con aziende che forniscono lavori cosiddetti gettonisti e sono la Sicilia, la Toscana e la Campania.
03:37Questo se da un lato rende virtuose queste regioni perché non utilizzano questi contratti di lavoro
03:43che sono estremamente dispendiosi e non danno assolutamente qualità di lavoro,
03:47è anche vero che viene ripagata purtroppo in maniera negativa questa mancanza di contratti
03:54con attività che sono sempre più a carico dei dirigenti medici che lavorano all'interno delle strutture.
04:02Attenzione, i dirigenti medici che solo per piccola parte, solo per il 62% come dato italiano,
04:09sono dipendenti, dirigenti dipendenti, quindi sono medici che operano con un contratto a tempo indeterminato,
04:19mentre il 38% è costituito da altre figure professionali tra cui gettonisti come dicevamo,
04:24ma un grosso numero di ore che corrispondono circa poi al 15% del volume di ore di prestazione
04:31all'interno di pronto soccorso sono svolti in termini di prestazioni aggiuntive,
04:35cioè di orari pagati in straordinario sempre a dirigenti medici con sovraccarico di lavoro
04:43e quindi con esposizione a quella che noi definiamo moral injury,
04:49quello che una volta veniva definito burnout che adesso trova nella moral injury una declinazione migliore
04:55che spesso allontana, purtroppo o almeno comunque incrementa il rischio di allontanare
04:58professionisti dell'emergenza da questo mondo.
05:02E non c'è il rischio dottore che quei pochi che abbiamo oggi se ne vadano,
05:08perché insomma se rischiano il burnout, orari di lavoro indicibili, impressionanti,
05:13è chiaro che poi è facile prendere armi e bagagli, trasferirsi all'estero che sono pagati anche di più,
05:18ci sembra di capire.
05:20Ma guardi, fino a quando non c'era il cut off temporale dei gettonisti,
05:27bastava rimanere in Italia, lasciare il tempo indeterminato presso le strutture e le aziende ospedaliere
05:35e fare turni come gettonista, si guadagnava estremamente di più.
05:39Questo poi ha determinato un ulteriore danno che è la discrepanza tra professionisti all'interno della stessa struttura
05:47per cui uno guadagna il doppio dell'altro e chiaramente incrementa ancora di più il malcontento.
05:53E anche poi la riduzione della necessaria attenzione nei confronti del sistema,
06:00che è estremamente delicato.
06:02La cosa grave e quello che più va sottolineata è che non è l'emergenza che è stressante,
06:09è tutto quello che peggiora l'attività dell'emergenza e che non ha nulla a che fare con l'emergenza.
06:14Il boarding non è un'attività della medicina d'urgenza e del pronto soccorso.
06:19Quando io ho deciso che un paziente si deve ricoverare, è finito il mio lavoro.
06:23Ma se quel paziente rimane 4, 5, 7 giorni e a volte purtroppo anche più in pronto soccorso
06:30per mancanza di posti letto che sono stati ridotti nel tempo,
06:33noi siamo la nazione in Europa con il minore numero di posti letto per 1000 abitanti,
06:37quel paziente va guardato e quindi ci sono degli interi reparti all'interno del pronto soccorso
06:43a carico sempre dei medici d'urgenza, anche se sono pazienti che dovrebbero essere ricoverati
06:47in altre strutture, in altri reparti.
06:51Però per evitare che ci sia questo sovraffollamento dei pronto soccorso,
06:55secondo lei non bisognerebbe implementare di più la medicina territoriale?
06:59Perché parliamoci chiaro, dottore, molte persone non possono permettersi una visita a pagamento,
07:04non hanno il medico di riferimento perché anche lì c'è una carenza pazzesca,
07:08quindi cosa fanno? Appena stanno male vanno al pronto soccorso.
07:11Anche questo l'abbiamo rappresentato da tempo, qualche romantico dice che noi siamo l'unico faro
07:18acceso 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, certo è ovvio, attenzione, quegli accessi noi odiamo
07:24il termine che li contraddistingue in altri settori che è quello di inappropriato,
07:28perché sarà inappropriato se ha trovato una risposta sul territorio, siccome non ha trovato
07:34e non trova una risposta adeguata sul territorio in termini di presa in carico,
07:38in termini di tempi di prenotazione e quant'altro, quegli accessi sono certamente non urgenti
07:44e quindi non da pronto soccorso, ma non inappropriati perché hanno chiesto l'intervento di un medico
07:51che non è il medico giusto, non hanno bisogno per fortuna del medico d'urgenza,
07:55ma hanno trovato la figura che avevano chiesto che è quella del medico.
07:58Certo che andrebbe rafforzata la figura del medico del territorio, una carenza di personaggi,
08:03anche tra i medici di medicina generale, andrebbe ristrutturato proprio il disegno organizzativo
08:09della medicina del territorio, al di là delle cosiddette case di comunità di cui tanto si parla,
08:15che però al momento, almeno nella mia regione, ma in gran parte delle regioni d'Italia,
08:20sono strutture che stentano a decollare perché poi costruiamo ospedali che dovrebbero raccogliere
08:27le fragilità, il paziente anziano che magari è allettato, ma poi chi si guarda questo paziente
08:33è in definitiva ancora da decidere.
08:35Se non ci mettiamo le persone giuste, le persone che prendono in carica questi malati,
08:42è ovvio che al primo evento, anche banale, non urgenza, si ricorrerà al pronto soccorso
08:48e quindi ritorna la spirale che porta attraverso le porte del triage.
08:52Un vero e proprio circolo vizioso. Lei cosa ne pensa, dottore, ad esempio, della riforma
08:57che riguarda l'università? Adesso si accede a medicina senza il test d'ingresso, poi ovviamente
09:04dopo sei mesi ci sarà una sorta di filtro, cioè chi è veramente capace passa, altrimenti
09:10si esce, è un po' questo il quadro. Secondo lei risolverà il problema della carenza cronica
09:16di medici o serve altro? In realtà noi non amiamo delle modifiche
09:22senza programmazione, perché per fare un lavoro io devo programmare, devo guardare
09:29a breve e a medio e a lungo termine, perché altrimenti corro il rischio di creare
09:33l'access block nelle strutture di lavoro, crea una pletora di medici e non risolva
09:38assolutamente nulla. Ma nello specifico io non l'ho capita questa riforma, perché mentre
09:45quando io ho fatto l'università non c'era ancora la tabella 18, per cui la descrizione
09:49era libera e poi c'era chiaramente una selezione legata all'impegno negli studi e quant'altro,
09:57io mi chiedo poi dopo sei mesi come si farà la selezione, perché il rischio è quello poi
10:04di fare una selezione all'incontrario che è vero non utilizza dei test che sono a quanto
10:13come dire, dubbi che non pesano la preparazione e la predisposizione di una persona a fare
10:25questo lavoro, così come altri ovviamente, ma corrono il rischio una volta entrati nel
10:30mondo dell'università di trovarsi davanti a selezioni di natura diversa e quindi alla fine
10:37non usciamo dal problema. Secondo me l'organizzazione e l'organizzazione è un tema che andrebbe affrontato
10:46in tutta la pubblica amministrazione, di più in questo settore, perché se dobbiamo formare
10:52e creare figure professionali così importanti, bisogna pianificarle prima in maniera tale che
11:00poi quando avrò i numeri a disposizione ha anche le vie di uscita per chi trovino un
11:06lavoro dignitoso, professionale, che consente di aumentare il livello di sicurezza e la salute
11:11dei cittadini.
11:13Dottore, ultima domanda, visto che insomma come lei avrà capito siamo una TV a carattere
11:18locale, quindi ci concentriamo maggiormente su Roma e sulla nostra regione. In questa indagine
11:23è emerso qualcosa di particolare per quanto riguarda la capitale e nel complesso anche il
11:28Lazio o più o meno siamo sullo stesso livello delle altre regioni?
11:32Ma il Lazio è una struttura complicata per le dimensioni, non esce al di fuori dei numeri
11:39che vengono fuori dalle altre regioni, quello che complica la situazione è che ci troviamo
11:43nell'anno del giubileo, quindi aumenta il numero di presenze sul territorio e quindi
11:47aumenta il numero degli accessi negli ospedali che sono già operati di lavoro. Vero è che c'è
11:54stata un'organizzazione strutturata per le emergenze, ma è normale che poi tutto questo
12:01alla fine si riversa in pronto soccorso, quindi il Lazio e soprattutto Roma in questo periodo
12:08è particolarmente svantaggiato per le organizzazioni territoriali del giubileo che inevitabilmente
12:16richiamano persone.
12:17Certo, grazie davvero dottore, è stato un piacere, un quadro chiarissimo che insomma
12:24poi staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi mesi, speriamo insomma dati un po' più positivi,
12:29grazie davvero.
12:30Grazie a voi, grazie, buon lavoro.
12:32A prestissimo.
12:32Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.